15. La chiave
Pov Thinuviel
"La sezione proibita mi mette sempre di cattivo umore. Sento come un senso di oppressione intorno a me" sospiro appoggiando altri due libri sulle possenti braccia di Charlie che sorride appena per non far vedere quanto stia faticando.
"Servono tutti? Non riusciremo a leggerli questa sera" usa un tono divertito e distaccato ma so che lo fa per me, per alleggerire la tensione.
"Non dobbiamo leggerli tutti, solo concentrarci tra gli anni intorno al 1582" rispondo con ovvietà prendendo io gli ultimi due libri per poi avviarmi al tavolo. "Poi ci concentreremo sui possibili incantesimi che ci ha dato Tonks e le relative contro maledizioni." Sospiro, mentre mi siedo e prendo dalla borsa.
"Direi di no. Hai sentito cosa ha detto Tonks. La magia oscura logora l'animo, solo chi ha volontariamente scelto il male può approcciarsi senza conseguenze, e non è del tutto vero neppure questo. Alcuni racconti che sento fare da papà sono agghiaccianti. Ora, vediamo la storia vista dalla prospettiva del male, al resto ci penseremo" la sua voce è calda e profonda, in netto contrasto con la faccia che ha in questo momento.
"Grazie" esce spontaneo dalla mia bocca e lui mi guarda "grazie di essere qui, di avermi accompagnato e seguito in questa pazzia. Aspetta, lo so che Berry lo abbiamo trovato insieme, ma questa strada ora, questa ricerca non convenzionale nasce da una mia paura e teoria, non eri obbligato a seguirmi." Finisco con dolcezza e lui mi guarda.
"Non potevo dirti di no, non dopo aver visto come sei stata magnifica con Falker" scherza ma so che ha capito.
Dopo due ore di lettura costante non siamo riusciti a trovare nulla di particolarmente eccitante o importante, sembra che la magia oscura si difenda da noi. Gli occhi iniziano a faticare e lascio andare con la testa sui libri per la disperazione. "è un vicolo cieco." Sospiro abbattuta.
"Forse no Viel, Forse no. Prendi il tuo quadernino per favore, quello dove hai appuntato il nome degli studenti serpeverde. Avevi citato i fratelli Ballard giusto?" mi chiede con un filo di speranza nella voce.
Eseguo l'ordine all'istante con rinnovata forza, "si Albert e oddio, non ho scritto il nome, come ho fatto, sono un'oca, aspetta che prendo gli elenchi, credo di averli messi" inizio una ricerca frenetica nella mia borsa ma mi fermo al suono della sua risata.
"Calma Viel, Albert e Joseph. Credo che tu non abbia scritto il nome, perché fino ad adesso non lo avevamo. Berry nel tentativo di cancellare la sua storia, deve aver dimenticato questi scritti sul mago che lo ha sconfitto." Mi spiega con calma e un tono divertito Charlie, che mi invita ad avvicinarmi a lui per leggere quello che ha trovato.
"Vedi qui dice che i figli di Cassius Ballard erano entrambi amanti delle arti oscure" mi guarda e inizia a leggere, con un'enfasi e una impostazione tipica di chi legge storie ad alta voce. Credo che fosse lui l'addetto fiaba della buona notte per i fratelli
"Entrambi i ragazzi avevano ricevuto la stessa educazione, eppure solo Albert si rivelò all'altezza del padre nell'uso delle maledizioni e fatture in genere, Joseph, più timido e timoroso, preferiva di gran lunga dedicarsi ad altri tipi di magia disonorando così l'intera famiglia di magi. Per nulla attirato dal potere, conduceva una vita tranquilla nelle retrovie, fino a che non decise di rivedere la sua esistenza."
Prende una pausa dal racconto e mi guarda, "ora arriva il bello"
"Negli anni scolastici non si è mai messo in mostra in modo particolare fino a che, nel 1582, non decise di intraprendere una guerra di supremazia verso il fratello, accusato in qualche modo di voler distruggere il mondo magico insieme all'amico di sempre Augustin Marescalchi, un insulso sanguemarcio ammesso a scuola. La guerra fratricida ebbe come conseguenza immediata la scomparsa di alcune specie animali quali i Elifanti, Cinocefali e..."
Ha lo sguardo da attore consumato, creando enfasi che mi fa sorridere "non mi dire, indovino Sylvilagus" finisco con fare ovvio.
"Bingo signorina Scott, dieci punti!" si congratula posando il suo bel viso sulla mano mantenendo il braccio dritto e il gomito sui libri.
Restiamo in silenzio a guardarci per alcuni lunghissimi secondi, senza che nessuno abbia la forza o la voglia di pronunciare alcuna parola.
"Ecco da dove arriva Berry, è scappato dallo sterminio di massa, lo avranno usato come mezzo per distruggere la magia buona, ma il tutto è sfuggito di mano" inizio a ragionare io, mentre Charlie mi osserva soddisfatto.
"Dobbiamo tornare indietro nel tempo e capire come fermarlo. O riportarlo li" esclama sicuro della sua tesi. Ma io non rispondo subito, non conosco sufficientemente bene il mistero del tempo e la pericolosità nel manipolarlo che non credo sia la soluzione giusta.
"è tardi Charlie, andiamo a dormire, ne riparliamo a mente fresca. Ora potremmo solo prendere decisioni sbagliate e dobbiamo aggiornare gli altri" sospiro, prendendo i libri per riporli al loro posto.
Sfortunatamente per me il disco non cambia il giorno dopo tanto che io e il bel rosso non facciamo altro che discutere sulle possibili complicazioni che implicherebbe un nostro viaggio nel tempo, ormai sono sfinita dall'eterno confronto.
"Io non sono così convinta che viaggiare nel tempo sia la soluzione. Si sa che le cose potrebbero avere effetti catastrofici" esterno sicura, mi sembra così assurdo il solo fatto che lo abbia proposto
"Ma che altra soluzione possiamo trovare. In questo modo invece potremmo capire cosa hanno usato e quindi fermali" Mi risponde senza fermarsi da girare per tutta la serra.
"Ascolta Charlie, a parte che non sappiamo come fare, questo poterebbe ad una serie di cambiamenti che non possiamo conoscere. Cambieresti tutto il nostro presente e non per forza in meglio." Continuo sicura mentre riordino i pensieri preparando i vasetti per la serata del club della terra.
Lui non è convinto e sento che non si fermerà, non dopo la discussione avita con Michelle. "Capisco che la minaccia di Michelle ti faccia paura, ma temo abbia ragione. Dobbiamo parlarne con il preside, abbiamo aspettato troppo. Otterremmo il permesso di tornare a quando abbiamo aperto la Cervisae e sistemeremo tutto. La colpa sarà mia e di nessun altro." Spiego con la voce che trema, so bene cosa sarebbe successo se non ci fossimo imbattuti in Berry e mi spaventa, ma forse è la cosa migliore da fare.
"Stai davvero così male in mia compagnia da voler cancellare tutto questo? Perché scusa se te lo dico ma seguendo il tuo ragionamento di poco fa, se noi cancelliamo il momento in cui salviamo o, meglio, liberiamo Bluberry, rischiamo di cambiare me e te. Il nostro avvicinamento il nostro tutto e io non voglio. Sei la cosa più bella che mi sia capitata Viel. Non ci voglio rinunciare."
Si avvicina talmente tanto al mio viso che potrei contare le lentiggini del suo naso, il calore del suo fiato e gli occhi azzurri che mi fissano mi confondono tanto che mi avvicino troppo e le nostre labbra si sfiorano per trasformare il tutto in un magnifico bacio passionale.
"Non voglio cancellare noi, anche se un NOI non esiste al momento, voglio tornare a vederti felice e sereno. Facciamo così, forse io conosco una persona a cui possiamo chiedere aiuto. Solo ti devi fidare di me e, cosa più difficile, ottenere un permesso per Hogsmeade" sussurro a pochi centimetri dalle sue labbra dopo essermi, controvoglia, staccata.
"Ho già in mente come trovare il modo di portarti a Hogsmeade, sarà divertente. Ma se non vuoi che io continui a baciare le tue labbra devi distrarmi e raccontarmi di più sulla persona che vuoi contattare" ride rosso in viso e portandosi a mano sulla nuca. Sa bene che effetto mi fa, ma sa altrettanto bene che adesso ci sono delle priorità.
Resto un attimo a pensare, ma l'idea che tra poco la serra sarà piena di studenti del primo e secondo anno mi fa propendere per il racconto. Nessuno al momento deve sapere di questi momenti tra di noi. Momenti che diventano sempre più difficile da gestire e che ci portano sempre a baci favolosi.
"L'unica soluzione è sentire Cassandra Martin, lavora al ministero, è un indicibile e lavora sul tempo come mia madre. È uscita da Hogwarts 3 anni fa, ci siamo viste a Natale e una di quelle poche persone che posso definire amica. Ti ricordi di lei era una brillante corvonero un po' sopra le righe, insofferente alle regole e sempre alla ricerca di qualche sfida intellettuale; ha vinto il premio come miglior cacciatrice del campionato 85/86" il mio tono sempre più impaziente nel fargli capire di chi parlo passa in divertito quando vedo che la menzione sul quidditch gli accende la lampadina.
"Ho capito chi è, ma è matta quella. Come fa essere tua amica?" mi chiede perplesso e ridacchiando.
"Cosa vorresti sottintendere con questa domanda?" chiedo fingendomi offesa, poi seria e impostata "è mia amica perché amiamo parlare, stare insieme e io sono la sua controparte razionale e calma. Detto questo le scrivo una lettera questa sera" finisco mettendo un po' di terra sul suo naso facendolo ridere.
"Ehm ehm scusate, disturbo?" l'arrivo di Elajha segna la fine della mia lezione con Charlie. Il sorriso divertito del tassorosso mi imbarazza un pochino, da quando sono tornata dalle vacanze non ho parlato molto con lui se no per cose relative a Berry, ma voglio rimediare.
"Tu non disturbi mai, lo sai." Rispondo altrettanto divertita, mostrando il posto vicino a me.
"Io ho gli allenamenti adesso, va bene, scrivile e poi vediamo" ci saluta con un sorriso smagliante ed esce allegro.
"Sono felice che tu ti stia sciogliendo con lui, è un po' sbruffone ma un bravo ragazzo" mi butta lì Elajha sistemando le piantine che vuole mostrare ai bimbetti.
"Si bhe, è che" Sospiro devo parlarne con qualcuno e lui è la persona giusta "è che ci siamo baciati, io l'ho baciato!" confesso tutto di un fiato, "e non è la prima volta che succede"
"Non vedo cosa ci sia di male, ti piace te lo dico da settembre, e ora che non hai più Marcus e Dylan a farti venire sensi di colpa e dubbi, cosa ti trattiene" mi domanda. Ha interrotto tutti i suoi lavori e si è seduto vicino a me, agganciando il mio sguardo imbarazzato.
Odio constatare quanto io sia di facile lettura per lui.
"Vanessa. Ecco cosa mi trattiene!" il mio tono abbattuto e ovvio è in netto contrasto con la faccia sorpresa che ha lui.
"Cosa c'entra quella. Charlie non la frequenta dal suo compleanno e a Natale la discussione che hanno avuto è stata epica. Lei ha tenuto il muso e recitato della ragazza ferita per tutto il tempo" mi racconta prendendomi le mani. Il mio cuore sta facendo le capriole, ne sono sicura, Elajha non mi mentirebbe.
"Al rientro delle vacanze, Vanessa mi ha raccontato di notti bollenti, e anche l'altro giorno a lezione millantava di aver parlato a lungo con lui e non solo" spiego con calma esternando le mie preoccupazioni.
"Ne hai parlato con lui? Voglio dire chi meglio di lui può risponderti" il suo tono ovvio mi irrita, tanto che con altrettanta ovvietà rispondo.
"Certo, e ha negato che tra loro ci sia qualcosa, ma cosa ti aspetti che faccia, se..." non mi lascia finire mettendomi una mano sulla bocca. "Niente se, non mente! Fidati di me" sorride e poi si alza ad accogliere i bambini del primo anno che devono rivedere alcune cose in vista della fine del semestre.
I giorni passano e in attesa di notizie di Cassandra ci siamo dedicati allo studio dei MAGO. "Charlie, ha scritto, sabato a Hogsmeade!" Esclamo felice la mattina del 5 febbraio mostrando la lettera appena arrivata via gufo. "Solo, non sono previste gite questo sabato, come facciamo?" domando abbattuta.
"Forse ho io la soluzione, fammi parlare con i miei fratelli. Vedrai che sabato io e te saremo a berci una buona burrobirra ai tre manici di scopa" risponde lui felice e sicuro di sé.
Anche questa volta Charlie non delude le attese e il sabato pomeriggio, subito dopo pranzo, mi trovo a camminare con lui in un tunnel che dovrebbe sbucare nella cantina di Mielandia. "ma non ho capito, questa mappa chi l'ha fatta?" domando curiosa.
"Ex studenti che hanno firmato con i loro pseudonimi. Qualcosa mi dice che non erano ligi alle regole come i gemelli. Ecco perché Fred e George sono riusciti a trovare la chiave di lettura. Dicono che la stessa mappa ha dato loro le indicazioni. Ma poco importa, stiamo andando a Hogsmeade no?" mi risponde felice prendendomi per un braccio per non farmi inciampare in una radice.
"A volte sono utili i due combina guai non trovi?" rispondo divertita e fiduciosa. Sono così carica per l'avventura che sto vivendo che sarei pronta a perdonare i gemelli per i danni che mi hanno fatto, bruciando i funghi.
Appena all'aria aperta mi incanto a guardare i bucaneve a bordo strada, facendo sorridere Charlie. "Non resisti vero? Appena vedi un fiore ti incanti" mi prende in giro bonariamente e io sorrido, sono certa che se ci fosse un animaletto di qualunque tipo farebbe lo stesso.
Cassandra arriva trafelata, ha i capelli color blu e bronzo, è molto felice di essere di essere di nuovo nei dintorni di Hogwarts "Ciao Thin! Che bello vederti, sapevo che mi avresti contattato presto, a Natale eri troppo sospetta!" Mi saluta con entusiasmo prima di soffermarsi sul mio compagno di avventura.
"E in che compagnia ti trovo! Niente meno che Charlie Weasley, capitano e cercatore di grifondoro. Mantiene il record di maggiori boccini agguantati nella storia di Hogwarts." Rido ne vedere l'ego di Charlie gonfiarsi a dismisura.
"Ho visto tuo fratello Bill recentemente, aveva bisogno di un consiglio su un libro di antichi incantesimi egizi e tuo papà lo ha indirizzato a me! Tuo papà è fantastico, con quella sua passione per i babbani e i loro manufatti, quando posso gli porto sempre qualcosa! Comunque mi piace questa inedita coppia, come posso esservi d'aiuto?" finisce il suo discorso tutto di un fiato guardandosi in giro per vedere dove sedersi.
"Quante parole al secondo riesci a dire, senza prendere fiato?" esclama Charlie divertito dall'energia di Cassandra. Tutte e due scoppiamo a ridere e lui continua rivolto a me "ora capisco cosa intendessi con essere la sua controparte calma."
"Andiamo a sederci ai tre manici di scopa" propongo infreddolita e divertita dallo stupore del rosso.
"No ti prego non farmi rinchiudere in un pub, sono praticamente sempre chiusa dentro e sottoterra. Qui è più bello" e con un ampio gesto di bacchetta fa apparire una cupola di vetro, entra e con altri due colpi di bacchetta fa apparire cuscinoni, un piccolo tavolino e dalla borsa tira fuori dei pasticcini "il cibo evocato non è mai buono come quello vero" poi si ferma un attimo a pensare "c'era un altro incantesimo che volevo fare, ma ora non mi ricordo... va beh mi tornerà in mente!" e si siede.
Io guardo Charlie e vedo nei suoi occhi la stessa preoccupazione, il nostro Berry deve aver di nuovo mangiato qualcosa, ma ciò che più mi preoccupa è che lo ha fatto fuori dalle mura del castello evidentemente.
"Ecco Cas è di questo che vorrei parlarti, credo che ci sia un animaletto, che non appartiene a questo tempo, che stia causando la sparizione di alcuni incantesimi e noi dobbiamo tornare indietro nel tempo per fermarlo" butto fuori senza paura o remore.
Charlie mi guarda sorpreso da tanta franchezza e forza, ma abbiamo poco tempo e Cassandra deve sapere tutto, se vigliamo che ci aiuti.
"Quindi è questo il motivo per cui a Natale mi chiedevi di certi incantesimi e delle conseguenze sui viaggi nel tempo. Parto con il dirvi alcune cose importanti, poi voglio i dettagli precisi o non vi aiuterò!" risponde seria ma con la luce negli occhi di chi sa che sta per scoprire qualcosa di affascinante.
"Allora Thin e Charlie, i viaggi nel tempo non sono un gioco, sappiamo pochissimo del loro funzionamento e delle conseguenze, se le vostre mamme sapessero che vi sto aiutando preferirei andare ad Azkaban piuttosto che incontrarle!" ride ma poi torna subito seria "insomma, non dovrei nemmeno parlarvi di questo, ma se non fossi stata curiosa e intraprendente non avrei mai fatto progressi nelle mie ricerche, ma davvero voglio che prendiate seriamente questa magia" ci guarda senza battere le ciglia.
"Lo so Cassandra, lo so bene. Conosco la legge di Croacker. Ma ci serve è importante" rispondo sicura e fiera.
"Allora saprai bene che il rischio di creare una catastrofe o morire nel tentativo è alto. O devo ricordare a voi due cosa successe a Eliose Mintumble, per soli 5 giorni nel 1402 mori al ritorno al San Mungo tra indicibili dolori" risponde altrettanto seria e piccata
"Ecco io non so bene cosa significhi viaggiare nel tempo, mio fratello aveva una giratempo a scuola e so che poteva usarla massimo nelle ventiquattro ore e che non dovesse mai incontrare il suo altro se. Ma questa è una cosa diversa Cassandra, conosciamo tutti i rischi o quasi, ma dobbiamo rischiare ecco perché abbiamo chiamato te." Prende la parola Charlie, con una autorevolezza e forza nel parlare che non mi aspettavo.
Stesso effetto deve aver fatto a Cassandra che porta per un attimo le mani al mento per pensare. "Se volete il mio aiuto, dovete dirmi tutto. Nessuna omissione." Ci comanda mettendosi comoda e in ascolto.
Prendo un gran respiro e racconto nei minimi dettagli tutto quello successo con Berry, sulla magia "mangiata" sulle scoperte fatte durante le nostre ricerche. Su come siano sparite persone, dai quadri, dalle foto e dalla memoria di tutti o quasi. Cassandra non perde una parola, i suoi occhi passano da me a Charlie che spesso mi aiuta nel racconto aggiungendo dettagli, riflette e prende qualche appunto con una penna autoscrivente.
"Ecco lui è Berry se può interessare" finisco mostrando il coniglietto sveglio e attivo in questo momento che si accoccola sulle gambe di Cassandra.
"Ma quanto sei dolce, qui di sei tu che mi hai smangiucchiato un quaderno, furfantello" sorride e tira fuori una piccola agenda con la copertina segnata da dentini e alcune pagine mancanti, chiaramente mangiate. "A volte sono venuta a studiare qui in biblioteca, non sono l'unica a farlo. Anche Bill lo fa a volte," guardo Charlie e sembra perplesso dalla comunicazione "tranquillo, non può dirtelo ordini di Silente. Ma come ha sgranocchiato la mia agenda, potrebbe averlo fatto con altri. Devo aiutarvi per forza." Finisce addentando un pasticcino al cioccolato.
"Grazie Cassandra, sapevo ci non avresti abbandonato" sorrido e stringo la mano che Charlie ha appoggiato sulla mi gamba.
"Siete una strana coppia lo sapete?" ci prende in giro vedendo le nostre mani intrecciate, non so perché il mio cervello comandi alla voce di uscire così acuta e fastidiosa perfino per me "non siamo una coppia, siamo amici!" pronuncio pentendomi un secondo dopo averlo detto, avendo Charlie lasciato la mia mano nello stesso istante in cui le parole sono uscite dalla mia bocca. Cassandra mi guarda perplessa e per nulla convinta ma decide di passare sopra questa affermazione
"Se lo dici tu, comunque sto per rivelarvi alcune cose che non dovreste sapere. Io non mi occupo più del tempo in senso stretto, non come tua madre in effetti. Io sono diventata la custode delle chiavi. So che non sapete cosa questo voglia dire, lo leggo dai vostri occhi. Dunque, alcuni misteri e poteri magici non sono ancora stati indagati o scoperti. La magia ha talmente tante sfaccettature che sarebbe impossibile conoscerle tutte. Al ministero nell'ufficio misteri ne stiamo indagando alcune, altre devono ancora essere studiate, motivo per cui le porte sono chiuse a chiave... si dà il caso che io abbia le chiavi, ed una in particolare farebbe al caso vostro. La chiave ognidove, abbinata alla porta del tempo." Spiega con calma e ci guarda per capire se la stiamo seguendo.
"la chiave ognidove abbinata alla porta del tempo?" chiedo perplessa, ho bisogno di capire meglio, la mia amica mi guarda e mentre accarezza Berry ci spiega. "La chiave ognidove permette di raggiungere qualsiasi luogo, purché lo si conosca o lo si abbia visto almeno una volta, ma sappiamo che se la usiamo per aprire la porta del tempo, o meglio del portale del tempo, può portarti dove vuoi quando vuoi" ci spiega con dovizia di particolari che forse non dovrebbe darci.
"Il portale del tempo è vicino alla stanza dove lavora la tua mamma, e dove sono tenute le giratempo di varie misure di tempo. Se la aprite e girate le lancette dall'altro verso, dovreste trovarvi nell'epoca che desiderate"
Io guardo Charlie e sorrido, lui ricambia ma noto che il suo è un sorriso forzato, "perfetto vorremmo tornare al 1582 e lasciarlo li" spiego con naturalezza, "sai abbiamo buoni motivi per credere che.." non riesco a finire perché Cassandra mi ferma
"NELL'OTTOBRE DEL 1582 immagino, bhe no! Te lo proibisco, in quell'anno ci fu un vuoto di magia, andare li sarebbe mandarvi a morire. Dovete scegliere un altro momento anche perché dovete figurarvi il posto prima di varcare il portale. E lui deve restare qui o cambierebbero troppe cose." Indica Berry
Charlie con determinazione, forte del fatto che Cassandra sembra appoggiare la sua visione, parla senza coinvolgermi "cosa consigli quindi, per cambiare meno eventi possibili. Perché vedi noi vorremmo solo ritoccarli in un certo senso, non stravolgere la storia e riavere i poteri di chi li ha persi" finisce poi riprendendo Berry tra le mani.
"Allora gli eventi non vanno modificati in alcun modo, potreste tornare in un'epoca totalmente diversa, non so all'epoca di Merlino magari, era un grande mago dopo tutto e farvi aiutare a creare qualcosa da riportare e somministrare a Berry, senza però svelare troppo del futuro o potreste cambiarlo del tutto. Tu che epoca sceglieresti?" mi chiede poi, deve essersi accorta del mio momentaneo smarrimento dovuto a Charlie.
"Non saprei, davvero io avevo altri progetti, ma sono pronta a sentire i vostri consigli" rispondo martoriandomi le mani, agitata. Adesso devo pensare al tempo, nessuna distrazione.
"Forse visto che si parla di Hogwarts potrebbe essere utile andare da chi l'ha creata. Chi meglio di Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Cosetta Corvonero e Salazar Serpeverde possono aiutare due studenti che vogliono salvare scuola e magia. La loro epoca era piena di persecuzioni, quindi avranno di sicuro idee di contro incantesimi e altro. Io andrei li, quasi quasi vi accompagno!"
La guardo perplessa, "se qualcosa andasse storto potremmo cancellare l'intera esistenza di Hogwarts e del mondo magico" la mia voce esce come un soffio, un pensiero incapace di restare chiuso in me.
"Forse potremmo solo andare indietro di qualche anno, vedere cosa ha fatto il famoso mago, Joseph Ballard, prima che Berry mangiasse le indicazioni su di lui e tornare" cerca di proporre Charlie, deve avere le mie stesse paure, o forse vuole solo sostenermi.
"Troppo vicino a noi, il rischio che incontriate qualche vostro antenato diretto è troppo grande, potreste cancellare la vostra intera vita. Soprattutto non dovete fermare Berry e trovare un modo per far riavere la magia ai vostri amici. Quindi ascoltate, i fondatori sono la scelta giusta, loro possono aiutarvi su tutti i fronti. Dovete solo attenervi al piano, dire il meno possibile sul futuro e creare una strategia da riportare al nostro tempo. Pensate di riuscirci?" ci chiede Cassandra, guardo Charlie in cerca di sostegno ed insieme annuiamo.
Prima di salutarci, stabiliamo di incontrarci almeno un'altra volta per concordare i dettagli per il nostro viaggio al ministero e per ricevere le istruzioni per l'apertura del portale. Come compito Cassandra ci suggerisce di imparare tutto ciò che possiamo sui fondatori e sul loro periodo per essere certi di non sbagliare luogo di arrivo, creando un buco nel tempo irrimediabile, oltre che esercitarci a raccontare la versione dei fatti senza svelare i dettagli che non vorremmo cambiare.
Ci avviammo verso il castello nel silenzio più totale. Irrimediabile è la parola che continua a girarmi in testa nella via del ritorno. Un buco nel tempo irrimediabile, questo mi fa davvero paura, ma forse mi spaventa di più il comportamento di Charlie al momento.
"Si può sapere cosa ti prende? Sei silenzioso e scontroso" chiedo fermandomi a metà del tunnel che ci sta riportando a scuola. "Dovresti essere felice abbiamo delle informazioni, Cassandra ci aiuterà e gli altri ora sapranno come aiutarci." Continuo aspettando una risposta che non arriva visto che continua a camminare a testa bassa.
"CHARLIE!" grido per farlo fermare. Lui mi guarda e resta immobile, con uno sguardo freddo e indecifrabile.
"Cosa vuoi che ti dica? Perché dimmelo tu cosa mi prende, dovresti saperlo, Amica" mi aggredisce e io lo guardo impassibile, sono scioccata.
"Non lo so, non so sempre tutto e non leggo del pensiero; quindi, o condividi o per quanto mi riguarda possiamo anche rientrare in silenzio, non sono io quella che lo odia" rispondo indispettita.
"Preferisco il silenzio, andiamo o faremo tardi!" il suo tono glaciale mi ferisce, ma riprendo a camminare con passo deciso davanti a lui.
Un turbinio di pensieri affolla la mia mente, mai avevo visto Charlie così nervoso e arrabbiato. Eppure Cassandra ha appoggiato la sua tesi del viaggio nel tempo, ha elogiato lui e il suo mondo. Forse ho commesso io qualche passo falso, ma al momento non mi è chiaro quale.
Il rischio di commettere un errore irrimediabile mipreoccupa di più al momento
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