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Capitolo 20

Sono appena le nove e mezzo del mattino e la caffetteria è in pieno fermento: molti ragazzi universitari stanno facendo colazione e una confusione pazzesca!
Io non sono mai stata una tipa chiassosa come Kate, forse perché Colton e il suo ricordo non mi avrebbero mai permesso di divertirmi al cento per cento.

In fin dei conti sono stata con lui dai 19 ai 21 anni, nel periodo in cui i ragazzi fanno sesso casuale, ballano e bevono sfrenatamente.

A me non è mai stato permesso, tantomeno ad Alana con il padre che si ritrova.

È stato un bene conoscerla all'ultimo anno di università, ci siamo laureate insieme in psicologia e adesso siamo amiche più che mai.

Non potrò mai dimenticare quando e come l'ho conosciuta..

Eravamo sedute l'una accanto all'altra e tremavamo come foglie.. per la paura, per la tensione, per gli antidepressivi.. non lo so.

So solo che quando l'ho vista è scattato qualcosa dentro di me: era la prima volta che la vedevo ed era magrissima, tanto che avevo paura anche di respirare per il timore si disintegrasse davanti ai miei occhi.

Non ha mai raccontato la sua storia nei dettagli, proprio come non l'ho fatto io.. e l'alchimia che percepivo quando ci guardavamo negli occhi ci ha portato fino a qui.

Conoscendoci piano piano, ci siamo rese conto di frequentare la stessa università e ci siamo laureate entrambe in psicologia e per mantenerci gli studi abbiamo cominciato a lavorare anche nella stessa caffetteria.

Stiamo, praticamente, sempre insieme ed è un bene..
Fa bene a me quanto ne fa a lei.

Non l'avrei mai detto.

La porta della caffetteria si apre ed entra lei, in ritardo, correndo come un furia.

Che buffa!

Sorrido e le do il buongiorno.

'Buongiorno a te! Come mai così presto? Non sei famosa per la tua puntualità.' resta interdetta di fronte alla mia presenza e poi se ne esce con le sue solite battutine.

'Spiritosa! Su sbrigati che siamo solo io e Mrs. Loockwood a servire!' le dico con il sorriso sulle labbra.

'Ehi! Chi ha fatto il mio nome?!' una voce dolce e irriverente si alza tra noi.

Io e Alana scoppiamo a ridere e la signora delle torte di mele ci manda un bacio con la mano.

La adoriamo! Solare, spigliata nonostante l'età, per niente timida e soprattutto divertente ed affettuosa.

Una sorta di figura materna si può dire.. quelle che a me ed Alana è sempre mancata.

'Allora cosa mi racconti di Damian?' mi distoglie dai miei buoni pensieri e attira subito la mia attenzione menzionando l'Adone dagli intensi occhi scuri.

'Stamattina sono andata da lui e.. che figuraccia Aly!' mi copro la faccia rossa con le mani, imbarazzatissima mentre penso a quello che ho combinato stamattina.

'Ehi, aspetta! Come sai dove abita e soprattutto.. quale figuraccia?!' urla mentre prepara un caffè al ragazzo di fronte a noi.

'L'ho scoperto per puro caso un paio di giorni fa, durante la mia corsetta mattuttina. E stamattina sono andata da lui per scusarmi per quello che è successo al bar, ma indovina?!'

'Cosa?' ha gli occhi talmente sgranati fino a formare due palline da tennis.

Divertente!

'L'ho trovato con una ragazza.' spalanca la bocca, oltre agli occhi, di fronte alla mia uscita.

'Che cazzo dici, Sarah?! E come mai sei così allegra?' chiude gli occhi a fessura e mi guarda sospettosa e soprattutto curiosa.

Ah, la mia amica è una vera curiosona!

'Beh, sono allegra perché in realtà era la sorella, Less, e perché stasera usciamo!'

'Oh, Sarah!' la mia amica squittisce felice e saltella con le mie mani tra le sue.

'Finalmente! Che bella notizia mi hai dato!'

'Già' sorrido improvvisamente timida.

'A che ora passa a prenderti? Cosa indosserai? Già hai parlato con le ragazze?' rido, senza innervosirmi, di fronte alle sue continue domande, perché so che è fatta così.

'Ehi, ehi, frena! passa a prendermi alle venti, non so ancora cosa mettere e alle ragazze non ho detto ancora nulla, me l'ha chiesto praticamente mezz'ora fa!' rispondo esaustiva a tutte le sue domande mentre serviamo gli ennesimi ragazzi chiacchieroni.

'Ciao.' mi saluta un ragazzo alto e biondo dall'altro lato del bancone.

È carino, decisamente. Ha gli occhi di un verde prato, bellissimi, ma non sono neri e profondi. I sono capelli sono biondi, corti sulla nuca e lunghi in cima.. non sono neri.

'Ciao' saluto e sorrido cortesemente, ma con la solita ritrosia di fronte ad uno sconosciuto.

'Come ti chiami?' sorride e sfoggia due fossette notevoli.

È proprio un bel ragazzo, ma non è Damian.

Quindi..

'Non me lo ricordo.' dissimulo innocenza con questa ultima uscita e mi volto per prestargli il cappuccino che ha ordinato.

'Vuoi altro?' chiedo mentre glielo passo.

'Beh, si.. ma non si può.' mi guarda intensamente ed io mi irrigidisco..
Ho bisogno d'aria!

Prendo i soldi che mi porge, do il resto e scappo in bagno.
Per la miseria, tutte a me!

Respiro profondamente, ma non riesco a calmarmi del tutto, quindi chiudo gli occhi e mi metto a pensare...

Una bocca grande, carnosa che imprigiona le mie labbra sensibili facendole sue.
Degli occhi scuri, intensi capaci di prenderti e di non lasciarti più.
Delle mani enormi, ma carezzevoli, amorevoli, delicate, eccitanti che non fanno altro che ispirare fiducia.
Ed un sorriso bello come il sole, capace di scaldare un cuore gelido: il mio.

Sospiro del tutto emozionata, apro gli occhi, mi guardo allo specchio e li vedo scintillare di una luce abbagliante.. una luce che ha il sapore dell'amore.

Mio dio, non vedo l'ora di stare con lui, di baciarlo ancora e di sentire la sua risata, la sua voce, la sua semplice presenza.

Lo desidero come non ho mai desiderato nulla in vita mia.

Mi sciacquo il viso per niente sorpresa dal fatto che Alana non mi abbia seguito; sa che in questi momenti ho bisogno di un po' di tempo per riprendermi da sola.. non sono ancora pronta a fidarmi abbastanza degli altri da affidargli i miei demoni.

No, non se ne parla.

Esco e mi rimetto a lavoro come se nulla fosse, ma ad un certo punto, poco prima della pausa pranzo, un ragazzo mi porta un enorme mazzo di rose bianche.

Bianche come la purezza...
Sfioro un bocciolo e sento tra le dita tutta la sua essenza, la sua delicatezza.
Odoro la fragranza celestiale e prendo il bigliettino che lui hai lasciato per me.

Il tuo sorriso..
la fine del mondo e l'inizio del       Paradiso.
Solo per i miei occhi.
                                    
                                                   Damian.

Mio dio...

Stringo al petto il mazzo e chiudo gli occhi estasiata, colma di felicità.

'Oh, Sarah! È pazzo di te!' mi urla euforica Alana accompagnata dal sorriso di Mrs. Lockwood.

Ma io non le ascolto, non bado a quello che mi dicono, no.

Chiudo gli occhi e, adesso, ci siamo solo io e i suoi occhi infiniti e la mia voglia di perdermici dentro e spegnere tutto il resto.

Eccomi come promesso!
Mi raccomando, votate e commentate❤️
Vi auguro una dolce notte💕

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