RYAN

- Cosa hai appena detto? - mi chiese Lucas con occhi sgranati.

- Ho detto quello che hai sentito - risposi senza troppi giri di parole.

Avevo appena confessato al mio migliore amico quello che sapevo su Daniel, si proprio il Daniel con cui si sta frequentando Keira.

- E tu come fai a dirlo? - mi chiese allora lui.

Alzai le spalle infilando le mani nelle tasche.

- L'ho visto.. e avevo così tanta voglia da spaccargli la faccia - dissi cercando di mantenere la calma.

- O..ok amico calmati.. senti, cosa hai visto esattamente e quando? - mi chiese il più cauto possibile per evitare di farmi perdere la pazienza.

Sbuffai.

- Una settimana fa mi pare - risposi.

Lucas mi guardò come per dirmi di continuare a parlare e così lo accontentai.

- Erika aveva insistito nel voler andare ad una festa e così l'avevo accontentata.
Keira anche doveva andare a quella festa ma poi era rimasta a casa con la sua amica perché aveva detto che Daniel si sentiva poco bene e non poteva più uscire quella sera.
Così andai a quella noiosa festa e da lontano riconobbi proprio quel Daniel che si stava letteralmente limonando con una ragazza lí. - spiegai per filo e per segno quello che era successo.

Lucas rimase per qualche minuto in silenzio.

- Gli hai tirato? - mi chiese ad un certo punto.

Scossi la testa deluso.

- Purtroppo no - risposi.

- Beh avresti dovuto - disse Lucas.

Lo guardai con un sopracciglio alzato.
Avevo sentito bene?
Il mio migliore amico che mi stava dicendo di dover tirare ad un tizio?
E mi stava dando ragione?

- Devi dirlo a Keira - disse serio.

Scossi subito la testa.

- Non se ne parla - risposi subito deciso.

- Vuoi continuare a vedere come viene presa in giro da un'idiota come quello? - mi chiese allora.

Sbuffai e mi ributtai sul letto.

- Non mi crederà mai.. diglielo tu - dissi io.

Il mio migliore amico sospiró e si alzó dalla poltrona.

- E va bene!.. però tu.. sei sicuro di star bene? - mi chiese guardandomi con sguardo tenero e preoccupato.

Stavo bene io?
Credo di sì?

Alzai le spalle.

- Perché non dovrei? - chiesi tranquillamente mentre mi poggiai sul letto incrociando le braccia dietro la testa.

Lucas mi guardò per qualche minuto in silenzio e poi scosse la testa.

- Senti Ryan non voglio insistere ma se c'è qualcosa di cui vorresti parlare sai che io sono qui - disse avvicinandosi a me per darmi un colpetto sulla fronte ridacchiando.

Annuii ricambiando il sorriso e feci per tirargli un pugno amichevole ma lui mi bloccò.

- Cosa dico a Keira? - disse poi tornando subito serio.

- Quello che ti ho detto io ma senza dirgli di me - risposi.

Il mio amico mi guardò con un sopracciglio alzato.

- A volte sei davvero complicato con le tue parole e i tuoi ragionamenti e tutta quella roba che ti passa per la testa - borbottó dandomi un altro colpetto sulla fronte.

- Eddai smettila! - mi lamentai fulminandolo con lo sguardo, anche se in fondo stavo trattenendo una risata anche io.

Certe volte neanche io capivo come facevamo a passare così velocemente da un'argomento all'altro oppure da uno stato d'animo ad un altro... ma ormai ci avevo fatto l'abitudine e molte volte neanche ci facevo più caso.

- Beh dille che sei stato tu a vedere Daniel e poi bo fai uno dei tuoi soliti discorsi da ragazzo responsabile.. perfavore prova a convincerla tu a lasciar perdere quel tizio.. - dissi serio.

- Va bene, lascia fare a me amico.. - rispose dandomi una pacca sulla spalla e andando verso la porta per uscire ma io lo bloccai.

- Ah e.. non cacciar fuori il mio nome - dissi guardandolo.

- Ma..- - provò a parlare lui ma scossi la testa.

- Non dirle nulla di me - ribattei deciso.

Lucas mi rimase a guardare per un pó e poi sospiró rassegnato per poi uscire dalla porta della mia camera.

KEIRA

Dopo che Lucas e Ryan erano andati in camera, io me ne ero tornata allungata sul mio amatissimo letto ad aspettare mentre continuavo ad ascoltare la musica.

Dopo circa un'oretta sentii bussare alla porta della mia camera e andai subito ad aprire ritrovandomi davanti il ciuffo arruffato del mio amico.

- Oh finalmente! - borbottai facendolo entrare.

- Scusa se ti ho fatto aspettare tanto - si scusó.

- Ma no tranquillo - risposi io sorridendo.

Lui mi guardò ricambiando il sorriso e poi si sedette sul mio letto.

- Peró! Che bella camera! - esclamó guardandosi intorno.

- Ma grazie! - risposi io sorridendo e mettendomi seduta a gambe incrociate sul mio letto.

Lucas si allungó sul letto con le braccia dietro la testa a guardare il soffitto.

Ci fu un momento di silenzio e ad un certo punto lui spostò lo sguardo per incontrare il mio e mi guardò con i suoi occhi neri.

- Allora? Novità? - mi chiese.

Alzai le spalle.

- Per "novitá" cosa intendi? - gli chiesi anche se un'idea di quello che mi stava chiedendo ce l'avevo.

Lui alzó gli occhi pensando.

- Mmh.. come va con Daniel? - mi chiese allora.

A sentir quel nome sentii una strana sensazione al cuore e istintivamente feci un piccolo sorriso.

- Beh cosa vuoi sapere di Daniel?.. Lui è.. un ragazzo così dolce e carino con me - risposi pensando al mio amico/fidanzato.

Il mio migliore amico rimase in silenzio per qualche minuto.
Sembrava.. diverso.
Non so.. sembrava molto pensieroso.

- Lucas.. - lo richiamai per ricevere la sua attenzione su di me.

- Mm - rispose lui tornando a guardarmi.

- Sei.. strano.. - ammisi.

- Strano? Perché pensi che io sia strano? - mi chiese cambiando espressione e facendo una piccola risata.

Alzai le spalle.

- Bo.. mi sembri molto pensieroso.. è successo qualcosa con Ryan?.. - gli chiesi quella domanda che mi frullava per la testa.

Di nuovo silenzio. 
E questa volta questo silenzio fu seguito da un sospiro da parte del ragazzo che avevo davanti.

- Senti Keira.. devo parlarti.. - mi disse ad un certo punto con tutta la serietà possibile.

Perché diavolo cambiava espressione ogni minuto!?
Che problemi avevano i ragazzi!?

- Avanti parla.. cosa devi dirmi? - chiesi io incitandolo a parlare.

Lui ci pensó un pó e poi si decise a parlare.

- Tu e Daniel siete fidanzati? - mi chiese.

Alzai un sopracciglio.
Perché questa domanda?

- Beh ci stiamo frequentando - risposi arrossendo.

Il mio amico alzó lo sguardo per guardarmi dritto negli occhi.

- Ti fidi di lui? - mi chiese.

Ma cos'era l'interrogatorio?

- Perché non dovrei? - risposi tranquillamente.

Lucas sospiró rassegnato.

- Beh senti.. ci sono alcuni ragazzi che in realtà non sono quelli che pensi tu.. quindi la cosa migliore è stare alla larga da questi - mi disse.

Ma che diavolo gli prendeva?

Mi stava seriamente dando fastidio.
E si. Mi stavo innervosendo. 

Scossi la testa scocciata e feci per alzarmi dal letto.

- Ma perché adesso mi stai dicendo queste cose!? - chiesi esasperata.

- Keira non ti incazzare perfavore io sto cercando di aiutarti - disse con tono di voce bassa e avvicinandosi a me.

Scossi la testa allontanandomi da lui.

- Aiutarmi per cosa? - continuai sentendo la rabbia crescere in me pian piano.

- Io e Ry.. emm.. Io non voglio vederti star male per colpa di qualche ragazzo - mi spiegó guardandomi serio.

- Ma io non sto male per un ragazzo.. anzi.. con Daniel mi sento così felice.. - dissi pensando di nuovo a quel ragazzo.

- Keira no! Puoi ascoltarmi per una volta.. io sto cercando di aiutarti - continuó lui.

Scossi la testa di nuovo trattenendo una risata isterica.

- Ma aiutarmi per cosa! Mi sembri davvero Ryan con questa storia! Forse mi sbagliavo su di te.. forse sei proprio come Ryan! - sputai velenosa.

No. Non riuscivo più a trattenermi.

Lucas sbarró gli occhi.

- Non dire così. - rispose.

Anche la sua voce era cambiata.
Lui stava cercando di mantenere la calma ma prima o poi anche lui sarebbe scoppiato.

- No io dico quello che voglio! - continuai.

Sentii le lacrime scendermi lungo il viso.

- Keira calmati.. - continuó Lucas avvicinandosi a me con sguardo dolce e preoccupato.

- Perché non posso essere felice come tutte le altre ragazze! Adesso che ho trovato un ragazzo come Daniel perché dovete portarmelo via!
Voglio essere anche io felice e sentirmi amata!
Smettetela di trattarmi così!
Sono abbastanza grande per decidere da sola e non voglio sapere nulla di quello che ha da dire quell'idiota del tuo migliore amico e ne tanto meno quello che hai da dire tu! - sputai tutta la rabbia e la tristezza che mi tenevo dentro.

Ero arrabbiata ma le lacrime continuavano a scendere come un fiume e non riuscii a calmarmi in nessun modo.

Il mio amico rimase in silenzio.
Forse avevo esagerato a trattarlo in quel modo.

Ma non riuscivo a trattenermi.

Senza dire altro uscii dalla mia camera sbattendo la porta alle mie spalle e scappai in giardino.