<< Salve, signori.>> saluta la ragazza del bar rivolta a Damian e Trenton, ed io colgo l'occasione per scappare via dal suo tocco perché la mia mente non lo tollera più.

Il mio corpo lo desidera, è vero, ma la mia anima torturata, come per dispetto, respinge chiunque non sia mio fratello.

Lui, però, sembra aver capito e mi lascia un po' di spazio.

<<Come mai abbiamo un tavolo? Un bel tavolo?>> chiede Mike emozionato alla vista dell'enorme divano posizionato in un angolo tranquillo del locale.

<<Beh, forse perché i fratelli Cooper sono i proprietari?>> sento dire Trenton.

<<E chi sono questi fratelli Cooper?>> chiede incuriosito mio fratello,
<<Siamo noi>>taglia corto Damian.

Eh? ..
La limousine, l'ufficio e adesso questo?
Chi diamine è questo tipo?

Non conoscevi nemmeno il suo cognome, ride di me la vocina.

<<C'è qualcos'altro che dovrei sapere?>> mi avvicino a Damian più del dovuto, ma senza toccarlo, per riuscire a sentire il suo profumo. E anche per chiedere spiegazioni, ovvio.

<<A parte il fatto che ti desidero? No, non c'è nulla da sapere>> mi fa l'occhiolino ed io tremo di paura e trepidazione..

Le tenebre ritornano strisciando piano, perché più si muovono lentamente più provocano terrore.
Sento quei piccoli brividi alla base della schiena, che mordono e artigliano tutto ciò che trovano lungo il cammino fino ad arrivare allo stomaco. Lì si trasformano, si uniscono per dare vita ad un'intossicante nube che mi avvolge, mi impedisce di reagire e arriva dritta al cuore.
Una volta arrivata, mi sconfigge, ma non mi uccide mai... non mi dà il colpo di grazia. Perché si sa che sentirsi sconfitti è peggio di essere morti.

E questo le tenebre lo sanno.
Colton lo sapeva.
Ed io continuo a farmi prendere in giro, manipolare da loro perché sono troppo debole.
Perché ho troppa paura di vedere la luce. Perché si è sempre sicuri di quel che si lascia e mai di quel che si prende..

<<Ehi, sorellina.. >>mi accarezza la testa mio fratello con le sue mani grandi, dolci.

<<Ehi..>>

<<Mi siedo io accanto a te, tranquilla.>> mi rassicura, consapevole di ciò che sto pensando.

Ci sediamo, alzo lo sguardo e mi accorgo che Damian è proprio di fronte a me e che non smette di fissarmi.

Ora che mi sento più al sicuro, mi sforzo di fargli un piccolo sorriso per rassicurarlo.
  
Non è colpa tua, penso.. e soffro.

Perché deve essere così bello!?
Perché il mio corpo deve desiderarlo così tanto?!
Stupidi ormoni! urlo dentro di me e sbuffo visibilmente tanto che lui se ne accorge e... sorride.

Un sorriso capace di illuminare un luogo buio come il tuo cuore, mi ricorda la vocina.

Non mi rendo conto di stare sorridendo fino a quando Trev mi si avvicina e all'orecchio mi sussurra: <<Non mi fido di lui, Sarah. Di nessuno in realtà.. perciò, stai attenta>>, conosco bene la sua ritrosia, i suoi timori, <<non dico che non devi frequentarlo, però per favore. Stai attenta.>>

<<Non ti piace?>> chiedo timida.

<<È Colton che non mi è mai piaciuto, in realtà. Ti ha sempre nascosto tutto, non ti ha mai presentato alla sua famiglia e poi.. >>stringe i pugni per trattenere la rabbia e allora faccio quello che ho fatto sempre: lo abbraccio.

Ne ha bisogno. Anzi, ne abbiamo bisogno entrambi.
Mi stringe più forte ma poi si scosta, si schiarisce la voce e comincia a parlare con gli altri.

<<Allora cosa volete da bere, ragazzi?>> chiede Trev al gruppo, mentre fa respiri profondi per cercare di calmarsi totalmente.

<<uhm, io prendo quello che prendete voi>> borbotto io, mentre Alana e Delilah decidono per uno shottino.

<<Io voglio ubriacarmi!>> sorride Kate e lo sguardo di mio fratello si adombra.

<<Non puoi. Chi ti porterà a casa poi?>> chiede, infatti, infastidito dalla sua uscita.

<<Mi farò accompagnare da qualcuno!>> urla in risposta la nostra amica dai capelli neri.

Noi tutti scoppiamo a ridere, incluso Damian ed io sono felice.
Tutti ridono, tranne Trev.

Che diamine è successo tra questi due?!  ci chiediamo complici io e la mia vocina.
Oh, almeno per una volta è dalla mia parte!

Io sono te stupida! Ride e si prende gioco di me. Alzo gli occhi al cielo.

<<Sta per arrivare Adam, Kate! Saprai come farti accompagnare!>> mi distoglie dai miei pensieri sordidi la voce tonante di Trenton, il quale è seduto accanto alla mia migliore amica, Aly.

Bene, sembra che alla Rossa piaccia!

<<Adam?>> chiedono Trev e Damian all'unisono e si lanciano un'occhiata.

<<Si, fratello! Il nostro amicone si è divertito a ballare con la bella Kate, mentre tu facevi il coglione sdolcinato con la tua Sarah!>>

Sdolcinato? .. poi mi viene in mente la canzone e scoppio a ridere insieme agli altri.

<<Coglione! Questa è buona!>> rido talmente tanto da dovermi aggrappare al bordo del tavolo.

<<Grazie, Angelo. Sei di grande aiuto, dovrò ricordarlo in circostanze future.>> borbotta il mio bellissimo Adone.

<<Oh, su! Non fare il bambinone adesso!>> e continuo a ridere.

<<Sei caduto proprio in basso fratello!>> Urla tra le risate Trent e Alana, per fermarlo, gli dà una gomitata.
<<Ehi, e questo a cosa lo devo?>> schiamazza toccandosi il punto dolente.

<<Lo devi al fatto che, proprio come tuo fratello, sei un C-O-G-L-I-O-N-E!>> sogghigna soddisfatta Alana e noi scoppiamo a ridere di nuovo.

Oh, che bella sensazione! Non avevo mai riso così tanto!
È come fluttuare nell'aria.
Ho addirittura la sensazione che le mie labbra vibrino fino ad assumere le sembianze delle onde.
Ed io ho sempre amato il mare.