Mi è sempre piaciuto disegnare.

Durante tutta la mia infanzia ho amato l'arte.

Quando visitavamo qualche museo io non facevo altro che dedicare dieci minuti di osservazione e stupore ad ogni opera.

Mi piaceva anche disegnare.

Certo, non realizzavo capolavori degni di Louvre, ma quei soliti fogli scarabocchiati rappresentanti il classico paesaggio o l'allegra famigliola che poi venivano appesi al frigorifero e rimanevano lì per qualche settimana, prima che mia madre li mettesse via dopo la decima volta che erano caduti terra con il solo intento di prendere del formaggio.

Anche oggi nutro un'enorme ammirazione verso le grandi opere d'arte, studiando ed analizzando con cura quadri ed artisti come un vero e proprio critico.

Ovviamente, ho mantenuto anche l'amore per il disegno.

Pratico questa passione quando sono solo in casa, spesso nella mia camera o chinato verso il lavandino, e scarabocchio il foglio, occupando più spazio possibile, tracciando tratti sempre più spessi fino a bucarlo.

Fino a che la punta del mio pennarello non si rompe facendo colare inchiostro rosso lungo il foglio.

Vorrei saper smettere di disegnare.