Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

CAPITOLO XXIII.

- Cameriere, qualcosa di forte per favore!- urlo, entrando nel bar.

- Prima dimmi quando lavori sta settimana- mi dice di rimando Daichi.

- Oh ma che bel bancone che c'è qui!- esclamo, sedendomi.

- Yamamoto!-.

- Tanaka!-.

- Taketora!-

- Nishinoya!-.

Dopo avermi spaccato i timpani, i tre casinisti si allontanano parlando tra loro.

Kageyama appena entrato è stato richiamato da Yamaguchi, per cui rimango solo con Bokuto.

- Suga non c'è stasera?- chiedo a Daichi, mentre lui ci poggia davanti due drink.

Fa tante scene, ma in fondo è proprio un bravo ragazzo.

- Sta organizzando questo- mette davanti sia a me che a Bokuto un foglietto: l'invito al loro matrimonio.

- A settembre? Così presto? Pensavo che Suga avrebbe impiegato mesi a preparare, invece non manca poi così tanto!- esclamo.

- Fretta di andare in luna di miele?- ridacchia Bokuto.

- Koushi ha deciso di volerlo fare il prima possibile, e dato che ad agosto non è impegnato con l'università sta iniziando a darci dentro con i preparativi- ci spiega Daichi.

In quel momento, Suga compare dalla porta alle sue spalle.

- Oh, eccovi qui! Troverete tutte le informazioni scritte sul biglietto, ma mi raccomando: vestiti eleganti, non arrivate in ritardo, non osate mancare. Tesoro, hai già controllato la lista?- si gira verso Daichi, che è sbiancato non appena l'ha sentito dire "tesoro".

- Stavo proprio per farlo ora che c'è calma. Tranquillo, entro domattina avrai tutto; Kuuro mi darà una mano- mi lancia un'occhiata quasi disperata.

- Certo, contate su di me!- esclamo, lanciando uno sguardo interrogativo a Daichi.

- Perfetto! Conto su di te, tesoro; ci vediamo dopo- Suga dà un bacio sulla guancia al suo futuro marito - ci sono qui anche gli altri vero? Oh eccoli... KAGEYAMA!- mentre l'argentato si lancia sulla sua nuova vittima, che sta cercando di scappare in bagno per evitarlo, Daichi rilascia un sospiro di sollievo.

- Ma che è successo...?- mormoro, voltandomi verso il ragazzo.

- Suga in queste situazioni è peggio di una donna a cui la figlia ha appena annunciato che si sposerà con un multimiliardario- borbotta lui.

- So che farà un ottimo lavoro, per cui non ho niente in contrario, ma a volte temo per la mia incolumità. Soprattutto quando mi chiama "tesoro"... Lo fa solamente se è nervoso ma sta cercando di trattenersi- rabbrividisce.

- Ti sei scelto una sottospecie di primadonna per queste occasioni- scoppia a ridere Bokuto.

- Da che pulpito...- ridacchio.

- Cos'è un pulpito?-.

- Lascia stare. Allora capo, come possiamo aiutarti per evitare di doverci trovare un altro bar?- chiedo a Daichi.

Lui mi mette davanti un foglio.

- Dato che ho un bar fornirò io gli alcolici, e Suga vuole che inizi a controllare cos'ho in magazzino-.

- Ma non manca più di un mese?-.

- Ho imparato a non fare domande in queste situazioni- afferma.

- Ti sei scelto un uomo ed una donna insieme eh? E va bene, andiamo noi a controllare- mi alzo.

- Come ci sono finito coinvolto anch'io?- mi chiede Bokuto.

- Sei il mio Bro no? È tuo dovere- affermo.

Lui scatta in piedi.

- Hai ragione! Andiamo!-.

Prendiamo entrambi il nostro drink, buttandolo giù tutto d'un fiato; mi gira per un attimo la testa, ma mi riprendo subito.

Al contrario di Bokuto, che scoppia a ridere; poi mi prende a braccetto, lasciandomi appena il tempo di afferrare il foglio con la lista prima di trascinarmi nel retro.

- Ah Kuuro- blocco Bokuto e mi volto verso Daichi.

- È ovvio che il tuo invito è esteso anche a Kenma; ma capiremo se non se la sente di venire- afferma. Sorrido.

- Non preoccuparti, verrà molto volentieri. Tu occupati di trovare un modo per calmare la furia prima che faccia venire un esaurimento al vostro musicista- indico Kageyama, che sembra si stia trattenendo dallo scappare a gambe levate davanti a Suga.

- Oh no...- mormora Daichi, andando verso quella direzione; sorrido e chiudo la porta.

Cercando di tenere d'occhio il mio amico, che ancora sta ridendo, iniziamo a scendere le scale del magazzino.

- Cerca di non fare cadere niente, o Daichi se la prenderá con me... Ed anche Suga- rabbrividisco al pensiero.

Mi è capitato raramente di vedere Suga stressato, ed era prevalentemente per gli esami; ora che oltre all'organizzazione è anche emozionato per l'evento, non oso immaginare come potrebbe reagire ad un nostro minimo errore.

Anche Bokuto rabbrividisce e sembra riprendersi.

- Manteniamo intatte le nostre vite- afferma.

Sorrido ed inizio a controllare la lista.

- Ci saranno tutti al matrimonio?- mi chiede.

- Se ti riferisci a quelli della spiaggia si... Più Kenma e probabilmente Yamamoto-.

- Evvai, non sarò l'unico single!- esclama, alzando le braccia al cielo.

- Non ne sarei così sicuro sai? Yaku mi ha detto che il nostro poliziotto è uscito con la sorella di Lev-.

- Allora vediamo di prendere tanto alcool, ne avrò bisogno- si lamenta lui.

- Forza e coraggio Bro, ci sarò io a farti compagnia! Non ti lascerò solo. Kenma non è uno di quelli che ama ballare o festeggiare, per cui puoi stare tranquillo- ridacchio.

- Adesso voglio assolutamente vederlo ballare- afferma.

- Fallo bere e vedrai che lo convinci- ribatto.

- Non regge?-.

- Un quarto di bicchiere più di te-.

- Allora vorrà dire che mi darò all'alcool solo dopo che ti avrà trascinato da qualche parte per fare sesso- ride.

- Guarda, contando com'è ultimamente non me ne stupirei più di tanto- ridacchio.

- Voglioso?-.

- Penso voglia recuperare il tempo perso. E il contatto lo aiuta a sentirsi meglio-.

- Come va la sua memoria?-.

- Sembra che il suo corpo riconosca le cose, ma ancora non ha veri e propri ricordi. Ma torneranno, ne sono certo- affermo.

- Anch'io Bro, vedrai che presto si risolverà tutto!- esclama, sorridendo.

- Bro, sei sicuro di voler testimoniare? Potrebbe essere pericoloso- gli faccio notare.

- Bro, ho sicuramente meno di te da perdere. E poi voglio vendetta per il mio Agashi; e aiutare te e il tuo grande amore a stare bene insieme. Prima o poi voglio partecipare anche al vostro di matrimonio, sappilo!-.

- Partecipare? Tu sarai il mio testimone!- esclamo.

- Wooo, quindi porterò le fedi?-.

Sbianco leggermente.

- La scelta sarà tra te e Hinata... È dura... Chi farà meno casini...?- penso tra me e me.

- Mi sento discriminato...- borbotta lui.

- Decideremo quando sarà il momento- affermo.

- Organizzerai tu?-.

- Tra me e Kenma non so chi sarebbe peggio... Io potrei proporre un matrimonio su uno yatch in costume da bagno, lui una cerimonia veloce in un posto vicino a casa per scappare subito dopo. Un tempo avevo pensato che avrei potuto chiedere aiuto a Suga, ma dopo averlo visto oggi sono decisamente spaventato- affermo, mentre un brivido mi scorre lungo la schiena. E questa volta non è decisamente di piacere.

- Non vuoi morire vero?-.

- Non ci tengo grazie. Ma abbiamo ancora tempo per decidere- affermo.

- Sai cosa dovremmo fare invece Bro?- il suo sguardo non mi piace, ha in mente qualche idea folle.

- Cosa...?-.

- Organizzare un bellissimo addio al celibato!- esclama.

- Ma non è compito del testimone? Anzi, dei testimoni in questo caso?- gli faccio notare.

- Di Tanaka posso anche fidarmi, ma con Asahi...-.

- Ti ricordo che sta con Nishinoya, avrà qualche suggerimento-.

- Mhhh, hai ragione, questo mi rende più tranquillo; ma li terrò d'occhio comunque, non si sa mai-.

- Li affido a te allora-.

- Conta sempre su di me!- esclama.

Sorrido e gli metto un braccio attorno alle spalle.

- Quando torniamo di sopra ti offro da bere- affermo, e i suoi occhi si illuminano ancora di più.

- Allora che stiamo aspettando? La venuta del Messia? Muoviamoci!- esclama, quasi strappandomi il foglio dalle mani.

Scoppio a ridere, ma poi iniziamo a lavorare sul serio.

Controlliamo tutta la lista che ci ha dato Daichi, le bottiglie disponibili e segno anche, di quelle di cui li ricordo, i tempi di consegna; avendo Nishinoya come amico abbiamo una specie di trattamento di favore, per cui in realtà l'alcool non impiega mai troppo ad arrivare al bar, ma non si sa mai cosa può succedere, e con Suga impossessato da un demone meglio fare tutto al meglio.

Dopo aver completato la lista, torniamo di sopra.

- Abbiamo fatto tutto capo!- esclamo, sventolando il foglio di fronte a Daichi.

Lui lo fissa per un attimo e lo vedo rilassarsi leggermente.

- Grazie mille ragazzi. Kuuro, se lo porti su a Suga ti offro i drink di prima- afferma.

Lo guardo male.

- Stai cercando di comprarmi con l'alcool?- gli chiedo.

- Esattamente. Funziona?-.

- Alla perfezione. Bro, aspettami qui- mi volto verso Bokuto e lui mi appoggia una mano sulla spalla.

- Buona fortuna soldato, torna vittorioso- mi dice, con dipinta sul volto un'espressione drammatica.

- Puoi scommetterci: non sarà una battaglia semplice, ma non mi lascerò sconfiggere facilmente!- esclamo, facendo la stessa espressione.

Ci guardiamo per un attimo, con gli occhi leggermente lucidi, e poi ci abbraccia.

- Che tragici...- sento borbottare da Daichi.

- Tu svuotagli la dispensa, io arrivo- sussurro a Bokuto.

- Agli ordini Bro. Hey Daichi, vorrei quattro drink!-.

- Vuoi portarli tu a Kageyama e gli altri?-.

- Oh no, sono tutti per me!-.

Scoppio a ridere ed esco nuovamente dal bar prima che Daichi possa prendersela con me.

Dato il livello di sopportazione dell'alcool di Bokuto, con quattro drink probabilmente finirà nudo per strada a ballare la Macarena.

Sarebbe uno spettacolo divertente, e dato che non voglio perdermelo è meglio che non accada oggi.

Salgo velocemente le scale, ritrovandomi di fronte alla porta dell'appartamento.

Ho ancora le chiavi, ma decido di bussare; l'ultima volta Suga è stato una mamma comprensiva, ma temo che oggi potrebbe farmi fuori.

Il ragazzo mi apre: ora che lo vedo da vicino noto che ha delle belle occhiaie.

- Nuove le borse?- chiedo, indicandogli sotto gli occhi.

- Spiritoso...- borbotta, spostandosi per lasciarmi entrare.

- Daichi mi ha detto di portarti la lista degli alcolici- affermo, andando in cucina ed appoggiando il foglio sul tavolo.

Be', su quelli che un tempo era un tavolo: ora è cosparso di vari fogli, biro ed evidenziatori, e tazzine di caffè.

- Esattamente, quanta caffeina hai in corpo?- gli chiedo.

- Ehm... Un paio di caraffe?-.

Sbarro gli occhi.

- Sei sicuro di stare bene?-.

- Il matrimonio è tra poco più di un mese, voglio riuscire a preparare tutto prima- mormora.

- Come mai tutta questa fretta?- gli chiedo.

- Sposarsi con il freddo non mi va, e anche il troppo caldo potrebbe portare problemi: dobbiamo sposarci a fine estate o inizio primavera. E se aspettassi così tanto, vivrei nell'ansia- mi spiega, sedendosi al tavolo e prendendo la lista che gli ho dato.

- Ansia di cambiare idea?-. Lui mi guarda male.

- Certo che no, non potrei mai cambiare idea. Ma metti casi che sopraggiungono problemi, magari il bar ha un crollo, poi conta che questo è il mio ultimo anno di università e poi dovrò iniziare a lavorare, mica posso mettermi subito con un congedo per viaggio di nozze-.

- Hai ragione, ma vedi di non arrivare al tuo matrimonio con queste occhiaie- lo ammonisco.

Lui fa un piccolo sorriso, che per qualche motivo mi fa capire ancora di più quanto sia stanco.

- Non preoccuparti: una volta che avrò sistemato tutto, per un po' dovrò solo aspettare e potrò riposarmi- afferma.

- Quindi posso lasciarti qui da solo senza paura che diventi un caffè gigante?- gli chiedo, e lui ridacchia.

- Torna pure da Bokuto, io me la caverò- afferma.

- Buona fortuna- lo saluto ed esco da casa sua, tornando al bar.

- Il tuo ragazzo non è ancora diventato un caffè gigante- affermo, dando una pacca sulle spalle a Daichi, che fa un sospiro di sollievo.

- Spero che avere tutte le informazioni lo calmi un po'- mormora.

- Tranquillo, da quello che mi ha detto tra non molto riprenderete a scopare- affermo; poi vado velocemente verso Bokuto, che intanto si è riunito a tutti gli altri, prima che Daichi possa negarmi l'alcool del suo locale a vita.

- Salve gente, di che si parla?- chiedo, sedendomi tra Bokuto e Tsukki.

- Bro, sei tornato vivo!- esclama il primo, abbracciandomi.

- È stata dura, ma ci sono riuscito-.

- Allora direi di festeggiare!-.

Rimaniamo lì fino alle tre di notte circa, prima che Daichi ci sbatta fuori.

Nishinoya è talmente stanco che Asahi deve riportarlo a casa in braccio... E per fortuna abitano vicini; Ennoshita invece, oltre che Tanaka, deve riportare a casa anche un Yamamoto per niente sobrio.

Yamaguchi si è addormentato da un po', e Tsukki ha usato questo come scusa per scappare un po' prima.

Mi è dispiaciuto che Yaku e Lev non ci fossero, ma il mio amico ha un esame importante lunedì.

Così, io torno a casa un po' traballante, con Bokuto che non smette di ridere e dire frasi senza senso, almeno che a me sembrano senza senso ma magari è solo perché sono un po' andato; Kegayama ci sta tenendo d'occhio, ma dalla sua espressione si nota che non sa come gestire due ubriachi.

Entro in casa e non sento alcun rumore.

- Shhh, staranno dormendo- sussurro, voltandomi verso gli altri due.

- Chi mangia i galapenos?- ride Bokuto.

- Se fate così li svegliate- ci avvisa Kageyama.

- Ottima idea, facciamo le patate!-.

Scoppio a ridere: un amico più idiota non potevo trovarlo.

Il mio sguardo cade sul pavimento della cucina e spalanco gli occhi: che è quel liquido bianco?

- Perché c'è del latte per tutta la cucina?- chiede Kageyama, confuso.

Ah ecco cos'era.

Accendo la luce della stanza: oltre che il latte in giro, noto un barattolino di miele rovesciato sul tavolo e delle tazze abbandonate sui vari ripiani.

- Sembra quasi che sia passato Hinata in cucina...- mormora Kageyama.

- Spiegati meglio- gli chiedo.

- Ecco, lui... Non è capace neanche di scaldarsi un piatto di pasta. L'ultima volta che ci ha provato ha scatenato un incendio... Non gli hai lasciato niente da preparare vero?- il suo tono è allarmato.

- Gli ho detto di fare il latte a Kenma se si fosse sentito male...- sussurro.

Il ragazzo spalanca gli occhi.

- Potrebbe averlo avvelenato!- quasi urla.

- Ragazzi, ho trovato i cadaveri!- corro verso il soggiorno, da cui proviene la voce di Bokuto.

Hinata e Kenma sono sdraiati sul pavimento: il primo a stella marina, il secondo rannicchiato in posizione fetale.

Mi fiondo al fianco del mio ragazzo e gli prendo il polso.

- È vivo- rilascio un sospiro di sollievo.

In quel momento, il ragazzo apre gli occhi, sbattendo le palpebre con espressione leggermente confusa.

- Che ore sono?- sussurra.

- Micetto mi hai fatto spaventare!- esclamo, stringendolo in un abbraccio; lui ricambia, anche se sembra leggermente confuso.

- Riporto a casa questi due- afferma Kageyama, indicando prima Hinata, che in qualche momento che non ricordo è finito aggrappato alla sua schiena, anche se ancora non accenna ad aprire gli occhi, e poi Bokuto, che si è gentilmente proposto di riaccompagnare.

Ok, diciamo che quando Tsukki ha voluto andarsene ha stuzzicato il moro per convincerlo a riportare a casa il gufastro, ed ha funzionato.

- Siamo quasi tutti vivi! Che bello! Buonanotte Bro!- Bokuto mi stringe in un abbraccio, prima di seguire Kageyama fuori casa.

- Andiamo a letto, micetto? Ora sono leggermente ubriaco, ma domani devi raccontarmi com'è andata la tua giornata- affermo, alzandomi.

Lui annuisce e fa lo stesso.

Mentre andiamo in camera da letto getto uno sguardo alla cucina, ma decido di pulire domani: ora non farei per niente un buon lavoro.

- Hai bisogno di una mano?- mi chiede Kenma, che in piedi dall'altro lato del letto rispetto a dove sono io si sta mettendo la maglietta che usa per dormire.

- Non sono così fuori, ma se proprio vuoi togliermi i pantaloni...-.

- Che idiota- mi lancia contro un cuscino, che mi colpisce in pieno, facendomi barcollare leggermente.

- Oddio Tetsu stai bene? Pensavo l'avresti schivato!- Kenma sale sul letto e gattona velocemente verso di me, prendendomi poi il viso tra le mani e guardandomi come se si aspettasse di trovare qualche trauma cranico.

Sorrido e lo bacio.

- Sei tenero quando ti preoccupi per me, micetto- sussurro.

- E piantala- sbuffa, lasciandomi andare - perché non hai schivato?- insiste poi.

- Mi mancava che mi tirassi addosso gli oggetti, micetto- rispondo, accarezzandogli la guancia.

- Lo facevo spesso?-.

- Ogni volta che ti facevo imbarazzare o arrabbiare; ma non hai molta forza, quindi non mi hai mai fatto male-.

- Idiota- borbotta lui, sdraiandosi nel letto.

Mi metto velocemente i pantaloni che uso per dormire e faccio lo stesso, tirandolo verso di me.

- Tu mi devi ancora qualcosa; se non sei troppo stanco- gli sussurro, baciandogli il collo.

- Non mentre sei ubriaco- afferma.

- Non sono così ubriaco, ma se non vuoi rimedieremo domani. Anche se è un peccato- affermo, appoggiando la testa sul cuscino.

- Come mai tutta questa voglia?- mi chiede.

- Forse perché mi stuzzichi tutto il giorno?- gli ricordo.

- Quindi Bokuto non c'entra niente?-.

- Cosa dovrebbe centrare il gufastro?- chiedo, confuso.

- Non è successo niente tra di voi?-.

- Kenma- gli appoggio una mano sul fianco, obbligandolo a girarsi, ma lui si ostina comunque ad evitare il mio sguardo.

- Guardami. Pensi che ti tradirei mai?- gli chiedo, portandogli due dita sotto il mento ed obbligandolo a guardarmi.

- Ho rincominciato ad andare con altri perché pensavo fossi morto. Adesso che ho te, non voglio nessun altro- affermo.

- Però, lui è molto più figo di me...- sussurra.

- Non nego che abbia un suo fascino. Ma per me, non esiste nessuno migliore di te. Io e Bokuto siamo amici, non ho mai voluto stare con lui e lui non vuole stare con me. Anzi, appena ti abbiamo visto ha smesso subito di fare qualsiasi allusione al sesso. So che ancora non hai i tuoi ricordi, però fidati dei tuoi sentimenti: ti ho mai mentito?-.

Lui mi fissa per un attimo, poi scuote la testa.

- E non lo farò mai. Fidati di me-.

Lui stringe le braccia attorno al mio corpo e appoggia la testa sul mio petto.

- Scusami, non volevo, io...-.

- Non preoccuparti micetto- sussurro, stringendolo a mia volta.

Probabilmente per lui è molto più difficile di quanto possa pensare, ma farò di tutto per farlo sentire al sicuro e amato.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro