3 Tre imprevisti
"Che cosa?! Hai creato Shasei con la magia?!", esclamò Naruto.
"Sì. È successo quattro anni fa, basandomi sul cadavere di Aruna Kentsu", rispose Itachi.
I due ninja erano seduti sulla soglia dell'entrata alla grotta dove avevano trovato rifugio, con fuori la tempesta ancora in subbuglio.
"Questo spiegherebbe tutto, ma Shasei non ricorda la vita di Aruna?Dopo tutto condividono lo stesso corpo".
"Assolutamente no. I ricordi di Aruna sono scomparsi definitivamente con la sua morte; la cosa più arcana che Shasei ricorda è quando si è risvegliata nella cassa di Haruatso*".
Naruto sospirò, voltandosi di schiena per vedere Shasei, ancora sdraiata sul letto a dormire beata.
Itachi si alzò e rientrò nella grotta, a controllare le condizioni della ragazza.
Naruto lo seguì con lo sguardo e fece per rientrare quando, voltandosi, non ricevette un cazzotto in piena faccia, stramazzando a terra.
"Naruto!", urlò una voce.
Il ninja si rialzò, riconoscendo il suo aggressore: Sakura Haruno, accompagnata da Sai e il maestro Kakashi.
"Si può sapere dov'eri finito? Ti abbiamo cercato dappertutto. Temevamo che ti fosse successo qualcosa", sbottò la ragazza, infastidita ma anche terribilmente preoccupata.
"Avresti potuto chiederlo gentilmente invece di darmi un cazzotto in faccia", rispose il ragazzo, massaggiandosi il volto.
"Non c'è niente da scherzare Naruto", s'intromise il maestro "Tsunade è costretta a richiamarti affinché tu scenda in guerra. Noi della Foglia siamo messi molto male".
"Mi dispiace ma adesso non posso".
Infuriata più che mai Sakura caricò la mano e fece per schiaffeggiarlo quando la luce del focolare presente all'interno della grotta l'attirò, facendole distogliere lo sguardo, imitata dagli altri tre ninja, compreso il maestro.
Vi era sdraiata sul letto una figura dormiente che traumatizzò i nuovi arrivati; Aruna Kentsu, la loro ex compagna d'accademia, morta anni prima.
Come poteva essere viva?
Accanto a lei c'era inginocchiata sulla pietra ghiacciata una figura scura mentre preparava una sacca per l'acqua calda.
"Itachi...", mormorò con odio Sakura.
Questo si voltò, guardando i nuovi arrivati; mise a terra il materiale per la sacca dell'acqua calda e si alzò in piedi.
"Se mi sigillerete adesso, condannerete a morte Shasei", disse, con un tono freddo e glaciale che fece imbestialire Sakura.
"Si chiama Aruna!", urlò, mentre caricava un cazzotto mirando Itachi.
Quasi ci riuscì, ma il braccio venne bloccato da cinque copie di Naruto, compreso l'originale.
"Lasciami!".
"Itachi non vuole farci del male!", le urlò Naruto, cercando di calmarla.
Confusa, Sakura cominciò a calmarsi, fino a tranquillizzarsi del tutto.
"In che senso morirà?", chiese Kakashi, rivolgendosi a Itachi, calmo e pacato.
"Le hanno lanciato contro una maledizione e per questo ha un mese di vita, e soltanto io posso aiutarla".
"Come?", chiese Sai.
Itachi sospirò. Quel discorso era troppo complicato per essere spiegato a parole, ma se voleva non essere sigillato prima di aver adempiuto al proprio compito doveva spiegare allora tutta la storia.
"Sedetevi".
I ninja obbedirono, inginocchiandosi attorno al focolare.
Itachi prese un bel respiro e cominciò, partendo dalla morte di Aruna Kentsu fino alla fine, liberando il cuore da quel fardello.
"Accidenti...", mormorò Sakura.
"Adesso capisci?", le disse Naruto, puntandole addosso uno sguardo severo, più di quanto non avrebbe voluto.
"Sì, ma Tsunade ti vuole sul campo di battaglia", gli disse Sai.
"Ma chi aiuterà Itachi nella missione?".
Itachi chiuse gli occhi e sorrise, ma era un sorriso debole e appena bocciato.
"Non mi serve aiuto Naruto. Se devi andare va' pure".
"Ma non ce la puoi fare da solo".
"Sì invece. Sono io il suo creatore, quindi solo io posso compiere quel rito".
Il ragazzo sbuffò. Voleva rimanere lì, ad aiutare Itachi per quel compito difficile e complicato, ma allo stesso tempo desiderava andare sul campo di battaglia, a dare il proprio contributo per quella maledetta guerra, scoppiata per causa sua.
Non sapeva che cosa pensare.
"Quando partiamo?", chiese Naruto.
"Domani mattina", gli rispose Kakashi.
Il ragazzo sospirò.
"Non temere Naruto. Shasei sopravviverà", lo rassicurò Itachi, con un sorriso che vedeva molto raramente.
Il ragazzo sperava tanto che avesse ragione.
*cassa di Haruatso(elemento inesistente sia nel manga che nell'anime, inventato da me): cassa di vetro che tramite macchinari specifici e Tecniche Proibite particolarmente potenti può creare le persone con come punto di riferimento un cadavere di una persona qualsiasi, non ancora in fase di decomposizione.
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