Lunatics - Intervista
Lunatics di Archangel397
Intervista a cura di the_dreamers_27
Eccoci con una nuova intervista! Prima di tutto ringrazio l'autore per la sua disponibilità, ma partiamo subito con le domande!
Cosa ti ha spinto per la prima volta ad approcciarti alla scrittura?
Una volta non ero un grande appassionato di libri e letteratura, ma fu una cosa che arrivò col tempo. Durante il mio periodo adolescenziale inventai dei personaggi per scherzare, vedere dove potessi arrivare con la fantasia! Nel mentre mi venne in mente una storia molto vaga per quei personaggi, ed è così che inizialmente ideai un Dark Fantasy con dei toni molto cupi: lo intitolai "The Chains Of Twilight". Ma al tempo non sapevo scrivere e avevo molte difficoltà legate alla mia disortografia e disgrafia, perciò lasciai perdere momentaneamente, pensando che non sarei più tornato su quell'idea. Il tempo passò e quei personaggi non se ne andarono più dalla mia testa, torturandomi almeno per un paio di anni. Nel frattempo mi appassionai (alcuni direbbero in grosso ritardo) ai libri e decisi di approcciarmi alla scrittura solo per concepire una storia per quei personaggi (e di sicuro non sarò l'unico ad aver fatto una cosa del genere). Tutta questa decisione arrivò come uno schiaffo all'improvviso, quindi ritornai su quell'idea e scrissi la mia prima versione del libro (agli inizi ero davvero pessimo a scrivere, proprio un caso perso) ma lasciai stare quando capì che avevo combinato un macello con la narrazione. Un altro paio di anni passarono, migliorai molto nella scrittura (addirittura abbattendo la disortografia) e mi venne la folle idea di scrivere LUNATICS, ma ideai le one-shot in periodi diversi incominciando da COMA.
Da dove nasce l'idea per il tuo racconto?
Durante il periodo di LUNATICS ero alla ricerca di uno stile di scrittura tutto mio, dopo aver lasciato perdere l'idea della storia che ho citato prima, mi sentivo vuoto e solo. Quindi in quel periodo (era Gennaio e si moriva dal freddo dove stavo io) concepí qualcosa di contorto e molto eccentrico, questo perché il freddo e l'inverno mi davano una sensazione negativa e oscura, e indovina cosa uscí fuori? Ovviamente COMA e YUKI, le prime due one-shot! Però all'inizio scrissi solo la prima, visto che la seconda idea era ancora molto vaga nella mia testa. Pubblicai COMA qui su Wattpad (con gli errori corretti da una mia amica che non ringrazierò mai abbastanza) ed ebbe un riscontro positivo. Così a periodi scrissi le altre one-shot rimanenti con le folli idee che mi vennero in testa non sapendo che, stavo creando qualcosa che dopo sarebbe diventato più grande di quanto immaginassi.
Mi ispirai molto allo stile grottesco di Kafka: il mio autore preferito in assoluto.
Qual è stata la parte più difficile da scrivere? E quale invece la più divertente?
Bella domanda! In pratica mandavo il mio cervello in pappa e scrivevo quelle idee malsane che mi passavano nella testa! Mi sono divertito molto a scrivere YUKI e RED PARADE, ma ero entusiasta di scrivere MOONGUY per fare coincidere tutto quello che avevo scritto fino a quel momento. Ma se ne devo scegliere una, penso che YUKI sia la mia OS preferita!
La più difficile da scrivere per me è stato senz'altro l'ultima, EYES. Prima di fare un'unica raccolta, le one-shot erano separate tra di loro, e quella doveva essere la sesta e ultima che poi alla fine cancellai perché era molto fuori tono con il resto delle altre; usai MOONGUY come finale di quel folle viaggio. Ma dopo un paio di mesi decisi di revisionarle e di fare una raccolta inserendo la famigerata sesta OS cancellata, che oggi porta il nome di EYES.
In che modo sono nati i tuoi personaggi?
I protagonisti di LUNATICS sono stati concepiti per essere dei futuri antagonisti fuori di testa in un futuro libro che desidero scrivere! La loro realizzazione sono state basati sui tema che mi davo per ogni one-shot, per esempio quello di YUKI era incentrato sull'inverno e creai appunto Yuki, infatti il titolo di quello deriva proprio dal nome della protagonista. Per RED PARADE mi basai sui sette peccati capitali e il sangue, poi dal sangue pensai alla rosa rossa e nacque Chika. Lo stesso procedimento l'ho fatto con HALF-LIFE, ma tranne per COMA e MOONGUY. Per quelle due c'è stato un procedimento totalmente diverso, questo perché il protagonista, Yoshimitsu Okada, appare nei pre-quel di questa folle raccolta ed è attualmente il personaggio che ha più apparizioni negli altri miei scritti. Mentre il Moonguy, che è l'unico personaggio con un identità ignota come il suo aspetto, avrà un destino più grande che lo attende.
Vuoi anticipare qualcosa ai tuoi lettori sugli sviluppi futuri?
I miei lettori sono davvero pochi, ma sono contento lo stesso: quest'anno è stata una grande crescita in quanto aspirante scrittore, ma mi sento ancora di essere all'inizio del mio lungo percorso, come se fossi appena uscito dallo stato embrionale.
Verso la fine di quest'anno pubblicherò per completo "7DOORS", il sequel di LUNATICS che chiuderà la saga e quel ciclo che mi ha fatto crescere. In modo tale che nel 2022 se ne aprirà un altro con il nuovo me uscito dalle belle esperienze del 2021! E non vedo l'ora di incominciare tenendo per mano i lettori che mi seguono.
Come voglio aprire questo nuovo ciclo? Ovviamente con il primo capitolo di "The Chains Of Twilight"! La storia che ho citato all'inizio dell'intervista, colei che mi ha spinto a scrivere, a crescere con LUNATICS e i suoi relativi pre-quel! The Chains of Twilight è troppo importante per me e adesso mi sento pronto per riportarlo in vita con una terza stesura. Inoltre, sto sviluppando un nuovo scritto che fungerà come storia alternativa sempre su quest'ultimo! Come vedi ho molti progetti per il futuro, e ti mentirei se dicessi di non essere entusiasta!
In che modo ti è stata utile la recensione?
Il tipo che mi ha fatto la recensione, Bertelli, lo conosco appena ma mi è parso un bravo ragazzo! È stato molto schietto nella recensione ed è una cosa che ho apprezzato moltissimo. Mi ha fatto capire che devo fare uscire del tutto lo spirito dello scrittore che è in me, e di non avere paura di realizzare "cose" più longeve.
Ehi, se stai leggendo questa intervista, ti auguro in bocca al lupo per il tuo libro "Nemesi"!
Ovviamente, ringrazio anche tutto lo staff dell'angolo che mi ha concesso l'opportunità di questa intervista!
E un ciao a chiunque abbia speso il suo tempo per leggere questa intervista in cui mi sono divertito a scriverla!
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