I due ragazzi, ora schiena contro schiena, si girarono e guardarono all'orizzonte, dove una massa infinita di zombie arrivava incessantemente verso i due, col loro fare lento e monotono. Ormai il sole al tramonto tingeva il cielo di una varietà di colori che andava dal rosa all'arancio. Quegli schizzi di rosso, sparsi qua e là su quella tela infinita ed immensa e piena di colori, si confondevano con le macchie di sangue sparse sul freddo asfalto, provenienti da quei corpi senza vita che avanzavano verso di loro, incapaci di formulare un qualsiasi pensiero. Uno zombie si avvicinò alle spalle della ragazza, con l'intento di morderla.
-Attenta!- disse il ragazzo per avvertire la compagna, poi prese la mira e sparò in testa all'essere non vivente, scaraventandolo steso a terra a causa dell'impatto del proiettile. Successivamente ricaricò la pistola e si rese conto di aver finito le munizioni. Da un angolo sbucarono ulteriori zombie. Il ragazzo allora affiancò la ragazza e prese un coltello dalla propria cintura.                -Pronta?-
La ragazza annuì incerta, per poi caricare la pistola. Gli zombie ormai li avevano accerchiati in massa. Il silenzio li circondava, se non fosse stato per il rumore dei passi zoppicanti, dei mugolii di quegli esseri e, di lì a breve, degli spari procurati dall'unica arma da fuoco rimasta alla coppia. Alla risposta della ragazza, lui si preparò all'attacco.              -Bene, perché combatteremo fino a stancarci, insieme- rispose lui.                    La ragazza lo guardò dunque con la coda dell'occhio -Te l'ho già detto che sei troppo sicuro di te?-.
Iniziò così una lunga battaglia, che li avrebbe effettivamente portati ad uno sfinimento.