Oggi, una giornata lunga e con colpi di scena uno dietro l'altro, mi merito un po' di sano relax.

Ilaria dopo la bellissima notizia ha deciso di comunicarlo immediatamente ai suoi genitori, sono fieri di lei, Serena e Tommaso sono scoppiati in lacrime di gioia, non credevano alla favolosa news.

D'altro canto, adesso siamo in Hotel, io sdraiata come una balena spiaggiata sopra il letto, la bionda dorme accanto a me, mentre io lascio agire la mia maschera idratante a base di carbone vegetale.

L'ansia che nessuno mi prenda o che possa avere un rifiuto mi uccide dentro, chiariamo, non sono venuta qui a Milano per girarmi i pollici o magari... trovare la famosissima storia d'amore.

Ho in testa solo il lavoro, nessuno riuscirà ad avvicinarsi, nessuno. O per lo meno, se qualcuno ci riuscirà, non voglio niente di serio.
La vita ci riserva solo pochi momenti di vantaggio, se abbiamo la possibilità di coglierli al meglio siamo fortunati, se non siamo riusciti a sfruttarli perché la mente non ha prestato l'attenzione adeguata... mi dispiace ritenta quando sarai più fortunato.

La vita è bella e unica, può essere crudele in certi aspetti e in certe situazioni, ma dobbiamo aver la forza di andar avanti e attendere con molta attenzione il momento giusto... un predatore che attende la sua preda... semplice no? Io la penso in questo modo, ma anche in un altro molto più saggio, il volere è potere.

Se si ha la determinazione e la voglia di raggiungere  il proprio obbiettivo, pian piano ci riuscirà. Basta solo aver un pizzico di astuzia, un cucchiaio di saggezza, pazienza... ed è fatta!

Dopo questa riflessione non posso vantarmi di dire "dopo aver seguito questa tattica, sono riuscita a raggiungere il mio obbiettivo!" ma ci sto provando, tentar non nuoce. 

Prendo il mio cellulare e attendo i due minuti per poter togliere la maschera e massaggiare il mio viso, il tempo scade e mi affretto ad entrare nel bagno, levo essa e con movimenti circolari cerco di far assorbire alla mia pelle il prodotto rimanente. 

Sento la porta della stanza aprirsi, esco dal bagno in modo di vedere chi sia entrato, mi rilasso alla vista della mia amica.

<<Come sta andando?>> domando dolcemente, a peso morto si lascia andare sopra il letto e mi guarda letteralmente stanca.

<<Bene, oltre alla danza si aggiunge anche una casa da mantenere.>> sbuffa irritata.

Casa? Ma perché sono sempre l'ultima a sapere le cose?

<<Quale casa?>> domando con le sopracciglia aggrottate dal momento confuso.

<<I miei hanno insistito di voler comprare una Villa qui, dato che dovrò rimanere per molto a Milano, mi hanno aiutata nel comprarla.>> dice mentre si toglie le forcine per slegare il suo chignon.

<<Oh...>> rimango sorpresa dalle sue parole.

<<Domani mattina prendiamo le valigie e ci trasferiamo lì.>> mi sorride gentilmente.

Annuisco lentamente alle sue parole ma sono ancora bloccata, lei dovrà stare per studiare danza, invece io sono sempre qui con le mani in mano, devo escogitare qualcosa al più presto.

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Sono le nove e trenta di sabato, siamo già nella nuova Villa.

Appena entriamo all'interno del cancello con la macchina, è di lusso, il giardino grande con una piscina interrata e dei lettini mare attorno a essa, un terrazzo con divanetti, la casa imponente e moderna.

All'intero ha un profumo di vaniglia da rendere tutto armonioso, un ampio salotto; un divano in pelle bianco, davanti a esso il caminetto con Tv a schermo piatto, un tappeto beige e una grande libreria... Sorrido e guardo la bionda. 

<<Una libreria? Riempi anche questa di libri?>> 

<<Romanzi Rosa, i miei preferiti.>> sorride guardandosi attorno, ci ha messo lo zampino lei per forza, tutto troppo da Ilaria. 

L'open space veramente utile, posso vedere la cucina da qui, ha una penisola ampia e i mobili chiari, la stanza è molto equilibrata ma la cosa che mi fa impazzire di più che c'è molta luce che entra all'interno. Guardando alla sinistra del divano, c'è una porta finestra che porta direttamente sul terrazzo, tende bianco panna la coprono, alzo lo sguardo e mi accorgo di una porta vicino alla cucina. 

<<Che c'è lì?>> 

<<Lavanderia, ma vieni di qua.>> 

Usciamo dalla grande stanza, trovo le scale che portano al piano di sopra e accanto quelle che portano nei sotterranei, varco la soglia per la stanza del biliardo.

Esso al centro, mi avvicino e accarezzo il liscio legno, con attorno poltrone, i raggi del sole non mancano in questa casa entrano come se ne avessero il bisogno, apro una porta scorrevole.

Le mattonelle in marmo bianco, la doccia ampia, vasca e lavabo con uno specchio che ha attorno delle luci regolabili.
Il piano di sopra ha cinque stanze, ognuna con bagno e cabina armadio personale, ovviamente la camera principale ha una vasca.

E nei sotterranei? Una piscina riscaldabile con tanto di idromassaggio di lato e una sauna. Una spa in casa... Tutto troppo da  Ilaria. 

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Successivamente aver visto l'intera casa, ci siamo dirette verso la cabina armadio personale. Devo sistemare i miei vestiti e scegliere quello da indossare per stasera. Avevo in mente un vestitino nero di Versace e Louboutin, ovviamente tutto in nero con qualche gioiello in argento. Mi appoggio allo stipite della porta guardando Ilaria immersa nel suo mondo. 

<<Devo mettermi qualcosa di rosso, preferibilmente bordeaux, faccio i boccoli e mi trucco...>> borbotta sistemando la camera. 

<<E le décolleté di Saint Laurent?>> domando sorridendo, sussulta dallo spavento. 

<<Ingrata! Mi hai fatto prendere uno spavento.>> mi rimprovera mettendo le mani sui fianchi. Che caratterino...

<<Sbrigati a scegliere le cose, stasera dobbiamo essere impeccabili.>> sancisco.

<<Io sono sempre impeccabile!>>esclama mentre sventola un vestito. 
Scuoto la testa sorridendo. La solita egocentrica e sicura di sé. 

<<Non mi interessa, sbrigati!>> urlo per farmi sentire mentre esco dalla stanza. 

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Siamo all'interno di un giardino illuminato, guardie sorvegliano ogni angolo e perimetro. Tavolini con sopra un buffet appetibile, incontro gli occhi verdi della bionda e in un'istante riesce a capirmi, sorridiamo e ci rechiamo verso il tavolo degli alcolici. Mi servono un bicchiere di vino bianco e lo sorseggio mentre mi guardo attorno. Siepi alte e verdi percorrono i bordi del magnifico giardino, luci e candele lo illuminano. Chiudo gli occhi godendomi il momento, musica classica che entra nelle orecchie, armonia. Li apro di scatto sentendo dei giornalisti urlare.

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Come state? Spero tutto bene! Ecco a voi il terzo capitolo, fatemi sapere se é di vostro gradimento e lasciate una stellina.♥️
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