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Capitolo 25

Dopo il lavoro sono tornata a casa e mi sono immersa letteralmente nella vasca per un bel bagno caldo.

E adesso mi ritrovo di fronte al mio enorme armadio color ciliegio e con le mani sui fianchi, indecisa su cosa indossare.

Decido che voglio essere carina per lui questa sera, quindi prendo dal mio armadio il più bel paio di shorts che ho e li indosso.

Non sono molto corti, anzi mi arrivano un paio di centimetri sopra al ginocchio ma mi stanno benissimo, quasi come una seconda pelle e questo, lo so, lo farà impazzire.

Indosso una canottiera bianca le cui bretelle sono dei semplici fiocchetti rosa e l'unica cosa che mi viene in mente è: menomale che abbiamo il riscaldamento accesso, altrimenti a quest'ora sarei morta di freddo!

Bussano alla morta che è chiusa a chiave e  chiedo chi sia prima di aprire.

'Apriciii!' oddio, sono Delilah e Mike!

Saltello, praticamente su una gamba, mentre infilo i calzini e vado ad aprire.

Mi sono mancati!

'Entrate ragazzi!' urlo mentre spalanco la porta e scoppio a ridere alla reazione di Mike. 'Ehi, fiorellino! Io qui non vedo nessun ragazzo!' spalanca le braccia e, con un sorrisetto tipico del mio amico, alza gli occhi al cielo ed entra.

'Come va?' chiedo appena chiudo la porta e mi dirigo verso il mio letto caldo per sedermi.

'A noi benone, amica! È di te e di quel bel maschione che vogliamo sapere!' strepita Mike e le mie labbra si distendono in un dolce sorriso al ricordo delle sue mani sulle mie.

'Oh mio dio.. è andata.' sussurra una Delilah alquanto stupefatta.

'Completamente!' urla il nostro amico con la sua voce grossa e scoppiamo a ridere.

D'improvviso la porta della mia stanza si apre e dalla porta spunta la testa di mio fratello che è sempre un po' a disagio quando Mike lo guarda voglioso e divertito.

'Cosa c'è, Trev? Hai bisogno di una mano?' chiede allusivamente Mike e, per la prima volta nella mia vita, credo di vedere mio fratello arrossire.

'N-no, non preoccuparti!' urla quasi Trev e io e Delilah, praticamente, gli scoppiamo a ridere in faccia!

Lui scappa via imprecando e dimenticando di dirmi ciò per cui era venuto.

'Come darle torto..' il nostro amico sospira trasognante mente continua a fissare la porta come un ebete.

'Dare torto a chi?'

'A Kate!' bisbiglia Mike ed io di riflesso mi ritrovo a fissare la porta e il punto in cui è scomparso.

'Verrà stasera?' chiedo preoccupata per la nostra amica.

'Non lo sappiamo. Alana è andata a prenderla con la forza.'

'È tradizione vederci il martedì. Non può non venire!' borbotta amareggiata Delilah.

'Già, vedremo cosa fare.' e per cambiare argomento sgancio la bomba.. 'Comunque, tra un po' arriva anche Damian.'

'COSAAAA?!' urlano all'unisono e mi sembra che le pareti abbiamo vibrato per un momento.

'Sii, viene anche lui.. credo che adesso io sia la sua ragazza. Non lo so.' arrossisco fino all'attacatura dei capelli e mi copro la faccia con le mani per nascondermi.

Accidenti!

'Aspetta un momento.. che significa non lo sai?! O lo sei o non lo sei.' mi redarguisce Delilah ed io faccio spallucce perché non so cosa risponderle.

'Oggi abbiamo incontrato un mio vecchio compagno dell'Università, Ben, e lui si è presentato come il mio ragazzo..'

'Allora sì che lo sei, stupida!' batte le mani e ride felice il mio amico.

So che vorrebbe abbracciarmi, ma si limita ad accarezzarmi i capelli e il mio cuore si gonfia d'affetto e mi ritrovo a volergli bene ancora di più.

'Siamo felici per te, Sarah, te lo meriti.' mi sorride Delilah e mi stringe una mano con la sua.

Ma poi sentiamo il campanello suonare e il mio cuore manca un battito. Ci alziamo e in fretta ci dirigiamo in soggiorno.

Una Kate bella da fare spavento entra a testa alta e, soprattutto, senza degnare Trev di uno sguardo.

Mio fratello segue la sua scia come un cane affamato e quando lei fa per togliersi il cappotto lungo, resta letteralmente senza fiato.

È.. è bellissima e sexy da paura. E soprattutto tutti sappiamo che l'ha fatto apposta a vestirsi così.

Ha una mini bianca che le sta divinamente e dei tacchi rossi che le slanciano le gambe già perfette.

Un top rosso aperto sulla schiena e i capelli che le ricadono fin sulla vita come una cascata.

Non è affatto volgare, anche perché non è per niente truccata, ma un po' stronza lo è eccome.

Trev sta praticamente sbavando e il suo sguardo famelico sale e scende sul suo corpo in continuazione.

Credo proprio che tra un po' la braccherà letteralmente.

'Ehilà, cosa guardiamo?' la sua voce sempre allegra è velata di nervosismo e credo che anche Trev se ne sia accorto.

'Non so, fantascienza o horror?' chiedo, ma la tensione si taglia col coltello. Non so come fare.

Per fortuna è di nuovo il campanello a salvarci e Alana, che si trova già lì, va ad aprire ed io resto senza fiato, tramortita, irrimediabilmente innamorata.

Entra il mio e solo mio Adone con dei jeans neri che gli fasciano le gambe vistosamente muscolose e una t-shirt -una t-shirt cazzo- bianca che nasconde un addome da baciare, venerare, amare.

Ma questa volta non sono solo i suoi occhi a colpirmi, no. È quello che ha tra le mani a ricucirmi le ferite una volta per tutte e quasi a spingermi ad andare nella mia stanza e prendere la collana con la chiave e mettergliela al collo per dirgli che, si, il mio cuore è suo.

Un mazzo di fiori.

Violette.

I miei fiori preferiti.

Mai nessuno oltre a Trev e mio padre mi aveva regalato delle violette, mai nessuno, nemmeno LUI. Colton.

Perché gli ho dato così tanto potere se è sempre stato un essere solo ed insignificante?!

Mi arrabbio con me stessa, mi prendo a calci mentalmente e mi rendo conto solo ora di essere circondata dalle persone che amo e che mi sono accanto ogni singolo giorno senza pretendere nulla in cambio.

Mi salgono le lacrime e tutti mi sorridono teneramente. Mi avvicino al mio uomo dagli occhi neri e, con i fiori ancora tra noi, gli allaccio le braccia attorno al collo e avvicino il suo viso al mio.

Lui si abbassa per arrivare alla mia altezza e quando siamo occhi neri negli occhi azzurri gli sussurro un dolce grazie e lo bacio.

Faccio mie quelle labbra carnose e che sanno di miele.
Faccio miei quegli occhi scuri come due pozze nere, ma profondi e belli come il mare.
Faccio mio quel cuore grande, palpitante e pieno di vita.

E mi rendo conto che l'amore esiste. Per davvero.

'Come sapevi qual erano i miei fiori preferiti?!' gli chiedo mentre continuo a fissare quelle labbra gonfie dai troppi baci.

'Ho sentito Alana dire a Mike che Trev te li aveva regalati per il tuo compleanno e che erano i tuoi preferiti.'

Il mio cuore si scalda di fronte a tanta dolcezza e nel momento in cui mi giro per sorridere ai miei amici, mi rendo conto che ci hanno lasciati soli.

Che carini!

'Andiamo a sederci sul divano!' esclamo divertita e quando lo faccio accomodare vado a cercare suo fratello per salutarlo.

'Sei contenta, bimba?' bisbiglia il mio dolce fratellone, ma i miei occhi parlano per me, tanto che lui scoppia a ridere e chiama la pizzeria.

'Cosa guardiamo?' chiedo mentre raggiungiamo Damian sul divano.

'Facciamo scegliere a Mike che è un fifone!' esclama Trev e tutti scoppiamo a ridere.

Damian avvolge un braccio attorno alle mie spalle e siamo talmente vicini che tra le nostre gambe non c'è nemmeno un centimetro a separarci.

'Posso sempre mettermi sulle tue gambe!' esclama Mike, che gli rende la pariglia e le nostre sonore risate rimbombano nella stanza.

'Sei felice?' mi sussurra Damian ad un orecchio ed io tremo per il piacere.

'Come non mai.' bisbiglio e appoggio una mano sul suo ventre.

Sento la pelle sotto la maglia tendersi ed irrigidirsi ed io fremo tutta..

Mentre gli altri si punzecchiano, io faccio passare la mano sotto la sua maglia così che possa essere a diretto contatto con la sua pelle.

'Sei così caldo.' mormoro contro il suo collo e il suo respiro si spezza.

L'altro suo braccio avvolge il mio bacino in una morsa stretta e sicura, poi lo sento implorare.. 'Ti prego, smettila, Angelo. Non ce la faccio più.'

Mi viene da ridere, ma eccitata come non mai mi ritrovo ad accarezzargli ancora quella pelle dura e liscia.

La sua mano, al passo con la mia, comincia a scendere fino a raggiungere ed accarezzare il mio stomaco in piccoli cerchi.

'oh..' il mio è un mugolio sommesso e non so come gli altri non si siano ancora accorti di nulla. Soprattutto Trevor.

Le sue dita magiche si muovono verso l'alto e dolcemente raggiungono la curva inferiore del mio seno.

Sussulto e mi sento di morire.

Oh, che piacere..

I miei capezzoli si induriscono all'istante e mi ritrovo bagnata tra le gambe.

Quando abbassa lo sguardo sui miei seni si accorge del mio stato e comincia a imprecare come un pazzo.

'Sei mia.' ringhia poi mentre si impossessa delle mie labbra. Le lecca, le succhia, le morde ed io rispondo.
E le sue dita continuano a giocare con la parte inferiore del mio seno.

'Solo mia' mi sussurra all'orecchio per poi mordermi il lobo con i suoi denti perfetti.

La mia mano ancora sotto la sua maglia, nel frattempo, ha trovato una sottile scia di peli che parte dall'ombelico per poi finire oltre il bordo dei suoi jeans.

Non mi permetto di andare oltre perché non sono assolutamente pronta, ma la smorfia eccitata sul suo viso mi fa sentire donna. Una vera donna.

'Vorrei essere dentro di te e farti urlare di piacere.' esclama con passione e le mie mutandine, se è possibile, sono ancora più bagnate di quelle di stamattina.

Di questo passo dovrò buttare via tutta la mia biancheria!

Ma poi il suo pollice che sfrega sul mio capezzolo mi dà il colpo di grazia.

Spalanco la bocca, ma prima che emetta alcun suono, Damian mi infila nuovamente la lingua in bocca e mi fa sua.

Sua per sempre.

E poi mi accorgo di essere talmente rapita da quest'uomo tanto da non accorgermi che in realtà siamo solo noi due nella stanza e che tutti gli altri sono già attorno al tavolo a chiacchierare.

Allora capisco.

Non si può più tornare indietro.

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