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Capitolo 25

KEIRA

Erano passate circa due settimane di scuola, ma erano praticamente volate.
Beh non era successo nulla di nuovo o interessante: le lezioni erano ancora abbastanza leggere, io e Mia passavamo tutte le ore insieme e anche in mensa ci sedevamo sempre al solito tavolo in un angoletto accanto alla finestra insieme ad alcuni nostri amici ed amiche.
La situazione con Lucas per fortuna era tornata alla normalità, avevamo chiarito e io mi ero scusata con lui molte volte, mentre per quanto riguarda Ryan.. beh stranamente abbiamo iniziato a parlare più spesso ma giusto per qualche stupido battibecco o in qualche conversazione con i nostri genitori e lui mi ha anche accompagnata a scuola altri giorni, ma ovviamente non avevamo di certo stretto un legame diverso e a me andava bene così.
Invece con Daniel beh... non so ancora se siamo ufficialmente fidanzati ma comunque ci comportiamo più o meno da tali: abbiamo iniziato ad uscire più spesso e a sentirci quasi sempre per telefono, anche lui ha finito la scuola ma a volte quando trovava del tempo passava a salutarmi durante l'ora di pranzo o l'intervallo oppure veniva anche a prendermi all'uscita.

- Allora cosa hai da fare questa sera? - mi chiese Mia mentre percorrevamo il piazzale della scuola dopo aver finito le lezioni.

Era venerdì e avevamo finito già la seconda settimana di scuola, speriamo che anche le altre voleranno così.

Alzai le spalle.

- Pensavo di chiedere a Daniel se volesse uscire - risposi infilando le mani nelle tasche della giacca.

- Uuh appuntamento romantico? - mi chiese la mia migliore amica dandomi una gomitata e con un sorrisetto malizioso.

- Nah.. c'è una festa ad un nuovo locale aperto da poco e pensavo di andarci con lui - risposi.

- Capito... ci verrei volentieri io ma devo andare da alcuni amici di famiglia - borbottò lei dispiaciuta.

- Fa niente usciamo la prossima volta noi - dissi circondandole le spalle con un braccio.

- Oh certo ovvio! - esclamó lei con un sorriso a trentadue denti.

E così ci dirigemmo verso la fermata dell'autobus che doveva prendere Mia.

- A te chi ti viene a riprendere? - mi chiese lei mettendosi bene in spalla il suo zaino quando vide l'autobus arrivare.

Alzai le spalle.

- Sinceramente non lo so.. - borbottai prendendo il mio telefono per vedere se qualcuno mi aveva scritto ma lo rimisi subito a posto quando sentii il suono di un clacson accanto a me.

Alzai lo sguardo e vidi Lucas con la sua auto che alzó una mano fuori dal finestrino per salutarmi e mi sorrise.

- Oh beh ecco chi viene.. - borbottó Mia con lo sguardo rivolto verso Lucas.

Rimasi a guardarla per qualche secondo con un'espressione curiosa e divertita.

- Mia? - la richiamai.

Lei distolse subito lo sguardo e si iniziò a spostare i capelli con fare nervoso.

Mi trattenni dal fare una piccola risata.

- C.. cosa c'è?.. - balbettó lei imbarazzata.

- Ma non è che.. - iniziai a parlare guardandola con un sopracciglio alzato.

- Eh? Oh no! No no ma cosa ti passa per la testa! - esclamó.

- Ma tu non ti stavi sentendo con Thomas..? - chiesi curiosa.

Mi ero persa forse qualcosa?

Mia alzó le spalle.

- Oh beh penso che non ci sarà mai nulla.. - disse poi abbassando la testa per giocare con le unghie in modo nervoso.

- E perché? - chiesi.

Lei rimase per qualche secondo in silenzio.

- Mmh.. sai sono fatta così.. non riesco a stare troppo a lungo con un ragazzo.. - si giustificó dispiaciuta.

Dal suo tono si capiva che era triste.
Ma lei era fatta così, finché non trovava il ragazzo giusto non riusciva a stare con altri, cioè provava a sentirsi e ad uscire con altri ragazzi ma comunque non provava quell'amore che aveva sempre sognato.
Credevo che con Thomas le cose sarebbero andate diversamente ma a quanto pare mi sbagliavo e forse rimaranno solo dei buoni amici.

- Mi dispiace - le dissi dandole un abbraccio.

- Oh ma tranquilla non è la fine del mondo! Siamo grandi amici sai? Ci divertiamo sempre insieme! - esclamó tornando ad essere la solita Mia sorridente e allegra.

- Va bene va bene! Ora.. io vado ok? - la salutai con un sorriso.

Lei annuí e mi risalutó andando poi di corsa verso l'autobus che stava per ripartire.

Rimasi a guardarla fino a quando le porte si richiusero e così mi diressi verso l'auto del mio migliore amico.

- Ma ciao principessa! - mi salutò lui con tono scherzoso.

- Oh si ciao anche a te mio cavaliere! - risposi io chiudendo lo sportello e ridacchiando.

Lui avvicinò il suo viso a me e rimase fermo a guardarmi per qualche secondo.

- Cosa vuoi ora? - chiesi squadrandolo per bene con espressione divertita.

- Non mi dai neanche un bacetto di ringraziamento? Guarda che se non venivo io tornavi a casa a piedi - mi rispose lui.

Risi e gli stampai un bacio sulla guancia.

- Ok ora puoi andare - dissi mettendomi la cinta e sedendomi comoda sul sedile.

E così Lucas partí con l'auto.

Ogni tanto gli lanciai qualche occhiata e lo vidi con lo sguardo fisso sulla strada e le mani ben salde sul volante ma.. credo che la sua testa era da tutt'altra parte.

- Ehy tutto bene? - gli chiesi ad un certo punto.

- Si perché? - mi chiese invece lui.

Alzai le spalle.

- Mi sembri pensieroso - risposi io.

Lucas rimase in silenzio per qualche secondo e poi inizió a parlare.

- Come mai ci hai messo tanto tempo per salire in macchina? Era successo qualcosa con la tua amica? - mi chiese poi.

Ah stava pensando a quello?

- No no tranquillo è che Mia è così.. credo che abbia avuto qualche problema con il ragazzo con cui si stava "frequentando" - spiegai.

- Ah capito - disse lui.

- Perché ti interessava? - gli chiesi curiosa.

Lui alzó le spalle.

- No no niente di ché tranquilla - rispose.

E così non dissi altro per non insistere e continuammo a chiacchierare per il viaggio fino a quando io presi in mano il mio cellulare e mandai un messaggio a Daniel.

Ehy ciao! Questa sera ci sarà una festa ad un nuovo locale aperto da poco.. ti va se ci andiamo?

Dopo pochi minuti mi arrivó un messaggio da parte sua e lo lessi subito sperando che accettasse l'invito.

• Ehy mi dispiace tanto ma ho un impegno con la mia famiglia questa sera.. se ti va ci andiamo un'altra volta.

Sospirai leggendo il messaggio e rimisi il telefono in tasca dopo avergli risposto e poggiai la testa all'indietro sul sedile.

- Qualcosa non va? - mi chiese Lucas notando il mio atteggiamento e parcheggiando la macchina davanti casa.

Alzai lo sguardo e lo ritrovai fermo a guardarmi con un dolce sorriso.

- Volevo andare ad una festa questa sera, al nuovo locale che hanno aperto da poco e allora ho chiesto a Daniel se volevamo andarci ma ha detto che è impegnato.. - spiegai. - ..di nuovo.. - aggiunsi.

Eh già, non era la prima volta che mi diceva di essere impegnato.. stavo iniziando a pensare che non volesse uscire con me..

Il mio migliore amico rimase a guardarmi in silenzio e poi mi spostò dolcemente una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

- Se vuoi posso venire io con te - mi disse con un sorriso.

Mi si illuminarono gli occhi.

- Davvero? - gli chiesi felice.

Lui annuí subito.

- Ma graziee! - lo ringraziai aggrappandomi a lui per dargli un abbraccio.

Lucas ricambió l'abbraccio.

- Resti a pranzo? - gli chiesi quando mi spostai per riprendere lo zaino.

Lui stava per rispondere ma si bloccò quando sentimmo bussare al finestrino del guidatore: ci girammo entrambi e ritrovammo due occhi verdi a fissarci con un sopracciglio alzato.

Il mio amico aprí subito lo sportello per salutare Ryan.

- Ehy amico come va? - gli chiese dandogli una pacca sulla spalla.

- Cosa stavate facendo? - chiese invece il mio fratellastro guardandoci.

Io e Lucas ci guardammo in faccia per qualche secondo e poi scoppiammo a ridere.

- Nulla di che le ho solo detto che questa sera andrò io con lei ad una festa - spiegó lui.

- E perché? Con chi dovevi andarci? - chiese poi Ryan rivolgendosi questa volta a me.

Alzai le spalle.

- Daniel - risposi senza troppi giri di parole e aprii lo sportello per scendere.

- E perché non vai con il tuo ragazzo allora? - continuó a farmi domande.

Sbuffai alzando gli occhi al cielo.

- Ha un impegno - risposi.

- Ah vero è un uomo impegnato - borbottó il mio fratellastro.

- Ryan smettila - lo rimproverò il suo migliore amico.

Grazie Lucas prima o poi dovremmo farti una statua!

- Beh allora verrò anche io - si autoinvitó poi Ryan.

- C..cosa? - chiesi incurvando le sopracciglia. - Nessuno ti ha invitato - gli ricordai.

Lui alzó le spalle.

- Andiamo tutti e tre insieme dai che sarà mai! Prometto di non darti fastidio - disse.

- Pff.. certo te che fai promesse del genere. - borbottai ricevendo un'occhiataccia da parte del mio fratellastro.

- Beh dai ragazzi non litigate! Ci divertiremo insieme! - esclamó Lucas cercando di calmare le acque.

Sospirai rassegnata.

- E va bene.. basta che non mi rompi - dissi infine io.

E così entrammo tutti e tre in casa, Lucas rimase a pranzo da noi e alle 16 tornó a casa sua per prepararsi e verso le 19/19:30 io e Ryan saremmo passati a prenderlo.

***
Me ne stavo allungata sul letto a giocare con il telefono fino a quando notai l'orario: erano le 17:30.

Forse è ora che mi inizi a preparare..

Decisi di alzarmi dal letto per andare verso l'armadio e dopo circa 10 minuti trovai un vestitino abbastanza semplice ma non troppo appariscente: era corto fin sopra al ginocchio, abbastanza attillato, di colore blu scuro, con le maniche lunghe fino al gomito e le spalline che ricadevano lasciando peró le spalle scoperte.

Non avevo voglia di mettere i tacchi e così optai per un paio di scarpe da ginnastica abbastanza comode.

Mi diressi in bagno per finire di praparmi: decisi di piastrare i capelli e di mettere un pochino di trucco.
Presi la mia borsetta in camera e andai subito al piano di sotto dove mi stava aspettando Ryan.

- Sei.. oh wow.. sei pronta? - mi chiese il mio fratellastro balbettando e squadrandomi per bene dalla testa ai piedi.

Beh lui non era niente male!..

Indossava dei jeans neri con lo strappo sulle ginocchia e un camicia bianca così attillata che ci si riuscivano a vedere i muscoli.

- S..si andiamo - balbettai io ingoiando la saliva per non strozzarmi da sola e per evitare di fare figure di merda.

E così io e Ryan andammo in auto e ci dirigemmo verso casa di Lucas, durante il viaggio nessuno dei due rivolse la parola, iniziammo a parlare solo quando arrivó anche il nostro amico e dopo circa 10 minuti andammo al nuovo locale.

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