Capitolo XXII
Sono in camera a piangere come un'idiota.
E mi sento un'idiota.
L'espressione sconvolta di Julius quando gli ho detto chi ero mi ha distrutta.
Quando poi mi ha mandata via mi sono sentita morire.
Come ho potuto?
Perché non ho parlato prima?
Sapevo che il suo amore era sincero.
Dirglielo così dopo tanto è stato come confessargli che non ho mai avuto fiducia in lui.
Sono così stupida.
Con che coraggio posso farmi vedere ancora da lui?
Soprattutto perché dovrebbe ancora volermi vedere?
Sono appena riuscita a calmare le lacrime quando bussano alla porta.
- Avanti.. -
Entra mio padre.
Mi guarda confuso, ma dopo un mio gesto capisce che non voglio parlarne.
- Che c'è papà? - chiedo mentre si siede accanto a me sul letto.
- Ehm.. dovevo dirti una cosa su Julius.. -
Sento una dolorosa stretta al cuore.
Sospiro.
- Dimmi papà! -
- Hanno deciso in comune accordo di fare un incontro domani.. a Saron per decidere se rilasciare Julius.. -
- Oh.. - riesco solo a dire.
Rimango un attimo in silenzio.
È un bene per lui.
Finalmente.
In più se lo merita.
Però non posso ugualmente essere del tutto felice.
Dopo il mio tradimento non vorrà più vedermi e forse è meglio se torna alla sua vita anche se fa terribilmente male.
- Bene.. poi dimmi com'è andata papà.. -
- No.. piccola, la Principessa Rose ha espressamente chiesto che tu venga! E rifiuta categoricamente un no.. -
- Ah.. mm.. io.. -
- Non ha detto che devi vedere Julius.. solo che devi venire! Credo voglia solo conoscerti di persona! -
Sorrido appena.
- Io.. ok.. -
Mi accarezza la testa dolce.
- Hai bisogno di qualcosa, piccola? -
Lo guardo e decido a malincuore.
- Chiedi a Mark se può portare lui la colazione a Julius domattina? -
- Certo.. -
E dopo la buonanotte si alza per uscire dalla camera.
Si ferma un attimo sulla soglia.
- Se ci tieni davvero dovresti lottare.. ma a volte è più saggio ritirarsi.. tu sai quali delle due strade è meglio prendere! Buonanotte! -
E se ne va.
Mi addormento poi con le sue parole che mi rimbonbano in testa.
Lottare o ritirarsi?
Il giorno dopo mi alzo con morale sotto le scarpe e gli occhi gonfi.
Anche se a malavoglia decido di mettermi un bel vestito visto che devo andare a conoscere Rose.
In verità anche se depressa ho proprio voglia di conoscerla di persona.
Passo fin troppo poco tempo con ragazze della mia età.
Infatti i miei amici sono maschi, tra cui il primo è Mark.
Decido di mettermi, per ulteriore autolesionismo, il mio vestito bianco preferito che ora riesco a vedere solo come l'abito del primo incontro.
Sospiro ed esco dalla camera per andare a fare colazione.
Incrocio Mark che mi ferma.
- Lie! Ciao, tua padre mi ha detto che devo portare io al principattolo la colazione.. avete litigato? -
Sospiro.
Mark.. ti voglio bene, ma se stavolta ti facessi i cazzi tuoi non sarebbe male..
So però che non demorderà fino a quando non avrà risposta.
- No.. è colpa mia e non ho il coraggio di vederlo! -
- Lie.. fatti dire una cosa.. non ti merita! -
- Mark.. ti ringrazio per la preoccupazione.. ti voglio bene e lo so che lo dici per me.. però c'è poco da fare perché lo amo! -
- Ma non è quello giusto per te! -
Lo guardo confusa.
- E come fai a dirlo? Perché se spari robe tipo "non ti merita" oppure "puoi trovare di meglio" non ha senso! Per il mio cuore lui è il migliore e semmai sono io a non meritare lui! -
- Come puoi dire di non meritarlo? Tu meriti il meglio.. o in ogni caso qualcuno che ti ami in ogni tuo lato di te e che non cerchi di cambiarti o si metta a criticarti! -
- È questo che pensi che Julius faccia? -
Lo osservo curiosa.
Ha proprio una pessima opinione di lui.
- Mi sono informato in giro.. e so come si comporta! Non venirmi a dire che invece con te è diverso perché non ci credo! -
- Ma è vero! È cambiato! -
- Mai sentito dire che il lupo perde il pelo, ma non il vizio? -
- C'è sempre l'eccezione alla regola! -
- Lie.. tingere il lupo nero di bianco non farà altro che dare l'illusione che è cambiato, ma alla fine la tinta svanirà e tornerà sempre nero! -
- Dannazione Mark! Julius non è un fottutissimo lupo! -
- Hai pure preso il suo linguaggio.. ti fa male stare con lui.. -
Faccio un verso lamentoso di esasperazione.
Julius non è così!
- Vuoi rimanere in tema lupo? Ok! Dici che tingere il lupo di bianco non serve a niente perché nero è e sempre nero sarà? E se invece quel lupo fin dall'inizio fosse stato bianco, ma lo hanno convinto di essere in realtà nero? -
- Direi che speri nei miracoli! -
Altro lamento.
Mark mi prende per le spalle e mi scrolla.
- Devi svegliarti fuori Lie! -
Mi sta prendendo per una scema cieca.
Conosco Julius.
Sono probabilmente la persona che lo conosce meglio.
Non è come dice Mark.
È allegro, spiritoso, pungente, malizioso, a volte anche rompi scatole, ma sa anche essere dolce e romantico.
Sa dare amore anche se non se ne rende conto.
E sa anche perdonare.
Forse non subito, ma credo che un giorno mi perdonerà per questo mio stupido comportamento.
Una cosa però ora la so.
Lotterò.
Ma proprio quando sto per dire a Mark che non c'è più bisogno che mi sostituisca a portare la colazione - Perché invece di pensare a lui che ti fa solo male non scegli qualcun altro? Magari qualcuno di qui.. che conosci meglio e da più tempo.. -
Lo guardo confusa.
- Cosa stai dicendo? -
Mi pento subito della domanda perché inizio a mangiare la foglia.
Torna come un grillo parlante la voce di Julius quando mi diceva che Mark era innamorato di me.
- Sto dicendo.. perché invece di lui non scegli me? -
Mi si gela il sangue.
No.
Non l'ha davvero detto.
Ho sentito male.
- Cosa? - chiedo in un sussurro.
- Non vedi cosa ti sta facendo lui? Guardati! Ti ho vista in questo stato solo un'altra volta in vita mia ed è stato per tua madre! Non riesco a sopportare oltre.. io non ti farei mai questo! Farei di tutto per farti sorridere! Staccherei la luna, scalerei il monte più alto a mani nude, nuoterei per un intero oceano e molto altro solo per il tuo sorriso! -
Mi sento male.
Rispondo con voce tremante.
- Mark.. io.. -
Mi blocca - Non c'è bisogno che tu risponda ora! Anzi non farlo proprio in questo momento! -
E prima che io possa ribattere mi saluta andandosene.
Lo guardo allontanarsi di corsa con un peso sul cuore.
Quando poi salgo in aereo sono, se possibile, ancora più depressa.
Julius è nell'altro lato con Mark e Fabian.
Non sa nemmeno che io sono qui come però io non so perché lui sia in manette.
Papà cerca di distrarmi per tutto il viaggio, ma è impresa impossibile visto che non faccio altro che pensare a come dirò a Mark che lo vedo solo come un amico.
L'idea di spezzargli il cuore mi distrugge.
Perché non mi sono innamorata di lui invece che di Julius?
Mark ha ragione, sarebbe stato tutto più facile.
Con lui è sempre stato tutto facile dopotutto ci conosciamo da tutta la vita.
Se penso che Julius potrebbe perdonarmi tra anni e anni, per non parlare di decenni..
Mark invece..
No!
Mi rifiuto!
E in più mi faccio pure schifo, come ho potuto pensare anche solo per un nano secondo di scegliere Mark come sostituito?
Lui si merita una che lo scelga per primo, sempre e comunque!
Come io farò con Julius!
Per me c'è lui e basta anche se con lui nulla è facile vista la sua testa dura.
Ma intendo lottare.
Poi ho come la sensazione che anche se avessi scelto Mark prima dell'arrivo di Julius poi le cose sarebbero cambiate.
Sento fin nelle ossa che non doveva essere nessun altro se non Julius.
- Piccola? - sento mio padre chiamarmi.
Mi desto da tutto ciò che c'era nella mia testa.
- Eh? Scusa.. non.. -
- Ho detto che siamo arrivati! -
Guardo davanti a me e vedo il castello di Saron.
Quando siamo saliti in macchina?
Devo proprio esser stata immersa nei pensieri.
Deglutisco stupita.
Cazzo.. dire enorme è un eufemismo!
Distolgo subito l'attenzione notando che veniamo raggiunti da due ragazzi eleganti.
Capisco subito che non sono maggiordomi.
- Re Gavin, Principessa Rosalie è un piacere conoscervi! - dicono in coro.
Quello dei due che probabilmente è il maggiore si presenta per primo - Sono il Principe Claude Philippe De Floreciaques! -
Seguito poi dall'altro - Io invece sono il Principe Josh Dimitri De Floreciaques! -
Ci accompagnano poi ad una sala d'attesa dove ci trovo già Mark e Fabian.
Mark mi osserva attentamente.
Mi rendo conto solo ora di cosa si legge in quello sguardo.
Come ho fatto ad essere così cieca fino ad ora?
Sono ben decisa di dargli la mia risposta il prima possibile.
- La Principessa Rose? - chiede mio padre ai fratelli della mia amica.
Posso definirla già così, giusto?
Si, io la considero già mia amica!
- È probabilmente nello studio che ci aspetta insieme a Chris e Julius! - risponde il Principe Claude marcando sprezzante il nome del mio amato.
O era Josh?
Sono talmente fusa da non ricordare chi è chi.
- Claude tranquillo, c'è Chris con lei! -
Ok, era si Claude e questo Josh.
Rosalie memorizza!
Detto ciò i due principi decidono con mio padre di raggiungere gli altri.
Rimango sola con Mark e Fabian.
Aspetto qualche attimo di silenzio imbarazzante poi mi piazzo davanti al mio migliore amico.
- Possiamo parlare? -
Sospira prima di annuire e seguirmi appena fuori dalla porta.
Mi sento leggermente in colpa di aver lasciato il povero Fabian solo.
Ma devo parlare ora o non ne avrò più il coraggio.
- Mark io.. -
- Lascia stare ho già capito! - mi blocca.
Rimango a fissarlo a bocca semi aperta.
- Sapevo che non mi hai mai visto più di un amico, ma.. non potevo nemmeno vivere tutta la vita col peso del dubbio che se mi fossi dichiarato forse.. capisci? -
Annuisco.
Mi sorride appena.
- Dopotutto è anche colpa mia, non ho mai fatto nulla per uscire dalla friendzone perché tanto in fine ero io l'unico ragazzo fisso nella tua vita! Chi sapeva che avrei avuto concorrenti? Ho abbassato la guardia! In ogni caso ora che te l'ho detto mi sento più leggero e anche se non subito so che riuscirò a superarla e trovare una donna che mi guardi come tu guardi lui! -
Rimango a guardarlo.
Mi sento malissimo.
Sta così a causa mia.
Mark.. quel Mark che mi ha tenuto la mano al funerale di mamma mentre piangevo come una cascata.
È stata quella stretta a non farmi andare in pezzi e a farmi capire che ero ancora a terra.
Per non parlare che ha sempre fatto parte della mia vita.
Le lacrime spuntano senza volerlo.
Dovevo dirgli ciò che provavo per correttezza, ma non sono riuscita nemmeno a fare questo.
Ha detto tutto lui.
Mark ridacchia.
- Ah, Lie.. sei troppo buona e sensibile! Sto bene! Non piangere! -
Mi poggia una mano sulla testa avvicinandomi al suo petto per consolarmi.
E non è giusto!
Sono io quella cattiva che gli ha spezzato il cuore!
Non dovrebbe essere lui a consolare me, cazzo!
Dopo chissà quanto mi calmo.
Mi allontano e lo guardo.
Mi sorride calmo - Tutto ok? -
- È ridicolo che sia tu a doverlo chiedere a me! Sono una pessima amica! - sbuffo.
- Concordo! Ma credo ti farai perdonare! -
Lo guardo confusa.
- Come? -
- Non sei diventata amica della Principessa Rose? -
- Ha il ragazzo, Mark! -
- Ma io infatti non parlavo di lei, ti presenterà qualche amica! E allora.. -
Ridacchio come una scema.
- Ok, ok vedrò che posso fare! -
Sorride.
- Bene, ora è meglio se torno dentro o Fabian chiamerà i soccorsi credendoci dispersi! -
- Già, meglio se.. -
- Tu no! - mi blocca.
Non capisco.
- Perché? -
- Credo che tutta la vostra lite sia stata un malinteso.. sarebbe meglio se andassi a parlargli! -
- Ma.. saranno ancora nello studio.. -
- Finiranno a breve.. perché non vai ad origliare come facevamo da piccoli? -
Mi sospinge verso il corridoio spiegandomi come arrivare allo studio e poi se ne entra nel salottino.
Senza alternative mi dirigo verso lo studio.
Appena sono davanti alla porta la tentazione di origliare la sento, ma nemmeno a farlo apposta inizia ad uscire gente.
Tutti mi guardano strano.
Ho qualcosa in faccia?
Ah, forse ho ancora gli occhi rossi..
Che figura da fare davanti a tutti questi reali, papà incluso.
- Piccola, che ci fai qui? - chiede papà.
Una mora lo sorpassa e mi si piazza davanti con un sorriso a trentadue denti.
- Rosalie? - mi chiede.
Annuisco - Rose? - ribatto guardando la bella mora che ho davanti.
Anche lei annuisce poi lancia un gridolino entusiasta prima di abbracciarmi.
Per un attimo rimango interdetta, ma poi ricambio.
- Come sono contenta che sei venuta! - dice stringendo la presa.
Quando si stacca però è più seria.
Guarda gli adulti accanto a lei con uno sguardo autoritario che io mai avrò in vita mia.
- Credo che ormai siamo tutti d'accordo per il verdetto e anche se non fosse così l'ultima parola dovrebbe spettare proprio a me! -
Il fratello maggiore sbuffa.
- Sei troppo ingenua Rosy! -
- Smettila Claude! Parli solo con rancore, sei tu a non essere lucido e soprattutto giusto! Io ho deciso! Julius oggi stesso verrà liberato! Chiusa la questione! -
Mi si gonfia il petto di gioia per lui.
Julius sarà finalmente libero.
Potrà tornare a casa.
Casa.. oh..
Il fratello fa per ribattere, ma il padre lo ferma.
- Claude, Rose ha ragione! Va bene così! In più in questo periodo l'hai vista responsabilizzarsi molto, fidati di lei! -
Claude stringe le labbra in una linea sottile ed annuisce.
Fanno tutti per rientrare in studio, ma Rose si piazza a braccia aperte davanti alla porta.
- No, lo dirò io con Rosalie! -
Sbarro gli occhi.
- Con me? -
Annuisce sorridendomi.
Sarà, ma quel sorriso mi sembra nascondere qualcosa.
Deglutisco a fatica quando noto che tutti decidono di lasciarla fare.
Rimaniamo quindi sole di fronte alla porta che mi divide di qualche metro da Jules.
La lotta sta per iniziare?
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