Capitolo 3
Bruce Wilkins si divertiva molto a guardare le situazioni nell'interno 104, dove si trovavano i quattro criminali. L'uomo aveva chiesto alla sua segretaria, Ada, di far installare delle telecamere nascoste in tutte le stanze, così da poter controllare gli inquilini ventiquattr'ore su ventiquattro. Nel frattempo, mentre Carol faceva la doccia, Jade entrò per prendere un flacone di acetone. La dominatrice la vide e disse:< Non potevi fare a meno di entrare proprio adesso, vero? Forse non l'hai notato, ma io mi sto lavando!> Jade, con molta spavalderia, rispose:< Fai bene, perché ti puzza il cazzo. E puoi stare tranquilla, perché non ho affatto voglia di vedere le tue bocce flaccide.> Chris cominciò a preparare il pranzo, aiutato da Andrew e Tara, che aveva deciso di restare a mangiare da loro. Dopo le ottime pietanze preparate e assaggiate, Tara salutò tutti:< Ciao, ragazzi! Ci vediamo domani!> e se ne andò. Chris cominciò a sparecchiare la tavola, Andrew tirò fuori dalla sua valigia un'Xbox One e si mise a giocare a Overwatch, Carol si sdraiò sul divano e Jade si sedette vicino alla finestra, pensierosa. L'ex-hacker, dopo aver finito di lavare i piatti, le si avvicinò:< Ehi... Che cos'hai?> < A parte il fatto che io detesti la tizia che ora giace laggiù come una vacca? Diciamo che sono in astinenza da un po' di vero alcool. Il vino che abbiamo in frigo sembra piscio di barbone.> < Se ti va, possiamo uscire e andare al supermercato a prendere del vino di qualità più alta. Chissà, magari troviamo anche dell'ottima birra. Ti andrebbe?> Jade sorrise:< Sì, va bene.> Carol li guardò, si rivolse alla ragazza e disse:< Ah, adesso ti metti anche a rimorchiare. D'ora in poi ti chiamerò "passera in affitto"> Jade prese la dominatrice per il collo e, arrabbiata, le rispose:< Apri bene le orecchie: se non la pianti di sfottermi, battona, ti giuro che strappo il fottuto uccello che tieni nascosto nelle tue stramaledette mutande di lattice. Mi hai capita o devo farti un disegno?> La ragazza lasciò la donna e uscì con Chris. Girando per le varie corsie, ebbero il tempo di parlare:< Allora, hai fatto qualcos'altro oltre a sfondarti di alcolici?> le chiese lui < Beh, durante le mie leggendarie sbornie, facevo lo sgambetto ai vecchi. Durante i postumi, invece, mi limitavo ad imitare una balena spiaggiata sul letto del tipo con cui scopavo un paio d'anni fa. Poi, però, accadde qualcosa. Era una sera un po' triste, e il tipo mi stava consolando... Mi ricordo una forte botta in testa e poi il nulla.> < Proprio niente?> < No, c'è dell'altro. C'erano delle persone che... Mi stavano... Facendo una specie di... Lavaggio del cervello. L'ultima cosa che mi viene in mente è che, per colpa di quel dannato condizionamento, ho pugnalato il tizio di cui ti ho parlato prima. Chris, io... Preferirei non doverne parlare ancora. Tempo fa sono stata costretta dalla mia famiglia a raccontare tutta questa storia del cazzo allo strizza cervelli da cui mi avevano mandato.> < Ti capisco, Jade. Credimi. Mi dispiace di averti chiesto cosa avessi fatto. Perdonami.> < No, figurati. Non potevi saperlo.> L'uomo prese il vino migliore che c'era e prima di raggiungere la cassa, si rivolse ancora alla ragazza:< Sai, la prima volta che ti ho vista, quando sei entrata dalla finestra... Ho creduto che fossi un'attaccabrighe priva di emozioni, ma ora che ti ho parlato... Ho capito che in fondo... Sei una bella persona.> Queste parole resero felice Jade, che pianse lacrime di gioia.
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