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Capitolo XVI

È una giornata tranquilla di metà novembre.

Sto sbadigliando come un pazzo mentre sto appoggiato al melo, dannato, con la schiena durante l'ora d'aria.

Ieri notte ho dormito davvero male.

Sembra quasi che notte dopo notte quel maledetto letto delle torture diventi sempre più scomodo.

La bionda è seduta accanto a me che si mangia tranquilla una mela.

- Sicuro che non ne vuoi una? -

- Assolutamente! -

- Non è che per colpa di quella storia non mangerai mai più in vita tua le mele? -

- Può darsi.. -

- Eddai! Mi sentirei in colpa! -

- Faresti bene! -

- Su, un morsetto! Uno piccolino! -

Mi agita la mela davanti al naso.

- È così che Eva ha tentato Adamo? Se ti vesti come lei potrei anche cedere! -
- Ma Eva non aveva solo le foglie di fico? -

- Eh.. appunto! - le faccio l'occhiolino.

Mi schiaccia la mela sulla bocca.

- Julius! Sei un pervertito! -

Prendo la mela e la mordo.

Mm.. dopotutto è piuttosto buona.

- Dici? A me non sembra! Ti ho solo proposto una cosa e nemmeno l'ho detta in esplicito! -

Sta in silenzio per un tempo inimmaginabile.

Poi salta fuori troppo tranquilla.

- Ah, mio padre sa che sto con te! -

- Che cosa??? - quasi mi strozzo con la mela.

- Sì, trova che sei un bravo ragazzo ed è contento per noi! -

Tossisco cercando di non ammazzarmi col succo che mi è entrato nel canale sbagliato.

- E me lo dici così? -

- Come dovevo dirtelo scusa? -

- Magari con un minimo di preparazione? -

- Ah, ok! Amore.. ti devo parlare.. niente di grave o brutto, anzi! Mio padre.. -

- Sì, sì grazie! È tardi! -

- Dai, su! Sei un Principe con alle spalle miriadi di ragazze sarai abituato a queste situazioni! -

- Delle "miriadi" di ragazze non me ne importava nulla! -

Mi pizzica una guancia come una zia fastidiosa.

- Oh, come sei carino! -

Poi si ricompone probabilmente perché l'ho fulminata con lo sguardo.

- In ogni caso perché ti agiti se mio padre è contento? Se fosse il contrario potrei anche capirlo! -

- Perché è tuo padre! Non il padre di una qualunque! Come faccio a piacergli se nemmeno mi conosce? E se presentati mi odiasse? E come dovrei presentarmi? Salve, sono il Principe carcerato che sta con sua figlia? Ma non si preoccupi! Mi sono pentito di ciò che ho fatto! E poi dove mi presento? Lo fai venire in cella? Oddio! -

- Cielo Julius! Calmati! Quanti problemi inutili ti fai? In primo luogo mio padre sa benissimo chi sei e gli piaci! Secondo per ora non ha in programma di incontrarti! -

Faccio per parlare, ma vengo bloccato.

- Sta calmo! Te l'ho detto solo per farti sapere che avevi il suo benestare! -

Annuisco poco convinto.

In lontananza sento qualcuno urlare.

- Lo senti? - chiedo.

- Cosa? -

La zittisco e rimaniamo in ascolto.

- ...Lie... - sentiamo appena.

Le urla si fanno sempre più nitide fino a diventare perforanti.

- LIE!!!!!! -

Rosalie si volta di scatto verso la voce.

Vediamo un bambino seduto sulle spalle di Mr muscolo che si sbraccia per salutare la bionda.

Assomiglia in maniera disumana alla mia ragazza.

- Quando pensavi di dirmi che avevi un figlio con Mr muscolo? - chiedo ironico.

- Eh sai.. non è una cosa facile da dire! Non pensavo lo avresti saputo così.. cazzo! Volevo prepararti psicologicamente! - risponde seria.

Cazzo!

Stiamo scherzando?

Vero?

VERO?!

La guardo con probabilmente l'espressione più sconvolta che mai.

Lei mi guarda seria.

Poi..

Il labbro inferiore inizia a tremarle.

Lo morde per fermarlo, ma non ci riesce e scoppia a ridere.

La osservo in silenzio.

Sotto shock.

Quando si calma abbastanza - Oddio! Oddio Julius!! Dovevi vedere la tua faccia! Oh, cielo!! -

Sta brutta stronza!

Mi ha preso per il culo!

- Dai! Cazzo! Lo sai che prima di te non avevo nemmeno mai baciato! Come potrebbe essere mio figlio? Spirito santo?! -

Effettivamente..

Sono un deficiente!

Si ricompone.

Mi schiaffeggia la spalla.

- Sono offesa che tu mi abbia creduto così facilmente! - dice però ancora con un sorriso beffardo sulle labbra.

- Vaffanculo stronza! Bionda infame! - urlo incrociando le braccia come un bambino.

Però non riesco a mantenere il mio status di offeso e inizio a ridacchiare isterico fino a scoppiare in una folle risata.

Dopotutto è stato divertente.

Nel frattempo che noi stiamo ridendo, letteralmente come degli scemi, Mr muscolo e il bimbo ci hanno raggiunti.

Mr muscolo mi osserva come fosse la prima volta che mi vede, probabilmente perché prima d'ora non mi aveva mai visto allegro.

Il ragazzino scalcia dalla sua alta postazione.

- Mark mettimi giù! -

- Va bene, va bene! Abbi pazienza Ricky! Se scalci non ci riesco! -

La bionda si alza e aiuta il suo amico a far scendere il piccolo.

O meglio a passare dalle spalle di Mr muscolo alle braccia di Ros dove si staziona abbracciandola stretta.

- Lie, come stai? - le chiede dopo averle dato un bacio sulla guancia.

- Bene Ricky! Tu, che hai combinato con Mark? Avete fatto i birbanti? -

- No, sono stato un angioletto! Vero Mark? -

- Certo! Ricky è il bambino più buono del mondo! -

La bionda lo guarda con sospetto.

- Non me la raccontate giusta! -

Poi sorridendo guarda me.

Bacia la guancia del piccolo biondo.

- Ricky ti presento una persona! Lui è Julius, un mio caro amico! - dice mancando bene il caro.

La guardo inarcando un sopracciglio e minimando la parola "amico" con un sorriso beffardo sulle labbra.

Mi fa la linguaccia prima che il bimbo si giri di scatto a guardarmi.

Mi ritrovo con due occhi azzurri fiordaliso puntati su di me.

Sono più chiari di quelli della sorella, ma ugualmente magnetici.

Non sono mai stato proprio bravo con i bambini quindi mi mettono un po' di soggezione.

- Ehm.. ciao, sono Julius! Tu come ti chiami piccolo? -

Mi sorride.

- Richard! Ma puoi chiamarmi Ricky! -
- Ciao Ricky! Tu.. puoi chiamarmi Jules! -

Vedo la bionda mordersi il labbro intenerita dalla mia concessione.

- Ricky è il mio fratellino! - aggiunge per terminare le presentazioni.

- Quanti anni hai Ricky? - chiedo giusto per far conversazione.

Mi guarda in silenzio un attimo.

Scolla poi una manina dalla maglia della sorella e apre un dito alla volta mimando i numeri.

Quando raggiunge il numero desiderato gira la manina verso di me - Così! -

La sorella gli abbassa un dito - No, così erano cinque, tu ne hai quattro! -

- Lie! Cattiva! Volevo sembrare grande! -

Lei ridacchia.

- Dai, hai tutto il tempo per essere grande! -

- Tu quanti ne hai, Jules? - mi chiede.

- Ho 19 anni! -

- Come Lie! Potete mettervi insieme come mamma e papà! -

Io mi ammutolisco mentre la bionda avvampa.

- Ti piace mia sorella? - mi chiede.

- Eh, ti piace Lie? - ribadisce Mr muscolo.

Ma che cazzo vuole questo?

Ros lo fulmina.

C'è un discorso di sguardi tra i due che non riesco a decifrare, ma del quale chiederò spiegazioni.

Torno a guardare il piccolo.

- Sì, mi piace tua sorella! - al diavolo l'amico d'infanzia geloso.

- Se un giorno vi sposerete mi porterai via mia sorella? -

- Perché dici questo Ricky? - interviene la sorella.

Mr muscolo invece è rimasto muto dalla mia affermazione estremamente seria perché vera.

- Perché tu sei come la mia mamma.. io non voglio che ti porti via! -

Gli occhioni del piccolo iniziano a riempirsi di lacrime.

Ecco!

Questa lacrima facile è il perché non vado d'accordo coi bambini!

Devo risolvere!

È il fratello della mia ragazza!

- Ricky, ma cosa dici? Se un giorno mi sposassi con tua sorella non te la porterò comunque via! E se succedesse tu verresti con noi! -

- Davvero? - chiede con occhi luccicanti.

- Davvero! -

E lo penso sul serio.

Vedo il rapporto che hanno e mai sarei in grado di dividerli.

Dovrei essere un mostro per poterlo fare.

Il bambino sorride beato e allunga le braccia verso di me.

- Ehm.. che c'è Ricky? -

- Vuole che lo prendi in braccio! - risponde la bionda.

Titubante prendo il piccolo che mi abbraccia stretto.

E per la prima volta in vita mia mi trovo ad apprezzare la vicinanza con un bimbo piccolo.

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