Non siamo soli
Il tempo sembra rallentare mentre Aileen li fissa, il cellulare stretto nella mano come una bomba pronta a esplodere. La musica e i rumori della festa si affievoliscono, diventando un sottofondo lontano. Gli occhi di Chris sono incollati su Aileen, il suo corpo teso, come se fosse pronto a scattare.
"Sai, Chris," comincia Aileen, con una calma inquietante. "Mi sono sempre chiesta perché fossi così legato a Noah. Perché, nonostante tutto quello che abbiamo passato, c'era sempre lui di mezzo." Fa una pausa, guardandomi con uno sguardo che mi fa gelare il sangue.
"Ma poi," continua, "ho capito. Non era solo una questione di amicizia. Non era solo che Noah fosse speciale per te. C'era qualcos'altro. Qualcosa che mi hai nascosto per tutto questo tempo."
Sento Chris irrigidirsi accanto a me. Non ho bisogno di parlare per capire cosa sta pensando. Sa cosa Aileen sta per dire, e sa che potrebbe cambiare tutto.
"Aileen, questo non è né il luogo né il momento per..." comincia Chris, cercando di fermarla, ma lei lo interrompe.
"No, Chris, è proprio questo il momento," ribatte Aileen, la sua voce tagliente. "Voglio che tutti sappiano la verità. Voglio che tutti capiscano chi sei veramente."
La piccola folla si stringe attorno a noi, soffocante. O forse sono io che mi sento soffocare. Il cuore gli martella nel petto. So cosa sta per dire, so che sta per rivelare tutto, ma una parte di me vuole che lo faccia. Vuole che questa farsa finisca, che la verità venga fuori, anche se significherà affrontare le conseguenze.
Aileen avvia lo schermo del telefono dove sfilano incessantemente immagini di me e Chris insieme, abbracciati, sorridenti, è riuscita a rubare persino un bacio.
Non riesco a resistere a quelle immagini, sento l'aria mancare, ho bisogno di uscire, di fuggire dagli sguardi che sento incollati alla schiena.
Una cosa è immaginare due amici che si frequentano, vederli per mano, magari, altra cosa è vedere le loro foto insieme, nei momenti più intimi.
Se non fossi stato pienamente sconvolto dalla situazione, avrei potuto complimentarmi con lei per la varietà degli scatti e la precisione dei dettagli.
Esco correndo dalla villa. In preda ai conati e ai brividi.
La notte sembra farsi più fredda e più oscura mentre vago senza meta per le strade deserte. La realtà di quanto accaduto alla festa è come una lama affilata che continua a ferirmi ogni volta che il pensiero mi attraversa la mente. L'umiliazione, il dolore, e il tradimento si mescolano in un cocktail amaro che non riesco a mandare giù. Sono confuso, perso in un mare di emozioni che non riesco a controllare.
Ogni passo sembra portarmi più lontano da tutto quello che conosco. Ho bisogno di un luogo dove poter riflettere, un posto dove cercare di mettere insieme i pezzi frantumati di ciò che è appena successo. Mi fermo sulla panchina di in un parco, uno di quelli che di solito sono pieni di vita durante il giorno ma che ora, nella notte, sembra un santuario di solitudine.
Percepisco il legno freddo sotto di me. L'unico suono è il sussurro lontano del vento che attraversa gli alberi e il battito accelerato del mio cuore. Le mani sul viso, cercano disperatamente di fermare le lacrime che continuano a scendere.
"Come è potuto succedere tutto questo?" mi chiedo a bassa voce, come se parlare potesse in qualche modo rendere la situazione più comprensibile. Ma non c'è una risposta. C'è solo il vuoto, un'assenza di senso in tutto quello che è accaduto.
Dopo un tempo che mi sembra infinito, sento dei passi avvicinarsi. Resto fermo, sperando che chiunque sia decida di andarsene, lasciandomi nella mia solitudine. Ma i passi si fermano accanto a me.
Emma.
I suoi occhi sono pieni di preoccupazione. "Noah..." dice piano, come se avesse paura di rompere qualcosa di fragile con le parole. "Ti ho seguito... perché non potevo lasciarti solo."
Mi volto, guardando di nuovo nel vuoto. "Non dovevi," risposi, la mia voce stanca e senza energia. "Non c'è niente che tu possa fare o dire per cambiare quello che è successo."
Lei scuote la testa, avvicinandosi accanto a me. "Non sono qui per cercare di cambiare le cose, Noah. Sono qui perché ci tengo a te. Non devi affrontare tutto questo da solo."
Emma si avvicina lentamente, con il passo leggero di chi sa di camminare su un terreno fragile. "Noah..." La sua voce è dolce, ma piena di preoccupazione.
Mi giro appena, senza alzare lo sguardo. "Emma... non so cosa dire."
Emma si siede accanto a me, senza invadere il mio spazio, ma abbastanza vicina da farmi sentire la sua presenza. "Non devi dire niente. Sono qui per te, ok? So quanto sia difficile."
Inspiro profondamente, cercando di dominare l'ondata di emozioni che mi travolge. "Pensavo... pensavo che sarebbe stato più facile, sai? Pensavo che bastasse essere sinceri, che bastasse l'amore. Ma guarda dove siamo arrivati."
Emma annuisce, comprensiva. "Noah, quello che è successo non è colpa tua. Nessuno poteva prevedere una cosa del genere. Aileen... ha agito in modo terribile, ma tu e Chris non potete lasciarvi distruggere da questo."
Stringo i pugni, sentendo il peso della delusione. "Mi sento così stupido, Emma. Pensavo che Aileen fosse nostra amica. Credevo che avrebbe capito, o almeno accettato. Ma tutto questo... mi ha colpito così forte."
Emma mi guarda con dolcezza. "È naturale sentirsi così. Quando qualcuno a cui tieni ti tradisce, ti lascia un vuoto dentro che è difficile da riempire. Ma non puoi permettere che questo determini la tua felicità."
Finalmente alzo lo sguardo e i miei occhi pieni di lacrime non versate. "E Chris? Come posso guardarlo negli occhi sapendo che tutto questo è successo per colpa nostra? Non per quello che abbiamo fatto, ma per come lo abbiamo fatto. Nascondendoci, fingendo..."
Emma posa una mano sul mio braccio. "Non è facile essere sinceri in un mondo che non sempre accetta chi siamo. Ma quello che conta è che tu e Chris vi amiate. Il resto... sono solo ostacoli da superare insieme. Non sei solo, Noah. E nemmeno Chris lo è."
Annuisco lentamente, assorbendo le parole di Emma. "Grazie, Emma. So che avrei dovuto essere più forte. Ma è difficile quando tutto sembra crollarti addosso."
Emma mi sorride, calda e incoraggiante. "Non devi essere forte da solo. Sei sempre stato lì per gli altri, ora lascia che gli altri siano lì per te. Chris ti ama, e anche se ora sembra che tutto sia andato storto, potete ancora trovare un modo per andare avanti. Insieme."
Mi sento leggermente più sollevato, come se un piccolo peso fosse stato tolto dalle mie spalle. "Non so cosa farei senza di te, Emma."
Emma mi sorride e mi dà una leggera spinta sulla spalla. "Beh, fortunatamente, non dovrai scoprirlo. Io ci sarò sempre, lo sai."
Sorrido per la prima volta da quando il video è stato mostrato. È un sorriso piccolo e timido, ma è un inizio. "Grazie, davvero."
Emma si alza, offrendomi la mano. "Adesso, torniamo dentro. Chris ha bisogno di te tanto quanto tu hai bisogno di lui."
Prendo la mano di Emma e mi alzo, sentendomi un po' più forte, un po' meno solo. Insieme, torniamo verso la villa, pronti a affrontare quello che ci aspetta, ma con la consapevolezza che, qualunque cosa accada, non saremo mai veramente soli.
Per un momento, rimango in silenzio, sentendo il calore della sua presenza accanto a me. C'è qualcosa di confortante nel sapere che qualcuno fosse lì, che qualcuno volesse condividere quel peso con me.
"Emma mi ami ancora? "
" L'amore ha tante forme Noah, mi legherò a qualcun altro, prima o poi, se è quello che vuoi sapere, ma voglio che tu sia felice, non è forse questo amore? "
"Certo, hai ragione, allora sai cosa ti dico, ti amo anch'io!" sorrido, so bene cosa le ho detto e quale nuovo significato abbia assunto questa parola per noi, parola spesso usata a sproposito, per indicare un sentimento che è solo attrazione fisica e desiderio.
Amare è vivere per il bene dell'altro, sentire il bisogno del suo esistere sulla pelle e non importa se ci appartiene o meno, l'amore non lo pretende.
Ci stringiamo la mano, entrando,
Dopo la conversazione con Emma, decido di cercare Chris, sapendo che dobbiamo affrontare quanto è successo e trovare un modo per andare avanti insieme. Trovo Chris fuori, seduto su un vecchio divano abbandonato nel cortile della villa, lontano dalla festa e dagli sguardi indiscreti. E' seduto con il capo chino, perso nei suoi pensieri.
Mi avvicino lentamente, incerto su come iniziare. "Chris..."
Chris alza lo sguardo, e la sua espressione è un misto di dolore e rimorso. "Noah, io... non so nemmeno da dove cominciare. Non so come posso scusarmi per quello che è successo."
Mi siedo accanto a lui, ma mantengo una certa distanza, ancora sentendomi vulnerabile. "Non è colpa tua, Chris. Non potevamo prevedere che Aileen avrebbe reagito così. Ma... mi ha fatto male vedere quelle foto, sapere che qualcosa di così intimo è stato esposto a tutti."
Chris annuisce, il dolore nei suoi occhi chiaramente visibile. "Lo so. E mi dispiace così tanto. Avrei dovuto proteggerci meglio, avrei dovuto pensare alle conseguenze. Ma ero così preso dalla paura di perderti, di non essere abbastanza, che ho finito per rendere tutto più difficile."
Prendo un respiro profondo, cercando di ordinare i pensieri. "Non sono arrabbiato con te, Chris. Sono... deluso. Non da te, ma da me stesso. Pensavo di essere più forte, di riuscire a gestire tutto questo. E invece... mi sono sentito così vulnerabile, così esposto. E poi c'è il modo in cui Aileen ha reagito... mi dispiace per lei, per come le cose sono finite."
Chris si avvicina un po', con cautela. "Non sei solo, Noah. Non sei mai stato solo in questo. Abbiamo preso questa strada insieme, e insieme dovremmo affrontarne le conseguenze. Se ho imparato qualcosa stasera, è che non posso affrontare tutto da solo. Ho bisogno di te, proprio come tu hai bisogno di me."
Lo guardo e sento il peso della sua sincerità. "Io... ho avuto paura, Chris. Paura che tutto questo fosse troppo, che non saremmo riusciti a superarlo. Ma Emma mi ha fatto capire una cosa: non importa quanto sia difficile, non voglio rinunciare a noi. Non voglio lasciare che Aileen, o chiunque altro, ci separi."
Chris allunga una mano verso di me, esitante, come se temesse che potessi allontanarmi. "Io ti amo, Noah. Ti amo più di qualsiasi cosa al mondo. E se devo lottare contro tutto e tutti per stare con te, lo farò. Ma non posso farlo senza di te al mio fianco."
Guardo la mano di Chris, e poi il suo viso. Vedo il dolore, il rimorso, ma anche l'amore e la determinazione. Nonostante tutto, sento che quel legame tra noi è ancora forte, che nonostante le difficoltà, c'è ancora qualcosa di bello da proteggere. Lentamente, prendo la mano di Chris, intrecciando le dita con le sue.
"Anche io ti amo, Chris," dico con voce tremante. "E voglio affrontare tutto questo insieme a te. Non so cosa ci riserverà il futuro, ma so che non voglio affrontarlo senza di te."
Chris stringe la mia mano con forza, come se non volesse mai più lasciarmi andare. "Non ti lascerò mai, Noah. Qualunque cosa accada, affronteremo tutto insieme. Nessuno potrà spezzare quello che abbiamo, perché quello che abbiamo è reale, ed è più forte di qualsiasi ostacolo."
Per un momento, rimaniamo in silenzio, lasciando che le parole scambiate leniscano le ferite che la serata ha inflitto. Poi, mi avvicina a Chris, posando la testa sulla sua spalla. Chris mi accoglie tra le braccia, stringendomi forte, come a volermi proteggere da tutto il male del mondo.
Il silenzio della notte ci avvolge, e per un attimo, è come se esistessimo solo noi due, come se nulla potesse toccarci. Nonostante tutto ciò che è accaduto, nonostante la sofferenza e il dolore, troviamo conforto l'uno nell'altro, consapevoli che, finché saremo insieme, potremmo superare qualsiasi cosa.
Mentre restiamo abbracciati, una sensazione di pace inizia a emergere. Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma abbiamo fatto un passo importante. La strada sarà ancora lunga e piena di sfide, ma ora sappiamo di non essere soli, e che insieme possiamo affrontare qualsiasi cosa.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro