"dove vai?"

"non ti interessa"

"almeno slegami, altrimenti non aveva senso farmi salire"

Chiude la porta e va via. Mi ha legato alla sedia della cucina. Muovo i polsi su e giù cercando di rompere la corda ma con falliti risultati.

Dopo quasi due ore torna a casa e fa finta che io non esista. Quando viene dietro di me per slegarmi nota il sangue colante dai miei polsi.

"che hai fatto?"

"niente"

"non ci credo"

"dove sei stato?"

"al supermercato"

"non ci credo"

"come ti pare"

Mi slega.

"ti do mezz'ora, poi torni qui"

"posso almeno uscire in veranda?"

"no"

"cosa posso fare?"

"niente"

"fammi tornare a casa"

"Scordatelo. Più me lo chiedi più aumento la tua permanenza qui"

"che palle"

Mi guarda e mi fa sedere sul divano.

"almeno dimmi come ti chiami"

"no"

"io sono Ermal"

"auguri"

"ho trent'anni, tu?"

"la stessa età di mia nonna"

"io non sono proprio italiano. Mi sono trasferito da piccolo con mia madre"

"la mezza morta, giusto?"

"non parlare così di mia madre!"

Mi guarda e non dice niente. Io mi risiedo e mi guardo intorno.

"tu fai il calzolaio, giusto?"

"si"

"ti porto la roba qui e lavori. Assumo gente che lavori al posto tuo, io porterò le scarpe in negozio. Perché quando uscirai da qui sarai senza soldi e io non ti do i miei"

"almeno faccio qualcosa"

Fa tanto il duro ma ogni tanto si dimentica che ha la maschera e si comporta come se niente fosse.

Ma io non continuerò così. Io non voglio stare attento a cosa dire e cosa no, prima o poi cederà.

Basta solo insistere.

Si butta sul divano e io mi metto vicino a lui. Mi guarda mezzo schifato e si sposta di qualche centimetro e io mi riavvicino.

Si ripete la stessa scena finché non arriva all'altro bracciolo del divano. Lì si alza sbuffando.

"hai rotto le palle"

"sei ridicolo"

"tu lo sei"

"no, ti sbagli. Guardati, hai paura solo a starmi vicino perché temi che possa 'contagiarti'. Sei tu quello ridicolo che crede a queste scemenze"

"ho sentito Marco"

"e?"

"lui sta andando in America, così ti lascerà stare. Appena sarà andato via ti lascerò tornare"

"che cosa?"

Mi fa alzare e mi lega di nuovo alla sedia.

"cosa stai facendo?"

"gli pagherai tu il viaggio"

"non se ne parla! Va via senza di me?"

"si"

"non è vero, lui non lo farebbe mai!"

"ma ancora non capisci?"

"capire cosa?"

"a lui non importa di te!"

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Ciao a tutti❤️ scusate la lunghissima assenza ma tra gli impegni e la mancanza di ispirazione a causa di varie cose non sono mai riuscita a riprendere. Ma adesso sono motivata a riprendere il mio ruolo da scrittrice e cercherò di essere presente il più possibile, se vi va sto aggiornando anche "due eroi" e "il tuo nome"❤️