Capitolo XIV
Sto con Julius da quasi un mese.
È inizio novembre e ha iniziato a far fresco.
È rimasto stupito di constatare che qui ancora in questo periodo si può benissimo andare in giro con appena un leggero dolcevita.
Molti temerari stanno in maniche corte anche a dicembre.
Quello invece che ha stupito me è che Julius non mi abbia ancora mai baciata.
E sono ancor più sconvolta del fatto che la cosa mi infastidisca così tanto.
Tecnicamente essendo una coppia non dovremo passare il tempo a tubare?
Perché invece non facciamo altro che far battute l'uno all'altro e il massimo di gesti da coppia sono abbracci e tenerci per mano?
Mi sento una maniaca!
Dannazione!
È la storia perfetta che ho sempre sognato, lui che rispetta i miei tempi, i lunghi abbracci con tante chiacchiere per conoscerci meglio, tenerci per mano e qualche scherzo dolce.
Allora perché diavolo sono così.. irritata?
Spero sempre ogni volta che mi si avvicina che mi baci invece o per un pelucco sulla maglia o una ciglia in faccia i miei castelli in aria crollano!
Sto seriamente iniziando a preoccuparmi!
Ma gli piaccio sul serio o mi sta prendendo per il culo?
No, dai.. non esageriamo.. lo so che non è così, però sono al limite!
Non pensavo sarei mai arrivata ad un punto del genere, ma.. basta!
Se oggi non mi bacia lo faccio io!
In più anche se sappiamo cosa proviamo l'uno per l'altra non ci siamo mai detti quelle due paroline magiche.
È.. frustrante!
Non voglio sembrare appiccicosa dicendole io per prima, ma non voglio nemmeno imporgli di dirle.
Deve essere una cosa spontanea.
Però per uno come lui, che fino a nemmeno cinque mesi fa credeva che l'amore fosse utile solo per ottenere ciò che voleva, non deve essere facile.
Ah! Altro che Principe azzurro!
Quello che mi sono scelta io è un principe astratto pieno di mille colori messi insieme quasi alla rinfusa.
Solo se sai come guardare il quadro riesci a capirne il senso e ad apprezzarlo.
Io sono a buon punto per trovarlo questo senso, anche se è stato molto complicato.
Però so che la soddisfazione che otterrò a fine traguardo sarà valsa il tragitto travagliato.
Come prima parte del mio piano d'attacco mi sono messa il mio vestito preferito che tra l'altro è quello che indossavo il primo giorno che ci siamo parlati.
Un vestitino leggero bianco.
Ho leggermente freddo visto che è pur sempre inverno.
Però è accettabile, in più a destinazione so che sentirò caldo anche solo a causa delle battutine di Julius.
Sono a metà giardino quando mi sento chiamare.
- Lie! -
Mi volto sorridendo.
- Mark ciao! Che c'è? -
- Dove vai vestita così? - mi osserva preoccupato.
- Che ha il mio vestito? -
- Niente! È il fatto che tu lo indossi a novembre che mi sconcerta! -
- Si sta bene! -
- Ah.. ho capito! -
- Cos'hai capito, scusa? -
Il suo sguardo si è fatto truce.
- Lo fai per farti notare da lui, vero? Non funzionerà sappilo! Visto che non sa chi sei ti crede una comune domestica e perciò non ti filerà nemmeno di striscio! A lui importa solo la gente che ha sangue blu! Ironico però che non si renda conto di averne una sotto il naso continuando a trattarti così male! -
Sospiro.
Lo so che in fondo parla così solo perché è preoccupato e mi vuole bene, ma è pur sempre il mio ragazzo quello che sta insultando.
Anche se nessuno oltre a noi lo sa.
- Hai finito col denigrarlo? Posso andare a portargli il pranzo? -
- Io ti ho avvertita! Poi dimmi una cosa! -
- Cosa? -
- Che cosa ti piace di lui? Potresti avere di meglio! -
Come ne esco?
Lui mi conosce fin troppo bene perché si beva che non mi piace Julius.
Però.. io ho sempre negato anche quando sapevo che mi avrebbe sgamata.
Ma io per prima non volevo credere di essermi innamorata di lui.
Potrei metterla così anche stavolta?
Però non è nemmeno corretto..
Mark è il mio migliore amico e mi è stato vicino quando mamma ci ha lasciati.
- Mark.. -
- Lo so, lo so! Non ti piace! Si e io sono il Re di Saron! -
Lo guardo fingendo stupore - Oddio! Sire! Che ci fate qui? Scusate l'accoglienza io.. -
Mi blocca ridendo.
- Va bene! Me ne torno alla mia ronda! Tu porta la sbobba a quel principattolo prima che si metta a strillare! -
Mentre si allontana - Esagerato! Non è così viziato! -
Ride - Se lo dici tu! Ci crederò quando lo vedrò! -
E si allontana.
Appena entro in cella da Jules non so che mi aspettavo, un complimento forse.
Di certo non quello che arriva.
- Cazzo Ros! Non hai freddo così, bionda? Siete per caso senza sangue voi isolani quindi non sentite i vari climi? -
Sospiro.
Come smontare i piani di conquista della tua ragazza: parte prima.
Mi butto sulla sincerità.
Passiamo al piano richiesta mezza scherzosa.
- Effettivamente un po' di freddo ce l'ho! Perché non mi scaldi tu? -
Allargo le braccia sperando che mi abbracci.
Però..
Mi infila dalla testa una sua felpa così mi ritrovo intrappolata fino a quando non trovo le maniche.
Come smontare i piani di conquista della tua ragazza: parte seconda.
E non sono nemmeno passati dieci minuti dalla prima!
Sbuffo.
- Grazie.. - sbiascico.
Lui mi osserva orgoglioso - Prego! -
Per ora sono moralmente giù quindi riprenderò gli attacchi questo pomeriggio.
Beh, almeno ho guadagnato una sua felpa.
Mentre me ne vado la sniffo.
Mi sento una maniaca di quelle che dovrebbero stare in psichiatria.
Sono nell'atrio che mi avvio alla mia camera.
- Piccola! Da dove arriva quella felpa? -
Mi volto stupita.
- Oh papà! Ciao, ehm.. da Julius, pensava facesse troppo freddo per andare in giro con un semplice vestito! - rispondo leggermente infastidita dal ricordo.
Papà mi osserva divertito.
- Mm.. è stato carino! Ma immagino non ti abbia fatto piacere che non si fosse accorto che stavi tentando di essere carina per lui! -
Sbarro gli occhi.
- Co-co-cosa dici?? -
- Ah, tesoro! Non sono nato ieri! L'ho capito che ti piace! E tanto anche! -
- Dimmi che ho sentito male! Stiamo davvero facendo un discorso del genere? -
- Eh, sì! Non vedo che ci sia di male! E aggiungo che pure tu piaci molto a lui! -
Mi copro il viso con le mani per l'imbarazzo.
- Come fai a dirlo? Anzi chiedo piuttosto perché tutto questo? -
- Perché è cambiato e lo noto anche io per quanto vi osservi solo durante l'ora d'aria! -
- Ci osservi? -
- Sì, all'inizio era solo per controllare che non facesse qualche passo falso con la mia adorata bambina! Ma poi eravate diventati come un romantico film! Lui scontroso, che non vuole cedere facilmente per paura del cambiamento, lei che non si dà per vinta e che alla fine riesce a far breccia nella scorza dura di lui! -
Lo guardo sconvolta.
- Papà! Sei.. uno spione! Anzi forse è meglio dire stalker!! -
Lui ride.
Cioè dico io! Hai appena confessato di spiare tua figlia col ragazzo che le piace e ridi?
Devo aver preso da lui il lato maniaco!
- Oh, su su piccola! Ero preoccupato per te all'inizio mentre ora sono solo contento che hai trovato un bravo ragazzo con cui stare! -
- Papà!! -
- Lo sapevo che quel ragazzo non era male, ma aveva solo bisogno di qualcuno che lo svegliasse fuori! E sapevo che quel qualcuno eri tu! Mi sento un cupido potentissimo! -
Scuoto la testa esasperata, ma devo dire anche divertita.
In più sapere che approva il ragazzo che mi piace è davvero di sollievo.
- Anche se devo dire che un po' mi spiace per Mark! -
Lo guardo storto non capendo.
- Oh, accidenti! Che ora! Devo andare cucciola! -
E si dilegua senza farmi capire che intendeva.
Arrivato il pomeriggio sono ancora vestita con l'abito bianco e la felpa di Julius.
Quando lo porto in giardino non faccio che guardarmi intorno per scorgere mio padre in una delle finestre del castello.
Appena mi soffermo su quella del suo studio lo vedo che mi sorride e fa ciao con la mano.
Che sfacciato!
Di certo non posso andare avanti col mio piano ora che so di avere il grande fratello a spiare.
O in questo caso il grande padre.
Julius a facilitare il mio compito di non amoreggiare è terribilmente silenzioso.
Il mio livello di frustrazione in questa situazione ha raggiunto il punto critico di non ritorno.
Se stasera a cena non va bene sono pronta a dar battaglia.
In amore e in guerra tutto è lecito, no?
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