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Capitolo 19

RYAN

Me ne ero rimasto chiuso in camera mentre Lucas era a parlare con Keira, ma, a giudicare dalle urla che ho sentito provenire dalla camera della mia sorellastra, ho immaginato che la conversazione non fosse finita molto bene.

Infatti sentii la porta sbattere e i passi di Keira allontanarsi.
Quando sentii il portone d'ingresso richiudersi uscii dalla mia camera per andare dal mio migliore amico e lo trovai seduto sul letto con le mani tra i capelli.

- Non è andata bene vero? - chiesi.

Lui alzó lo sguardo senza dire una parola.
La sua espressione era un misto tra rabbia, delusione e tristezza.

Sospirai rassegnato e andai a sedermi accanto al mio amico.

- Senti.. era arrabbiata e quando qualcuno è così preso dalla rabbia non segue più il senso delle cose che dice.. sono sicuro che non pensi veramente le cose che ti ha detto - spiegai cercando di usare il tono più cauto possibile.

Lucas mi guardò per qualche minuto rimanendo sempre in silenzio e poi sospiró allungandosi sul letto.

- Mi dispiace per lei. Vorrei tanto fare qualcosa per vederla felice - disse ad un certo punto.

A quelle parole scattai subito la testa dietro di me per arrivare a guardare il mio amico dritto negli occhi.

- Perché ti sembra infelice? - chiesi subito con un filo di preoccupazione. 

Eh si.
Era scattata in me la preoccupazione e la iperprotettivitá da fratello maggiore.

- Ry... lei è scoppiata in lacrime davanti a me mentre gridava dalla rabbia.. - dichiaró con sguardo pensieroso e dispiaciuto.

No.
Non ce la facevo a vederla stare così male.

Senza dire altro mi alzai subito dal letto e feci per uscire dalla camera ma Lucas mi fermó.

- Dove pensi di andare adesso? - mi chiese seguendomi.

- Devo parlarle - dissi deciso.

Il mio migliore amico mi guardò per un momento in silenzio con sguardo preoccupato, poi alzó un sopracciglio e accennó un sorriso.

- E non guardarmi così - borbottai.

Lui alzó le mani in segno di resa.

- Però.. è difficile parlare con lei lo sai? Soprattutto in questo momento - mi fece notare.

Alzai le spalle.

- Non mi importa. Devo parlarle altrimenti non riuscirò mai ad averne il coraggio - continuai più deciso che mai.

Lucas non insistette, anzi mi seguí. 

E così scendemmo le scale per andare fuori in giardino ma ci fermammo quando io notai che c'era Jasmine in cucina.

- Ei ragazzi.. è successo qualcosa di.. grave? - ci chiese con sguardo preoccupato. 

Io e il mio amico ci lanciammo un'occhiata.

- Emm.. perché pensi questo? - chiesi io alla donna che avevamo davanti.

- Ho sentito delle urla da parte di Keira e poi è scappata in giardino e.. mi sembrava che stesse piangendo.. volevo seguirla ma qualche minuto dopo è arrivato un ragazzo che si è messo a consolarla - ci spiegó lei.

Sentendo quelle ultime parole sentii uno strano colpo al petto e la mia rabbia stava iniziando a salire.
Istintivamente strinsi i pugni e mi diressi verso il portone di casa senza aggiungere altro.

- Emm.. Ryan cosa succede? - sentii la voce di Jasmine richiamarmi ma la ignorai.

- Tranquilla adesso lo calmo io.. tu non ti preoccupare.. - sentii la voce di Lucas e poi sentii i suoi passi venire verso di me.

Ma non mi girai, anzi, continuai ad andare verso il portone.
Appena fui lì davanti uscii subito e mi diressi in giardino.

È lì che la vidi.
C'era Keira seduta a gambe incrociate su una poltroncina sotto il gazebo che teneva la testa bassa con le mani nei capelli.
E davanti a lei c'era lui, Daniel seduto su la sedia e le accarezzava dolcemente un ginocchio mentre le stava parlando.

Quello stronzo.

- Ry calmo - mi richiamó il mio migliore amico che si era affiancato a me.

- Io lo ammazzo - dissi con aciditá e rabbia.

- Anche io ti darei una mano ma.. prova a calmarti, evita di fare le tue scenate davanti a Keira - cercò ancora di calmarmi.

Mi dispiace amico mio ma non ti prometto niente.

- Non gli faccio niente - risposi mantenendo lo sguardo fisso davanti a me.

Così pian piano mi diressi verso quei due ma mi bloccai quando vidi Keira che alzó la testa e diede un bacio a stampo a Daniel.

Non ci vidi più.
Ma appena vidi che la mia sorellastra spostó lo sguardo e incontrò i miei occhi, istintivamente mi girai e andai nella direzione opposta verso il cancello di casa per uscire.

                           ***
Stavo scappando!?

Perché?
Sinceramente non lo sapevo.
Ma l'unica cosa che sapevo era che non sopportavo di vedere Keira baciarsi con un tizio, per di più uno come Daniel.

In questo momento me ne stavo appoggiato ad un muretto in una stradina poco lontano da casa.
Mi sedetti sul muretto e mi accesi una sigaretta, la portai alle labbra, aspirai il fumo e poi lo ricacciai sentendolo tutto  ritornarmi contro il viso e sospirai guardando il cielo.

Avevo lasciato Lucas solo con quei due, forse mi sentivo in colpa..

Mentre stavo pensando proprio al mio migliore amico sentii dei passi avvicinarsi e quando mi girai, me lo ritrovai davanti.

- Quando vuoi correre sei più veloce della luce - borbottó lui venendo verso di me con un tono divertito.

Sicuramente stava cercando di alleggerire la situazione.

Sospirai senza dire nulla.

Lucas mi prese la sigaretta dalle mani per portarsela alle labbra e buttare fuori il fumo e poi alzò la testa, proprio come avevo fatto io, per poi ripassarmi la sigaretta.

- Comunque non sono scappato.. - borbottai a bassa voce.

- Mmh.. ho qualche dubbio su questo però ti credo dai - rispose.

Sapevo che non mi credeva, e sinceramente neanche io credevo a quello che avevo detto.

- Cosa hanno fatto quando sono andato via? - chiesi ad un certo punto aspirando un altro pó di fumo.

Il mio migliore amico alzó lo sguardo verso di me.

- Sono andato quasi subito via per seguirti ma.. - si bloccò. 

- Ma? - lo incitai.

Lui sospiró.

- Keira è rimasta a guardarti andar via e ha tenuto lo sguardo fisso verso il cancello per molto tempo e poi Daniel l'ha richiamata.. - confessó.

Sbuffai portandomi di nuovo la sigaretta alle labbra.

Ad un certo punto sentii il mio cellulare vibrare nella tasca, lo presi e lessi il numero di Erika e sospirai.

- Chi è? - mi chiese Lucas notando la mia espressione.

- Erika - risposi chiudendo il telefono.  - Non sono dell'umore giusto oggi - borbottai rimettendo il telefono in tasca.

- Quando avrai intenzione di parlarle sinceramente? O vuoi continuare ad usarla per far ingelosire Keira? - mi chiese ad un certo punto lui.

Per poco non mi andó la saliva di traverso.

- Ma che cavolo vai pensando? Mica voglio far ingelosire Keira!Non mi importa farla ingelosire, voglio solo che stia lontana da quel tizio.
E comunque Erika è quella che mi sta usando per ripicca contro il suo ex - dissi.

Lucas rimase per un pò in silenzio a guardarmi.

Sbuffai.

- Che c'è? - chiesi esasperato ma  trattenendo una risata.

- Niente - rispose lui ridacchiando e alzando le mani.

- Stupido - dissi dandogli una pacca sulla spalla e buttando la sigaretta.

- Torniamo a casa? - mi chiese poi lui.

Annuii e così ci dirigemmo per tornare a casa.







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