2 - Antonio Ed Agata.
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Antonio Blasi e sua moglie Agata, sono invece una giovane coppia di sposi di Napoli e precisamente di Caserta. A differenza di Arcusio e Caterina loro viaggeranno su questo traghetto che partirà dal porto di Napoli con destinazione il nuovo mondo, per un motivo completamente diverso dal loro.
Ed anche la loro sistemazione sarà molto diversa, in quanto loro due, viaggeranno comodamente in prima classe, dal momento che Antonio appartiene ad una delle famiglie mafiose più potenti di Napoli.
Anzi la sua famiglia appartiene addirittura ad una delle prime famiglie fondatrici riunitosi in quella che sarebbe diventata una delle prime assise a carattere mafioso tenuta dentro la chiesa di Santa Caterina a Formello, nel 1820.
Da quella prima riunione segreta nacque quella che sarebbe diventata una delle prime organizzazioni mafiose generate sul suolo Italiano, e che nel tempo avrebbe assunto il nome di camorra.
Nome che si pensa derivi da un tipico vestito usato dalle persone associate a quell'ambiente, e più precisamente da un tipo di stoffa usata per confezionare i loro vestiti.
In quella riunione le famiglie fondatrici, si spartirono tra di loro il territorio da gestire dividendolo in quartieri. Ogni quartiere si sarebbe trovato sotto il potere di un preciso clan.
Alla famiglia di Antonio, rappresentata in quella occasione dal nonno, erano stati affidati diversi quartieri dell'hinterland Napoletano. Il nonno oltre ad avere ricevuto l'incarico di capo testa, cioè di capo indiscusso di tutto il clan, era stato nominato anche come Mammasantissima, diventando in quel caso anche il giudice indiscusso della legge, colui che avrebbe sentenziato ciò che era giusto o sbagliato nelle varie dispute che sarebbero sorte nei quartieri a loro assegnati.
Gli affari naturalmente andavano alla grande, tanto che il nonno ormai non si accontentava più di un limitato luogo. Il suo sogno era quello di ampliare il suo potere, in quanto a lui non bastava più appartenere a una delle famiglie più potenti, ma volevano diventare là famiglia più potente. E quindi per raggiungere i suoi obiettivi aveva bisogno di ampliare i suoi orizzonti, e cosa c'era di meglio se non andare alla conquista del nuovo mondo.
E così già da qualche mese aveva mandato dei suoi fedelissimi ad aprire la strada per questa sua nuova attività lì nelle lontane Americhe. Ma ora c'era bisogno di mandare il suo braccio destro, e cioè una persona di cui lui si fidasse particolarmente. Costui avrebbe dovuto prendere in mano le redini di tutto, e per questo scopo aveva scelto suo nipote Antonio.
Antonio era il nipote preferito del nonno, su di lui aveva versato tutte le sue aspettative, in quanto aveva completa fiducia nelle sue abilità dal momento che ogni volta che lo guardava ci ritrova se stesso da giovane.
Si perché Antonio come il nonno era un uomo brillante, un uomo tutto d'un pezzo, e di parola. Come lui riusciva a farsi rispettare con molta facilità sia dai suoi sottoposti, che dagli altri membri scelti per rappresentare le altre famiglie.
Con polso ferreo riusciva a mantenere l'ordine e a far rispettare la legge della propria famiglia nei quartieri a lui assegnati, il più delle volte con la sola e giusta persuasione, ma non disdegnava le maniere forti ogni volta che ce ne fosse stato bisogno.
Il nonno voleva comunque assicurarsi un erede prima della sua partenza per la lontana America, e così gli aveva procurato una giovane moglie di nome Agata. Antonio ed Agata non si erano mai visti. Solo la sera prima del matrimonio avvenuto circa otto mesi prima, Antonio curioso di conoscere la figura di colei che avrebbe sposato era andato di nascosto sotto le sue finestre per guardarla, ma era riuscito solo ad intravederla di sfuggita.
Quel poco che aveva visto era stato abbastanza per portarlo a decidere senza indugio di sposarla. In quanto l'aveva trovata abbastanza carina per i suoi gusti, anche se a lui a dire il vero non importava più di tanto, per lui una donna valeva un'altra.
Non si era mai innamorato di una donna in particolare, il suo cuore non aveva mai battuto in modo speciale per nessuna delle sue donne, e di donne ne aveva avute tante. Quindi Agata non avrebbe cambiato la sua vita, per lui sarebbe stata solo una delle tante, con la sola differenza che lei gli avrebbe dato dei figli maschi leggittimi, questo era lo scopo che doveva portare a termine, dargli un erede, più precisamente di sesso maschile.
E così eccoli qui anche loro su questa nave che sta per partire. **
☀️Antonio.
Antonio osserva il molo, la maggior parte delle persone sono state già tutte imbarcate. Però sulla banchina del porto c'è ancora una marea di gente, ce chi urla, chi saluta e chi piange.
Sono sia felici, ma allo stesso tempo tristi per le persone care che a breve partiranno.
Come del resto, anche tra gli stessi passeggeri, Antonio si volta per osservare il viso di coloro che sono affianco a lui, e nonostante la maggior parte sia felici di intraprendere questa nuova avventura, molti di loro hanno il viso rigato dalle lacrime, e il cuore pieno di tristezza.
Perché come lui, sanno che questo è il viaggio del non ritorno. Antonio è consapevole che forse non potrà rivedere mai più la sua terra. Non sa, se potrà mai rivedere i visi delle persone che ama e che sta per lasciare.
Il suo cuore duro per un attimo trema, è scosso a quel pensiero, mentre con la mano saluta il nonno e il resto della sua famiglia, ma da uomo tutto d'un pezzo qual è , si sforza di non far trasparire nessuna emozione. Ad un certo punto, sente i singhiozzi sommessi di Agata, si volta a scrutare sua moglie, per riservarle uno sguardo freddo, fulminandola per il fatto che sta piangendo.
A questo punto la rimprovera.
-Agata contieniti, che mi fai fare una brutta figura - le dice seccato.
Agata lo guarda, e nel mentre si asciuga le lacrime, stringe le mani attorno al suo pancione.
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Sì perché Agata è incinta di otto mesi, e finora in tutto questo tempo, l'unico gesto di affetto che ha ricevuto in questi lunghi mesi di matrimonio glielo ha donato solo il suo bambino.
E così mentre scruta il viso di Antonio si sente sola e triste. Lei lo sa che non la ama, non l'ha mai amata. Nonostante lei lo abbia amato dal primo momento che l'ha visto. Perché Antonio è un uomo molto bello, con quei suoi capelli e occhi neri così profondi.
E poi lei spera in cuor suo che anche lui con il tempo possa imparare ad amarla. Ma non è stato così, fin dalla prima notte di nozze lui l'ha cercata solo per adempiere al suo dovere, oltretutto in modo freddo, quasi automatico, dopo di ché finito il tutto la ignorava completamente voltandosi dall'altra parte del letto come se lei non ci fosse più, non esistesse più. E così Agata nel cuore della notte piangeva in silenzio senza farsi sentire.
Ma questo non era ancora il peggio, sì perché il peggio doveva ancora arrivare. Come gli comunicò di essere incinta, da allora Antonio non l'ha proprio più cercata, neppure per adempiere ai suoi obblighi matrimoniali.
Anzi da quel giorno Antonio pensò bene di dormire addirittura in un'altra stanza, con la scusa di non voler disturbare il suo delicato sonno. Ma lei in cuor suo sa essere solo delle dannate scuse.
Ma nonostante tutto lei continua ad amarlo, e così mentre abbraccia il suo pancione prega il buon Dio di darle almeno un figlio maschio. Forse se Dio glielo concedesse, chissà, forse Antonio potrebbe cominciare ad amarla.
Ed ecco finalmente arrivato il momento tanto atteso della partenza annunciato dal forte suono prodotto dalla nave, i marinai concitati issano l'ancora e chiudono i portelloni, i motori cominciano a rombare a tutto spiano ed un vapore scuro esce dai camini, mentre le voci ed i saluti ed i pianti delle persone aumentano.
Antonio e Agata guardano tutto ciò estraniati l'uno dall'altro, ognuno nel proprio mondo.
Mentre al piano più basso ci sono Arcusio e Caterina.
Loro due non hanno nessuno in particolare da salutare, sono partiti senza far sapere a nessuno della loro partenza per la paura che qualcuno dei parenti li potesse persuadere a rimanere.
E così anche loro due sono attenti ad osservare felici tutti i riti di passaggio effettuati prima di cazzare la randa, mentre guardano il tutto con occhi lucidi, ma carichi di gioia.
Caterina nonostante l'ansia dell'incognito a cui sta andando incontro comunque si sente sicura tra le braccia del suo Arcusio che intanto la tiene stretta a sé con le sue mani sopra al suo pancione, mentre le sussurra dolci parole all'orecchio per tranquillizzarla.
-Vedrai amore, per noi oggi inizia una nuova e bellissima vita! Per noi e per il nostro bambino, o la nostra meravigliosa bambina. Mi prenderò io cura di voi, stai tranquilla - le sussurrava .
-Lo so! Non ho nessuna paura, finché starò tra le tue braccia e finché tu mi stringerai a te così come adesso con tutto il tuo amore, io non temo nulla - le diceva Caterina mentre si voltava verso il suo Arcusio, per guardarlo negli occhi.
I loro bellissimi occhi azzurri si incontravano. Caterina gli sorrideva felice.
-Mio Dio.. quanto ti amo - pensava Arcusio mentre si avvicina per baciarla.
E nel mentre la nave si staccava piano dal molo, con tutta quella gente carica di speranza a bordo.
Ognuna con il proprio sogno da realizzare.
Vite distanti che nel vecchio continente non avrebbero mai avuto modo di conoscersi e di interagire fra di loro, si stanno per intrecciare in un modo talmente inaspettato ed inatteso, da lasciare senza fiato.
Sì perché tutto sta per cambiare. **
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Spero che la storia finora vi sia piaciuta. Dopo questa breve presentazione dei protagonisti, dal prossimo capitolo ci immergeremo completamente nel mondo e nella vita della nostra Caterina.
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