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Capitolo 14

P.O.V. HOPE

Mi affaccio sul corridoio e noto subito un' infermiera che discute con un ragazzo che, purtroppo, è esattamente chi credevo che fosse. Mi avvicino a loro e, rivolgendomi più alla signora che a lui, dico:

"Buongiorno, mi scusi per il suo comportamento, non succederà più. Le prometto che se lo lascia passare mi occuperò io di non fargli fare più scenate del genere."

"Signorina di solito non lasciamo impunite cose del genere ma vedo che lei è molto educata e voglio darle una possibilità. E lei ragazzo mi dia retta: deve darsi una calmata!" Dice arrabbiata e rossa in viso.

"Ha ragione, mi scusi." Dice Axel assecondandola per la prima volta.

Deve sicuramente aver capito la gravità della situazione e il fatto che probabilmente se avesse continuato così lo avrebbero sbattuto fuori a calci nel sedere. Dopo poco salutiamo l'infermiera e ci allontaniamo.

"Dove sei stata?" Mi domanda gelido.

"Non ti interessa e poi cavolo ma sei impazzito?! Non puoi venire in ospedale e fare tutto questo baccano. Ci sono persone che stanno passando cose uguali a quelle che stai vivendo tu o anche peggiori, eppure non si comportano come gli scemi!" Lo redarguisco.

Mi blocca da un braccio e mi fa girare verso di lui.

"E' sveglio? Come sta?" Domanda con un cipiglio di preoccupazione sul volto.

Lo osservo e nei suoi occhi leggo il panico che lo sta corrodendo dall'interno.

"Mi aspettavo di peggio, sta benone." Gli dico accennando un sorriso.

"Quando si è svegliato era solo, sarei dovuto essere qui con lui." Inizia ad incolparsi.

"Sono arrivata io, subito dopo che si è svegliato quindi non era del tutto solo." Dico cercando di tranquillizzarlo.

Mi guarda intensamente per un lungo istante e poi mi dice sincero:

"Grazie."

"Entriamo?" Mi azzardo a chiedere.

Spero che non si penta d all'improvviso di essere venuto a vederlo. Sono sicura che anche Jason ha bisogno di vederlo.

"S-sì..." Balbetta prendendo un bel respiro.

Ha paura.

"Eccomi qui, sono tornata. Guarda chi ti ho portato!" Dico contenta entrando nella stanza e indicando Axel.

"Amico mio! Hai visto chi è tornata?" Gli chiede indicandomi a sua volta.

E capisco che anche lui vuole rendergli questo momento più facile. La loro amicizia è qualcosa di stupendo, supera qualsiasi limite, sono più fratelli che amici. Dallo sguardo che si scambiano è come se si stessero leggendo l'anima. Mi sento quasi di troppo.

Axel si avvicina a lui e gli va pericolosamente vicino, lo afferra come può, visto che è praticamente avvolto da tubi e fili, e lo abbraccia dicendogli:

"Non ti azzardare mai più a farmi una cosa del genere."

Io mi sto sciogliendo. Mi viene da piangere, è un momento bellissimo.

Poi si stacca da lui e aggiunge:

"Come stai? Comunque sì, hai vesto che sorpresa?" Risponde iniziando ad essere meno preoccupato.

È assurdo come io riesca a leggere perfettamente i suoi stati d'animo, all'inizio ricordo che mi veniva più difficile capire cosa provasse o a cosa stesse pensando adesso, con il tempo, sono diventata molto più brava anche se ancora, in certe situazioni, mi risulta complicato decifrarlo.

"Sto bene. Non volevo farvi preoccupare tanto." Dice sinceramente Jason.

"Allora non combinare altre cazzate." Gli ripete.

"Okay, okay basta pesantezze. Olly e Bryan?" Cerco di cambiare argomento.

"Hanno avuto un impegno all'improvviso, verranno più tardi." Dice Axel dubbioso.

"Capisco, volete la colazione?" Domando.

"Sì!" Esclamano in coro.

"Bene, vado a recuperarla io. Jason controlla che Axel faccia il bravo perché ha rischiato di farsi cacciare un paio di volte già e una delle ultime volte è stata cinque minuti fa in corridoio. Gradirei che non riaccadesse, soprattutto visto che ho garantito io per lui!" Mi raccomando con Jason anche se in realtà è un rimprovero velato nei confronti del suo amico rompi scatole.

"Stai tranquilla Hope, lo terrò occupato in modo tale che la sua maleducazione possa arginarsi." Mi dice serio.

"Grazie, conto su di te!" Esclamo facendogli l'occhiolino.

Mi precipito fuori dalla porta della stanza di Jason e mi rendo conto di essere totalmente in iperventilazione. Axel mi fa un effetto preoccupante e, come se non bastasse, devo anche riuscire a mantenere il controllo della situazione, per il bene e la salute mentale di tutti.

Sarà una lunghissima giornata.


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Ciao a tutti! So che questo capitolo, rispetto ai miei standard, è un po' corto ma non preoccupatevi! Sono in arrivo delle belle cosine! Rimanete connessi ;)

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