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Una cena musicale

Il fatidico giorno era arrivato e Nico stava sudando freddo, aveva paura di dire o fare qualcosa di sbagliato di fronte ai genitori del suo ragazzo. Nonostante Will gli avesse detto che i suoi erano persone molto alla mano e che doveva stare tranquillo, niente di tutto ciò riusciva a far calmare il povero figlio di Ade.

Mancava poco più di un'ora all'appuntamento con i genitori di Will e il figlio di Apollo stava finendo di prepararsi. Will aveva optato per un abbigliamento elegante ma comodo: una camicia bianca, jeans blu scuro e delle Vans azzurre. Il figlio di Apollo, mentre Nico finiva la doccia e si preparava, era in soggiorno ad scervellarsi per trovare le parole giuste per dire ai suoi che era gay e stava insieme a Nico: un'impresa non facile.

Nel frattempo Nico aveva finito di asciugarsi i capelli che, miracolosamente, era riuscito a far stare in ordine. Ora veniva un problema esistenziale: cosa indossare? Solitamente questo è un problema che si pongono costantemente le ragazze tutte le volte che hanno un appuntamento importante, ma ora Nico era in quella situazione mentre osservava i suoi vestiti. Non voleva vestirsi troppo elegante, ma non doveva sembrare neanche un uno straccione o i genitori di Will non gli avrebbero più permesso di frequentare il figlio. Nico era talmente assorto nei suoi pensieri che non si accorse che Will lo aveva abbracciato da dietro e gli aveva lasciato un leggero bacio sul tatuaggio della schiena. Il figlio di Ade aveva due tatuaggi: un lupo che ulula alla luna, sulla scapola, e un teschio con sotto incrociati un osso e una lancia con le scritte SPQR, sull'avambraccio, un dono dei romani come appartenenza al campo Giove.

"Allora, hai deciso cosa mettere?" le dita affusolate di Will tracciarono i contorni dei suoi addominali scolpiti.

"No, mi aiuti?" Nico si divincolò dall'abbraccio di Will e cominciò a passare in rassegna i vari abiti.

"Dii immortalis, Nico! Dei solo conoscere la mia famiglia, non devi mica andare ad un matrimonio

"Lo so, ma vorrei fare bella figura"

"E va bene allora! Mettiti tutto in ghingheri. Sarai il figlio di Ade più elegante di tutto il paese, però non credo che gradirai il mio aiuto in fatto di vestiti"

"Già, ho cambiato idea: faccio da solo!" Nico spinse fuori dalla camera il fidanzato, ricordandosi che prima voleva indossare una camicia in stile hawaiano per la cena di quella sera. Per fortuna Nico riuscì a fagli cambiare idea. Alla fine Nico si vestì: una camicia rosso sangue, pantaloni rigorosamente neri con due catene di differente lunghezza agganciate ai passanti dei pantaloni, Vans nere e sopra la camicia un giubbotto nero di pelle lungo fino alla vita. Il giubbotto era un regalo di Will quando, lo scorso anno, il suo giubbotto da aviatore si era irreparabilmente rotto. Al dito portava ancora il suo prezioso anello nero e d'argento che per lui era ancora più importante dato che, grazie a Leo e ad alcuni figli di Ecate, si poteva trasformare nella sua fedele spada nera con un meccanismo simile alla moneta d'oro di Jason. Era pronto. Nico raggiunse il salone e trovò il suo fidanzato comodamente spaparanzato sul divano che fissava il soffitto, quando si accorse di Nico si rizzò a sedere e fissò il figlio di Ade con la bocca aperta. Era bellissimo.

"Will, chiudi la bocca, altrimenti entrano le mosche" lo schernì Nico "Allora, come sto?"

Will richiuse la bocca, si alzò e si avvicinò a Nico e gli diede un leggero bacio. "Splendido, come sempre."

Nico arrossì "Grazie, ma che ne dici se andiamo? Altrimenti arriveremo in ritardo."

Will annuì e cinque minuti dopo si ritrovarono in macchina: la villa dei genitori di Will era un po'fuori New York e ci misero quasi un'ora ad arrivare. Villa Knight era enorme: una villa a due piani, bianca, con un giardino a dir poco enorme dal quale si vedeva uno scorcio della piscina che si trovava sul retro della casa. Il grande cancello nero di ferro battuto si aprì e Will entrò, parcheggiando l'auto dietro al Suv nero del patrigno. Non appena i due semidei scesero dall'auto Will sentì delle grida eccitate, ebbe solo il tempo di girarsi, che venne atterrato da due ragazzini con delle zazzere di capelli castano chiaro.

"Will! Sei tornato!!" dissero Zoey e James sopra il fratello maggiore. Alle spalle di Will Nico rideva sotto i baffi per quella scena talmente buffa.

"Zoey, James, che bello vedervi! Sono felice anche io, ma vi potete alzare che non respiro?"

I gemelli si alzarono e Nico poté vederli bene: avevano entrambi i capelli castano chiaro, Zoey ce li aveva lunghi e sciolti, James ce li aveva a spazzola, avevano entrambi gli occhi verdi della madre e un'aria da combina-guai. L'unica differenza tra i due era l'altezza: James era più alto di Zoey di una decina di centimetri, ma per tutto il resto erano identici. Nico pose una mano a Will e lo aiutò ad alzarsi, si spolverò e salutò i suoi fratellini.

"Siete diventati più alti e più forti! Siete riusciti ad atterrarmi, ma solo perché mi avete preso alla sprovvista"

Nico fece un verso di scherno "Ma per favore Will! Ad atterrarti non ci vuole niente!"

"Ah – ah molto divertente"

Zoey e James stavano ridendo a più non posso. Will borbottò qualcosa e poi entrò in casa, seguito da Nico e dai gemelli.

"Sei un amico semidio di Will?" chiese Zoey guardando Nico con interesse.

"Sì, mi chiamo Nico"

"E da quale dio discendi?" gli chiese James

"Mio padre è Ade, il dio degli Inferi"

"WOW, che forza! E come è tuo padre? È vecchio o giovane? È ancora sposato con Persefone? Ma è vero che ha un elmo che rende invisibili? Ma...." Chiese James tutto eccitato

"James! Non devi sommergere Nico di domande! Lascialo respirare" intervenne Will.

James chinò la testa.

"Dai, Will, è solo un ragazzino interessato alla mitologia greca. Non essere così severo." Nico guardò Will con occhi da cucciolo e il figlio di Apollo, non potendo resistere a quell' espressione, si scusò e permise a James di fare a Nico tutte le domande che voleva e il figlio di Ade rispose volentieri. Will pensò che tra quei due sarebbe nata una bella amicizia.

Dopo che il quartetto ebbe passato una moltitudine di corridoi arrivarono finalmente al salone da pranzo dove trovarono i padroni di casa che li aspettavano. Arya Solace era esattamente come Will l'aveva descritta: una bella signora di mezza età con lunghi capelli biondo oro, luminosi occhi verde prato e un volto dolce e gentile. Quella sera indossava un lungo abito da sera blu notte, mentre il marito uno smoking con cravatta nera. Il signor Knight era un tipo alto e ben piazzato con i capelli marrone chiaro, come quelli dei figli, e gioiosi occhi grigi. Will si avvicinò ai genitori, assieme ai fratelli, e li abbracciò mentre Nico rimase in disparte.

"Will che bello rivederti!" la voce della signora Solace era dolce ma soprattutto musicale, come se stesse per mettersi a cantare, mentre quella del marito era bassa e profonda.

Will sorrise "Sì mamma, sto bene. Vorrei presentarvi un mio... amico del Campo Mezzosangue"

Will fece segno a Nico di avvicinarsi il figlio di Ade prese posto al fianco del fidanzato.

"Piacere di conoscerti. Mike Knight, il patrigno di Will. Tu devi essere... Nico, giusto? Will ci ha parlato molto di te l'ultima vota che è stato qui" il patrigno di Will pose la mano al figlio di Ade, che la stinse con vigore.

"Sì, sono Nico di Angelo, figlio di Ade e amico di Will. Anche Will mi ha parlato molto di voi"

"Beh, spero che ti abbia parlato bene di noi, Nico" la signora Solace prese Nico alla sprovvista e lo strinse in un caloroso abbraccio. Nico si irrigidì ma non si sottrasse a quel contatto. Dopo che Arya si sciolse dall'abbraccio si sedettero a tavola e cominciarono a cenare con dei camerieri che servivano le portate. Durante la cena parlarono tutti del più e del meno ma i signori Knight volevano sapere tutto su Nico e il figlio di Ade li accontentò. Finita la cena i padroni di casa condussero Will e Nico in un ampio salone pieno di ogni genere di strumento musicale: dalla tromba al tamburo, da violino al violoncello e chi più ne ha più ne metta, ma a dominare la scena era un grande pianoforte a coda nero posto al centro della stanza. Era una versione più grande di quello che c'era nell'appartamento dei due semidei. Si sedettero tutti su due divani, in silenzio. Will e Nico, sullo stesso divano, si scambiarono un'occhiata e decisero che quello era il momento buono per confessare ai genitori di Will il loro segreto. I gemelli erano già andati a dormire.

Will si schiarì la voce "Mamma, papà dobbiamo dirvi una cosa molto importante"

I due coniugi guardarono confusi il figlio e Will continuò "Io e Nico non siamo solo buoni amici. Nico è il mio fidanzato. Sono gay"

Will aspettò la reazione dei suoi genitori ma non accadde nulla.

"Will, noi lo sospettavamo già e ora ne abbiamo la conferma. Se sei felice con Nico per noi va bene. Nico, benvenuto in famiglia." La signora Knight sorrise a entrambi.

"Anche io sono felice ma, per far veramente parte di questa famiglia, Nico, devi superare una prova"

Mike guardò intensamente Nico "Sai cantare o suonare?"

Nico fu perso alla sprovvista "Io... so suonare il pianoforte, Will me lo ha insegnato... e so un po' cantare"

"Bene, perché non ci fai sentire qualcosa? Magari una canzone italiana visto che vieni dall'Italia?" Mike invitò Nico a suonare il pianoforte. Nico, titubante, prese posto e pensò ad alcune belle canzoni italiane per fare colpo sulla famiglia di Will. Alla fine trovò quella giusta.

"Vi canterò nel blu dipinto di blu " cominciò a suonare l'introduzione e poi iniziò a cantare:

Penso che un sogno così non ritorni mai più

Mi dipingevo le mani e la faccia di blu

Poi d'improvviso venivo dal vento rapito

E incominciavo a volare nel cielo infinito

Volare, ooohh, cantare, ooooh

Nel blu, dipinto di blu,

Felice di stare lassù

E volavo, volavo felice

Più in alto del sole ed ancora più su

Mentre il mondo pian piano spariva, lontano laggiù

Una musica dolce suonava soltanto per me

Volare, ooohh, cantare, ooooh

Nel blu, dipinto di blu,

Felice di stare lassù

Ma tutti i sogni nell'alba svaniscono perché

Quando tramonta la luna li porta con sé

Ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli

Che sono blu come un cielo trapunto di stelle

Volare, ooohh, cantare, ooooh

Nel blu, degli occhi tuoi blu,

Felice di stare quaggiù

E continuo a volare felice

Più in alto del sole ed ancora più su

Mentre il mondo pian piano scompare negli occhi tuoi blu

La tua voce, una musica dolce che suona per me

Volare, ooohh, cantare, ooooh

Nel blu, degli occhi tuoi blu,

Felice di stare quaggiù

Nel blu, dipinto di blu,

Felice di stare quaggiù

Nel blu, degli occhi tuoi blu

Felice di stare quaggiù

Con te!

Quando Nico finì di cantare Will si ricordò di respirare: la voce di Nico era qualcosa di unico, che non si poteva descrivere a parole. E la musica? Superba. Will aveva guardato quelle lunghe e pallide dita muoversi delicate sui tasti del pianoforte producendo quelle belle note. Arya, Mike e Will applaudirono entusiasti il figlio di Ade e Mike aveva garantito, senz'ombra di dubbio, che Nico faceva ufficialmente parte della famiglia. Nico e Will si trattennero fino a tarda serata, dopodiché tornarono a casa. Quando arrivarono a casa i due semidei si cambiarono e andarono a letto, esausti.

"Sei stato eccezionale questa sera, Nico. Non mi avevi mai detto che cantavi così bene!"

"Beh, ho i miei piccoli segreti e poi non mi piace molto cantare in pubblico" Nico si appoggiò al petto di Will.

"Sono contento che i miei abbiano preso bene la notizia del nostro fidanzamento"

"Anche io"

"Ti amo, Nico"

"Ti amo anche io, Will"

Detto questo si addormentarono l'uno tra le braccia dell'altro.


Nota autrice:

Hola chicos!

come va? finalmente sono riuscita ad aggiornare, scusate se ci ho messo tanto ma a scuola hanno già cominciato a tartassarci di verifiche e interrogazioni... 

scusate se il capitolo è lungo, spero vi piaccia. la canzone è ne blu dipinto di blu, ma mi sono ispirata alla versione cantata da Il Volo. se riesco vi carico il video altrimenti andate ad ascoltare perché è molto bella.

penso di aver detto tutto. ciao e alla prossima

Poseidon1999


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