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Capitolo XV

Oggi è una giornata alquanto strana.

Ho come la sensazione che Rosalie ci stia provando con me.

Ma probabilmente è la frustrazione di star insieme da un mese senza nemmeno mezzo bacio.

Sono stato così bravo da riuscire a tener le mani apposto per un mese intero.

Mai capitata in precedenza un'impresa simile.

E lei che fa?

Si presenta con un vestitino che lascia poco all'immaginazione!

E quando se n'è uscita con quella frase?

Mi ci è voluto un autocontrollo sovrumano per non abbracciarla e non farla più andare via.

Mi sono costretto a voltarmi e ad infilare qualcosa addosso che la coprisse di più.

Ho fatto solo peggio però.

La mia felpa le copriva tutto quel miniabitino e sembrava che sotto la mia felpa non indossasse nulla.

Fortuna che se n'è subito andata.

Anche se ho come la sensazione fosse offesa per qualcosa.

Se sono io il colpevole dell'offesa si è vendicata alla grande presentandosi per l'ora d'aria sempre con addosso la mia felpa sopra all'abitino bianco.

Ho cercato di guardarla il meno possibile perché osservarla era puro masochismo.

In ogni caso per quel che ho notato mi è sembrata piuttosto distratta.

Continuava a guardarsi in giro.

Forse è stato meglio così perché nel caso se ne fosse uscita con una frase come quella a pranzo non so se sarei riuscito a trattenermi dal baciarla.

Prego solo che ora, a cena, non mi arrivi con lo stesso outfit.

- Jules, la cena! - la sento dire mentre entra in cella.

E come è vestita?

Esatto! Uguale!

Ma dico io, è troppo chiedere di vestirti normale visto che sto cercando di comportarmi da bravo ragazzo rispettoso della donna che ama?

A quanto pare si, chiedo troppo!

Si siede in una delle due sedie e dannati tutti i santi accavalla le gambe.

Quel gesto apparentemente innocuo fa salire l'orlo della mia felpa alimentando l'effetto vedo non vedo.

Dannazione Rosalie, tu sarai la mia morte!

Cerco di ignorare tutti i pensieri assolutamente indecenti che mi passano per la testa.

"Devi rispettarla, darle tempo, sii il Principe azzurro dei suoi sogni!" mi ripeto in testa come un disco rotto.

Con un profondo sospiro mi siedo a tavola e cerco di guardarla negli occhi.

Solo negli occhi!

- Ma dico.. non ce li hai dei vestiti tuoi? - dico con tono più irritato di ciò che volevo.

Ma decisamente non riesco a concentrarmi e a comportarmi come vorrei.

- Sì, ma la tua felpa ha il tuo profumo! - risponde affondando il viso nelle maniche troppo lunghe per lei.

Riesco comunque ad intravedere il rossore per l'ammissione appena fatta.

Sbuca solo con gli occhi - Ti dà fastidio per caso? - dice con voce ovattata a causa della stoffa.

- No.. - rispondo in un soffio.

Come dirti di si se mi fai quella faccia?

E poi che dicevo? Si, perché sei talmente provocante da farmi venir voglia di assalirti?

Capire poi perché noi uomini troviamo così attraente una ragazza che indossa una nostra maglia.

Non credo sia solo per il vedo non vedo.

Forse perché è un po' come marchiarla di nostra proprietà visto che è avvolta in un nostro indumento?

No, ok.. così sembro un maniaco!

Marchiarla? Ma dove siamo, nel medioevo?

Mi osserva curiosa come cercando di capire a cosa sto pensato.

Amore mio, meglio se non lo sai!

Fidati!

Si raddrizza sulla sedia e devo usare un autocontrollo mastodontico per non guardarle le gambe.

- Fai aaah! -

La guardo storto mentre è con la forchetta tra di noi che a quanto pare vuole imboccarmi.

Siamo impazziti?

Le prendo la forchetta di mano e mangio osservando divertito la sua espressione di disappunto.

Mette il broncio.

- Antipatico! -

- Questa cosa l'abbiamo appurata ancora mesi fa, no? Aggettivi nuovi niente? -

- Dispettoso! -

- Sono sicuro che puoi fare di meglio! -
Battibeccare così mi aiuta a distrarmi e mi diverte molto.

- Rompi scatole! -

- Mm.. meglio, ma puoi migliorare! -

- Sei impossibile! -

- Tutto è possibile a questo mondo! -

- Effettivamente.. basta guardare noi! -

La guardo curioso.

- Noi? -

- Sì, chi lo avrebbe detto che ci saremmo messi insieme considerando come litigavamo all'inizio? -

- Vero, ma siamo una bella coppia! -

- Possiamo migliorare! -

Inarco un sopracciglio.

- Che vuoi dire? Non andiamo bene così? -

- Si e no! -

Il pensiero mi va subito al fatto che sono in carcere e non possiamo essere una coppia normale.

- Lo so che questa situazione è fastidiosa, ma dobbiamo solo resistere! -

- Per quanto? -

Come per quanto?

Che domanda è? Non lo sa?

- Il tempo che ci vuole! -

- Non so se riesco ad aspettare ancora! -

Mi gelo.

No.

Non ho sentito quello che credo, vero?

- Come scusa? -

- Sono stufa di aspettare! Non ce la faccio più! Non è normale tutto questo! -

Scatto in piedi.

- Credi che non lo sappia? Credi che mi faccia piacere tutto questo? Non ho scelto io sta cosa? -

- E chi allora? -

La situazione sta degenerando.

- Ok, forse la colpa è mia e delle mie azioni, ciò non toglie che io sia consapevole di tutto questo! -

- E allora perché non risolvi? -

- Ma come scusa? Mica posso far accelerare il tempo alla scadenza della pena così da poter uscire prima! -

Rimane in silenzio.

Mi sta guardando stranita come se stessimo parlando di due cose completamente diverse.

- Ehm.. parlavi della tua condanna? -

Adesso sono io a guardare storto lei.

- Di cosa se no?! Tu piuttosto? -

Diventa bordeaux.

Io.

Non.

Ci.

Sto.

Capendo.

Un.

Emerito.

Cazzo.

- Rosalie? Di che parlavi tu? -

- Ehm.. lascia stare! -

- No, un corno! Parla! -

- Ti ho detto di lasciar stare! -

Cerca di andarsene avvicinandosi alla porta.

La blocco per le spalle e la volto verso di me.

- Bionda, così non andiamo d'accordo! -

- Dai Jules, è stato un malinteso! -

- Non sei arrabbiata perché non siamo come le coppie normali visto che sono chiuso qui dentro? -

- No, poi se tu non fossi qui nemmeno ci saremo mai conosciuti! -

- Allora di che cavolo sei stufa? -

- Po-possiamo parlarne la prossima volta? -

- Assolutamente no! Sei stufa di noi? -

- No! - urla.

Bene, per un attimo ero stato terribilmente pessimista.

- Allora di cosa diavolo sei stanca? -

Chiude gli occhi.

- Del fatto che stiamo insieme da un mese e non mi hai mai baciata! - urla tutto d'un fiato.

La guardo allibito.

Stiamo scherzando?

- Sei seria? -

- Sì dannazione! Non capisco nemmeno io che diavolo ho! Sei stato perfetto, non ho nulla da rimproverarti eppure è così! Non sono tranquilla, mi sento insicura visto che l'unico nostro bacio è stato quello famoso per cui ti sei anche scusato! Ho pensato di aver qualcosa che non va e perciò ho passato tutto il giorno cercando di essere carina per farmi baciare! Cazzo mi sento una maniaca, una malata da ricovero! -

Incredibile.

Sono sotto shock.

Ho passato un mese come il più bravo dei ragazzi cercando di evitare ogni effusione per non sembrare un'arrapato che vuole solo quello e lei?

Lei è insicura per questo!

Ma quanto siamo stati tutti e due idioti?

D'impulso la stringo a me abbracciandola stretta e scoppio a ridere con la testa affondata nei suoi biondissimi capelli.

Mi schiaffeggia sulla schiena.

- Non ridere dannazione! Mi sento davvero pazza! -

- Non rido di te, ma di noi! -

- Non capisco! -

- Per tutto il mese mi sono impegnato a trattenermi per essere il Principe azzurro perfetto che credevo tu desiderassi! -

- Vuoi dire che.. -

- Esatto! Siamo due idioti! -

- Oddio, che deficienti! -

Scoppia anche lei a ridere con me.

Quando ci siamo calmati entrambi la guardo negli occhi.

Poggio la fronte sulla sua.

- Ah, che coppia di pazzi che siamo! -

- La coppia migliore! - risponde.

- Se volevi un bacio bastava dirlo! -

- Con che coraggio potevo?! Sei completamente folle! -

Quando è così rossa è adorabile.

- Con lo stesso con cui me l'hai detto poco fa.. e sai che avrei fatto io? -

Deglutisce mentre le pupille si dilatano e le pulsazioni aumentano.

- Co..cosa..? -

- Ti avrei baciata qui.. -

Le bacio la fronte.

- E qui.. -

Scendo sulla punta del naso.

- Ambedue qui.. -

Le guance.

- E concluderei con.. -

Le poggio un soffice bacio sulle morbide labbra.

E quel casto bacio ci mette poco a trasformarsi in un vero e proprio divoramento a vicenda.

Tutta la frustrazione di entrambi del mese appena passato si tramuta in passione e desiderio.

Rimaniamo così tra baci e abbracci per chissà quanto tempo.

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