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Angel With a Shotgun

Breve riassunto
Dopo la gara tra Yuuri e Yurio, Viktor ha iniziato ad allenarsi con Yuuri dimenticandosi di Yurio. Intanto io, (che sono la sorella di Viktor) ero andata a trovarlo assistendo alla gara. Ora sono a Mosca alla palestra dove si allenava prima Viktor.

Osservo ancora un po' quel ragazzo. Mi dispiace tantissimo per lui. Si meritava anche lui di vincere. Quel coglione era ovvio che ci stava provando con Viktor.  Lo uccido. VIKTOR DEVE RIMANERE SINGLE TUTTA LA VITA OK!? Comunque... ho notato che si è allontanato prima dalla pista. Adesso è seduto sulle gradinate, a qualche metro da me. Decido di avvicinarmi. Qual era il suo nome? Ah! Sì! Yurio.

-ehi-

-mm?-

-tu sei Yurio. Vero?-

-il mio nome è Yu...-

Si blocca all'improvviso quando volge lo sguardo verso di me.

-Yu...?-

-ehm... Vabbè. Chiamami Yurio-

-mi dispiace per... La sconfitta-

-tu sei la sorella di Viktor vero?-

-Sì. Giulia Nikiforov-

-bene. Almeno non sei come quel coglione-

-puoi dirlo forte. Lui sorride 24 ore su 24 manco fosse un bambino che ha visto delle caramelle. Odio quel fottuto sorriso-

-già. E poi la sua positività-

-esatto. Siamo molto simili-

-animale preferito?-

-gatto, tigre, colore rosso, musica rock-

-wow... È la prima volta che qualcuno ha i miei stessi gusti-

-già. Anche per me è lo stesso-

-ma... tu non pattini?-

-ehm... E un argomento delicato questo-

-oh... ehm... Non volevo-

-No tranquillo. Non lo sapevi quindi... E comprensibile-

-ti va di andare a bere qualcosa?-

-ok-

-CHI ARRIVA ULTIMO PAGA-

-ok dovremmo smetterla di parlare insieme-

-esatto-

Alla fine andiamo a prendere una cioccolata calda e paghiamo a metà. Che dire, siamo entrambi velocissimi. Passo vari mesi con Yurio ma un giorno una conversazione mi colpisce in particolare. Mila e Yurio. Yurio stava guardando il suo telefono credo su qualche social e gli si avvicina Mila

-ehi Yuriiiii! Che guardi?-

Gli leva il telefono di mano tenendoglielo lontano

-uh! Guardi le foto Instagram di Giulia! Te la sei scelta bene!-

Mi avvicino a loro facendomi notare

-ehi ragazzi-

Yurio arrossisce, Mila mi fa una faccia maliziosa e lo spinge verso di me.

-allora?-

-Mila mi ha fregato il telefono. Tutto qui-

-No. Stava guardando delle tue foto-

-perché magari voglio vedere se in passato patt...-

-oh... capito. Tranquillo-

Cominciano ad esercitarsi con il duetto di "Rewrite the stars". Trottola bassa, qualche salto, qualche sequenza di passi e il sollevamento. Quello... E stata la mia rovina.

-Giulia ti va di bere qualcosa dopo?-

-certo!-

-vado a cambiarmi e arrivo-

Yurio esce e Mila va verso gli spogliatoi per prendere le sue cose. Dei pattini sono sulla gradinata. No... Non posso... Non devo... ma chi prendo in giro?
Senza ghiaccio IO NON VIVO!
Metto i pattini ai miei piedi. Misura giusta. Entro in pista e comincio a ballare sulle note di "Riguardo L'Amore Agape". Alla fine sento un applauso. Guardo e vedo Yurio.

-allora sai pattinare-

Esco e mi levo i pattini alla velocità della luce

-non è vero... ti sbagli... Io non so pattinare-

-chi prendi in giro? A me no-

-senti... lascia stare-

Mi rimetto le mie scarpe e andiamo verso l'uscita. Lo guardo e facendolo voltare verso di me gli sussurro

-questo... Non è MAI successo-

Il giorno della gara arriva. Siamo dietro le quinte, Viktor e Yuri sono persino in platea. Yurio si è appena cambiato ma di Mila nessuna traccia. Alla fine arriva ma... con delle stampelle.

-MILA! Che è successo?-

-una macchina. Stavo venendo in bici e una macchina mi ha presa-

-oh no... e ora come faremo? È un duetto e non puoi ballarlo da solo!-

-lo so. Ah diamine...-

Io riguardo le stampelle di Mila e ripenso al sollevamento. Sento l'aria mancarmi. Decido di uscire per prendere aria. Intanto sento la voce del presentatore

-SE LA RUSSIA NON SI PRESENTA ENTRO CINQUE MINUTI VERRÀ SQUALIFICATA!-

È tutta colpa mia. La mia vita ce l'ha con me. Sento una mano sulla mia spalla. Mi giro e vedo Yurio. Non ha la solita espressione. Stavolta sembra... preoccupato. Davvero preoccupato.

-tutto bene? Mi hai spaventato!-

-mi dispiace-

-riguarda il pattinaggio?-

-devo raccontarti una cosa. Io pattinavo. La prima volta che ho pattinavo è stata a 5 anni. A 8 anni ho cominciato a fare le gare Junior e poi ho continuato fino ai miei 11 anni. Lì... E stato il mio fallimento. Dovevo fare un duetto con un sollevamento. Il ballerino mi ha sollevata ma non ha retto bene la presa e sono caduta fino a scivolare verso il bordo della pista e sbattere la gamba. Me la ero rotta. Sono rimasta ricoverata ben 5 mesi con riabilitazione di 3. Non riuscivo più ad infilare un pattino. Sono 10 anni che non ballo e che non sorrido-

-tu non è che non sai pattinare. È che hai paura. Ma paura di deludere tutti, non di cadere. Ti ho vista pattinare e sembravi libera, felice, rilassata. Allora... ti prego. E attenta perché non lo ripeterò. Balla questa coreografia con me-

-c-cosa!?-

-hai visto tutte le prove e sai i passi a memoria. Per il sollevamento tranquilla-

Mi prende la mano

-non ti lascerò. Lo giuro-

-ok. Ci proverò-

-A me non importa se vinciamo o perdiamo. Per me la vittoria e vederti di nuovo sul ghiaccio. Tu sei un vero e proprio Angelo. Un Angelo con una pistola con cui è pronto a sparare a tutti gli ostacoli. Prima di iniziare una guerra contro te stessa devi sempre sapere per cosa stai combattendo-

-ok. Andiamo-

Vado a mettere il costume ed entriamo nella pista.

-Yurio ho paura-

-tranquilla. Ci sono io con te-

SE NON C'È UN SOLLEVAMENTO FATE FINTA CHE C'È

Alla fine gli applausi.

-bene e i vincitori sono GIULIA NIKIFOROV E YURI PLISETSKY DALLA RUSSIA!-

-oddio non ci credo-

-hai vinto-

-No. Abbiamo vinto-

Ci consegnano una coppa, un bouquet e due corone di fiori. Torniamo nel dietro le quinte. Ci sono Viktor e Yuuri

-hai pattinato... dopo tutto questo tempo...-

-sì...-

-Yurio ma fai miracoli!?-

-Non. Chiamarmi. Yurio. Solo Giulia può-

Arrossisco al commento.
Sono passati alcuni mesi. Yurio ha fatto tenere a me la coppa con e ricordo. Mi ha anche regalato una foto del nostro sollevamento. Era come se volassi. In questo momento ho appena finito gli allenamenti con Yuuri, Viktor (che intanto si sono messi insieme anche se alla notizia ho dato un calcio nel sedere a Yuuri ma Vabbè), Mila che si è ripresa, Otabek (un nostro amico) e Yurio. Sono rimasta per un attimo a guardare la pista sognando ad occhi aperti e ricordando di quel giorno.

-ehi Giuly! Allora vieni?-

-Si arrivo!-

Vado da loro e ci mettiamo tutti le braccia dietro le spalle. Io ho a destra Viktor e a sinistra Yurio. Un sorriso mi sfugge pensando a quanto sono fortunata. Poi sento qualcuno tirarmi dietro. È Yurio.

-ragazzi voi andate! Io e Giulia vi raggiungiamo dopo!-

-lasciamo soli i due piccioncini-

-le cose a casa!-

-RAGAZZI!-

Loro ridono e scappano via dopo il mio rimprovero. Io e Yurio ci appoggiamo al bordo della pista

-ti ricordi?-

-Si. È qui che ho rivissuto il mio incubo ed è qui che l'ho sconfitto-

-già-

Poggia la sua mano sulla mia e la stringe. Poi si gira verso di me

-Giulia... devo dirti una cosa. La tua risposta per me è fondamentale ed è molto importante-

-cos'hai? Sembri teso-

-io... Io ti... ecco...-

-Si?-

Mi tira a sé facendo unire le nostre labbra. Io all'inizio sconvolta, ricambio dopo qualche minuto. Quando ci stacchiamo poggiamo le nostre fronti l'una sull'altra.

-Ti amo Giulia-

-anche io Yuri-

-per te Yurio-

-ok stupidino. Allora riformulo. Anch'io ti amo Yurio-

-sei la mia gattina. Solo MIA-

-solo tua-

-ok ora raggiungiamo gli altri o preferisci fare qualcos'altro?-

-PERVERTITO!-

-Tanto ci arriveremo dopo-

-idiota-

-il tuo idiota-

Mi ruba un bacio e camminiamo verso l'uscita. Sento la sua mano sfiorare la mia e io la prendo stringendola e incamminandoci verso il bar. Appena arriviamo tutti ci fanno dei fischi. Che imbarazzo!

Mi hanno detto: "Prima di iniziare una guerra contro te stessa devi sempre sapere per cosa stai combattendo".
E io l'ho capito. Io combatto per il mio amore. Voi chiamate amore i biondini dei film ma noi chiamiamo amore tutto ciò che è sul ghiaccio. Sarò un Angelo con una pistola come mi hanno detto, sarò un soldato come mi hanno detto, sarò sola come mi hanno detto ma prima di tutto sarò
ME STESSA!
Sarò una ragazza sul ghiaccio. Sarò una pattinatrice.
Sarò una GUERRIERA!

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