Capitolo 13 - La cosa più bella
<< Dove state andando voi due?>>.
Eravamo entrati in reparto da pochi minuti, quando un'infermiera si mise davanti a noi, sbarrandoci il passaggio.
<< Siamo del quinto anno, abbiamo il tirocinio di Ginecologia >> fu rapido a mentire Tommaso.
Sembrava che gli venisse naturale farlo.
<< Del quinto? Lei mi sembra più piccola >> osservò, additandomi.
<< Le assicuro che siamo del quinto anno, se vuole può chiamare il professor Mancini di Medicina Legale e chiedere a lui >> insistette il ragazzo, fingendosi indignato. <<Sembra più piccola perché è mingherlina e si trucca poco >>.
La donna parve pensarci su.
<< D'accordo, entrate in reparto. Ma dovete indossare i calzari, le mascherine e le cuffiette >> si raccomandò.
Non appena fu abbastanza lontana rivolsi un'occhiataccia a Tommaso.
<< E' mingherlina e si trucca poco? No comment >> lo criticai.
<< Senti, è la verità... e non ci avrebbe fatti entrare se non mi fossi inventato qualcosa >> sollevò le spalle.
<< E così tuo padre è anche un professore, eh? >>.
<< Sì, lo è >>.
Era chiaro che non volesse parlarne.
<< E' la sala parto? >> chiesi, eccitata.
<< Sì... te l'avevo detto che non saresti rimasta delusa. O preferivi rimanere a raccogliere anamnesi? >> fece l'occhiolino.
Oddio, ero così emozionata...
<< L'infermiera ha detto di indossare calzari, mascherina e cuffia, ma non ha detto dove trovarli >> notai, perplessa.
<< Seguimi >> ordinò lui, risoluto. << Conosco questo ospedale come le mie tasche, te l'avevo già detto il giorno del test, se non sbaglio >>.
Mi fece strada verso una specie di sgabuzzino pochi metri più avanti. Ci preparammo rapidamente ed entrammo in sala parto.
<< Allora, ragazzi >> ci salutò un medico, cordiale. << Cosa volete vedere? >>.
<< Che interventi avete in programma? >> domandò Tommaso, curioso.
<< Dunque... in sala uno abbiamo un'isterectomia, in sala due l'asportazione di una cisti ovarica in laparoscopia, in sala tre una donna con le doglie >>.
<< Sala tre >> esclamai istintivamente. << Se possiamo >> aggiunsi poi, sentendomi maleducata.
<< Certo che potete. Andate pure >> acconsentì.
Ero a dir poco entusiasta: da lì a breve avrei potuto assistere ad un parto!
<< Ecco a voi la signora Elena>> annunciò il ginecologo, presentando la donna.
Era visibilmente sudata e agitata.
<< Rimanete a farle compagnia,ok? Se ha bisogno di qualcosa, chiamate me. Sono al distributore qui fuori >>.
<< Ok >> rispondemmo all'unisono.
<< E voi chi siete? >> volle sapere la gestante.
<< Studenti >> disse Tommaso.
<< Lo sa che si chiama come mia madre? >> rivelai.
Ero certa che non le potesse interessare minimamente in quel momento, ma volevo distrarla: sembrava troppo agitata (e come biasimarla?).
<< Sì? >> fece, poco convinta. << Il dottore dice che sono nella fase dilatante... che vuol dire? >>.
Non ne ho la minima idea, avrei voluto dirle.
<< Significa che il momento fatidico si sta avvicinando >> rivelò il ragazzo. << E' la sua prima volta? >>.
<< Sì, se non si era capito>> sospirò la donna. << Ecco che arriva un'altra contrazione>>.
Il volto le si costrinse per il dolore.
<< Da quanto tempo ha le contrazioni? >> mi interessai.
<< Cinque ore >> strillò lei, scandendo ogni parola. << Scusate, fatico a controllare il volume della mia voce >>.
<< Non si preoccupi >> la rassicurai. << Immagino quanto sia doloroso >>.
<< Toccherà anche a te, un giorno >> enunciò la donna, inspirando profondamente.
Grazie tante...
La sua suonava proprio come una minaccia.
<< Lo so >> dissi semplicemente.
<< Mely >> mi chiamò Tommaso, preoccupato. << Quella non è acqua, vero? >>.
Additò il letto della signora, completamente inzuppato.
<< Oddio, d-dici che... ? >> balbettai, ansiosa.
<< Sì, sta succedendo >> confermò lui. << Vado a chiamare il ginecologo >>.
E si allontanò.
<< Ok, Elena. Stai tranquilla >> esclamai istintivamente, dandole del tu. << Sta arrivando il dottore >>.
Difficile rassicurarla quando ero più agitata di lei, probabilmente.
<< Dov'è il mio medico! Dov'è finito?! >> iniziò a strillare Elena, in preda ad una crisi isterica.
<< Sta arrivando >> le assicurai. << Stai tranquilla >>.
Entro pochi minuti furono di ritorno Tommaso e il ginecologo, affiancato da un'ostetrica e da un anestesista.
Tutto quello che accadde nei minuti successivi sembrò succedere talmente rapidamente...
Di quei momenti avrei ricordato solo l'istante in cui l'ostetrica tirò fuori la bambina: era minuscola... una piccola creaturina sporca di sangue e muco, che avrà pesato sì e no tre chilogrammi...
<< Anche per lei è l'inizio di un percorso, no? >> fece Tommaso, sorridendomi.
Annuii.
Continuavo ad osservare quella neonata, rapita, senza riuscire a distogliere lo sguardo da lei.
<< E' bellissima >> esordii infine. << La cosa più bella che abbia visto in tutta la mia vita >>.
<< La seconda cosa più bella >> mormorò Tommaso, distogliendo rapidamente lo sguardo.
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Ciao lettrici e lettori!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto (faccia maliziosa) ^^
Grazie per aver letto! :*
Koira ♡
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