Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 13

E l'ho fatto. Mi sono sentita in colpa nei confronti di Scott perché l'ho lasciato a Miami per la mia vita newyorkese e poi sono finita al gate in attesa di salire su un volo per Los Angeles. «Ma avevi detto che avresti iniziato le lezioni» mi ricorda Scott, «Ed è vero... Ma Crystal ha partorito e non può vedere sua figlia, ha bisogno di me.» C'è un attimo di silenzio. «Tu lo hai fatto per Jane e lo stai facendo per Crystal, ma pensi che loro lo farebbero per te?» E ci penso, ma arrivo ad una conclusione ricordandomi quando Jane e Crystal ci sono state per me.

16 dicembre 2016, Copenaghen
Ho scelto di venire in Danimarca per lasciarmi tutto alle spalle e, ovviamente, non ha funzionato. La mia vita non può andare bene. «Non ce la faccio più Crystal» continuo a piangere seduta sul letto del mio appartamento. «Mi manca casa, Simon è uno stronzo e voglio tornare indietro. Mi manca Cara e voglio parlare con Jane» mi lamento. «Senti Mar. Sei anadata a Copenaghen per la musica, Simon non conta. Jane non vuole saperne di noi secondo me, ce la faremo insieme» mi rassicura. «Mi manchi così tanto Cryst.» Ma lei sembra non ascoltarmi nemmeno, «Mia madre mi sta chiamando, ci sentiamo domani. Ciao Mar.» Non mi lascia neanche il tempo di rispondere che riattacca. Ci resto decisamente male ma faccio finta di niente andando a farmi una odccia. Mi sento sola. Quando esco spero di trovare una notifica di Simon, il ragazzo con cui sto adesso, o almeno credo di starci. Con Paul non è andata bene ma almeno non mi sono pentita, non gli ho dato nulla di me di tanto importante, ma lo avrei fatto uan volta partiti. Ma l'ho fatto con Simon. Stiamo insieme da un po' e le cose tra di noi vanno a gonfie vele, ma prima abbiamo avuto un litigio perché non voglio portarlo a conoscere la mia famiglia quando andrò in America, ma era un brutto momento che lui non ha rispettato. Non mi va di pensarci. Ma poi perché dovrei farglieli conoscere? Non so quando andrò a Charlotte e stiamo insieme da troppo poco, troppo poco tempo per presentarlo ai miei dopo Paul. Quindi a lui questa cosa non è stata bene e ora non mi parla da quattro giorni. Provo a chiamarlo per l'ennesima volta ma anche adesso squilla a vuoto. Vado a dormire davvero triste.

Ogni tanto succedono cose che ti rendono felice. Quello che doveva rendermi felice al mio risveglio, nel tardo pomeriggio perché non sono risucita ad addormentarmi fino alle sei del mattino, doveva essere un messaggio di Simon in cui diceva di vederci stasera. Posso dire di aver trovato di meglio? Mi sono alzata e sono andata in cucina per mangiare qualcosa. A preparare dei pancake ho trovato la cosa migliore del mondo: Crystal. «Crys!» esulto. Lei si volta di scatto e ci abbracciamo forte; non ci vediamo da mesi e sembra passata letteralmente una vita. «Che ci fai tu qui?» le chiedo tenendola per le spalle e guardandola con gli occhi spalancati per la sorpresa. Le tasto il viso per assicurarmi che sia vera. «Avevi bisogno di me. Stavi male e sono venuta qui» spiega semplicemente, «Fino in Danimarca?» Annuisce «Dio quanto ti voglio bene!»

12 luglio 2014, Londra
«Posso sempre richiamarlo, oppure fargli una sorpresa e andare da lui» propongo facendo sbuffare la mia amica al telefono. «Marika è passato un mese. Lui ti tradiva. Perché non ti godi la tua vacanza a Londra?» domanda. «Avevo detto a mia madre di prendere la stanza con il pianoforte e non ce l'hanno data, quindi non posso suonare e credo di poter morire adesso.» Ridacchia. «Mar qui è ora di cena, ti chiamo domani ok?» Le rispondo che è perfetto e ci salutiamo. Vado a sgranocchiare qualcosa dal frigo bar e poi mi butto sul letto a pensare. Al pomeriggio faccio un giro della città senza i miei genitori e mi viene voglia di chiamare Paul, ma mi trattengo per quanto detto da Jane. Torno verso sera in hotel e i miei non sono ancora tornati dalla visita al Madame Toussou. La camera è strana. Il motivo è più che evidente. Una tastiera è posizionata al centro. La guardo confusa pensando che sia un regalo di mia madre, «Avevi detto che ti mancava suonare e ch eti mancavo io, quindi eccoci qua.» Jane spunta dalla porta del bagno. «Oddio.» Le butto le braccia al collo, «Perché sei venuta fin qui?» Ridacchia, «Avevi bisogno di me. Stavi male per Paul e ti mancava la musica così eccomi qua.» La porto sul letto dove ordiniamo dei dolci con il servizio in camera mentre guardiamo la tv britannica. «Grazie J» le dico. «Prego Mar. A questo servono le migliori amiche.»



3 agosto 2019, New York
«Si, loro lo hanno fatto per me. Hanno atraversato l'Atlantico per venire da me. Hanno cambiato continente. Si vado da Crystal» dico, «Ma sei appena tornat-» Lo interrompo. «Scott sono venuta a Miami solo per Jane e parto perché Crystal ha bisogno che le stia vicina. Quindi non rimanerci male se non sono rimasta a Miami perché avevo lezione e ora sto andando a Los Angeles. Tu vieni dopo le mie amiche, loro sono al primo posto per me.» Non risponde, rimane in silenzio. Il mio volo viene chiamato. «Ora devo andare» lo saluto, «Mar io...» Non gli lascio il tempo di finire, «Scott devo andare. Non importa, ti chiamo quando posso.» Sento che dice qualcosa, ma riattacco senza ascoltarlo. Mi sento in colpa ma cerco di non farci caso.



Non mi pento di essere venuta a Los Angeles anche se ora sono davvero sfinita per il volo. Trovo Cole davanti all'aeroporto. Lo abbraccio forte, non mi aspettavo che venisse a prendermi. «Siete riuscite a vederla?» gli chiedo mentre carica la mia valigia nel portabagli, «Oggi.» Sorride tra sé e sé, «Quindi potrai vedrla anche tu.» Saliamo in macchina. «Sono così felice» ammetto. «Cosa mi racconti?» Così gli parlo di tutto quello che è successo da quando non ci vediamo, l'ultima volta non è stata delle migliori. «Pensi che abbia sbagliato io?» domando quando ci fermiamo ad un semaforo rosso. «Devi capire che lui c'è rimasto male perché lo hai lasciato a Miami all'inizio della vostra storia per l'università e poi hai attraversato l'America per venire da noi. Aggiungerei che gli hai anche detto che lui non verrà mai messo sullo stesso piano di Crystal e Jane» dice, «Ok, ma tu pensi di essere sullo stesso piano di me e Jane per Crystal?» Ci pensa un po' su, «No sinceramente no» risponde. «Allora dovrebbe capirlo anche Scott. Noi tre ci mettiamo al primo posto perché siamo la cosa più importante l'una per l'altra. Ora Crystal ha una figlia che sarà al primo posto per noi come lo è per lei. Voi verrete sempre dopo. Solo Jane ha messo Luke al primo posto e se n'è pentita. Scott dovrà convivere con questa cosa se vuole stare con me», ed è vero. Le mie migliori amiche sono la cosa più importante per me e Rose farà parte del nostro gruppo. Non rischierò di perdere le mie amiche per un ragazzo, mai e poi mai.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro