Dolore
Benedetta's p.o.v.
Io e Jun K. fissiamo immobili al di là del vetro l'aereo di Erika che decolla, rendendoci conto che ormai l'abbiamo persa.
*Bip bip bip bip bip bip*
Jun K. si riscuote e afferra subito il suo cellulare dalla tasca e risponde.
《Venite subito all'ospedale, Wooyoung sta male》la voce di Taecyeon ci riporta alla realtà.
Il viaggio verso l'ospedale è più lungo del previsto, accompagnato solo dalle lacrime e dai singhiozzi di entrambi.
Dopo essere entrati in ospedale e aver visto Stefania, Junho e gli altri, io e Jun K ci affrettiamo al di là del vetro, scontrandoci con un codazzo infinito di paparazzi.
Ma quello non è affatto il Wooyoung a cui ero abituata io.
È solo un corpo inerte e pallido, collegato a tubicini e a flebo in tutto il corpo.
Un corpo molto sciupato, collegato ad una macchina.
Attendiamo con ansia il responso del dottore, che, dopo essere uscito dalla stanza, non tarda a farsi sentire:
《Siete voi i 2PM, vero?》chiede, togliendosi gli occhiali per squadrarli tutti meglio, me e Stefania comprese.
Loro annuiscono, e il medico inizia a parlare:
《Dopo accurate analisi e accertamenti, siamo venuti alla conclusione che il signor Jang Wooyoung si portava dietro già da un po' di tempo uno stadio intermedio di tumore al cervello, che è degenerato col tempo fino a fargli perdere conoscenza del tutto. Questi accertamenti andrebbero fatti spesso a dei cantanti idol come lui, ma evidentemente non è stato mai rivelato nulla》
Fa una pausa, guardandoci.
《Q-quindi?!》chiediamo tutti agitati.
Il medico deglutisce, e si percepisce un cambiamento nella sua espressione.
《Venite dentro, vi faccio strada》ci dice il dottore, facendoci entrare nella stanza di Wooyoung e incaricando i suoi assitenti di bloccare il passaggio dei paparazzi.
Senza il vetro che ci separa, Wooyoung mi sembra ancora meno in forze di prima.
Il viso pallido, collegato a tubicini, le braccia lungo i fianchi inerti.
Gli occhi chiusi.
《Oh.. Wooyoung》si avvicina disperato Junho, inginocchiandosi e prendendo una mano di Wooyoung fra le sue.
Anche gli altri ragazzi si avvicinano, piangendo sempre di più.
《Do-dottore.. quando si risveglierà?》domanda Nichkhun, alzandosi.
《Beh.. vedete, non è una situazione semplice》riceviamo di tutta risposta.
《Cioè?!》chiediamo tutti all'unisono.
《Intendo dire che.. Il signor Jang Wooyoung potrebbe non resistere ancora a lungo》
Erika's p.o.v.
《Erika, amore mio! Sei arrivata!》non appena scendo dall'aereo, mia madre mi viene incontro e dà un bacio sulla fronte.
Il suo viso, il viso di mia madre, dopo tutto questo tempo, pare sciupato e stanco, con delle evidenti occhiaie.
Dopo settimane che non la vedo, mi sembra invecchiata di 10 anni.
Mi prende il viso fra le mani, mi sorride fra le lacrime, e mi abbraccia, per un tempo che mi sembra infinito.
《Mi sei mancata, tesoro》singhiozza, accarezzandomi la testa.
Io non riesco a proferire parola.
Sono ancora scioccata da prima.
《Vieni, andiamo..》mi prende per un braccio, conducendomi in macchina.
Il viaggio, che dura due ore, lo passa a discutere solo lei.
Si vede che è addolorata mille volte più di me, ma non vuole darlo a vedere.
È una persona forte e decisa, non vuole far trapelare agli altri le sue emozioni.
Sorride tutto il tempo, pur essendo palese che sta soffrendo più che mai.
《Andrea.. lo sai che tuo fratello Andrea ha trovato una fidanzatina a scuola?》dice con un sorriso forzato, e una lacrima che le scende lungo il viso.
《Mamma..》dico, cercando di interrompere questo discorso inutile.
《Tua sorella Rita.. la tua sorellina Rita ha imparato a scrivere il suo nome..》continua, singhiozzando sempre più.
《Mamma, smettila, ti prego》la supllico, mettendomi le mani davanti agli occhi e iniziando ad asciugarmi le lacrime che stanno scendendo.
《E papà.. tuo padre...》
《Mamma..》
Non posso più farcela a resistere.
Le lacrime che avevo trattenuto per tutto questo tempo, finalmente sgorgano dai miei occhi.
Mia madre fa lo stesso.
Ci stiamo mostrando l'un l'altra il nostro rancore per l'accaduto, ci stiamo mostrando a vicenda il nostro infinito dolore incalmabile.
Lacrimando entrambe come non mai, ognuna chiusa nel suo dolore, arriviamo finalmente a casa.
I miei fratelli mi vengono incontro correndo, e li abbraccio forte forte, quasi per sentire un senso di possesso su di loro.
Mi è stato portato via mio padre, e non voglio che la morte si prenda anche i miei due cari fratellini.
Non lo permetterò.
《Tesoro.. vatti a preparare, fra poco ci sarà il funerale》sento mia madre, da dietro.
Annuisco in silenzio, e vado a chiudermi in camera mia.
Una camera, i miei oggetti.. che ho lasciato con l'intenzione di tornare felice e appagata dal mio viaggio, e che invece riaccolgo nella mia mente solo con ricordi tristi.
Non sono in vena di tanta eleganza quest'oggi, per cui decido di indossare un semplice vesito nero che avevo lì nell'armadio da non so quanto tempo.
Mi guardo allo specchio, per vedere come mi sta.
La mia faccia...
Sono uno straccio.
《Erika, devi essere forte. Tu, Erika, devi essere forte》ripeto ad alta voce a me stessa, cercando di farmi forza.
Passo mezz'ora a guardami allo specchio, disprezzandomi per quello che sono e per quello che ho fatto.
Ho lasciato la mia famiglia, i miei genitori, i miei fratelli, per 6 mesi.. pensando solo a me stessa.
Non ho mai nemmeno lontanamente concepito che mi sarebbe potuta capitare una disgrazia del genere.
Avrei dovuto rimanere qui a prendermi cura di loro, altro che Corea e kpop.
Sono proprio una stupida.
《Erika, sei pronta...?》chiede mia madre, facendo capolino dalla porta della mia camera.
《Arrivo》rispondo, afferrando la borsa e uscendo.
Il viaggio in macchina verso la chiesa trascorre nel silenzio più assoluto.
Ognuno è immerso nei propri pensieri.
Guardo fuori dal finestrino, rendendomi conto che mi sono capitate davvero tante cose nelle ultime settimane.
Io, Erika, che vengo da una famiglia povera e che sognavo di andare in Corea da ormai 8 anni, ho vinto ad una lotteria 10.000 euro, coi quali mi sono potuta permettere questo soggiorno semestrale.
Ho incontrato.. una delle mie band preferite..
Mi sono.. messa insieme a un ragazzo che fino a questo momento era presente solo nei miei sogni..
E poi..
Tutto si è distrutto con la stessa facilità con cui era accaduto.
Quella felicità che credevo mi avrebbe accompagnata per sempre.. si è dissolta nel nulla, lasciando posto solo a un immenso dolore e a lacrime su lacrime.
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