Capitolo 20
Harry Castle ha avuto un ruolo essenziale nella storia di Jane. Quando lui era ancora in vita lei era molto confusa e non riusciva a capire veramente l'amore fino in fondo. Poi la sua vita è cambiata radicalmente, è stata completamente stravolta. La morte di Harry, l'arresto di Luke e l'amore per Alex. Tutto insieme a rendere la vita di Jane qualcosa di nuovo. Quando Harry e Jane si sono conosciuti lei credeva di amarlo. Per molto tempo è stata convinta che lui fosse il suo Romeo visti i bigliettini con quelle frasi straordinarie tramite il quale Shakespeare ha fatto commuovere davvero tante persone; ma quando Harry le è stato portato via e la loro storia d'amore si è conclusa in modo tragico con la morte proprio come quella di "Romeo e Giulietta". Harry è morto e la vita di Jane è cambiata. Da questo avvenimento è partito tutto. Se Harry non fosse morto Jane non avrebbe denunciato Luke, che era il suo assassino, e non avrebbe capito che Alex è la persona giusta per lei. Jane ha amato Harry, ma è stato un amore passeggero non paragonabile a quello di Alex. Un amore che le ha fatto capire tante cose su se stessa e che le ha infondato il coraggio grazie al quale ha denunciato Luke. Parlare di Harry all'inizio per Jane è stato doloroso, ma ha imparato ad accettarlo. So che lo amava, non quanto ama Alex, ma l'ha amato. Lui si è sacrificato per lei e gli sarà eternamente grata; so che spesso si sente in colpa perché ha comunque avuto la forza di innamorarsi di nuovo dopo di lui e dopo Luke, ma è una cosa che dura pochi secondi perché poi ricorda di quanto Harry la amasse. Lui sarebbe felice per lei e avrebbe voluto il suo bene. Harry era quel tipo di persona che ti lascia andare per vederti sereno, sarebbe colui che ti fa stare con un altro anche se ti ama da impazzire. Ha lottato per Jane ma se lei glielo avesse impedito lui si sarebbe fatto da parte senza protestare. Se lei avesse scelto Alex da subito, cosa su cui ragiona spesso pensando che lui si stuferà di lei anche per quello, Harry l'avrebbe lasciata fare. Avrebbe sofferto ma alla fine si sarebbe ripreso. Non so se sia giusto così. Io non sono come Harry perché volevo lottare per Paul, poi mi sono accorta che sarebbe stato un grave errore perché lui mi aveva tradita. Ho provato a lottare per Simon , l'ho chiamato e gli ho lasciato centinaia di messaggi a cui non ha risposto e sono stata tentata ad andare da lui in America. Però un po' di dignità l'avevo ancora e non l'ho fatto. Mi sono ripresa e sono andata avanti con la mia vita dicendo ufficialmente addio all'amore. Ed eccomi qui, due anni dopo, a pensare a quanto faccia schifo l'amore e a quanto sia strano. Perché ora vorrei baciare Scott ma in teoria sono arrabbiata con lui perché mi ha mentito e perché voleva buttarmi dentro un casino in cui non volevo assolutamente entrare.
E invece eccomi qui, davanti alla porta di casa di Jane, che mi ha mentito, per dirle la verità; la bugia di Scott mi ha fatto capire che la sincerità è importante ed è altrettanto importante parlare. La prima regola per mantenere un rapporto, di amore o di amicizia, sano è dire la verità. Io sono sempre stata una persona sincera, ho sempre adorato dire alle persone quello che pensavo senza essere scortese e soprattutto se mi veniva richiesto. Quando Scott mi ha mentito ho capito che dovevo parlare con Jane senza provare ad istigarla a dirmi la verità dicendo che mi trasferirò vicino a lei e Alex. Quindi busso e lei mi apre con un paio di pantaloncini viola pastello e un top bianco che le lascia scoperto l'ombelico, questo abbigliamento mette in mostra l'abbronzatura e tutto il sole che ha preso. Inizialmente resta scioccata alla mia vista, ma poi mi sorride raggiante e si sistema una ciocca di capelli scuri dietro l'orecchio. Mi guarda con occhi vispi e fa per abbracciarmi. Stranamente la lascio fare e inspiro il suo odore di shampoo al miele. Si sente che ha appena fatto la doccia visto che ha ancora i capelli leggermente umidi.
«Vuoi entrare?» domanda allontanandosi da me continuando a tenermi le mani sulle spalle. Ne sposta una per sistemarsi di nuovo quella ciocca fastidiosa e noto che le unghie sono smaltate di nero e che ha un anello all'anulare. Vado nel panico. Non può averlo fatto vero? Poi capisco che quella è la mia sinistra e quindi che è la mano destra di Jane e quello non è un anello di fidanzamento, ma un innocuo anello con una piccola pietra verde. «Ti piace? Me l'ha regalato Alex per il compleanno.» Allunga il braccio per farmelo vedere meglio, «Si è davvero bello. Sei sola?» Annuisce e mi fa spazio per permettermi di entrare. Ci sediamo sul bancone in cucina, «Vuoi qualcosa da bere?» Scuoto la testa e lei allora si siede davanti a me mettendo al centro del bancone un contenitore giallo con dentro quei biscotti che lei e Alex hanno fatto quella sera in cui io e Crystal siamo andati a cena da loro per la prima volta. Ne mangio due visto che sono davvero buonissimi e li ho cucinati tutte le settimane e resto completamente in silenzio per un po'. È Jane a parlare per prima, «Che è successo l'altro giorno?» chiede facendomi alzare lo sguardo. Poso la metà del biscotto rimasta sul bancone. «Lo so Jane, so la verità.» Spalanca gli occhi e nei suoi occhi leggo la preoccupazione, «T-tu c-come lo sai?» balbetta «Me l'ha detto Cole.» Aggrotta le sopracciglia, «Alex lo ha detto a Cole?» Sollevo le spalle perché sinceramente non so come il marito di Crystal lo abbia scoperto. «Cioè veramente Alex ha chiamato Cole per dirglielo?» Annuisco, a quanto pare si. «Ma quando?» domanda, «Non lo so, ha avuto tempo per chiamarlo no?» Finisco la metà del biscotto avanzata. «Probabilmente lo ha chiamato stamattina andando al lavoro, ma non capisco perché Cole abbia dovuto dirtelo.» Stringo le labbra, se non me lo avesse detto starebbe ancora mentendo, «Aspetta.» La guardo «Stamattina?» Replica con uno sguardo ovvio «Che cosa pensi che mi abbia detto Cole?» le domando cercando di non mostrare la mia confusione. «Non ti ha detto che stanotte io e Alex abbiamo fatto sesso? Mi sembra strano che Crystal non mi abbia ancora chiamata.» Spalanco la bocca per lo stupore. «Avete fatto cosa?» domando alzando il tono di voce. «Aspetta che cosa ti ha detto Cole?» Allunga il collo verso di me come se facesse fatica a sentirmi; prendo un respiro profondo «So che resterai a Miami.» Si passa una mano tra i capelli e sospira, «Non sapevo come dirv-» Scuoto la testa «No Jane, non trovare scuse. Sono felice che tu e Alex abbiate fatto questo passo e so che lo ami. Ma io pensavo che avessi imparato» mormoro.
«Che cosa dovrei avrei imparato?»
«Non devi cambiare la tua vita per un uomo. Tu lo hai fatto per Luke, sei andata a New York per lui, ma pensi che sia giusto farlo per Alex? So che lo ami e io penso che lui sia una persona meravigliosa,ma dalla tua esperienza non hai paura? Non hai paura che siano uguali? Che Alex possa essere esattamente come Luke?»
Con la mano si sfrega gli occhi lucidi, «C-come puoi anche solo pensarlo?» sussurra con il dolore nella voce. «Io ho paura per te Jane» confesso. «Lui mi ama» sibila a denti stretti «Anche Luke ti amava!» Mi alzo di scatto facendo cadere lo sgabello che produce un rumore assordante che, in condizioni normali, mi farebbe tappare le orecchie. Ci sono due secondi di silenzio in seguito a quel frastuono. «Cosa vuoi capirne tu dell'amore? Tu che te ne sei sempre fregata. Essere una donna forte e indipendente non significa schifare l'amore. Se non riesci ad accettare che Scott voglia stare con te allora non stare con lui, ma non trovare la scusa di Tom per-» La interrompo con un cenno della mano «Tu lo sapevi.» Si alza e fa un passo indietro deglutendo. «Su quante cose mi hai mentito?» le chiedo mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime. «Non mi hai detto di una cosa importante come il passo avanti con Alex. Non mi hai detto che non tornerai a New York e non mi hai detto di Scott» sbotto, «Tu hai abbastanza problemi di tuo e io non voglio incasinarti ancor di più!» prova a dire, «Sei la mia migliore amica Jane. Sei mia sorella e io mi prendo il peso dei tuoi problemi. Mi prendo quello dei problemi di Crystal perché lei lo fa con i miei. Se non vuoi che lo faccia allora vattene. Vivi la tua vita ma non venirti a lamentare perché vorresti essere come me che non ho bisogno di un uomo al mio fianco per essere felice.» Afferro la borsa dal pavimento e la metto sulla spalla, «E quando Alex ti farà soffrire, quando ti mentirà perché l'amore è così allora io non ci sarò. Smetto di prendermi il peso dei tuoi problemi.» Si appoggia sconfitta al bancone, «Come fai a sapere che Alex non è come Luke? Come fai a sapere che non era Harry l'amore che volevi? Harry è morto per te, Alex ti ha solo dato una casa e ti è stato vicino al processo. È scappato quando siamo andati da Luke. Harry ha perso la vita!»
Qualcuno dietro di noi si schiarisce la voce e io mi volto di scatto. Alex è lì in piedi con la cravatta blu allentata che mi guarda con la delusione negli occhi. Guardo Jane che sta piangendo. «Forse è meglio che tu vada Marika» suggerisce lui. Ma prima di farlo, «Sei un codardo Alex. Lo sei perché non hai nemmeno il coraggio di dire ad alta voce che Luke ti manca. Cazzo manca anche a me Luke!» grido mentre la borsa cade nuovamente per terra. «Pensi che non mi manchi? Lui era il mio migliore amico ma ha fatto soffrire Jane. Lui è un assassino!» Si mette le mani tra i capelli tirandoli leggermente. Guardo di nuovo la mia migliore amica. «Come fai ad essere sicura che sia Alex quell'amore complicato che cercavi e che non fosse Harry?» Ma non le lascio il tempo di rispondere. Prendo la borsa e supero Alex di corsa. Esco dalla casa lasciando la porta spalancata dietro di me. «Marika!» Mi volto restando impalata in mezzo al marciapiede. «Mar io ti ho sempre detto che penso che l'amore sia complicato e lo sai. Alex è quell'amore complicato che cercavo, c'è un ma. Il ma è che l'amore con Harry era complicato e basta; però con Alex è diventato semplice. Quando trovi la persona giusta tutto diventa facile. Tu la guardi e pensi a quanto tu sia fortunato ad averla in incontrata e senti di essere in Paradiso. Io quando guardo Alex vedo questo, vedo la cosa migliore che mi potesse capitare. Vedo Alex King e mi sento felice, vedo Alex King e vedo il Paradiso. Io vedo quell'amore complicato che improvvisamente diventa semplice quando incrocio i suoi occhi azzurri. Ecco cos'è l'amore Mar. Tu provi questo quando guardi Scott?»
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