Capitolo21
'Non trovo quel maledetto vestito, dannazione!' grugnisco disperata e al limite della sopportazione.
'Calma, lo troveremo' mi rassicura la mia migliore amica che è tornata a casa con me per aiutarmi a scegliere il vestito adatto per questa sera.
Rovisto e getto per l'aria tutti i miei vestiti, ma niente, dove diavolo è finito?
'Non ricordi dove puoi averlo messo?'
'Se lo ricordassi, non mi dannerei in questo modo, ti pare?' mi lamento anche se non alzo mai la voce.
'Hai ragione' ridacchia Alana e mi fa sentire subito un pochino meglio.
La mia è una bellissima e spaziosa armadio ad angolo, quindi non è molto facile trovare quello che cerco.
Tra tutti questi vestiti, tra l'altro quasi mai messi, non so proprio se farò in tempo a trovarlo.
Ma poi su uno degli ultimi scaffali e tra i vari pacchetti lo trovo!
Lancio un urletto felice e salto dalla gioia con il mio bel vestito nero tra le mani.
'L'ho trovato, amica!' scoppio a ridere talmente forte dalla felicità che Trev apre la porta -senza bussare- e si affaccia per vedere cosa succede.
'Tutto ok, qui?' chiede con la fronte aggrottata.
'Sisi, a meraviglia' cinguettiamo all'unisono io e Aly.
Trevor si stringe nelle spalle e se ne va chiudendo la porta dietro di sé.
Appena sentiamo i suoi passi allontanarsi ricominciamo a ridacchiare come matte.
ah, che bello! Non mi ero mai sentita così bene.
'Su, mettiamoci a lavoro!' esclama Aly eccitata quanto me.
Comincio a prepararmi velocemente perché sono già le sette di sera, mi trucco con un velo di gloss e ombretto effetto smokey sugli occhi.
Una volta finito mi guardo allo specchio e mi sento.. ringiovanita.
Indosso uno dei miei vestiti preferiti: elegante e leggermente sexy allo stesso tempo.
Nero, lungo quasi fino al ginocchio, accollato sul davanti e scollato dietro.
Adorabile.
La cosa che amo di più sono le maniche fatte interamente di merletto, così come l'orlo del vestito.
Per un attimo, in questo specchio mi sento giusta.
Mi sento la Sarah di cinque anni fa, che si amava con i suoi capelli neri e lunghissimi che lui, invece, amava tanto criticare.
Scuoto la testa perché non voglio farmi affliggere e indosso i miei tacchi alti bianchi che sono la fine del mondo! Amo da sempre le scarpe, sono decisamente la mia ossessione!
'Wooow, sei incantevole Sarah! Lo farai crepare così.' Aly mi guarda affascinata e mi prende le mani.
'Non ti ho mai visto così emozionata, sai?' mi sussurra, quasi avesse paura della mia reazione.
Abbasso la testa e mi nascondo dietro il mantello nero dei miei capelli. 'Nemmeno io.. ed è proprio per questo che ho paura.'
'Tanta paura' sussurro mentre la voce mi si spezza.
'E se è come lui, Aly?' alzo gli occhi e fisso il mio sguardo nel suo per cercare una parola di conforto e, proprio come speravo, trovo solo comprensione in fondo a quei belli e verdi come il prato.
'Questa è la volta giusta, Sarah. Questa volta so che tocca a noi essere felici.' mi accarezza calorosamente entrambe le mani con i pollici.
'Ma se si rivelerà un disastro, so che non ne sopravviverò. Lui è così intenso, è come un tornado e non so se riuscirà a mantenere insieme i pochi pezzi rimasti o a distruggere completamente anche quelli.' mi salgono le lacrime e sento evaporare del tutto l'eccitazione di poco fa.
E se tutto terminerà in una grossa delusione?..
'Permettigli di conoscerti, Sarah.. anche poco a poco, ma concedigli il beneficio del dubbio e non te ne pentirai.' si avvicina, quasi fosse in procinto di abbracciarmi, ma so che non lo farà.
'Se vuoi che funzioni, deve cominciare a provare a fidarti di lui, amica.' bisbiglia e mi accarezza i lunghi capelli fino ad appoggiarmi le mani sulle spalle in un gesto meditato e allo stesso tempo confortante.
'Cerca solo di divertirti e di conoscerlo meglio, vabene?' sorride mestamente e mi da un buffetto sul naso.
'Ehi!' scoppio a ridere di fronte al suo gesto.
'Sei carina quando arricci il naso! Sembri una bambina!'
'Non stavo arricciando il naso!' mi imbroncio proprio come farebbe una bimba e poi sorrido, ma il sorriso svanisce appena sento suonare il campanello.
Caspita, è salito fino al terzo piano e non ho nemmeno sentito suonare il citofono!
'Vado io, tranquilla.' sussurra ed esce dalla stanza.
Dopo un po' entra Trev che chiude la porta e si appoggia allo stipite mentre mi fissa negli occhi.
Azzurro contro azzurro.
'Sorellina, sta' attenta per favore.' si avvicina e spalanca le braccia come faceva quando eravamo piccoli marmocchi.
Un sorriso dolce e fraterno affiora sulle labbra e mi rifugio in quelle braccia che mi hanno sempre fatta sentire a casa.
Odoro il suo profumo e gli sussurro quanto gli voglio bene.
Alzo lo sguardo e vedo che i suoi occhi luccicano di lacrime ed io spalanco i miei dalla sorpresa..
Non avevo mai visto mio fratello così.
'Cosa c'è, Trev?..'
'Vi ho amate con tutto me stesso, proprio come mi aveva detto di fare la mamma e, non lo so, sono solo felice di vedere riaffiorare la vita dentro te che Colton era riuscito a spegnere.'
Rimango senza parole di fronte alla sua dichiarazione e se è possibile il bene, l'amore che provo per mio fratello si fa ancora più smisurato.
Apro la bocca per rispondere, ma lui mi ferma e continua il suo discorso.
'Vai e vinci, Sarah. Non lasciare che il passato si nutra di te fino a sconfiggerti, non lasciare che il suo ricordo abbia la meglio su di te, perché..' mi mette una mano proprio sul cuore 'qui dentro c'è posto abbastanza per tutti, non solo per me.. e, soprattutto, c'è molto da donare.'
sorride sparando le sue enormi fossette che tutte le ragazze amano.
'Sei la mia salvezza, Trev. Senza di te non ce l'avrei mai fatta.' lo abbraccio più forte, ma poi mi ricordo di Damian che sicuramente starà aspettando nel salone.
'Adesso devo andare, altrimenti l'Adone si stuferà di me prima del previsto.'
'Adone?' Trev mi guarda incredulo, per poi scoppiare a ridere fragorosamente.
Uffa! Calpesto il pavimento con i miei tacchi alti e rossa come un peperone apro la porta e mi dirigo verso il salotto.
Lui è lì di spalle ed è fantastico,così bello e virile che mi fa quasi paura. Ha delle spalle larghe e muscolose, fianchi fatti apposta per essere abbracciati e delle gambe avvolte perfettamente in quei pantaloni eleganti come un guanto.
Sta parlando con la mia migliore amica, ma non riesco a sentire cosa si dicono, quindi mi schiarisco la gola per annunciare la mia presenza.
Lui si gira lentamente, mentre con la coda dell'occhio vedo Alana sorridere come lo Stregatto.
Mio dio, quanto è bello.. vorrei tanto toccare quei capelli così neri e setosi e soprattutto imparare a fare l'amore con quei suoi occhi immensi come il mare.
Il suo sguardo sta scendendo lungo il mio corpo e man mano si fa sempre più intenso, bramoso tanto che devo stringere le gambe.. e quando i suoi occhi si incatenano ai miei ecco che ritorna la sensazione che provo solo quando sto con lui: amore, speranza, fiducia.
Un mix di belle e intense emozioni che prendono la forma di quella famosa farfalla che batte impazzita le ali e mi scalda al centro del petto.
Sorridiamo nello stesso momento e mentre lui si avvicina lentamente io trattengo il respiro.
Quanto è sexy! sussurriamo io e la vocina all'unisono.
'Ciao, mia bellissima' si abbassa e avvicina il suo viso al mio, 'sei stupenda, come sempre.'
'G-grazie' sorrido impacciata e faccio due passi indietro imbarazzata.
'Ehm, mi raccomando Damian. Comportati bene e non sarai mai più il mio punchingball personale' sogghigna mio fratello mentre apre la porta per lasciarci uscire.
Il mio Adone scoppia a ridere ed io, inconsapevolmente, sorrido di rimando.
'Non preoccuparti Trevor, appena arriviamo ti chiameremo e Sarah ti assicurerà che sono stato tranquillo come un agnellino!' mi prende per mano ed usciamo.
La sua mano è calda, sicura, confortevole e soprattutto non mi fa paura..
Anzi, mi piace da morire e allora intreccio le mie dita alle sue e col pollice gli accarezzo il dorso.
Quando alzo il capo mi accorgo che lui sta sorridendo fiducioso mentre guarda le nostre mani..
Quando mai mi ha guardata così, Colton?
'Wooow, caspita! Una Aston Martin One-77?!' esclamo meravigliata davanti alla sua bellissima auto nera e luccicante!
'Come fai a saperlo?' sorride, aggrottando la fronte.
'Ehi, sono cresciuta con mio fratello e mio padre! Hanno riviste d'auto ovunque e Trev mi ha praticamente costretto a leggerle!' esclamo divertita mentre saliamo sul suo bolide.
'E tua madre non li ha presi a calci?! La mia ci ha proibito di assillate Less.' ghigna divertito, ma appena apro bocca ritorna mortalmente serio.
'Non ne ha avuto il tempo. È morta dopo poco la mia nascita.. quindi nessuno ha potuto prendere a calci papà e Trev' mi appoggio al finestrino con un sorriso triste e malinconico.
'oh.. se vuoi lo farò io per te' mi guarda e mi fa capire che ha capito: non mi farà domande su di lei perché sa che fa male parlarne.
'Credo che la mamma se la spasserebbe' gli sorrido di rimando e mi innamoro un po' di più.
'Bene, siamo arrivati!' si ferma fuori al costosissimo Cooper e, mettendo insieme i pezzi, capisco che è suo.
'Anche questo ristorante è tuo, vero?!'
'Certo che si, mio e di mio fratello. Siamo una squadra.' mi sorride e scende dall'auto.
Mi apre la portiera e ci incamminiamo verso l'entrata di nuovo mano nella mano.
'Buonasera, Mr Cooper, Miss Singh' ci accoglie il titolare, il quale ci fa accomodare in una saletta intima e privata.
Ci fanno accomodare, ci portano dello champagne e poi passiamo alle ordinazioni: entrambi prendiamo bistecca con purè di patate.
Avete anche gli stessi gusti.. sogghigna la mia vocina e mi viene da ridere, ma mi trattengo.
'Allora, parlami della tua famiglia' dico mentre lui si allunga sul tavolo e mi prende la mano nella sua.
'Beh, ci sarebbe molto da dire, a dire il vero' ride amaro, ma io non muovo un muscolo e lo lascio parlare.
'Mia madre si è sposata tre volte. La prima volta con mio padre Darrick e dal cilindro siamo venuti fuori io, Trent e Less. Dopo circa due anni dalla sua nascita, mia madre ha lasciato papà e si è risposata con Joshua.' sospira quasi fosse stanco della situazione.
'Joshua non è stato un buon padre?'
'Si, certo, ma aveva un figlio un po' problematico che non ha mai accettato mia madre.'
'Quindi.. hai un fratellastro?' chiedo perplessa e sorpresa.
'Già, un fratellastro.' prende i calici e mi dice: 'ma non ci pensiamo! Brindiamo a me, a te e al tuo sorriso!'
Ci guardiamo negli occhi, pieni di desiderio, e subito dimentico tutto quello che ha appena raccontato.
Mi alzo, giro attorno al tavolo, mi abbasso e lo bacio lentamente, ma con delizioso desiderio.
'Grazie Damian.. Qualsiasi cosa tu stia facendo, non smettere perché sei la mia cura. Il rimedio per tutte le cose brutte.. per ogni cosa che è andata storta nella mia vita.' gli sussurro mentre siamo cuore contro cuore, occhi negli occhi.
Si alza fulmineo, con gli occhi che luccicano, e mi abbraccia mentre, da non so dove, risuona di nuovo la canzone di Ed Sheeran: kiss me.
La nostra canzone.
'Era una dichiarazione quella, Angelo?' mi chiede serio e le sue labbra morbide, che tanto mangerei, si sollevano fino a formare un sorriso perfetto.
Allora rispondo sussurrandogli quello che lui aveva detto a me un paio di sere fa: 'Baciami, Damian.' sorrido felice e chiudo gli occhi, mentre le mie labbra diventano sue insieme alla mia anima fragile.
Ciaaaaao bellissime e bellissimi! Ecco a voi un altro capitolo❤️
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