Un nuovo inizo...
Nei giorni seguenti rimasi chiusa in camera, se non per andare a scuola, continuavo ad evitare la squadra da basket, parlavo raramente a Riko e a papà, solo nei casi di necessità. Un giorno, salii sul tetto della scuola, rimasi ad osservare il cielo, mentre per l'ennesima volta scoppiavo silenziosamente a piangere. - Stai soffrendo, si vede sai, hai sempre gli occhi rossi e un sorriso malinconico stampato sul volto, odio vederti triste. Non capisco perché tu mi abbia respinto, sei una persona fantastica, meriti di essere amata- la voce di Izuki mi fece sobbalzare, aumentando il flusso delle lacrime. - Te lo avevo già detto, io scappo sempre. Ho paura di quello che provo per te, di quello che provi per me, perché tutti quelli che mi stanno vicino non riescono a non soffrire, non riescono a non farsi del male. Non so nemmeno perché te lo sto dicendo, perché sono sicura che mi dirai che tu sei diverso, che non soffrirai, non posso permettertelo- spiegai, sdraiandomi sul tetto freddo. Izuki non mi disse niente, si sedette al mio fianco, osservando il cielo insieme a me. Poco dopo sospirò e si voltò a guardarmi - sai, io non credo di essere così diverso dalle altre persone, credo che tu, sia stata affiancata dalle persone sbagliate, che ti hanno fatta sentire sbagliata, io non potrei mai farti sentire così, on riesco nemmeno ad immaginare una cosa del genere!- esclamò lui, con gli occhi lucidi. - Mio padre, mi voleva bene, poi però, è morto. Mia madre mi odiava per questo, continuava a dire che era solo colpa mia, mia sorella, cercava di proteggermi da lei, però un giorno, mia madre si arrabbiò per questo e picchiò a morte mia sorella, finendo in prigione e morendo successivamente per una rissa- raccontai, con un volto inespressivo e allo stesso tempo triste. Il ragazzo mi abbracciò e improvvisamente sentii dei singhiozzi. Mi alzai, asciugandomi velocemente le lacrime e voltandomi verso la porta del tetto. Vidi Koganei in ginocchio a piangere, mentre Mitoba cercava di consolarlo mettendogli una mano sulla spalla. - E voi che cosa ci fate qui?- chiesi, avvicinandomi. - Abbiamo visto Izuki che ti seguiva quindi abbiamo deciso di seguirvi a nostra volta. Koganei è scoppiato a piangere non appena ha sentito la tua storia- mi spiegò Kiyoshi, indicando il ragazzo per terra. Scoppiai a ridere e afferrai il volto di Koganei con una mano - dai su, dobbiamo andare ad allenarci se vogliamo vincere anche le prossime partite, non c'è proprio tempo per piangere!- gli sorrisi e lo aiutai ad alzarsi, dirigendomi poi in palestra e allenando duramente la squadra, mentre Riko si riposava negli spogliatoi, lasciandomi le redini di tutto.
- Perfetto ragazzi, potete andare a casa, domani sarà dura, riposatevi mi raccomando!- esclamai, salutandoli con un gesto della mano e andando a riprendere Riko dagli spogliatoi. Quando arrivai non vidi mia sorella, vidi solo Izuki, di spalle. - Ehi, come stai?- gli chiesi, appoggiandogli una mano sulla spalla. Lui sospirò e con un gesto veloce mi prese in braccio, sorridendomi. Mi misi a ridere, appoggiando la testa sulla sua spalla e chiudendo gli occhi. - Ti andrebbe di essere la mia fidanzata?- si alzò, uscendo dalla palestra. -Io...va bene, però se finisce male, restiamo amici, ok? non voglio perderti in nessun caso- aprii gli occhi, incontrando i suoi, bellissimi come al solito e rimasi a guardarlo, esattamente come la prima volta che lo avevo visto da così vicino, esattamente come quando era cominciato tutto.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro