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Capitolo 37

«Adesso tocca a te» incito Mason alzandomi e sedendomi sul divano, «Devo proprio?» domanda incerto. Gli do una spinta leggera e allora va davanti al piano.

«Sinfonia numero nove?» propone voltandosi verso di me. Annuisco e posa le dita sui tasti.

Ho sempre voluto qualcuno con cui condividere la mia passione per la musica. Ho pensato che se avessi davvero avuto un uomo nella mia vita avrei voluto che amasse suonare quanto me. E ora che guardo Mason e lo ascolto mi sento felice e credo di aver trovato quella persona per me.

Guardo la sua schiena e vorrei solo poter vedere i suoi occhi verdi.

Allora mi alzo e mi siedo vicino a lui che mi rivolge lo sguardo, così mi godo quello spettacolo verde e per un secondo mi sento Jane.

Ha detto che gli occhi di Harry erano la cosa più bella del mondo, ma per me non sono gli occhi di Mason la cosa più bella del mondo: è Mason Lewis la cosa più bella del mondo.

Lascio che finisca di suonare attendendo con ansia quel momento e, quando l'ultima nota riecheggia nella stanza, gli prendo il viso e lo bacio.

«Pensi che ce la farà?» domanda Crystal nervosa aprendo una bottiglia di vino, «Certo che ce la farà, è Jane» la rassicuro.

«Perché non dovrebbe farcela?» chiede Mason venendo in cucina per prendere i tovaglioli.

«Harry viveva due palazzi distante dal nostro. Ora nel suo appartamento ci vive Miley con Xavier,ma Jane non ci è più stata da quando è scappata da Alex il giorno della morte di Harry. Ho paura che non riesca a venire.»

Mason le posa una mano sulla spalla leggermente imbarazzato, «Conosco poco Jane ma sono sicuro che ce la farà. Ha Alex vicino e mi fido di lui, è mio amico quindi starà bene con lui.» Lei gli sorride.

«Mia madre conosce il rettore della Columbia, ha salvato sua moglie da un cancro enorme al cervello l'anno scorso e lui farebbe di tutto per lei» parla Crystal lasciando Mason confuso.

«Può farti riammettere se ti va» propone a Mase che resta a bocca aperta.

«Potrei tornare a studiare?»

Lei annuisce.

«I-io mi trasferisco a Toronto tra due settimane.»

Succede tutto in un millesimo di secondo: la bottiglia che Crystal ha aperto e che io avevo in mano per portarla sul tavolo cade sul pavimento bianco e si frantuma in mille pezzi come il mio cuore in questo momento.

Guardo mortificata Crystal che non ci ha nemmeno fatto caso e che si risveglia solo quando il campanello di casa suona. Cole apre la porta e viene da noi.

«Che è successo?» domanda preoccupato.

«Mar stai bene?»

Mi prende per le spalle vista la mia espressione sconvolta.

«Marika senti...» inizia a parlare Mason.

«Zitto!» lo ammonisco.

Fa un passo indietro abbassando la testa. Prendo un respiro profondo e allontano tutti da me.

«Perché non me l'hai detto?» domando andando davanti a lui,

«Mi ha chiamato il mio agente appena sono arrivato a casa e me l'ha detto.»

Sorrido.

«Sono fiera di te Mason.»

Lui alza la testa, «Non sei arrabbiata?»

Corrugo la fronte, «Perché dovrei? Realizzi il tuo sogno... Giocare nei Toronto Argonauts è una grande occasione, lo sai.»

Lui sospira, «Tu sei una grande occasione, non giocare a football.»

Mi accarezza la guancia guardandomi sconfitto.

«Non voglio andare, non voglio stare senza di te Marika» mi confida,

«Io credo che tu debba andare Mase» dico.

«Toronto è una bella città e non sprecare una grande opportunità solo per me.»
«Ma sprecherei te se accettassi!»

Scuoto la testa, «Il contratto dura tre anni!» esclama «Vediamo come va ok?» propongo.

Poi ci scordiamo di quello che è successo e andiamo da Jane. "

«Si, ci sono passata» dice senza darci neanche il tempo di porgerle la domanda.

«Mi sono fermata e ho sorriso. Quando è morto mi sono detta che un giorno avrei pensato a lui o sarei passata in posti che me lo ricordavano e avrei sorriso. Lo sto facendo. Sono passata davanti al suo appartamento e ho sorriso davvero. Harry mi manca e mi mancherà per sempre, l'ho amato e mi ha salvata, ma lo voglio ricordare col sorriso. Merita di essere ricordato come una cosa bella che mi ha migliorato la vita.»

Io e Crystal le sorridiamo e la abbracciamo, «Io vado dalla bambina allora» annuncio per poi dileguarmi fino alla camera dove Rose sta nella sua culla ridendo mentre guarda i disegni sul soffitto.

La prendo tra le braccia e mi siedo sulla sedia a dondolo giocando con le sue manine.

Il campanello suona di nuovo e mi alzo portando la bambina con me. Ad entrare sono Miley, Ashley, Cristina con Jasmine tra le braccia e Xavier.

Jane li guarda stupida.

«Che ci fate qui?»

Xavier fa un passo avanti, «Crys ci ha invitati, è tanto tempo che non stiamo un po' insieme per davvero no?»

Jane annuisce e va ad abbracciarli uno per uno.

Sono andati da lei per il suo compleanno ma è stato diverso.

«Ti abbiamo vista passare davanti all'appartamento» dice Miley mentre Cristina mi saluta con un abbraccio.

«Si, ce l'ho fatta.»

Miley le posa una mano sul braccio e poi fa un passo avanti. «Lui mi manca da morire» confessa.

«Manca da morire anche a me. Ma dobbiamo ricordarlo come una cosa bella nelle nostre vite.»

Entrambe scoppiano a piangere e allora Xavier va da loro stringendole tra le sue braccia. Ogni volta mi stupisco di come lui e Miley affrontino tutto quello che viene detto su di loro.

Xavier è un personaggio famoso figlio di due persone altrettanto famose e loro due sono finiti diverse volte sui giornali soprattutto quando si è scoperto che sono cugini.

Poi Xavier ha detto pubblicamente di essere stato adottato parlando anche di Harry.

Quando ho visto quell'intervista in televisione ero con Jane e abbiamo pianto insieme.

Harry viene ricordato come la persona che ha salvato Jane, come la persona straordinaria che era.

Questa è la cosa più importante: che Harry non sparisca dalle nostre menti.

Lui è stato importante nelle vite di tutti noi, anche nella mia che non lo conoscevo.

Harry Castle è morto per salvare Jane da Luke e per me è la cosa migliore che una persona possa fare per me.

Ha salvato la mia migliore amica e purtroppo non potrò ringraziarlo direttamente, ma spero che lui sappia quanto gli sono grata.

Ci sediamo a tavola tutti insieme e ci godiamo la serata.

Non riesco a fare a meno di pensare che Mason se ne andrà, ma deve farlo. Lui non mi impedirebbe di partire e io non voglio farlo con lui.

Sono così fiera dei traguardi che ha raggiunto impegnandosi costantemente senza mollare mai.

Ricordo ogni momento della sua carriera: la stanchezza dopo gli allenamenti, le lacrime dopo le sconfitte, i sorrisi dopo le vittorie.

Solo adesso capisco che lui ha condiviso momenti importanti della sua vita con me e sono felice di avere un ruolo così rilevante per lui.

Gli prendo la mano sotto il tavolo e lui la stringe forte.

Mi sento a casa.

Allora mi appoggio con la testa alla sua spalla e rido alle battute di Xavier.

«Davvero posso venire?» domanda Jane incredula a Miley, «Certo» le risponde divertita.

«Mar verresti con me?»

Annuisco.

Alex e Mason ci aspettano restano con Cole, Ashley, Cristina, Crystal e le bambine.

Jane mi stringe forte la mano quasi da farmi male, ma io ricambio la stretta ugualmente perché so che ne ha bisogno.

«Pos-» Miley la interrompe.

«Vai dove vuoi ok? Non c'è bisogno di chiedere.»

Jane le sorride e mi porta con sé lungo un corridoio.

Xavier e Miley sono dietro di noi e restano nel silenzio più assoluto.

Jane apre una delle tante porte bianche e entriamo in una camera da letto con un'enorme vetrata da cui c'è una vista davvero mozzafiato.

Resto letteralmente a bocca aperta mentre una lacrima solitaria solca la guancia di Jane che mi lascia e si siede sul letto.

Guarda la foto sul comodino che ritrae Xavier e Harry in una piscina, studio la sua espressione serena e mi rendo conto di quanto abbia reso felice Jane.

«Voi dormite qui?»  domanda Jane a Miley che scuote la testa.

«Non ce la farei. Stiamo nella vecchia stanza di Xavier.»

Lei annuisce e si alza.

Mentre usciamo si volta un'ultima volta con un sorriso triste sul volto a guardare il letto.

L'ultimo posto in cui sono stati davvero felici.

Poi mi racconta ogni cosa che hanno fatto nelle stanze. Mi parla di quando hanno cucinato il sushi, di quando hanno guardato "Romeo e Giulietta" insieme.

Poi arriviamo al salotto.

«Su quel divano ci siamo baciati per la prima volta. Poi sempre lì gli ho detto la verità su Luke e abbiamo anche ballato in questa stanza» dice con voce rotta.

Xavier le posa un braccio sulla spalla stringendola a sé.

«Grazie di aver fatto tutto questo per Harry» mormora.

«Avrei potuto fare di più. Impedirgli di aiutarmi.»

Xavier sorride.

«Harry ti amava più di ogni altra cosa» le ricorda.

Miley si fa avanti, «L'altro giorno ho trovato questo sotto il letto di camera sua e penso che sia per te.»

Le porge un foglio stropicciato e mi metto dietro a Jane per leggere cosa c'è scritto.

Cara Jane,
adesso io sto preparando le valige mentre tu mi aspetti. Questa lettera te la darò una volta arrivati a Verona, tra poco ti dirò che andremo lì. Non puoi nemmeno immaginare quanto io sia fiero di me perché tu hai scelto di partire insieme. So cosa hai affrontato e voglio solo che tu possa dimenticare tutto il dolore che Luke ti ha provocato e sarò con te, sempre. Perché Jane, io ti amo così tanto. Nonostante tutto siamo riusciti a stare insieme, manca solo l'ostacolo finale, ma alla fine so che lo supereremo insieme. Perché quell'amore complicato di cui parli è il nostro, e ti giuro che farò qualsiasi cosa per vederti sorridere. Lo avrei fatto anche se non avessi scelto me. Ma io ti ho sempre scelta; ma soprattutto ti scelgo ora che lascio tutto per stare con te. Non dovrai mai sentirti in colpa perché la mia felicità sei tu e non potrei desiderare di meglio di una vita con te. Mi mancherà la mia famiglia, i miei amici, ma in compenso guadagno te. Sei la cosa migliore che mi potesse succedere. Prima di lasciare definitivamente questa città che ha fatto da sfondo alla parte burrascosa del nostro amore voglio lasciarti un'ultima frase di Shakespeare, ma ti giuro che ogni mattina troverai un bigliettino con una frase per te sul tavolo della colazione. Te lo prometto Jane. Facciamo le ultime due frasi. "Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte. W.S." Però Jane io ti chiedo di non andartene, di restare con me. "L'amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri; se si dissolve, è fuoco che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti; s'è ostacolato, è un mare alimentato dalle lacrime degli stessi amanti. Che altro è esso? Una follia segreta, fiele che strangola e dolcezza che sana. W.S." Due frasi da Romeo e Giulietta, e adesso andremo nella città dell'amore: la loro città. Voglio passare il resto della mia vita con te. Ti amo più di ogni altra cosa,
Harry

E alla fine ha passato il resto della sua vita con Jane, perché meno di un'ora dopo è morto.

Credeva che quello fosse il loro ultimo ostacolo e che poi sarebbero stati felici, ma si sbagliava.

Jane sorride tra la lacrime e anche io, in fretta, asciugo le mie.

«Lui mi amava così tanto» sussurra stringendo forte la lettera.

«Ti ama ancora Jane.»

Lei ripiega il foglio e poi il campanello suona.

Sono Alex e Cole.

«Andiamo a casa?» propone Alex a Jane. Lei annuisce.

«Devo farti leggere una cosa.»

Allora loro due se ne vanno felici, insieme.

Io invece torno verso l'appartamento di Crystal e Cole con lui che mi dice che Mason è ancora lì.

Arrivati davanti al palazzo lui mi ferma.

«Mar ti voglio davvero tanto bene» mi confida.

«Ti voglio bene anche io Cole.»

Lui mi stringe forte a sé e poi parla nuovamente: «Sei la mia migliore amica.»

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