ritorno finalmente all'accademia
ero in camera mia a piangere perché stavo in punizione. fin da piccola mi ero sempre cacciata in grossi guai e finivo sempre in punizione come a mio solito ma stavolta è diverso: provi a raccontare una cosa incredibile e "vera" che ti è successo e sottolineo vera e all'improvviso i tuoi credono che tu sia pazza e ti portano dallo psicologo ma visto che non riesci a convincere nemmeno lui ecco finita qui. sei sdraiata sul letto della tua camera a non fare un bel niente e ti annoi parecchio.
all'improvviso tua madre entra in camera tua con un respiro affannoso.
"mamma.... che... che succede?"
"tuo padre... ha avuto un attacco cardiaco. sta in ospedale,adesso".
"c... cosa? perchè?"
"non lo so,ma dobbiamo sbrigarci!"
"okay,arrivo"
prendo giusto il necessario e lo metto nello zaino per poi recarmi con mia madre all'ospedale. mentre sono in macchina decido di confessargli una brutta bugia ma credo che mi perdonerà.
"mamma... io... senti... cioè... si insomma... ti ho diciamo mentito"
"mentito? su cosa?"
"si,mamma. non volevo... ma... ho fatto e non so cosa mi abbia preso.
mamma... sai che io ti voglio bene e lo dico con tutto il cuore e non dovevo mentirti e probabilmente ho fatto per il tuo bene quindi ti pregherei di ascoltarmi perché è importante.
quella cosa che la scuola dove vado e magica è tutto falso non è magica per niente. tu e papà dovete stare tranquilli adesso,per piacere.
vado in una scuola normalissima ed il fatto che ho detto che sia magica è perché... sto troppo tempo a frugare nella mia mente. scusa se ti dò troppe delusioni ti prometto che non lo farò più. devi credermi perché sono sincera. sono ancora in punizione?"
mia madre ci riflettè molto prima di rispondere e poi mi fece un bellissimo sorriso.
"no,non lo sei. non devi più mentirmi però,okay?"
"sì,okay".
...
siamo appena ritornati dall'ospedale e mio padre non sta affatto bene. per un momento credo che sia stato felice di sapere che non dicevo veramente e questo pare abbia fatto rallegrare almeno un pochino.
ritorno a casa e apro la finestra improvvisamente.
appena apro la finestra noto due ragazzi: uno con la capigliatura bionda a porcospino di 15 anni che sembrava quello che avevo visto appena mi ero trasferita e accanto a lui un ragazzo di 17 anni con i capelli bianchi e un bastone in mano.
quel ragazzino, crea un fiocco di neve che volando verso di me mi sporca un pò il naso.
mi viene da ridere a quel piccolo fiocco di neve sul mio naso.
rido per un paio di minuti e quando ridivento seria, Jack mi fa volare verso di lui.
"ci si rivede"
"eh già..."
"vuoi scoprire altre particolarità di questa scuola?"
"certo"
"bene,andiamo".
"io comunque mi chiamo axel blaze e lui è il mio amico jack frost".
scusa se non te ho detto quando ci siamo visti ma volevo che scoprissi da sola chi eravamo".
"infatti ho scoperto molte cose sull'accademia,ragazzi".
"fantastico".
....
ritorniamo all'accademia ed axel mi inizia a mostrare una particolarità che possiede.
appena entro in un aula vedo che si apre una specie di portale. non capisco a prima vista cosa significhi così lui e jack mi suggeriscono di oltrepassarlo.
sono nell'aula di inazuma eleven in questo momento e appena oltrepasso il portale improvvisamente mi ritrovo in giappone con tutti i personaggi dell'anime.
"che significa?"
"e questo il bello:noi non studiamo le materie normali ma la mattina in questa scuola viviamo sempre delle avventure entrando oltrepassando questi portali in moltissimi anime".
"bello,interessante".
"eccome... ora che ne dici se giochi un pò con noi a calcio?"
"volentieri"
...
dopo aver giocato a calcio sono sfinita così decidiamo di ritornare a casa.
oltrepassiamo il portale e immediatamente ci ritroviamo nell'accademia.
accendo il cellulare e mi ritrovo 6 chiamate da parte di mia madre. sarà arrabbiatissima dato che non le ho risposto.
"scusa... ma quando entriamo negli anime non c'è molto campo a volte"
"non importa... non sarebbe un avventura,altrimenti".
chiamo mia madre che non mi lascia parlare un minuto così stufa le chiudo il telefono in faccia.
un pò se lo merita,se mi avrebbe lasciato dire una sola parola tutto questo non sarebbe successo.
vedo che axel mi chiama in diparte così saluto jack e corro da lui.
arriviamo nella sua stanza: e molto carina e spaziosa con tutti palloni da calcio.
"bella stanza"
"grazie scusa se vedi palloni da calcio ovunque però quando ho tempo libero mi alleno e poi mi dimentico di rimetterli a posto"
"non importa,ma... perché siamo qui?"
"devo parlarti: non è un caso se tu sia venuta qui e probabilmente tu sei molto speciale".
"speciale?"
"esatto,non tutti riescono ad entrare in questa accademia così facilmente e magari se sei qui potresti essere anche tu la principessa che stiamo cercando"
"oh... beh... vorrei ma non credo di..."
"non lo sappiamo ancora,dobbiamo trovare un modo per farti riacquisire i ricordi"
"e... come?"
"ogni giorno andrai in un anime diverso e quando starai in quel anime in cui tu appartieni tutti i tuoi ricordi piano piano riappariranno".
"sei sicuro?"
"sì,quindi... secondo me per stasera e meglio se dormi qui".
"okay,come vuoi".
....
axel, se ne va per lasciarmi preparare per la notte.
dopo che mi metto il pigiama, mando la buonanotte a mio padre dicendo che avrei dormito a scuola.
mio padre ricambia la buonanotte e finalmente sorrido perché posso essere libera per una volta.
"e stato bello entrare in un anime: non ci avevo mai provato prima d'ora".
sorrido per poi addormentarmi e a sognare cosa avrei fatto l'indomani e sopratutto quali anime avrei visitato.
avviso: anche questo capitolo e finito e spero vi piaccia. purtroppo però non potrò pubblicare molto perché sono in vacanza quindi quando avrò tempo ne pubblicherò due ve lo prometto.
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