Si svegliò di soprassalto, in carenza di ossigeno, come se riemergesse dagli abissi marini, in un bagno di sudore, il battito del cuore alterato. Fece un respiro profondo.

«Ben tornata...»

Alice si voltò nella direzione della voce e vide la signora Goggi accanto a lei.

La vista era ancora annebbiata. Aprì la bocca, ma non uscì alcun suono. Si bagnò le labbra secche, deglutì. Tentò di nuovo.

«Cosa è successo?» chiese tutto d'un fiato.

«Non ricordi proprio nulla?» la Goggi rispose con un'altra domanda.

«No, ho solo un gran male alla testa, credo... credo di essere svenuta... forse il caldo di questi giorni... devo aver battuto la testa. Potrei avere un bicchiere di acqua? Per favore?» rispose lentamente.

«Ma certo, vado subito a prenderlo. Ma tu promettimi che non ti alzerai dal letto. Sei troppo debole, rischieresti di svenire di nuovo.»

«E dove vuole che vada... non ho nemmeno la forza di respirare...»

La Goggi tornò in camera con un bicchiere d'acqua.

«Ecco cara. Mi raccomando però, bevila a piccoli sorsi, ti farà bene. Vedrai.»

Ma prima l'aiutò a sedersi, sistemandole con cura i cuscini dietro la schiena perché stesse più comoda.

Alice prese il bicchiere e bevve avidamente. Da alcuni colpi di tosse la Goggi capì che Alice non aveva ascoltato le sue raccomandazioni.

«Non ricordi ancora nulla?»

«Perché ti interessa tanto che io ricordi? E cosa dovrei ricordare?», chiese la ragazza mentre le restituiva il bicchiere.
Stava mentendo, la ragazza ricordava tutto ma non si fidava.

La Goggi prese il bicchiere. Osservava Alice cercano di capire se stesse dicendo la verità, oppure no.

Alice, dal canto suo, percepiva l'ansia dell'anziana signora. C'era qualcosa di strano in tutta quella faccenda.

Più la guardava e più aveva la netta sensazione che la Goggi le stesse nascondendo qualcosa.

«Credo di avere il diritto di sapere cosa sta succedendo! Non credi?»

L'anziana donna non rispose.

«Basta giochetti! Cosa mi hai messo nel tè? »

«Stai tranquilla, non ti ho messo nulla nel tè. Era del semplice tè»

«Avrò anche la testa tra le nuvole ma, tutto sembra essere cominciato dopo aver bevuto il tuo tè»

Data la gravità della situazione, doveva essere l'anziana donna a compiere un atto di fiducia.

Non era autorizzata, ma doveva rischiare. Le avrebbe raccontato qualcosa, o forse tutto. Dipendeva dalla capacità della ragazza di comprendere.

Posò il bicchiere sul comodino. Fece un bel respiro, come se dovesse prendere coraggio.

«E va bene, mi sembra giusto. Ma quello che sto per dirti non deve uscire da questa stanza. Devi promettere!»

Alice la guardò sbalordita, cosa c'era di così importante da dover mantenere il segreto.

«Prometti!»

La Goggi all'improvviso era diventata seria.

«Mi stai spaventando... d'accordo, te lo prometto! Non dirò nulla!»

«Sarà meglio per te!»

Un piccolo aggiornamento perché ho bisogno di sapere che ne pensate della direzione che sta prendendo il racconto 😰 grazie ♥️

Buona lettura ♥️
Domanda, si capisce che le esperienze di Alice con Arima sono oniriche? 😰