Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 21


 '' Non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori ''

Euripide


Holly dovette trattenere un risolino nervoso che le stava salendo lungo la gola. Sembrava davvero uno scherzo del destino, trovare una delle tante ragioni per cui te ne sei andata dal paese.

'' Signore, hai un senso dell'umorismo davvero divertente! '' pensò sarcasticamente, mentre osservava l'uomo che la stava guardando con troppa curiosità. E con scrupolosa attenzione anche su Edward.

Il silenzio imbarazzante venne interrotto proprio da quest'ultimo, che rigidamente porse la mano – Edward Greystone, il compagno di Holly –

Filippo lo guardò stupito e stranito da quel approccio, non era molto abituato. Solitamente era lui il primo a presentarsi, ma sentire quell'uomo presentarsi in inglese e definirsi l'uomo di Holly.. era davvero una sorpresa! – Filippo Ronchetti, sono un amico di Holly - e si accinse a stringergli la mano.

Edward socchiuse gli occhi e lo guardò freddamente, strinse con forza e sogghignando malevolo quando vide l'altro stringere con forza la mascella – Strano, Holly mi ha parlato di un ex fidanzato di nome Filippo, non di certo un amico –

Holly boccheggiò cominciando a sudare freddo. Perché le sembrava di assistere silenziosamente ad uno scontro tra un guerriero ed un poveraccio mingherlino? Si sentiva l'osso conteso tra due cani, o peggio, un idrante su cui due cani facessero pipì per segnare il territorio..

- Cosa fai qui a Firenze? – li interruppe parlando per la prima volta a Filippo.

Filippo distolse lo sguardo dall'uomo per cui provava un senso di fastidio e timore – Oh, sono qui per lavoro. E visto che c'ero sono passato qui al cimitero per vedere la tomba di mio nonno –

- Ah capisco.. Hai proseguito negli studi oppure ti sei fermato? –

- Sto proseguendo gli studi, voglio specializzarmi lo sai. Tu invece? Non ti si è più vista in giro –

'' Bè dopo che mi ha mollata su due piedi con una scusa piuttosto idiota e aver perso i miei genitori di certo non aveva tutta questa voglia di rimanere! '' pensò infastidita.

- I miei genitori sono morti, io ero sola, perché sarei dovuta rimanere? – sibilò acida, facendolo arrossire e abbassare lo sguardo.

- Mi.. mi dispiace, non lo sapevo.. Avevo chiesto alla tua vicina di casa e mi disse che avevi traslocato ma non mi ha detto niente... -

- E perché avrebbe dovuto? Tu non eri nulla per me. Solo un conoscente! – disse fredda facendolo sobbalzare – Ora scusa, ma dobbiamo andare. Sai sono in vacanza con il mio fidanzato, e vorrei godermi questi giorni di tranquillità senza problemi –

- Holly... -

- Hai sentito la mia ragazza no? Quindi se non ti dispiace, noi continueremo con il nostro giro. Arrivederci e buon proseguimento – ringhiò Edward, stufo dei tentativi cretini che stava usando il tizio per avere un qualche contatto con lei. Con la sua donna!!

Filippo rimase in silenzio, accigliato. Avrebbe tanto desiderato poter fare due chiacchiere con lei. Poter riprendere i rapporti magari. Ma quell'uomo con lei, che sembrava più un cane da guardia che il suo ragazzo, non sembrava particolarmente incline a sopportare la sua presenza. Inoltre sembrava di gran lunga diverso da lui, emanava potere e crudeltà oltre ad avere molti più anni di loro. Non gli dava una bella sensazione, ma come poteva dirle una cosa del genere quando aveva perso ogni diritto su di lei ormai da due anni? Era vero, l'aveva lasciata e con una scusa patetica, e il giorno dopo se n'era già pentito amaramente. Ma lui da buon codardo quale fosse non aveva cercato di riallacciare i rapporti con lei, la evitava in ogni modo, e vedeva perfettamente quanto ciò la ferisse. Era sempre stata una ragazza timida e difficilmente faceva amicizia con gli altri, lui era stato uno dei pochi ad averla avvicinata e, quando l'aveva lasciata, tutti le avevano voltato le spalle.

Non si accorse nemmeno di essere rimasto solo.


- Sembrava volesse fare conversazione da te quel tizio – esclamò d'un tratto Edward rimasto in silenzio per molto tempo.

Holly si ridestò e lo guardò – Credo volesse solo impicciarsi degli affari miei – alzò le spalle – Lo ha sempre fatto con me fin dall'inizio. A proposito, mi spiace per... Per averlo dovuto incontrare, immagino non ti abbia fatto una buona impressione eh? Comunque non sapevo sapessi parlare in italiano! –

Lui le sorrise in risposta – Dopo ciò che mi hai raccontato, non mi avrebbe fatto buona impressione nemmeno fosse stato la reincarnazione di Gesù. E a primo impatto mi è parso un ometto senza spina dorsale. Parlo italiano come parlo francese, tedesco, spagnolo e russo. Nel mio lavoro preferisco avere più conoscenza dei miei avversarsi, e ciò includeva anche il parlare molte lingue. –

- Si capisco – sorrise a sua volta. Come è strano che abbia centrato in pieno Filippo... '' Holly, è un imprenditore! Dirige una grande azienda, se non sa lui riconoscere le persone con cui ha a che fare, chi può farlo? '' pensò.

Nessuno dei due volle affrontare il discorso con il quale si erano presentati. Passarono il resto della mattinata a parlare di cose più leggere, ma sembrava che una strana nube si fosse posata su entrambi, e quando si divisero nuovamente il macigno sui loro stomaci si era dissolto momentaneamente.

Edward era pensieroso. Aveva assunto un ispettore privato per la faccenda del negozio, e ciò che ne era uscito non aveva nulla di buono. Con uno strano presentimento, aveva chiesto ad un uomo di tenere sotto controllo l'edificio ed aveva notato due uomini appostarsi sempre lì. Ora voleva sapere chi diavolo fossero e capire chi li aveva mandati. Era stato per lo più un avvertimento, ma per chi? Per quale motivo distruggere il negozio se non quello di spaventare? Era la signora o Holly il vero obbiettivo? Non le aveva detto nulla, voleva tenerla al sicuro, tenerla il più a lungo possibile con lui e proteggerla perché sapeva che se l'avesse avvertita avrebbe cercato in tutti i modi di mettersi in mezzo. Doveva evitarlo.

Più pensava a come tenerla all'oscuro, più il discorso spinoso risultava pressante: l'aveva chiamata la sua compagna, e lei lo aveva chiamato il suo fidanzato. E non si era opposto, non si era nemmeno sentito a disagio e questo lo terrorizzava ancor di più!

Sospirò mentre si passava una mano tra i capelli, portandoli indietro e si mise a fissare un punto vuoto.


Holly stava girando senza meta per le vie della città, entrando in alcuni negozi e comprando dei souvenir da riportare a casa. Casa.. Per lei l'Inghilterra era diventata il suo nido sicuro, Firenze era ormai un punto lontano da ricordare in momenti di nostalgia. Stava guardando dei libri posti sugli scaffali alti della libreria e, individuato quello che desiderava, cercò di afferrarlo ma essendo troppo in alto non riusciva a raggiungerlo. Un braccio dietro di lei sbucò improvvisamente e afferrò il volume scelto; quando si voltò si trovò il viso sorridente di Filippo.

- Cercavi questo vero? –

- Che ci fai qui?! – chiese sbigottita. La seguiva? E che diamine!

- Ero venuto a prendere dei libri che ho ordinato una settimana fa. – le disse porgendole il libro.

Lo afferrò con troppa foga – Perfetto, grazie per avermelo preso. Ci vediamo – lo aggirò e tentò di uscire di lì e lasciarlo alle spalle. Evidentemente non doveva andare così perché Filippo le afferrò il polso con energia, lo guardò allucinata alzando un sopracciglio e guardando quella mano come se volesse incenerirla.

- Vorresti venire.. a bere un caffè? Per favore... Vorrei parlare un poco con te Holly –

- E perché? Io non ho nulla da dirti Filippo! –

- Ma io si! Per favore.. –

- Cosa? Vorresti parlare per lavarti la coscienza? Bè troppo tardi! Non ho alcuna intenzione di ascoltare le tue stronzate! –

- Da quando sei così... -

- Cosa? Sboccata? Forse semplicemente sono stanca di quelli che mi tengono e poi mi gettano come se niente fosse! Forse dopo due anni mi sono resa conto che essere buona e tranquilla non mi giova in alcun modo! – esplose lei, fissandolo con freddezza dopo essersi staccata con forza dalla sua presa.

Filippo sospirò e scosse il capo, sembrava esausto – Hai ragione. Holly mi dispiace, non puoi nemmeno capire quanto. Me ne sono pentito il giorno stesso quando ti lasciai con quella scusa idiota, ma da bravo codardo qual ero non sono tornato indietro e ti ho addirittura tenuta alla larga. Non mi sono comportato bene con te lo so, per questo vorrei poter rimediare.. –

- Rimediare? E in che modo, bevendo un caffè? – rise sarcasticamente – Ma per favore! Non prendermi per il culo, vuoi solo lavarti la coscienza perché mi hai visto felice con un uomo che non sei tu! E' questa la verità! Per te non ero mai all'altezza, di nessuno nemmeno di te; vedermi dopo due anni con qualcuno accanto, felice e non depressa perché tu mi hai abbandonato dopo il tuo squallido tradimento con una scusa patetica, ti rode parecchio! Bè mi dispiace, ma sono felice con Edward, mi tratta come tu non hai mai fatto, ho un lavoro che amo e sono più sicura di me stessa! Perciò vaffanculo Filippo, vaffanculo tu e le tue scuse sterili e il tuo fottutissimo caffè! – soddisfatta andò a passo spedito di diresse al bancone, pagò e a testa alta uscì per non voltarsi più indietro nemmeno una volta.



Perdonatemi il grandissimo ritardo, ma ero, anzi sono bloccata! Abbiate pazienza, perchè ho paura che aggiornerò con grande ritardo anche la prossima volta. Spero solo di non doverla sospendere e riprendere in mano più avanti...

Un bacione

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro