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Capitolo XIX

Oggi sono esagitata.

E sono appena le sette di mattina.

Tra un'ora e mezza dovrei portare la colazione a Julius.

Ma oggi non è un giorno normale!

Oggi, 18 febbraio è il 20esimo compleanno del mio ragazzo!

Dannazione!

Ho organizzato un regalo molto speciale per lui e spero vivamente che non si incazzi.

Anche se già so che probabilmente sarà così.

Certo, non subito, ma stasera esploderà.

O forse ho trovato l'idea perfetta e lui sarà felice?

A volte è davvero imprevedibile.

Insomma.. devo solo aspettare e vedere.

Alle sette e mezza in punto mio padre viene a chiamarmi.

- Tesoro, gli ospiti sono arrivati! -

Insieme andiamo ad accoglierli e li facciano accomodare dopo alcune spiegazioni.

Alle otto e mezza corro a prendere Julius.

Entrata nella stanza gli salto al collo.

- Auguri vecchietto! -

Lo bacio su una guancia e lo osservo guardarmi storto per il commento.

- Tra poco mi raggiungi anche tu, bionda! -

Sorrido prima di fargli la linguaccia.

Guarda poi alle mie spalle e torna ad osservare me confuso.

- Visto che sto crescendo troppo hai deciso di tenermi in stecca? -

- Come? -

- La colazione? -

- Ah, no no! È di sopra! -

- Di sopra? -

Ridacchio pregustando ciò che verrà a breve.

- Sì, non possiamo permettere che tu passi i tuoi 20 anni in cella! -

Mi osserva molto confuso.

- No, dico.. sono contento, eh! Ma.. qui facciamo troppe concessioni per questo carcerato! -

- Ti lamenti? -

- No.. è che.. mi sembra di non meritarlo! Sono qui perché non mi sono comportato bene e dovrei essere trattato come qualunque criminale! -

Sorrido perché è bellissimo vedere che è cambiato così tanto.

O meglio, che ha finalmente capito il vero se stesso.

Un Julius meraviglioso e pure generoso!

- La Principessa Rose non la pensa così! Ha contrattato molti termini prima di farti arrivare qui! - dico onestamente.

In più ormai so che tra i due non c'è mai stato vero amore.

Spero però comunque che almeno possano diventare amici anche perché io conto di far amicizia ulteriormente con Rose.

- Come scusa? - chiede.

- Sì, ha espressamente chiesto che tu non venissi messo con gli altri carcerati e la possibilità di essere elastici! -

- Ma perché? -

Sento che nella sua domanda c'è molto rammarico.

Sente di non meritare tanta bontà.

Soprattutto visto che si sente uno schifo non solo per averla rapita, ma anche per il suo comportamento di quando stavano insieme.

- Perché in fondo sei stato il suo primo amore e ti vuole bene! Come ha chiesto la riduzione della pena sapendo che potevi redimerti! -

- Quella mora è sempre stata troppo speranzosa, ma non come te! Tu batti tutte! E sei pure dannatamente testarda quando ti impunti su qualcosa o qualcuno! -

Ridacchio.

- In ogni caso aveva ragione a sperare visto come sei ora! In più per uno come te che era abituato ad avere sempre tutto anche una cella migliore rispetto agli altri o qualche concessione bastava per farti sclerare! -

- Effettivamente all'inizio stavo per impazzire di brutto! -

- Cosa te lo ha impedito? -

- Il fatto di dovermi preoccupare per una bionda spericolata invece che pensare ad i miei problemi! -

Sorrido e chiudendo il discorso lo porto con me fino alla porta del salotto del castello.

- Eccoci! -

Mi guarda perplesso visto che non mi muovo.

Sono agitata.

Spero di averci azzeccato.

Ti prego signore fa che vada bene!

- Si, ma.. pensi di entrare? Perché avrei una certa fame dopo un'ora e mezza di allenamento! -

Gli faccio segno di aprire lui.

Sbuffando apre calmo la grande porta.

Rimane bloccato di fronte a ciò che vede.

Sbatte le palpebre incredulo.

Una mora che assomiglia molto a Julius in versione femminile gli si lancia al collo.

- Julius! -

Il ragazzo che è venuto con la donna si avvicina e libera Julius dalla sua presa.

- Lascialo respirare Olivia! -

Julius guarda i due con la bocca semi aperta e gli occhi sbarrati.

- O..Olivia? K..Kevin? -

La mora si asciuga una lacrima ed entrambi annuiscono.

Mi avvicino quatta al mio ragazzo.

Sussurro - Ehm.. sorpresa! -

Mi guarda solo di striscio perché è troppo preso a fissare i suoi fratelli.

- Che ci fate qui? - chiede confuso.

La sorella lo guarda sorpresa.

- Julius! È il tuo compleanno, ovvio che siamo qui.. a papà e mamma dispiace un sacco non esser potuti venire! -

- Non intendevo questo.. perché siete qui? -

Oddio..

Sta per arrivare l'apocalisse?

- Che intendi? - chiede il fratello.

Si assomigliano eppure sono diversi.

Non credo potrei mai scambiarli.

- Intendo.. perché siete qui? Per pietà? Perché dubito vogliate davvero passare del tempo con il fratello che ha disonorato così tanto la famiglia! -

I fratelli lo guardano dolci.

La mora sospira e gli si avvicina.

- Ma che disonorato e disonorato! Tu sei solo il mio amato fratellino Julius! -
Scuote la testa.

- No, voi non potete davvero volermi ancora bene dopo tutto quello che ho fatto! -

Li guarda come ferito dalle loro parole di conforto.

Lo stesso sguardo che a volte riserva a me.

So che ancora non si capacita del fatto che io lo ami davvero.

- Per quanti sbagli tu possa fare sarai sempre nostro fratello! E ti vogliamo bene! - ribatte il fratello.

- Io non merito il vostro perdono come non merito quello di Rose che ho scoperto solo oggi essere l'artefice di molte delle comodità che ho rispetto agli altri criminali! -

- Rose è sempre stata una ragazza d'oro che effettivamente non meritavi! Ciò non le ha tolto il suo buon cuore e devo dire che stavolta ha fatto centro! -

Julius guarda sconvolto il fratello dopo la sua tirata.

- Cosa intendi? -

-  Intendo che da ciò che vedo ha fatto bene a darti il beneficio del dubbio perché sei migliorato a dir poco! -

- Migliorato? - chiede confuso e forse anche stupito.

- Sì, il Julius che abbiamo lasciato portare in carcere non avrebbe mai detto di non meritare affetto, ma si sarebbe comportato in maniera egocentrica dicendo che anche senza di noi si sarebbe divertito! Quel Julius alla risposta di Kevin avrebbe detto che semmai era Rose a non meritarlo! E probabilmente avrebbe anche detto a Kevin di essere migliore di lui! -

Julius inizia a ridacchiare istericamente e in fine scoppia in una risata pazzesca.

Deve pure reggersi al tavolino accanto a lui per evitare di finire a terra.

I fratelli lo guardano sotto shock.

Olivia tira la manica di Kevin, ma senza staccare gli occhi dal fratellino.

- Ke..Kevin.. Julius sta..? -

- Si.. sta ridendo! Ridendo davvero! -

Dopo un po' Jules si calma e un po' imbarazzato si ricompone alzandosi.

- Ehm.. - nemmeno sa che dire.

Olivia inizia a singhiozzare e gli si getta al collo.

- Il mio fratellino! Quanto ho sperato che tornasse da me! Questo Julius è quello vero e autentico! -

Timidamente ricambia l'abbraccio.

Quando finalmente si rilassa - Dai Oli basta piangere! -

La sorella gli si stacca ancora con gli occhi lucidi e gli sorride felice.

- Dobbiamo mandare una vagonata di fiori a Rose per sto cambiamento che temevamo non sarebbe mai avvenuto! - ridacchia Kevin.

Julius sbuffa e incrocia le braccia.

- È vero che Rose ha fatto si che fossi agevolato, ma non è stata lei a farmi cambiare! -

Mi sento avvampare quando la sorella mi guarda e sorride - Lo immaginavo! -

- Eh? Chi allora? - chiede confuso il fratello.

- Oh, Kevin! Sei così tardo in queste cose! - brontola Olivia.

Kevin la guarda ancora più accigliato.

- Ah! Cielo! Julius è cotto di questa bella biondina e da ciò che deduco guardandoli anche lei prova la stesso! -

- Olivia! - urla Julius.

Io invece mi sento scottare.

- Un attimo! Ma eri seria Oli? - chiede Kevin.

Julius e Olivia lo fissano sconcertati poi dopo aver incrociato lo sguardo scoppiano a ridere.

- Kevin oddio! Ma ci fai o ci sei? - chiede Julius.

- Kevin si che ero seria! -

Il fratello offeso dalle loro risa incrocia le braccia.

- Davvero? Allora perché ridete? -

I due dopo poco si calmano.

Julius si avvicina a me e mi prende per mano così da immettermi nel loro piccolo circolo.

Mi cinge la vita con un braccio.

- Non era uno scherzo Kevin! Questa bella bionda è la mia ragazza! -

Kevin ci guarda stupito.

Poi, visto un nostro discorso precedente, la domanda di Kevin non mi stupisce.

- Ma.. ehm.. come dire, non fraintendere Rosalie! Ma ecco.. sono abituato al Julius che non fa altro che aver fidanzate di un certo rango.. -

- Hai ragione Kevin! Ma come avete detto sono cambiato.. e io per primo sono stupito di essere così ora! Anzi no, forse mi fa più strano pensare al me passato! -

Detto ciò Kevin mi sorride.

Decidiamo quindi di andare a fare colazione tutti insieme anche perché Julius sta per crepare dalla fame.

Facendo avanzare per primi i fratelli, Julius mi trattiene un attimo.

Ancora con il braccio attorno alla mia vita avvicina la testa al mio orecchio - Grazie del regalo! Sai sempre trovare i regali perfetti! -

Mi poggia poi le labbra sulla tempia per un soffice bacio.

Sorrido allegra.

Per fortuna il mio buon intento è stato apprezzato.

Passiamo la mattinata a parlare e parlare.

Di ciò che ha fatto Julius in questi mesi.

Come vanno le cose a Cinov.

Aneddoti di Julius da piccolo.

A metà pomeriggio i fratelli danno i regali di compleanno a Julius.

Mentre li apre gli luccicano gli occhi.

- Ma.. ti sei commosso? - chiede Kevin.

Julius solleva orgoglioso il mento.

- Non dire cazzate Kevin! -

Io e Olivia ci guardiamo e ridacchiamo.

- Ah, l'orgoglio maschile! - scuote il capo Olivia divertita.

Ad un certo punto appare pure Ricky con un mega disegno per Julius come regalo.

Stavo per mettermi a piangere vedendo quanto il mio ragazzo fosse sinceramente felice di quel regalo.

Ma la giornata doveva volgere al termine e ora è il momento dei saluti.

Julius ha preferito tornare per primo in cella dicendo che era stanco.

Sono invece sicura che semplicemente non avesse la forza di vederli andarsene, ma come ha detto Olivia "Ah, l'orgoglio maschile!".

Sto chiacchierando con i due principi mentre attendono di venir chiamati da coloro che li scorteranno a casa.

Sono stata imbarazzata per quasi mezza giornata a forza di tutti i loro ringraziamenti per aver fatto il miracolo su loro fratello.

Ma io non ho fatto nulla se non riportare a galla ciò che già c'era.

Ironico modo di esprimermi visto che Julius mi ha detto un paio di volte che i miei occhi gli ricordano degli abissi.

- Rosalie posso dirti una cosa? - mi chiede Kevin riportando la mia attenzione su di loro.

- Certo! -

- Volevo solo dirti che ho notato l'anello che porti all'anulare destro.. ecco.. insieme a quello che gli ha lasciato nonno sono le cose più preziose per mio fratello! Probabilmente anche più di quanto abbia mai considerato importante la corona! Non gli era nemmeno mai passato per la mente di regalarlo ad una delle sue tante conquiste, nemmeno a Rose che è stata la sua storia più seria! Quindi.. se l'ha dato a te.. insomma credo tu abbia capito! -

- Sì.. So che sono molto importanti! Dove vuoi arrivare però? -

Completa Olivia per lui.

- Vedo da come vi guardate che siete molto innamorati! Julius non l'avevo mai visto così, ma nemmeno lontanamente simile! Per quanto riguarda te posso solo andare ad intuito femminile visto che non ti conosco da tutta la vita.. di conseguenza spero solo che tu provi per lui ciò che lui prova per te! Quindi.. per favore trova un modo per dirgli chi sei prima che lo scopra da solo! Se si sentisse tradito e regredisse potrebbe addirittura peggiorare da come era mentre il ragazzo che ho visto oggi è ciò che ho sempre voluto.. felice! -

Rimango a fissarli inebetita mentre dopo un saluto se ne vanno.

Hanno perfettamente ragione.

Devo dirglielo.

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