Capitolo 37
Dopo circa mezz'ora alla guida e dopo essere approdati sull'altra sponda del Tamigi, dove il Londom eye ci aspetta, siamo arrivati.
Damian parcheggia l'auto in un parcheggio privato e ci ritroviamo a camminare mano nella mano per le strade di Londra.
Sono davvero contenta e il mio Adone se n'è accorto nel momento in cui mi ha guardata negli occhi.. ormai parlano per me.
<< Sei felice?>> mi chiede e con le sue braccia mi avvolge in un abbraccio strepitoso.
<<Con te lo sono sempre.>> gli sussurro piano all'orecchio e lascio un bacino dolce sulla sua guancia un po' ispida a causa della barba.
Allora mi appoggia le mani sulle spalle e mi volta fino a quando siamo occhi negli occhi - sempre tra le sue braccia - e mi bacia.
Così, senza chiedere il permesso. Perché ormai sa che sono sua.
Di nuovo uno strano calore mi riscalda il basso ventre e, così, con un piccolo gemito, con una mano gli stringo il collo e con l'altra tiro leggermente i capelli sulla nuca.
<<Oh, mio dio. Mi fai impazzire!>> ruggisce praticamente ed ecco che il suo bacio si fa più possessivo, impaziente, eccitante. Proprio come piace a me.
In questo bacio siamo in due. Non c'è solo lui, ci sono anch'io a dare, a dare e.. a dare. Maledettamente tanto.
Perché voglio e posso.
<< Non sai quanto.. non sai quanto.>> ansimo quasi nella sua bocca e un po' me ne vergogno. È questo l'amore, il sesso? Ormai non lo ricordo più.
<< Voglio farti mia.. voglio possederti, entrare dentro di te. Talmente tanto che quasi impazzisco...>> si allontana scuotendo la testa e nel frattempo dice: <<ma adesso basta, piccola. Continuiamo a camminare anche se per me sarà un po' difficile.>>
Lo guardo sorpresa e lui in cambio mi fa l'occhiolino. Il mio sguardo, senza che il mio cervello possa arrivare a dare qualsiasi tipo di comando, vola sul cavallo dei suoi jeans.
Eh beh.. in un primo momento arrossisco, ma quando poi ripenso alle sue parole scoppio a ridere talmente tanto che alcune persone si voltano a guardarmi.
Il mio ragazzo - un po' troppo eccitato - farà davvero fatica a camminare.
<< Sta' tranquillo, non ti bacio più!>>
<<Ehi! Non dire stronzate, bimba. Tu mi bacerai eccome!>> mi guarda truce e vedo che mette su un piccolo broncio, ma poi il suo sguardo si distende improvvisamente e ritorna ad essere il Damian dolce di sempre.
Il suo comportamento è mutato improvvisamente e io so perché. Si trattiene perché pensa di farmi del male se alza un po' la voce.
Mi avvicino pericolosamente e gli prendo il volte fantastico tra le mani.
<<Adone, non ti trattenere.. io di te non ho paura.>> scandisco bene tutte le parole per fargli arrivare meglio il concetto e poi gli schiocco un bacio leggero sulla bocca.
Mi guarda fisso e con i suoi occhi intensi. Mi guarda, mi guarda e mi guarda. Poi.. mi dedica un sorriso che, adesso so, è destinato solo a me.
<< Sono contento che ti sia arrivato il concetto, bimba. Non smettere mai di baciarmi!>> mi mordicchia il collo facendomi ridacchiare per il solletico e poi, con la sua voce roca e suadente, mi dice: << Adone, eh?>>
<<Ovvio che si! Il MIO Adone. Perciò quella laggiù farà meglio a smetterla di guardarti altrimenti le cavo gli occhi!>> sibilo inviperita, mentre il mostro della gelosia mi divora da dentro.
Il mio adone scoppia a ridere e poi.. cosa fa? COSA FA? Si dirige proprio verso quella ragazza che adesso lo sta squadrando dalla testa ai piedi.
Ma che cavolo! Non vede che è con me?! Per farle capire che è mio, gli cingo un fianco con il braccio sinistro e stringo forte.
Assottiglio gli occhi e guardo nella sua direzione, ma lei fissa solo il mio Damian.
Ormai è persa, con quegli occhi luccicanti e la bava alla bocca. Che tipa!
Sempre più indispettita, pizzico il fianco del mio ragazzo che prima tenevo con amore, e lo guardo senza capire.
Perché ci stiamo dirigendo verso di lei?
<< Damian.. che diavolo stiamo facendo?>> quasi urlo sgomenta e in preda alla gelosia. Non vorrà mica fare il cascamorto davanti a me?
<<Aspetta e vedrai, bimba.>> esclama e sorride con sguardo vittorioso.
Cosa avrà in mente adesso?
<<Ciao!>> ci saluta con una vocetta stridula la ragazza dai capelli biondi ossigenati, mentre si avvolge qualche ciocca attorno a un dito con fare civettuolo.
P.A.T.E.T.I.C.A
Alzo gli occhi al cielo e non la saluto nemmeno, anche perché ancora devo capire il motivo per cui siamo con lei.
<< Ciao >> la saluta Damian con fare gentile e quasi gli stritolo la mano, ma poi, come ormai sempre accade da quando sto con lui, le sue parole mi lasciano piacevolmente sorpresa: <<potresti, gentilmente, farci un foto? Grazie!>>
Non le da nemmeno la possibilità di replicare perché le ficca la Canon, che aveva appesa al collo, in mano.
Vorrei quasi saltellare per la gioia! Voleva soltanto chiederle una foto. Proprio a lei per farle capire che è solo mio e quindi non ho alcun motivo di essere gelosa.
Astuto e romantico.
Anzi, astuto, romantico e MIO.
Mh, suona decisamente bene.
Con un sorriso soddisfatto lo guardo e lui, annuendo, intuisce che ho appena capito e non abbiamo bisogno di parole. Ci capiamo benissimo anche così.
Mi abbraccia forte ed io appoggio la guancia sul suo petto, più che soddisfatta. Più che innamorata.
Sorrido e so che sta sorridendo anche lui, perché il battito del suo cuore è appena accelerato. Proprio come il mio.
Sincronizzati in tutto.
Sorridiamo verso l'obiettivo, ma non vediamo l'ora di baciarci di nuovo.
<< Ecco fatto! >> esclama la ragazza e noto che ha cambiato espressione. Adesso è consapevole.
Damian non mi da il tempo di rispondere, perché subito mi prende la testa tra le mani e mi bacia. Ed io dimentico immediatamente la nostra fotografa del momento, e mi dedico al bacio.
Un bacio tenero, dolce, pieno di noi.
<< Fantastica. >> mi elogia tra un bacetto e l'altro ed io ne rimango appagata.
Tutte queste attenzioni amorevoli e queste rassicurazioni non le ho avute mai. È bello.
<< Posso farne un'altra? >> ci chiede allora la ragazza bionda e noi annuiamo contenti.
Ci fa posizionare in modo tale che il panorama sia a metà tra la ruota panoramica e la sponda del fiume.
Davvero brava la ragazza!
Damian si mette dietro di me ed io, con le spalle, mi appoggio al suo petto. Le sue braccia forti e sicure mi avvolgono e la ragazza comincia a scattare foto.
Io e Damian che guardiamo verso l'obiettivo. Io e Damin che ci guardiamo negli occhi, completamenti persi l'uno per l'altra. Io e Damian che ci baciamo. Il mio volto girato per metà verso di lui e la mia mano che gli accarezza la nuca.
Mi sto lasciando andare ed è davvero bellissimo.
<<Stasera vieni a casa mia..>> mi propone nell'orecchio ed io tremo tutta. << Non ti preoccupare, piccola. Mangiamo qualsiasi cosa tu voglia e poi ci sediamo sul divano a guardare un po' di TV. Non avanzerò pretese, te lo prometto.>> mi stringe per rassicurarmi, ma io gli credo.
<< Voglio solo averti accanto e stare abbracciati per tanto, tanto tempo. Solo questo, bimba.. e ovviamente qualche bacio.>> la sua ora voce si è fatta scherzosa perchè vuole mettermi a mio agio, ma ormai ho già preso la mia decisione.
<< Va bene, Damian. Verrò a casa tua. >> accetto e il mio tono è dolce, ma allo stesso tempo un pochino incerto. La paura, la fragilità e l'ansia faranno parte di me ancora per tanto tempo, indipendentemente da lui.
<< Davvero, Sarah?! >>
<< Davvero, Damian. Non sei l'unico che vuole starsene abbarbicato sul divano, sai? >> gli do uno schiaffetto sul sedere sodo e magnifico e scappo via.
Ci inseguiamo, ridiamo, scherziamo, ma adesso c'è un'altra consapevolezza che vortica attorno a noi.
Stasera staremo insieme, a casa sua. Da soli. E non solo per baciarci.
Buonasera amici e amiche! È un momento doloroso questo, a causa di tutto quello che sta accadendo in questi giorni. Vi penso sempre e sarei felice se mi diceste che state tutti bene. Un abbraccio e un bacio grande. Sempre con voi.
Tania.
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