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𝟐.

Sistemo i miei capelli dopo averli asciugati, oggi sarà una giornata lunga me lo sento.

Voglio fare shopping e godermi Milano, è così bella e caotica nel tempo stesso. Amo questo aspetto di questa città, mi ricorda un po' me, le macchine che suonano il clacson per il troppo traffico, persone che corrono tra i marciapiedi per arrivare in tempo a lavoro, negozi di lusso aperti e disponibili...

Questa è Milano e anche se può sembrare disastrosa io la amo, Firenze è molto diversa, ma potrei viverci qui. Prendo l'ascensore pronta per fare del sano shopping, Ilaria deve ancora scoprire i risultati dei provini ma sono sicura che sarà dentro. 

La mia amica ha passato dei momenti così brutti, non capisco ancora come faccia a sorridere e avere la forza di andare avanti, ha una forza da far invidia. 

Entro nella mia Lamborghini e inizio a guidare, al primo semaforo in cui aspetto che il colore cambi in verde, guardo fuori dal finestrino e il vento soffia calmo sulle tende delle abitazioni, i negozi pieni di persone sorridenti e cordiali.

Dopo poco ci troviamo nella Galleria di Vittorio Emanuele II, cerco con lo sguardo il negozio a me interessato, devo vedere i nuovi anfibi...  

Prada, eccolo lì!  

Dio che magnificenza, gli stivali neri sono bellissimi, li indosso e mi reco davanti allo specchio.

È un anfibio di ispirazione militare, in pelle nera, mi calzano bene e ho in mente un outfit perfetto. Guardo la commessa e sorrido gentilmente.

<<Le prendo.>> affermo con lo sguardo sulla mia figura riflessa, mi dirigo verso la cassa e dalla mia borsa estraggo il portafoglio. 

Porgo la mia carta di credito e pago, sorrido soddisfatta della mia compera, sono sicura che la bionda me le ruberà, ne sono certa.
Esco dal negozio, vediamo un po' dove posso andare adesso... Louis Vuitton! 

Mi avvicino alla vetrina e vedo una pochette a tracolla rosa cipria, questa è obbligatoria comprarla! 

Mi affretto ad entrare, chiedo ovviamente se sia disponibile la borsa e le commesse gentilissime annuiscono.

Successivamente esco dal negozio, ovviamente con la mia nuovissima pochette, e mi incammino verso la mia auto più che soddisfatta.

C'è chi si rilassa leggendo, chi facendo sport, altri ascoltando musica... Beh, forse sono l'unica a rilassarsi facendo shopping?

<<Ballerina, oggi hai i risultati dei provini?>> domando entrando nella camera. 

Ilaria guarda me e le due buste che ho in mano, sorride mentre si accomoda sul letto.

<<Sì, dovrei andarci oggi pomeriggio... Ora parliamo di te, cosa hai comprato?>> chiede curiosa intrecciando le sue mani.

<<Stivaletti di Prada e una pochette di Louis Vuitton.>> la informo sedendomi, anche io, sopra il morbido materasso.

<<Uh, che cosine interessanti.>> dice con il sorriso che si allarga sempre di più.

<<Ehi, sono mie non azzardarti a toccarle.>> la minaccio, come ogni essere vivente chiamato "migliore amica" abbia il vizio di prendere i tuoi vestiti o accessori.

<<Va bene, alzo le mani!>> dice alzando le mani prendendomi in giro. 

Scuoto la testa ridendo, inutile fare la rigida con lei, non ci riesco. Qualche volta è proprio la bionda a essere fredda e distaccata, altre tutto l'opposto. 

Ha un carattere complicato, è rigida con sé stessa e si aspetta il massimo in tutto, è letteralmente stronza in certe situazioni e in altre è molto estroversa, ama la tranquillità con un pizzico di caos, permalosa, egocentrica e sicura di sé...

Mi sono scordata qualcosa? Ah sì! Mai farla arrabbiare, potrebbe essere l'ultima cosa che farete nella vostra vita.

E dico, mai e poi mai toccare la sua collanina, è l'unica cosa che le ricorda sua nonna, oltre la danza, e ci tiene più di sé stessa. 

<<Allora? Mi hai sentita?>> mi guarda con le sopracciglia aggrottate.

<Oh, scusami stavo pensando.>> sussurro ancora pensierosa.

<<Oggi mi accompagni a vedere i risultati? Devo sapere se sono dentro o meno.>> mi dice mordendosi il labbro dall'ansia provocata da tutto.

<<Certo! Ma tanto sai già tu nel profondo che ti hanno presa.>> dico appoggiando con tranquillità la mano sulla sua spalla.

<<Lo spero...>> sussurra flebile guardando il vuoto.

<<Pronto?>> domando sapendo già quale persona mi abbia contattata.

<<Alba, eccoti! Volevo informarti che sabato sera ci sarà un gala, domani ti porterò a prendere qualche abito da Valentino, avverti Ilaria.>> dice Clarissa con un tono abbastanza duro, non perché sia arrabbiata ma è molto rigida pure lei con il lavoro.

<<Sì Clarissa, sai chi ci sarà al gala?> chiedo mordendomi il labbro inferiore. Un'altra opportunità per ambientarmi qui, perfetto.

<<Ci saranno persone molto conosciute.>> dice con un tono vago, mi siedo sopra il letto matrimoniale un po' confusa.

<<E Ilaria?>> domando con le sopracciglia aggrottate.

<<Ilaria starà con noi.>> afferma tranquilla.

<<Perfetto, stasera chiamo mia madre per sentire come va lì da lei.>> sospiro con un piccolo sorriso che si propaga sul mio viso.

<<Salutala da parte mia.>> dice dolcemente.

<<Va bene, ora vado, andiamo a vedere i risultati dei provini!>> esclamo alzandomi entusiasta dal letto.

<<Fatemi sapere come va!>> risponde con enfasi.

Dopo averla salutata, mi affaccio alla porta del bagno vedendo la mia amica bionda che dà gli ultimi ritocchi a trucco.

<<Sei pronta?>> domando guardandola ancora, possibile che sia così narcisista?

Sorrido e mi appoggio allo stipite della porta, una risata scappa dalla mia bocca.
<<Che hai da ridere? Mi devo preparare al meglio, se non sono dentro non fa niente, basta che esca dal quel teatro con stile.>>afferma convinta passando il mascara sulle ciglia lunghe.


Ci dirigiamo dentro la macchina di Ilaria, Maserati MC20. 

Dieci minuti dopo, siamo a destinazione, scendo dalla lussuosa macchina. 

Lo stomaco si stringe solo al pensiero che non sia dentro, sarebbe un'altra delusione per lei e inizierebbe a sgretolarsi completamente. La guardo con un sorriso di incoraggiamento, sono qui e so che ti prenderanno, entriamo all'interno dell'edificio e il personale ci accoglie gentilmente. 

<< Posso aiutarvi? >> ci domanda la ragazza seduta dietro a una scrivania. 

<< Hm sì, volevo sapere se era possibile vedere i risultati dei provini che ci sono stati ieri pomeriggio.>> sorride cordiale Ilaria. 

<< Certo! Arrivano subito.>> apre un cassetto dietro di lei e prende dei fogli.
Stringo la tracolla della borsa tra le mani, sospiro cercando di calmare il cuore che non riesce a fermarsi dai battiti troppo veloci.

<< Lei come si chiama?>> domanda cercando all'interno di un fascicolo.

<< Ilaria Bianchi. >> afferma guardando i fogli che posa la ragazza sopra la scrivania.

<<Allora...Ilaria Bianchi... Ammessa!>> le passa il foglio evidenziando il nome della ragazza sulla lunghissima lista. 

Spalanco gli occhi dalla sorpresa, non pensavo certamente che alla primissima fosse dentro, ma credo in lei più che in me stessa.

La guardo con un sorriso a trentadue denti. Ha gli occhi lucidi, lacrime di gioia solcano il suo viso, si copre la bocca con le mani e i suoi occhi si incatenano con i miei.

Scoppia in lacrime, abbraccio il suo corpo magro e snello, asciugo le mie che scorrono sulle guance. 

<< Nonna ce l'ho fatta! >> esclama singhiozzando stringendomi ancora di più. Marlene sta facendo salti di gioia tra le nuvole, me lo sento!

<< È così fiera di te, sei una forza Ilaria.>> sussurro stringendola ancora di più. 

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Spero che il secondo capitolo vi piaccia, fatemelo sapere nei commenti.
Non dimenticate di mettere la piccola stellina in alto!♥️
Cosa succederà nel prossimo capitolo?
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