l'accademia delle fiabe
oggi,andiamo a fare un giro per la città. ho sempre voluto vederla anche se sono affascinata da questa accademia e vorrei guardarla.
sento mia madre che apre la porta della mia stanza e mi porta la colazione.
"mamma... tu... tu conosci accademia delle fiabe?"
approfitto per chiedere a lei,anche se forse ho sbagliato. mi guarda perplessa e mi mette una mano sulla fronte. accidenti! già pensa che ho la febbre e che sto delirando.
"mamma... io... dico la verità".
provo a spiegarglielo, ma lei non vuole sentire una ragione.
"ti ho solo chiesto una cosa. non trattarmi come se fossi pazza".
ho uno scatto d'ira ma poi mi calmo quasi subito.
mi sposto i miei lunghi capelli gialli e guardo mia madre seria negli occhi.
lei si siede davanti a me e mi stringe forte a sè.
"accademia delle fiabe,e una normalissima scuola,fidati. comunque non andrai lì".
detto questo,la vedo scendere disperata per andare da mio padre.
decido di fermarla per chiederle un altra cosa e lei sembra non farlo.
"a... aspetta... m... mamma..."
guardo intensamente il volantino e scrollo le spalle per poi mangiare la mia colazione.
dopo aver mangiato in fretta le mie uova fritte,mi metto una maglietta con scritto I believe in jack frost molto luccicante e una semplice gonna rosa.
questa volta, decido di legarmi i capelli e così faccio.
scendo prestissimo, con la mia bici senza i miei genitori. so già che si preoccuperanno perché non mi hanno vista scendere ma... questo è il mondo e devo sentirmi libera.
la mia bici, mi è stata regalata al mio 10 compleanno dei miei genitori: è verde e con qualche sfumatura di nero. la mia bici mi porta vicino ad una città. non so dove mi trovo e so solo che c'è una scuola nei paraggi.
chiedo spiegazioni ma nessuno mi capisce così proseguo fino ad una certa accademia.
accademia che trovo è molto bella ed è molto grande. mi avvicino timidamente posando la bici nel parcheggio che c'è vicino e leggo insegna: accademia delle fiabe.
prendo il cellulare per chiamare a mia madre ma noto che non c'è linea.
entro nell'accademia facilmente,che strano. ho letto al volantino che nessuno riesce ad entrare e di solito gli umani la vedono come una scuola normale ma perché allora io sono entrata?
cammino un pò per accademia e noto cose molto strane dappertutto: palloni qua e là, vampiri,Alice (elis), piccoli insetti che volano ecc. sembra quasi magica quest'accademia.
mi avvicino all'ingresso e busso alla porta per 3 volte.
all'inizio sembra non aprirmi nessuno ma poi fa capolino un ragazzino di 12 anni con una spada in mano che mi porta a vedere le aule.
sopra la porta della prima aula,c'è scritto "percy jackson".
ovviamente,tutto questo mi sembrava molto strano ma alquanto incredibile.
rimasi a bocca aperta per un Pò di minuti,guardando quel ragazzo.
"che significa? perché c'è scritto percy jackson?"
"questa è la mia aula ed è anche quella dei miei amici".
"capirai da sola le particolarità di questa scuola".
il ragazzo,mi lascia ed proseguo da sola. guardo ogni aula perplessa per capirci meglio. dopo un pò di riflessioni mi arriva come un ricordo: quando ero piccola,mia madre mi leggeva sempre i manga, io vedevo gli anime e inoltre lessi anche molte saghe.
ad un certo punto,capii. quell'accademia non è fatta per gli umani ma è un accademia fatta per personaggi di fiabe appunto o di qualsiasi altra cosa di fantasia.
non so... se quello che ho visto,e un personaggio di qualche cosa ma credo di sì.
da come aveva la spada in mano,posso solo immaginare anche dall'età che sia appunto "percy jackson,il semidio figlio di Poseidone.
questa scuola mi sta piacendo un sacco e spero di poterci rimanere. in qualche modo credo di far parte di esso. dopo aver fatto una visita di ogni aula, corro via verso una stanza che sembra quella del preside.
apro lentamente e non vedo nessuno.
strano. all'improvviso con un potente colpo di magia,un signore molto vecchio si avvicina.
"salve,signorina. io sono il preside dell'accademia. qual buon vento la porta qui?"
"beh... ecco... io... so tutto di quest'accademia e mi piace un sacco. potrei iscrivermi?"
"iscriverti?"
"sì,per piacere".
"signorina,non siamo in vena di scherzi. da tempo nessuno più si iscrive da quando abbiamo perso la nostra principessa".
"principessa?"
"sì,esatto."
"che principessa?"
"potrebbe anche arrivarci da sola più avanti".
"senta la prego... io sono entrata oggi per puro caso. mi dispiace che avete perso la vostra principessa,davvero ma io... voglio solamente...
tutto questo mi sembra strano. non ho mai visto un accademia di fiabe prima d'ora e non si preoccupi ho scoperto tutto. mi affascina troppo e...".
"siete entrata stamattina?"
"sì,ve ho già detto".
"senza oltrepassare la barriera?"
"quando sono entrata,non ho visto nessuna barriera".
"sul serio?"
la ragazzina, annuì decisa e smise di parlare.
"mi può dire il suo nome,signorina?"
"ehm... certo.... perché?"
"perché devo registrarla. da oggi farà parte di quest'accademia. dopotutto se è entrata facilmente non è una persona comune".
"va bene... io sono celèste...".
"okay,benvenuta signorina celèste".
ringrazio infinitamente per poi avviarmi all'uscita.
mi fermo per vedere se tutto questo sia vero e che non sono pazza.
sì,sembra tutto vero! non ci posso credere!
alzo una mano per trovare questa misteriosa barriera ma non trovo nulla. forse veramente io non ho vista!
me la sarò sognata?
non credo, questa accademia non può essere un sogno.
appena esco,vedo per ultima volta quella scuola che di sicuro farà per sempre parte della mia vita e poi raggiungo un parco vicino dove trovo mia madre che è molto preoccupata.
"tesoro,ti ho cercata dappertutto. dove sei stata?"
"all'accademia delle fiabe. vuoi che te la mostri?"
"tesoro,ancora con questa storia?"
"mamma,ti giuro che non è una bugia.
vieni a vedere se non mi credi".
porto i miei genitori all'accademia dove sono stata poco fa ed i miei rimangono affascinati da tale bellezza.
"questa sarà la tua scuola,tesoro?"
"sì,si chiama accademia delle fiabe. eri questa di cui mi parlavi,vero?"
"molto probabilmente sì. è grandissima!"
"lo so,mamma. dovresti vedere che cose strepitose ci sono là dentro".
"che intendi? io la vedo come una normalissima scuola".
"una normale scuola? mamma,questa non è come le altre. dentro ci sono palloni da calcio, vampiri, persone dotate di poteri che vengono soprannominate alice. credimi,è magica".
"magica? ho capito,stai vivendo ancora un altra delle tue fantasie vero?"
"non sono fantasie io..."
"ora basta,signorina domani andrai da un buon psicologo! credo che tu stia diventando pazza".
"mamma... ma io..."
"muoviti!"
vengo trascinata via da mia madre che mi crede pazza e probabilmente sarò messa in punizione a vita per aver raccontato queste cose!
però che strano... non ho ancora capito che personaggi sono quegli insetti volanti. sono molto carini,però!
...
a casa cerco un immagine di questi insettini volanti, ovviamente facendo attenzione a mia madre. già so che l'indomani andrò dallo psicologo ma... per il momento voglio sapere di più di questa fantastica scuola.
faccio una ricerca veloce e la trovo immediatamente.
"accademia delle fiabe anche detta come mondo di fantasia. lì ci vanno molti personaggi importanti di fumetti o di qualcosa altro. oltre ai vampiri agli alice e ai palloni da calcio cerco la pagina dedicata a quegli strani insetti.
ci clicco sopra e vedo che si chiamano kwami e fanno parte dell'anime di miracolous!
anime?
ne avrò visti pochissimi e non sono sicura che tutte le cose che ho visto oggi siano proprio i personaggi degli anime. chiudo in fretta il computer per poi addormentarmi in un sonno profondo.
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