5. un sassolino che diventa valanga
Pov Thinuviel
Halloween è arrivato e io non me ne sono neppure accorta, tra le lezioni e il piccolo Berry sono super piena. Questa mattina per fortuna posso dedicarmi alle mie amate piante senza che nessuno mi disturbi, sempre che il mio piccolo amico non mi mangi le foglie più verdi.
"Che bello! Che creatura strana, come si chiama?" la voce improvvisa di Elajha mi spaventa, "non saprei con esattezza è di Charlie Weasley, mi ha chiesto il piacere di tenerlo visto che oggi hanno un allenamento importante" rispondo riponendo Blueberry nella sua gabbietta.
"Tu e Charlie Weasley passate molto tempo insieme, devo pensare male?" Mi prende in giro sedendosi accanto a me e spingendomi appena con la spalla, "no ma cosa dici. Studiamo insieme, un piacere che mi ha chiesto la McGranitt. Nulla di più. E da brava grifondoro sostengo la squadra come posso" rispondo seria, sorridendo e sperando di essere convincente.
"Capisco, tu poi sei una appassionata di quidditch" mi prende in giro nuovamente, sapendo che in sette anni non ho mai assistito ad una partita o quasi, nonostante lui me lo abbia chiesto in più modi. "Cosa c'entra, non devo assistere alla partita, devo solo tenere un animaletto per aiutare il mio capitano" rispondo piccata, ma divertita.
"Se lo dici tu, ti ricordo che siamo noi i vostri prossimi avversari, quindi non mi stai agevolando" mi risponde divertito con un finto atteggiamento offeso. "Vorrà dire che se avrai bisogno aiuterò anche te" ribatto, tagliando con forza un ramo che proprio non vuole saperne di staccarsi.
Lui mi passa il vaso per l'innesto e con facilità prosegue nella conversazione "Marcus, è ancora presente nella tua vita?" mi chiede curioso, sa che non eravamo in ottimi rapporti l'anno scorso, "più o meno. Sai prima di partire mi ha fatto tutto un discorso sulla fiducia, sull'amore, rispetto..." lo guardo con occhi tristi, mentre mi alzo per innaffiare le piante.
"Certo e tu non gli hai ancora detto che sei una strega!" Mi ribatte diretto, seguendomi con un innaffiatoio in mano "scusa sai non è facile, non posso dirgli la verità. Non ancora, non ha idea che esista il nostro mondo." Mi giustifico con sicurezza, Marcus è un babbano, non posso e non devo renderlo edotto sul mondo magico.
"Con Zelda invece?" rigiro la domanda, "uhh a gonfie vele, lei è meravigliosa, non vede l'ora di vedermi a Natale e le cose sono migliorate da quando ha scoperto la mia magia." Lo guardo con fare dubbioso, tanto da spingerlo a continuare "non sto dicendo che dovresti dirlo a Marcus, se non te la senti fai bene. Sappiamo entrambi che alcuni babbani non apprezzano e disprezzano, dopo tutto per anni ci hanno perseguitato" ride poi facendo con le mani la croce molto usata a cavallo tra il 1500 e il 1600, "ma con lei sta funzionando lo stesso. E non siamo una mosca rara" conclude poi con il suo solito tono dolce e comprensivo. Ha ragione mamma e papà erano felici, lui non si è mai pentito, neppure quando, per l'aver sposato una strega, ha pagato con la vita.
La mattinata passa veloce tra le risate e mi avvio, con il mio compagno tassorosso, a pranzo separandoci all'ingresso della sala grande.
"Finalmente ti vedo arrivare, ti ho iscritto al torneo" mi apostrofa entusiasta Michelle, "hai fatto cosa?" domando irritata, "il torneo Thinuviel, la notte da leoni" risponde lei con fare sicuro e divertito. La vorrei strozzare, ma poi penso che mi abbia fatto un gran piacere, da sola non mi sarei mai iscritta e alla fine sarà divertente.
"Questa sera, dopo la festa in sala grande, così vi mostriamo le regole" ci raggiunge Ginger sorridente per aver ottenuto che tutti gli studenti grifondoro si siano iscritti facendo guadagnare già 10 punti alla nostra casa. Questa ragazza è una che non ho mai visto triste, non so proprio come faccia
"Ci saremo. Ma, mi raccomando, agevolami, mi sono iscritta, ma spero di non pentirmi" rido con lei, mentre Michelle mi guarda quasi indignata "veramente ti ho iscritto io!" specifica poi con il suo solito tono altezzoso.
Ginger la guarda e muove la mano quasi a voler scacciare una mosca fastidiosa, poi rivolge lo sguardo a me, mi fa l'occhiolino e continua, entusiasta, mentre si siede con noi "Se a Sean riesce l'incantesimo, nessuno dovrà decidere, farà tutto il nostro fantastico cesto!" Ogni tanto mi chiedo come sia diventata prefetto, non ha tantissime doti se non quella di fare gruppo e saper essere un'ottima mediatrice.
Alla festa in sala grande, scopro che tantissimi ragazzi del settimo anno si sono iscritti e mi ritrovo a parlare con Manuel che, non essendo più affascinato da Michelle, cerca in tutti i modi di non trovarsi a parlare con lei, ma non vuole perdere persone interessanti come mi ha definito. Scopro che Andrew sta frequentando una corvonero molto carina e che apprezza la sua discendenza a differenza mia, come sempre Michelle non sa scegliere per me.
"Comunque, credo che senza Michelle tu sia più simpatica e libera, Elajha aveva ragione, quando diceva che sei una piacevole compagna di chiacchiere. Perché non lasci da sola la Simmins e ti vivi la tua vita?" mi chiede serio e mi infastidisco, tanto che il mio corpo reagisce e si tende.
"Non dire così, è una ragazza che a modo suo sa dare molto affetto. Non ha avuto una infanzia facile e se la gente non la giudicasse per come appare, forse riuscirebbe a vedere quello che vedo io. Una ragazza sola" la mia difesa sembra convincente tanto che sorride e si allontana. Davvero, so che non è la persona migliore del mondo, ma ha avuto una situazione famigliare difficile che lei cerca di nascondere in questo modo sciocco, ma alla fine tutti la giudicano e si fermano li.
Mi guardo in giro e vedo Sean Bailey che fa il cascamorto con una ragazzetta serpeverde, amica della gattamorta di Hogwarts Vanessa Swoon, che si sta sbaciucchiando amorevolmente con Charlie Weasley. Ashley Dalton balla come una matta insieme alle gemelle Collins, quasi sia in cerca di una valvola di sfogo e la super carica Ginger chiacchierare e ridere con alcuni tassorosso tra cui Tonks che tiene banco con le sue trasformazioni.
Scuoto la testa e faccio per andarmene, quando Michelle arriva e mi prende sottobraccio "non puoi andare via. Ho bisogno di te. Luke Bajus, è qui e io vorrei trovare qualcosa di intelligente da dire, aiutami. Ti prego. Tu sai essere interessante, più di me. Poi sei amica di Bones, e, guarda caso, i due stanno parlando da ore. Ti prego!" Il suo tono implorante è la cosa più falsa che io abbia mai sentito, ma alla fine sono qui, tanto vale divertirsi. Prendo un vassoio con quattro bicchieri di idromele e, sorridendo, faccio cenno alla mia sexy amica di seguirmi. "Possiamo unirci?" domando sorridente ricevendo ampio assenso. "Visto che arrivi con i rinforzi giusti, direi di sì" esclama Elajha prendendo il bicchiere e facendo spazio accanto a lui.
Iniziamo a ridere e scherzare, fino a quando il tassorosso mi sorride e mi invita a ballare, "sai per dare alla tua amica campo libero" mi sussurra ridendo appena siamo in pista "anche se dubito riesca a cavare un ragno dal buco, non mi sembra che Luke sia interessato all'argomento" conclude facendomi girare con lui in una danza scoordinata e divertente.
Rido e mi diverto, credo che l'idromele inizi a farsi sentire tanto che la testa gira, ma mi piace questa sensazione di vuoto che sento, quando il divertimento viene interrotto bruscamente da un gigante rosso "scusa Bones, non volevo rovinare il momento, ma ho bisogno di te come caposcuola per ottenere il permesso di restare qui dopo la festa per noi settimo anno. Sai per le regole" ha un ghigno in faccia da tiraschiaffi, quanto lo odio quando fa il saccente, per fortuna Elajha è un signore.
"Non hai rovinato nulla, tranquillo. Abbiamo molti momenti da passare insieme. Io e lei" poi mi guarda e sorride "balla ancora che poi arrivo!" e sorridendo si allontana. Rido e mi giro trovando un gruppo di corvonero tra cui la dolce Annie Lauper che mi prende per mano e iniziamo a ridere come due sciocche. Annie è la classica ragazzina con cui puoi andare d'accordo e questa sera è la persona giusta per farmi distrarre.
Quando la musica rallenta mi trovo tra le braccia di Dylan Perry, il corvonero più carino della scuola, secondo solo a Sean Bailey, "ti trovo particolarmente sciolta, Scott!" mi apostrofa mentre si struscia, credo che l'idromele sia in circolo, o forse il punch modificato che mi hanno fatto bere sia stato particolarmente forte, tanto che non mi ribello anzi mi diverto a sentirmi al centro dell'attenzione.
La musica sta per finire un brivido mi percorre la schiena, Dylan mi sta soffiando sul collo mentre sussurra nell'orecchio "andiamo a fare un giro?" Vorrei dire di no, ma mi esce solo una stupida domanda "e per il torneo?" davvero vorrei sotterrarmi in questo momento.
Lui sorride e, trascinandomi per mano verso l'uscita della sala grande, mi rincuora "ce le spigheranno gli altri le regole, stai serena" e via di corsa per mano verso la torre di astronomia.
Giunti sotto le stelle le nostre labbra si uniscono in un secondo, come se non avessero desiderato altro per tutta la sera. Non so cosa mi spinga, non lo rifiuto, lascio che le sue mani si insinuino sotto la divisa ad accarezzare il mio corpo. Non mi interessa di Marcus, voglio lasciarmi andare e lasciare che la chimica tra me e il bel corvonero faccia da padrona, dopo tutto sono giovane e l'adrenalina che sto provando mi spinge a divertirmi.
La situazione sta per sfuggirmi di mano, ma Mrs Purr arriva a salvarmi dal fare cose avventate, "Oh cazzo! Se Gazza ci scopre qui sono guai," esclama trafelato Dylan. Ha gli occhi terrorizzati ed io con lui,.
Senza alzare lo sguardo mi rimetto i vestiti che mi ero tolta, per fortuna non siamo andati troppo avanti e, senza neppure salutarci, corriamo in direzione delle nostre torri nella speranza di non essere beccati.
Mi fermo solo alla vista della signora Grassa che sta amorevolmente parlando con Violet "cosa vedo una piccola grifondoro fuori orario e spettinata" mi apostrofa il quadro, non ribatto e senza indugio esclamo "virtus fortitium" facendo in modo che la porta si spalanchi e io non debba dare spiegazioni.
Una volta al sicuro scoppio a ridere pensando a quanto sia stata incauta, ma non mi sono mai divertita tanto, doveri lasciarmi andare più spesso. Poi il pensiero vola a Charlie Weasley è alla stupida parola d'ordine che ha pensato per noi, entrando in fine in camera ridendo da sola.
"Arrivi ridendo?" mi aggredisce una voce indispettita e fin troppo familiare dal mio letto,.
"Si scusa io..." balbetto ma non smetto di ridere "direi che qualcuno si è divertito questa sera" esclama Ginger arrivando dal bagno di destra, sorridendo.
"Non mi interessa, mi ha lasciata sola, ero in imbarazzo! Per cosa, sentiamo, hai lasciato la tua migliore amica in difficoltà?" La zittisce Michelle che si pone mani sui fianchi difronte a me con occhio indagatore.
"Ero con Perry, Dylan Perry, il corvonero..." inizio a giustificarmi, non capendo perché, visto che lei mi ha messo in certe situazioni migliaia di volte e io non le ho mai fatto queste scenate.
"A giudicare dai capelli scompigliati non avete solo parlato" continua Ginger maliziosa e io le sorrido colpevole, "ma bene per fare la sciacquetta con il belloccio della scuola. Davvero Thiny sei caduta in basso" mi ferisce la bionda con una facilità enorme.
Resto impalata, non rispondo, io che riesco sempre ad avere l'ultima parola con lei fallisco.
Penso a papà e la sua voce riecheggia nella mia mente, "non lasciare che le formiche che corrono sulla corteccia ti infastidiscono e se il vento soffia e sferza sui tuoi rami, fissa le radici a terra e non preoccupartene. Il tempo ti darà le risposte". Quindi sospiro, la guardo con indifferenza e, senza proferire parola, mi chiudo in bagno in attesa di andare a letto senza dover scambiare altre sgradevoli parole.
Purtroppo, un rumore di cocci e le urla di Michelle mi fanno anticipare l'uscita "quel gatto maledetto" la sento gridare, "lo ha fatto apposta!" infierisce conto Ashley che la guarda sconcertata.
"Sei scema? Il mio gatto non ha fatto nulla di male, la tua lampada, orribile per altro, era pericolante. Ecco perché è caduta da sola" Le risponde a tono, poi cerca nel cassetto la sua bacchetta e con un gesto deciso ripara la lampada portafortuna di Michelle, regalo di sua nonna.
La mia amica mi guarda e non avendo la forza e la dialettica per attaccare la bionda, decide di tritarmi in causa "hai visto, tutta colpa tua. Hai solo pensato a salvare il tuo comodino, quindi la bestiaccia viene da me. Mi rompe tutto e voi godete ne vedermi in difficoltà" finisce chiudendo le tende del suo letto a baldacchino, con stizza.
Io, non volendo andare oltre nelle discussioni sterili che rovinerebbero ulteriormente la serata che era stata perfetta, resto immobile, guardo Ashley che, probabilmente si aspettando una mia reazione, ha lo sguardo allibito e mi dirigo a letto senza dire nulla, sperando che domani mattina sia tutto passato.
Dopo una notte passata a guardare il soffitto del baldacchino, il brusio che accompagna la mia colazione non preannuncia nulla di buono, sento solo mezze frasi ma capisco che l'argomento delle chiacchiere siamo io e Dylan. Il corvonero mi guarda e sorride, sono certa che prima di antiche rune vorrà spiegarsi e scusarsi come vorrei farlo io. Devo assolutamente convincerlo che è stato un errore enorme e che non ero nel pieno delle mie facoltà.
Come previsto, appena fuori dalla porta lo vedo in piedi, solo e che si guarda in giro. Michelle, ancora arrabbiata con me, entra ma resta all'erta e in ascolto. Sono certa cercherà di captare ogni singola parola, per poi darmi la sua versione dei fatti o farmi la paternale.
"Ciao Thinuviel," mi saluta sorridendo appena incrocia il mio sguardo e rispondo un con un sorriso imbarazzato. "Io volevo... ecco parlare di ieri sera. Sai sono fidanzato e ieri avevo litigato con Holly, ma...io.." il tono imbarazzato con cui mi parla mi dà il coraggio di liberarlo dalla situazione scomoda per entrambi.
"Tranquillo, ci siamo fatti trascinare dal momento e da qualche grado di troppo di Alcool. Anche io ho il ragazzo a casa, quindi... come se non fosse successo nulla, va bene" sorrido forzata, ma voglio che sappia che non sono una ragazzina che ci ha già visti all'altare. Come se si aspettasse parole o atteggiamento diverso, il sorriso sparisce per un attimo dal suo bel viso.
"Bene, allora amici." Risponde in evidente imbarazzo mentre mi porge la mano che stringo con forza e tranquillità, ma poi sottovoce continua "ho detto che abbiamo solo parlato a Holly. Non so se ci ha creduto, nel caso, mantieni la mia linea, per favore." Scuoto la testa divertita e, con il suo stesso tono di voce rispondo "nessun problema. Ma fidati Holly non ci crederà mai". Sorrido sollevata di aver chiuso la questione, anche se mi resta il dubbio che lui avrebbe voluto dire altro.
Cerco di restare concentrata sulla lezione, ma tra gli occhi neri di Dylan e quelli verdi di Michelle che non mi hanno lasciato un minuto, diventa difficile ascoltare.
Raccolgo le mie carte certa che dovrò fare un lavoro extra per recuperare tutto quello che è stato spiegato oggi, ma la voce della mia amica mi fa rovesciare il calamaio con tutto l'inchiostro sui pochi appunti presi. La guardo con occhi di fuoco "farai altro per rovinare la mia giornata?" le chiedo seccata, lei sorride accondiscendente, "scusa, prometto che ti passo gli appunti. Tanto eri distratta e avrei dovuto aiutarti lo stesso. Comunque, ho sentito tutto, mi sembrava strano che Dylan avesse un qualche interesse... insomma non che tu non possa aspirare ad un ragazzo come lui. Ma è fidanzato con Holly Harper del sesto anno e tu non sei il suo tipo!" conclude prendendomi sottobraccio, come se ora la discussione di ieri fosse passata.
Arrivati in aula di difesa contro le arti oscure, inizia per me un altro calvario. Il professor Falker è sempre gentilissimo, ma per Michelle è un cascamorto viscido, solo perché non è ben vista da lui; quindi, evito qualunque commento su quanto invece io trovi interessante parlare con lui.
Anche oggi la lezione sarà pratica, adoro questo alternare di teoria e applicazione sul campo. Resto ammirata da quanto siano veloci e precisi i colpi che Charlie e Ashley si scambiano, guadagnando con la loro dimostrazione ben 50 punti casa.
"Dovrei chiedere a Weasley di aiutarmi" civetta la mia amica bionda nella speranza che il fedele amico Sean la senta, "tu ci vai d'accordo quindi non vedo perché non possa andarci d'accordo io" finisce maliziosa e sicura di sé. Scuoto la testa, vorrei risponderle che io e lei siamo profondamente diverse, ma evito e mi avvio felice di potermi godere in solitudine il resto del pomeriggio, non avendo lezioni a differenza di Michelle.
Purtroppo, non avevo fatto i conti con Charlie Weasley che arriva baldanzoso a interrompere la mia calma, "Thinuviel ho bisogno di un tuo consiglio" esordisce sedendosi vicino a me, lo guardo con fare interrogativo pensando a cosa possa volere questa volta.
"Qualche giorno fa è stato il compleanno di mia mamma e io non pensato ad un regalo, ma al solito biglietto, comunque, per Natale voglio stupirla. Al nostro ultimo incontro mi hai parlato delle piante officinali e mi hai detto anche che alcune sono comuni e si possono usare per cucinare" ha un tono allegro e sorrido al sentire che sono stata ascoltata.
Tanto che continua più carico "ecco che entri in gioco tu: mi aiuteresti a trovare una pianta che la aiuti, in cucina e non solo? La cresco io ovviamente, ma con la tua supervisione farò un figurone" mi fissa in attesa di una risposta. Mi perdo per un attimo nell'azzurro dei suoi occhi, poi proprio dai suoi occhi traggo ispirazione.
"Io le regalerei un piccolo ginepro. È molto natalizio, facile da far crescere, ha un sacco di proprietà, tra cui decontratturante, se si usa il suo olio essenziale nei massaggi, aiuta la digestione se si fanno liquori o tisane e non ultimo potrebbe rallentare invecchiamento se aggiunto a creme. Poi è della famiglia delle cupressacee e con le bacche blu è un ottimo ornamento. Se non ricordo male, avete il giardino e quando è grandina la puoi trapiantare. in più potresti usarla come esercizio visto che stiamo lavorando su piante simili" rispondo con competenza ed entusiasmo. Adoro le piante magiche che hanno vari usi anche nel mondo dei babbani e adoro vedere il suo viso felice.
Un attimo dopo aver proferito la parola simili, mi trovo avvolta da braccia forti e muscolose, mi irrigidisco tanto che lui si allontana e quasi si scusa con lo sguardo. Non volevo essere maleducata, ma non mi aspettavo tanto entusiasmo.
Sorrido sperando che possa bastare come scuse, dopo tutto siamo conoscenti ed è meglio che io mantenga le distanze, sto già facendo troppi danni a lasciarmi andare.
"Domani iniziamo insieme a preparare il vaso mentre ti eserciti con Ebìvello e Defodio" parlo per rompere il momento e cerco di uscire dall'imbarazzo, guardando il mio foglio intonso.
Noto che anche lui è in vistoso imbarazzo, quindi, prendo la piuma e sempre senza guardarlo, esclamo "ora se posso ho il saggio di astronomia. Tu lo hai già completato?" la mia voce è appena udibile, come se non volessi che lui realmente risponda, ma fallisco ancora.
"No ma hai ragione, meglio mettersi all'opera" si siede difronte a me e tira fuori il necessario per scrivere, senza troppa attenzione a macchie e orecchie sul foglio, scrive veloce. "Non ti dispiace vero, se ti faccio compagnia" continua di nuovo baldanzoso, scuoto la testa leggermente e cerco di tornare al mio lavoro, senza indugiare oltre sul mio compagno.
I giorni passano e novembre si fa sentire con la sua pioggia incessante, mettendo tutti di cattivo umore e costringendo a passare le giornate al chiuso. La sala comune questa sera è mezza vuota non fosse per alcuni gruppetti di studenti, tra cui uno particolarmente chiassoso e variegato, sembrerebbe una sala studio.
"Adesso dico loro qualcosa! A parte che la nostra sala comune è nostra e basta!" Il mio sguardo si posa sulle due serpeverde sempre presenti e le due Tassorosso, "ma soprattutto non devono fare tutta questa confusione. Non sanno parlare senza gridare o ridere così sguaiatamente come quella oca" continuo arrabbiata.
Michelle annuisce e mi chiede con fare supplichevole "davvero ti prego, pensaci tu! Di loro qualcosa". Forte del sostegno della mia mica mi alzo e, con fare serio, portando le mani sui fianchi, mi avvicino e mi rivolgo ai due che dovrebbero gestire queste cose non esserne la causa, ovvero Charlie Weasley e Ginger Redfire, i due prefetti dell'ultimo anno.
"Potreste abbassare la voce, qui c'è gente seria che vuole studiare!" Mi rendo conto io stessa che sono ridicola a pronunciare queste parole con tale enfasi, quando ho come fermaglio per i capelli un bastoncino di legno secco, le mani sporche di terra e inchiostro blu e una felpa con un coniglietto con la scritta "love me tender".
"E la persona seria saresti tu?" Mi risponde Martha ridendo, seguita dalla sua amica che si stringe a Charlie in un modo odioso. "Tu dovresti tacere, non potresti neppure stare qui!" Le rispondo con tono infastidito e sguardo disgustato.
"Siano state invitate, cara. Vero Charlino?" continua Vanessa facendo la smorfiosa e strusciandosi al petto del rosso. Per una frazione di secondi i miei occhi incrociano quelli di Charlie che, senza distoglierli, risponde tranquillamente "sono qui per me, quindi nessuna regola è stata infranta. Ma abbasseremo la voce per permetterti di studiare" credo che abbia colto il lampo di delusione nei miei occhi tanto che interrompe lo sguardo, allontanando Vanessa dal suo petto.
"Grazie " rispondo atona e mi risiedo al mio posto senza riuscire a riprendere a studiare seriamente. Davvero non capisco perché io me la sia presa tanto, cosa mi aspettavo che contraddicesse le sue amiche e mi sostenesse solo perché sono quasi tre mesi che lavoriamo insieme.
Torno al tavolo ma il fastidio provato è troppo. Dopo aver a lungo giocato con la piuma senza esserne riuscita a scrivere una parola guardo la mia compagna di studio, "Misch io vado a farmi una doccia, non riesco più a studiare. Vengo a chiamarti quando ho finito?" domando con educazione.
"Si grazie Thin, finisco intanto questo saggio" risponde, mentre il suo sguardo si posa ancora sul gruppo chiassoso del nostro anno.
Lascio che l'acqua mi faccia scivolare via la fastidiosa sensazione che gli occhi azzurri cielo mi hanno lasciato addosso. Davvero non capisco cosa mi prenda, l'arroganza capitano della squadra non può piacermi. Siamo poco più che conoscenti, non amici solo perché abbiamo parlato un pochino di più durante questi mesi di inizio scuola. Lui è e deve essere solo un E, oltre che una raccomandazione dalla Sprite. Ecco cosa è per me Charles Weasley.
Come può piacermi uno che adora stare con quella oca di Vanesse Swoon, e poi c'è Marcus che mi aspetta a casa, c'è Marcus! Mi ripeto cercando di essere convinta e persuasiva.
Mi metto il pigiama e scendo piano le scale sentendo ridere, ma ciò che mi blocca è sentire Michelle che sta confidando un mio segreto a tutti, ma soprattutto al gruppo di Charlie. "Si si, ecco perché non ha mai fatto lezioni di volo ed è terrorizzata di salire su una scopa" la sua voce divertita riecheggia chiara nella mia testa. Una freccia avvelenate si conficca nel mio petto ne sono certa.
Perché mi sta facendo questo, prima mi spinge a discutere con loro, poi si mette a giocare e raccontare i fatti miei soprattutto. Respiro e decido di tornare in camera. Mi butto sul letto con un peso enorme sul petto. Michelle era la mia amica, forse la mia unica amica qui a Hogwarts, non è un granché, ma almeno avevo qualcuno, ora mi sento sola come non mai.
Stupida la gente mente sempre! Sento risuonare nella mia testa e carezzo il nome di papà inciso sul vaso del mio bonsai "avevi ragione tu papà. Il tempo mostra le persone per quello che sono" Sospiro tra me e me, quando sento aprire la porta mi volto di scatto.
"Ah sei sveglia" mi apostrofa Ashley che intuisce sicuramente qualcosa, lo vedo dagli occhi di pietà che mi sta mostrando, assumo un'espressione neutra e mi metto sotto le coperte. "Potresti rispondere sai. Ginger continua a dire che con lei sei gentile, quindi credo di essere io il problema" incalza lei avvicinandosi al mio letto. "Invece, forse, dovresti stare attenta alle persone che scegli come amiche e non allontanare persone come me." Il suo tono duro colpisce più di quanto lei stessa creda.
La verità a volte sa essere amara, ma non voglio farle sapere che sto sanguinando dentro.
"Grazie del consiglio. Non capisco a cosa ti riferisca, visto che non sai nulla di me. E in quanto ad amicizia lasci molto a desiderare anche tu". Rispondo con acidità e freddezza. Non lascerò che una persona che non mi conosce mi giudichi, poteva continuare ad ignorarmi invece che venire qui a infierire.
Lei mi guarda incerta, ma poi decide di essere sé stessa "beh non è la mia amica quella che sta sparando a zero su di me, per farsi notare da un ragazzo." Deglutisco e sicuramente mi irrigidisco "detta tra noi poi Charlie non è proprio il suo tipo. E quanto a Sean..." decido di fermare questo discorso, davvero non capisco cosa voglia da me ora la Dalton.
"Beh a Sean basta che respiri e apra le gambe. No?" Lei non abbassa lo sguardo, ma noto un velo di panico passare nei suoi occhi azzurri, "O scusa, non volevo essere diretta. Dopo tutto sono due anni che tu cerchi di farti notare da lui senza successo." Il veleno che sto tirando fuori non mi appartiene del tutto, ma "attacca per difenderti" questo mi ha insegnato la vita. Non lasciare che nessuno ti conosca veramente o porteranno usare le informazioni contro di te, e ti annienteranno. Quindi cara Ashley ora stai attenta.
Con uno sguardo trionfale mi giro per andare sotto le coperte e chiudere la conversazione "sei una stronza sai. Ti meriti una amica come Michelle. Stai lontana da Charlie, lui è un'anima buona" continua aggressiva, colpendo dove fa più male. Conosce molto bene le regole della battaglia.
"Tranquilla, sto solo facendo ciò che lui mi ha chiesto, nulla di più. Nessun doppio fine nascosto. Per il resto non mi interessa cosa pensi." Tiro le tende del baldacchino ferita ma intenzionata a non farlo vedere.
Quando sento la porta chiudersi e realizzo di essere da sola, soffoco il pianto nel cuscino. So che Ashley Dalton ha ragione, Michelle non è una grande amica e io mi sto comportando così male con lei senza motivo, ma meglio soli.
La mattina arriva presto e io cerco di evitare tutte le mie compagne di dormitorio per paura di dover parlare. Per fortuna dormono, visto la serata che hanno avuto, ed essendo domenica, la sala grande è vuota. Mi siedo e riesco a dedicarmi alla colazione senza troppe interazioni sociali. La voce di Ashley Dalton "Stai lontana da Charlie lui è un'anima buona" continua a risuonarmi nelle orecchie, così prendo una decisione non facile per me, ma inevitabile.
Lascio la colazione e mi dirigo alle serre, a quest'ora la professoressa Sprite sarà lì. "Ohh buongiorno Thinuviel cara, felice di vederti. Guarda questo Obscurus Florens, ha ancora il fiore semiaperto." Mi saluta con entusiasmo la capocasa dei tassorosso "Pensavo di farlo vedere a voi del settimo anno e al sesto, domani notte." Resto incantata a vedere il magnifico fiore nero che si sta chiudendo in sé, tornando ad essere un comune cactus. Quanto vorrei avere questa capacità anche io. In questo momento vorrei proprio tornare un cactus comune.
"Guarda la piccola Pianta Genio, del signor Weasley sta crescendo bene. Avete fatto una strana scelta per la pianta da portare all'esame, ma devo dire che si addice al nostro Charlie. Sono sorpresa dai progressi che sta facendo in poco tempo, con il suo tema su piante necessità e piante desiderio ha preso una O" continua felice la nostra insegnante.
Sorrido come una bambina a cui hanno appena offerto una caramella alla fragola, ma mi riconcentro sul vero motivo per cui sono qui.
"Ne sarà felice. Comunque, a proposito di Charlie Weasley... io... ecco, mi chiedevo. Non può seguirlo Elajha Bones?" chiedo con voce tremante e poco sicura.
La professoressa mi guarda perplessa "potrebbe certo. Ma lui ha chiesto a te, e i risultati si vedono, sei riuscita ad appassionarlo ad una materia che non lo ha mai affascinato. Ottenendo ottimi risultati. Quindi cara perché cambiare?" come sempre il suo tono è pacato e per nulla giudicante.
Cerco velocemente le parole giuste per spiegare il mix di emozioni e sentimenti che provo in questo momento: "Ho molto da studiare e credo che Elajha abbia può punti in comune con lui, il quidditch ad esempio, sa a volte fatico a trovare momenti per studiare. Poi sono due ragazzi socievoli, io ho un po' di difficoltà di relazione al momento. Spero capisca" sono orgogliosa di essere riuscita a dire tutto senza tradire il mio sentire, deve accettare o non riuscirò a reggere per molto.
La professoressa Sprite sospira e mi guarda, sono certa voglia dirmi qualcosa, ma non lo fa, "non condivido la scelta ma la rispetto. Ma lo dirai tu a Elajha e a Charles. Se accetteranno per me andrà bene" Annuisco e carezzo la piccola piantina travasata con cura da Charlie e guardo con piacere le prime bacche che stanno spuntando.
Ma devo farlo, devo lasciare che altri lo aiutino al mio posto.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro