𝟏𝟔.
Possibile che debbano trascinarmi in discoteca? Capisco che mi piaccia ma avrei preferito mille volte starmene a casa dopo una settimana di lavoro.
Ilaria è completamente sparita insieme a Michael, Chloe e Alex stanno bevendo insieme. Sono sola in un angolo, intravedo il biondo ballare e sposto la testa più volte per vederlo meglio ma non riesco per la troppa gente.
Mi sposto verso sinistra, mi blocco all'istante vedendo cosa sta facendo. Sta ballando con una ragazza bionda, gli stringe i fianchi e muove il bacino insieme a lei, punta i suoi occhi nei miei e avvicina il viso a quello della ragazza, le sussurra qualcosa all'orecchio e un ghigno cresce nel suo volto.
Mi sta provocando? Un senso di rabbia e gelosia invade il mio corpo, mandandomi letteralmente fuori di testa.
Prendo il primo ragazzo lì vicino, ovviamente rimandando la provocazione, struscio il fondoschiena su di lui.
Mi afferra i fianchi e inizia a baciarmi il collo, sorrido soddisfatta vedendo il biondo con gli occhi infuriati.
Porta le sue mani sopra i glutei della bionda e li stringe puntando lo sguardo su di me.
Guardo il biondo con aria di sfida e apro leggermente la bocca fingendo un gemito.
Questo lo fa letteralmente andare fuori di testa, spinge la ragazza e viene verso di me con un passo veloce.
<<Staccati da lei subito!>> mi prende portandomi verso di lui.
<<Questa è roba mia, chiaro?>> urla incazzato. Sorrido soddisfatta e lascio un occhiata al povero ragazzo aggredito, invitandolo ad andarsene. Mi giro verso Francesco.
<<Perché non torni dalla tua biondina?>> domando irritata.
<<Devo ripeterlo anche a te?>> sputa inviperito.
<<Sì.>>
Non so cosa mi stia succedendo, forse quei pochi bicchieri che ho bevuto mi fanno fare cose che non farei da sobria, solo adesso mi rendo conto di quello che ho combinato. Ho provocato Francesco solo per gelosia? Non è assolutamente una cosa che farei.
<<Sei roba mia, solo ed esclusivamente mia.>> sancisce.
Questa arroganza fa stingere le viscere, mi blocco guardandolo. Mi mordo il labbro rendendomi conto, ancora, di tanta bellezza. Ormai alcool si fa sempre più sentire, continua a borbottare ma lo blocco con un bacio. Un bacio vorace, bisognoso.
Stringe i miei glutei facendo uscire un gemito involontariamente. Un calore al basso ventre si propaga, le uniche parole che riesco a dire lo mandano in tilt.
<<Ti voglio.>> sussurro bisognosa.
Mi trascina fuori dal locale, forse l'alcool mi ha fatto dire così... Anche la mia voglia di volerlo. Mi ha detto che sono sua, ma lui è mio?
Scuoto la testa cacciando i pensieri, non voglio farmi rovinare la serata dal mio cervello, devo seguire il cuore, voglio farlo.
Entriamo in macchina e velocemente tolgo i tacchi.
<<Ferma, non lo faremo qui ma a casa.>> afferma dolorante, il mio sguardo cade sul suo rigonfiamento.
Arrossisco immediatamente, metto la cintura di sicurezza un po' impacciata e parte verso casa.
Porta una mano sulla mia coscia e la stringe desideroso. Ci guardiamo negli occhi, tutto attorno a noi rallenta, sappiamo entrambi che solcata la porta di casa scoppierà la passione, ci faremo male? C'è una probabilità, ma non mi importa.
Ho sempre programmato la vita, sancito delle regole da rispettare, ma con lui sembra tutto diverso. Con la sua vicinanza strappo sempre ogni regola stabilita, prendo la vita com'è e come si presenta senza manipolarla come faccio di solito.
Appena arrivati davanti all'appartamento, per l'impazienza, gli salto addosso e schianto le mie labbra contro le sue. Con un calcio chiude la porta d'ingresso e tenendomi per le natiche, si avvia verso la camera.
Sbottono velocemente la sua camicia, voglio sentire la sua pelle riscaldarsi sotto il mio palmo. La lancio per terra, entra in camera e appoggia il mio corpo sul materasso, porta le mani dietro la mia schiena aprendo lo zip del vestito.
Lo toglie e per qualche secondo il suo respiro si blocca, con gli occhi segue ogni centimetro della mia pelle, guardando i seni scoperti e infine le mutandine nere in pizzo. Mi alzo con i gomiti, cogliendo il momento in cui è distratto, slaccio la cintura, la tolgo buttandola per terra.
Il rumore del metallo che cade rimbomba nella stanza, insieme ai respiro velocizzati per l'impazienza e il desiderio. Mentre lascia baci umidi sul mio collo, apro i suoi jeans e li tiro giù togliendoli. Qualcosa sfiora la mia mano e aggrotto la fronte confusa, ma non ci faccio caso, sono troppo presa per i suoi baci.
<<Impaziente...>> sussurra.
<<P-perché?>> chiedo guardandolo con il viso arrossato. Solo ora noto di aver tolto anche i boxer, sorride furbo e con una piccola spinta sul busto mi invita a sdraiarmi.
Prende l'elastico delle mutandine e lo fa rimbalzare sulla mia pelle, scappa un mugolio dalle mie labbra e mordo subito il labbro inferiore socchiudendo gli occhi.
Toglie l'ultimo pezzo di stoffa che ci divide. Si posiziona sopra di me, tenendosi con i gomiti ai lati del mio viso.
<<Sei sicura?>> sussurra incerto.
Annuisco con la testa, la gola secca non mi permette di parlare.
Accarezza il clitoride, facendomi inarcare la schiena, chiudo gli occhi in estasi dal suo tocco. Fa movimenti circolari e lenti, giusti per farmi sentire ancora più pronta per lui.
Afferra dal comodino un profilattico, afferro il suo polso bloccando il movimento.
<<Ho la pillola.>> sussurro guardandolo.
Lo ripone e allinea la punta del membro sulla mia entrata. Blocco il respiro ansiosa di poterlo sentire.
<<Rilassati.>> sussurra.
Non è la mia prima volta, ma per me è come se lo fosse. Voglio dimenticare la mia primissima volta, non si era minimamente preoccupato di me, pensava solo a se stesso.
Francesco, d'altro canto, mi fa sentire a suo agio, accarezza il mio corpo bramandolo, lo guarda come fosse oro ai suoi occhi.
Entra con una spinta e lancio un gridolino stringendo le mani sulla sua schiena muscolosa.
In pochi minuti, la stanza che prima ospitava solo mugoli e respiri, si trasformano in gemiti acuti. Stringo gli occhi dal troppo piacere e la pelle d'oca si cosparge sul mio corpo quando inizia ad accarezzare i miei fianchi.
Ruoto il bacino verso il basso cercando di sentirlo di più, percepisce il messaggio e spinge con più velocità. Stringo le cosce attorno al suo busto gemendo. Conficco le unghie nella sua pelle, sentendo vicino l'orgasmo.
<<Fra-ncesco ci sono...>> sussurro ansimante. Spinge ancora più forte, la testa inizia a girare e il corpo trema.
Un urlo acuto lascia le mie labbra quando arrivo al culmine. Spinge ancora, non fermandosi, sussurra il mio nome e viene anche lui riversando il suo liquido dentro di me.
Si sdraia sul letto a pancia in giù guardandomi con gli occhi socchiusi, entrambi cerchiamo di regolarizzare il respiro. Copre i nostri corpi con un lenzuolo bianco e mi stringe a lui.
Questa strana sensazione alimenta ancora di più i miei dubbi e paranoie, mi sento completa, come avessi trovato il pezzo mancante che cercavo da anni. Perché tutto questo? Cosa mi sta facendo?
<<Questa dimostrazione ti basta per farti sentire mia, pasticcino?>> sussurra al mio orecchio.
<<Forse dovrei dimostrarti anche io qualcosa per farti sentire mio.>> sussurro girando la testa verso la sua direzione.
<<Ti assicuro che lo hai fatto.>>
Un sorriso cresce ad entrambi e uniamo le labbra in un bacio dolce.
<<Adesso cosa siamo?>> sussurro preoccupata dalla probabile risposta.
<< Questo gesto non ti basta per farti capire?>> sussurra con voce roca stringendomi più a lui.
<<Capire cosa?>>domando confusa, adesso che ha in mente?
<<Per un noi.>>sorride.
<<Hm... sei sicuro di tutto ciò?>> chiedo affondando le mani tra i suoi capelli morbidi.
<< Sì, tu?>> risponde mentre lascia baci umidi sul mio collo.
Mi ero ripromessa di non avere nessuna relazione, devo concentrarmi sul mio obbiettivo. Adesso cosa dico? Fino a poco fa avevo la paura che sarebbe stato lui a ferirmi, ma credo che adesso possa farlo io.
Mi trovo bene con lui, sento che c'è una buona sintonia, anche se bisticciamo spesso.
<<Sì.>> bisbiglio al suo orecchio, dopo questa decisione non torno assolutamente indietro.
Metto il mio viso nell'incavo nel suo collo, un sorriso a ebete cresce e il cuore non smette di battere così forte. Passiamo la serata a coccolarci sotto le coperte, nudi vestiti solo dei nostri sentimenti che coprono il cuore dell'altro.
26 Giugno.
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Il sedicesimo capitolo pubblicato!
Spero che sia di vostro gradimento, mi scuro se ci fosse errori.
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