Capitolo 25 - Dicembre dolce e amaro
Quando una donna è innamorata nessuno può portartela via, solo tu la puoi perdere strada facendo. Charles Bukowski
Giovedì 23 dicembre 2021
L'operazione per Marco non fu una passeggiata, pertanto, trascorso il periodo di malattia obbligatorio preferì lavorare da casa per non prendere freddo o qualche virus influenzale.
Quindi i due amanti non si videro per circa due mesi, ma si sentirono ogni giorno.
In occasione della Vigilia di Natale, dato che Marco si sentì pronto per riprendere la quotidianità, dandole preavviso, passò dall'ufficio di Tiziana per farle gli auguri e nell'occasione le porse anche un regalo.
Lei non se l'aspettava e lo scartò curiosa. Dentro c'era un guantone da forno e un'poggia pentole abbinato a forma di cuore con un bigliettino rosso con scritto: - Grazie per i bellissimi momenti che mi hai regalato. Sei Tanto Cara. Auguri di Buon Natale, tuo Teddy –
"Che caro che sei! Io non ti ho preso niente!"
"Ti piace questo semplice regalo?" Chiese lui.
"Certo che sì, è il pensiero che conta."
"E io come ti penso secondo te, sulla base del regalo?"
"L'arte culinaria non credo sia un mio punto forte. Però il cuore è molto romantico, ti penserò mentre preparerò il pranzo di Natale."
"Guarda dentro il guanto!"
Tiziana si accorse allora che c'era un altro pacchettino dentro. Lo scartò e si trattava di un succinto completino rosso in seta.
"Ma è stupendo! Grazie! È bellissimo, mancano solo le coppe interne, ma troverò il modo per aggiungerle."
"Non ci sono perché non ne hai bisogno, il tuo seno è perfetto così e senza coppe posso sentire i tuoi capezzoli anche senza toglierlo."
Tiziana diventò rossa come il completino e poi continuò a guardarlo felice e imbarazzata. Lui sorrise, poi le dette un bacetto in fronte e le disse: "Dopo ti va di fare pranzo insieme?"
"Ogni occasione è buona per stare con te, dove vuoi andare?"
"Sarà una sorpresa!"
Alle 13:30 si trovarono in Via Banchi di Sotto, davanti all'ingresso del Grand Hotel Continental.
Marco l'accompagnò con grande galanteria nel Lounge Bar by Sapor divino situato nella suggestiva corte del Palazzo, caratterizzato dalla vetrata che copre la corte a una trentina di metri d'altezza e dal grande orologio situato dietro il Bar. All'interno c'era il loro tavolo prenotato.
Per mantenersi leggersi Tiziana propose di prendere solo due primi e ordinò scialatielli con salsiccia d'oca al finocchietto, pesto di mandorla, pomodoro secco e sfere di bufala, mentre Marco chiese spaghetti alla chitarra con guanciale nero d'Aspromonte, maggiorana, crema di pecorino romano e tuorlo d'uovo croccante.
I piatti erano veramente sofisticati e sfiziosi, ma Tiziana era così felice di essere accompagnata da Marco che avrebbe gradito qualsiasi pietanza.
Fu un incontro romantico fatto di sguardi e mani che si sfiorano, perché era da tempo che non si vedevano dal vivo. Tiziana ascoltava incantata ogni sua parola e ammirava i tratti del viso e ogni espressione come una pianta che assorbe la luce del sole, mentre Marco la desiderava da mesi e pregustava orgoglioso ciò che sarebbe accaduto dopo.
Nel pomeriggio dopo lavoro, infatti, si incontrarono nel parcheggio di San Miniato e Marco l'invitò a salire nella sua Jaguar F-Pace 4x4 nera con interni in pelle Windsor traforata e inserti in Ebano Figurato Gloss Grey per cercare insieme un posto appartato.
Nascosti fra le frasche delle campagne circostanti provarono nuovi modi di amarsi in spazi lussuosi ma ristretti e a questo incontro ne fece seguito un altro quasi identico prima di Capodanno.
L'inizio dell'inverno fu decisamente piacevole ma a metà gennaio si verificarono due eventi inaspettati:
Marco fu trasferito a Milano, per occuparsi della riorganizzazione della Banca Widiba, mentre Tiziana fu obbligata a stare in quarantena in quanto il figlio più grande risultò positivo al COV19, anche se a bassa carica ed in pratica senza sintomi.
Quando gli fu comunicato, per evitare il trasferimento, Marco pensò di chiamare il suo precedente superiore per chiedergli di poter tornare a lavorare con lui nella Direzione Revisione Interna. In tal caso sarebbe finito proprio nell'ufficio dove Tiziana pensava che lavorasse quando lo vide per la prima volta.
Poi però ci ripensò, perché voleva dimostrare il suo valore: riteneva di essere il numero uno sia nel campo dell'organizzazione della Rete Territoriale che degli uffici della Direzione Generale, e con l'ambizioso incarico sulla banca fiore all'occhiello del Gruppo avrebbe potuto dimostrarlo.
Peccato che dopo tutti gli sforzi fatti per stare più vicino alla famiglia adesso si sarebbe allontanato ancora di più. Per fortuna però gli sarebbe stato assegnato un monolocale dove risiedere e l'auto aziendale, quindi, non avrebbe avuto l'incombenza di cercarsi una casa in affitto.
Pertanto, suo malgrado, accettò il trasferimento, con grande gioia del suo superiore che a pelle proprio non lo poteva soffrire, ma che a debita distanza l'avrebbe tenuto volentieri. A tal fine, per rendere il suo soggiorno più gradevole e magari anche duraturo, gli assegnò una bellissima collaboratrice: una decina di anni prima era stata addirittura eletta Miss Lombardia.
Sia Tiziana che Anna, la ex moglie, non furono affatto entusiaste del suo trasferimento. La seconda però, dopo averne parlato con la madre, si convinse che non si trattava di una cattiva notizia.
L'amante invece la prese proprio male, anche perché la cattiva notizia le fu comunicata via WhatsApp e quindi chissà quando si sarebbero rivisti:
- Tiziana tesoro... Sto rientrando in un periodo brutto. Da gennaio mi trasferiscono di sede a Milano. Non ti ho raccontato nulla. Non mi andava. Inoltre, la ex da sempre più di matto. Sono stati giorni duri e non solo per il mio intervento. Sono molto negativo... Per il futuro. Non cambia nulla tra noi... ma ho la sensazione che mi aspettino mesi duri. Appena possibile ti racconto di persona. -
- Buonanotte, puoi approfittare per scrivermi🙂. Per quanto riguarda Milano perché non chiedi al tuo ex capo di andare a lavorare con lui all'Audit, ti ci vedrei benissimo. Per quanto riguarda la tua ex moglie se potessi ti aiuterei, anche con il rischio che poi chiudi con me e restiamo amici/conoscenti. Però devi aprirti, altrimenti non ti posso assistere. -
- Tiziana, apprezzo la schiettezza, ma non ti avventurare, sono cose molto intime e delicate che non si raccontano né di spiegano bene con dei messaggi. Cerca di capire bene questo appunto non c'è risentimento, le dinamiche della vita hanno tanti risvolti e io non sono un fesso. -
- Neppure nei miei messaggi c'è risentimento e se non sei un fesso ok, neppure io, però ci sono tante cose che non mi tornano. Adesso però non voglio aggiungere stress, un saluto! -
Il secondo evento inaspettato fu che il figlio di Tiziana risultò positivo al COV19. Il test fu fatto da tutti i componenti per evitare di contagiare i nonni durante il consueto pranzo per la consegna delle calze della Befana. Era già stato fatto anche per Natale e per Capodanno, ma in tal caso erano risultati tutti negativi.
Nonostante fosse risultata negativa, Tiziana chiamò subito Marco per telefono, preoccupatissima di averlo contagiato. "Mi dispiace tantissimo, non so dove può averlo preso, spero di non averti trasmesso il virus, così da poco operato. Io resterò in prigione fino a primavera perché per terminare la quarantena tutti i componenti del nucleo familiare devono essere negativi."
"Meglio così, almeno a Milano starò sereno che non mi sostituirai con un altro anche tu. Scherzo eh!"
"Puoi sempre stare tranquillo, o tua o di nessuno!"
Per Tiziana e famiglia iniziò un lungo periodo di isolamento con divieto lasciare l'abitazione, compresa l'uscita per buttare la spazzatura, che avrebbe ritirato al portone direttamente il Comune.
Considerando l'intensità degli ultimi incontri avuti con Marco, la crisi di astinenza fu grave e dolente.
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