CAPITOLO 11

"Zia?!" -Hyunsik

Mari ingrandisce leggermente gli occhi credendo di aver sentito male.

'Zia?
Hyunsik è il nipote di mia zia?' pensa.

"H-Hyunsik. C-che bello rivederti.." dice zia Kayla in difficoltà.

Lui la osserva per bene e poi si accorge di una cosa.

"È successo qualcosa? Sembrate entrambi tristi.
A proposito, che ci fate insieme? Vi conoscete?" inizia a fare l'interrogatorio.

"Lei é tua.. zia?" trova il coraggio di chiedere Mari.

"Proprio cosí! Bella vero? Io ho preso da lei eheh. È da circa 3 anni che non la vedo.
Mi sei mancata zia!" risponde Hyunsik abbracciando subito la zia.

"Anche tu, Hyunsik." dice zia Kayla ricambiando l'abbraccio, ma con lo sguardo sempre rivolto alla ragazza confusa che ha accanto.

"Q-Quindi t-tu s-sei.." Mari non riesce a continuare ció che vuole dire..

'Cugino? Hyunsik è mio cugino?' pensa.

Ad un certo punto si avvicinano BtoB & B.A.P

"Hyunsik? Conosci la nostra manager?" chiede YoungJae.

"Manager?" fa Hyunsik che ne è inconsapevole.

"Ahahah perchè stai abbracciando la zia di Mari, Hyunsik?" interviene Peniel, convinto che quella sia un'altra sua tattica per conquistare il cuore di Mari.

"Hahaha. Perchè mi é mancata tantissim--- aspetta, cosa?!" Hyunsik s'interrompe e guarda Peniel, in cerca di spiegazioni.

"Zia?" ripete.

Peniel rimane immobile, senza dire una singola parola. Il silenzio che si è creato lo intimorisce.
'Ho detto qualcosa di sbagliato?' pensa

Zia Kayla chiude gli occhi e fa un respiro profondo prima di parlare. È riuscita a raccontare il passato di Mari, ora non deve far altro che dire tutta la verità anche a Hyunsik.

"Hai sentito bene, Hyunsik.
Lei é Mari ed è..

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Lei è..

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è tua sorella." dice.

"Eh?!" dicono tutti.

'È un sogno, vero? Sto solo sognando, è cosí?' pensa Mari, mordendosi la lingua per non far caso al suo cuore che si comporta in modo totalmente strano.

S I L E N Z I O

"M-mia sorella? N-non capisco.." la voce di Hyunsik diventa pian piano sempre piú triste.

Zia Kayla fa un altro respiro profondo e poi un altro ancora.

"Sí.
Figlia di tuo padre e... Lee Yoona."

Hyunsik ingrandisce gli occhi.

"L-Lee Y-Yoona?! La tua migliore amica?!" -Hyunsik

Zia Kayla annuisce ed abbassa lo sguardo.

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*sigh*

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*sigh*

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Changsub sta piangendo.

"Ma cosa stai facendo?!" lo rimprovera Minhyuk a bassavoce, dandogli una gomitata.

"È triste questa scena.." risponde Changsub, cercandosi un fazzoletto tra le tasche.

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"Come ha potuto, papà, fare questo a mamma?" Hyunsik guarda Mari con disprezzo.

"Hyunsik. Ti prego non fare cosí. Mari non ha colpe.." dice zia Kayla, stringendo la mano di sua nipote.

Mari abbassa lo sguardo. Le sue lacrime sono sul punto di uscire, ma non vuole affatto farlo notare.

Hyunsik si avvicina a lei.

La abbraccia per farla sentire a suo agio. Lei lo guarda con gli occhi pieni di lacrime.

"N-Non s-sei arrabbiato con me?" chiede con un filo di voce.

"Sssh. Non piangere. Non è stata colpa tua.. Ti porteró da papà. Te lo prometto.." risponde lui, prendendo il suo viso tra le mani.

-

BtoB & Mari sono tornati a casa loro.
In questo preciso momento si trovano in salotto.

Nessuno osa parlare. Ció che hanno passato oggi è stato davvero difficile da superare, soprattutto per i due fratelli.

Hyunsik, infatti, si è chiuso in camera.
Ancora non riesce a crederci. È convinto che tutto questo sia solo e soltanto uno strano sogno, un lungo sogno dalla quale non riesce ancora a svegliarsi.

Eunkwang e Changsub stanno scrivendo il testo della loro nuova canzone. Sarà una canzone triste visto le situazioni che stanno passando.

Ilhoon si è messo le cuffie ma non sta ascoltando la musica.

Minhyuk sta dormendo sul divano.

Peniel sta leggendo un libro.

Sungjae cerca di far sorridere Mari.

"Presto vedró mio padre." sussurra Mari a se stessa.

Ma tutti l'hanno sentita.

Mari's POV (Punto di Vista)

Mio papà è un imprenditore.
È in viaggio per affari.
Tornerà esattamente tra 4 mesi qui a Seoul.

Non credo di voler continuare questa strada. Sento che soffriró e verró odiata da tutti. Chi puó voler bene ad una figlia illegittima?

Che faccio?
Scappo e vado via per sempre?

È solo che.. mi sembra una cosa ingiusta.. soprattutto per Hyunsik.

Mio..

Mio..

Mio..

M-Mio fratello.

Questo mi rende tristissima.
Scoprire di essere stata cosí vicina a mio fratello e di averlo scoperto solamente dopo cosí tanto tempo.
Piú che altro, scoprire di avere un fratello!

É insolito stargli vicino, adesso. Prima ero abituata alla sua presenza, era come un punto di riferimento per me. Ma ora è come se ci fosse un muro che ci separasse.

É diventato freddo con me.

Ed ha pienamente ragione nel trattarmi cosí.

*Brrr*

Sento la vibrazione del mio cellulare.

*un messaggio ricevuto*

È da parte di un numero sconosciuto.

~'Hei. Stai bene?'

Uh? Chi sarà?

Rispondo.

~Sí, grazie. Ma chi sei?

~'Sono Zelo.'

Zelo?! Ma che vuole questo?

~'Non chiedermi dove ho preso il tuo numero e non chiedermi neanche perchè ti ho scritto, non lo so neanche io.'

Sorrido.

Non so, quel messaggio mi ha fatto sorridere. Quant'è stupido questo ragazzo.

"Stai sorridendo! Finalmente!" esclama Sungjae

~'Grazie Zelo :)' gli rispondo.

~'Grazie di cosa? Non avevo niente da fare. Sennó non ti avrei mai scritto. Ora devo andare,ciao.' -Zelo

Mi ritrovo a fare infinite smorfie davanti allo schermo del cellulare per colpa di questo odioso.

Vengo travolta da un'improvvisa voglia di uscire.
Voglia di passare del tempo da sola..

"Sungjae. Io esco, ok?"

"Dove vai? Vuoi che ti accompagni?" -Sungjae

"No grazie. È tutto ok."

-

Sono seduta in una panchina, qui al parco.
Non fa nè caldo nè freddo.
Si sta bene.

Mi sento meglio.
Devo dire che guardare dei bambini che giocano con il loro papà mi aiuta.

Chissà, forse un giorno anch'io potró avere quel tipo di rapporto con il mio.

Stare qui è rilassante.
Chissà com'era la mia vera mamma. Doveva essere davvero innamorata del mio vero papá. La immagino una donna romantica e ribelle. Piena di sogni da realizzare.

Zia Kayla mi ha parlato di lei.

Si chiamava Lee Yoona.
Era una ballerina. Viveva per ballare. Ecco da chi ho preso.
Stava per andare a Londra, in Europa, per studiare nella Royal Ballet School ma prima del suo viaggio, arrivai io.

Io sono la ragione di tutto. Io ho rovinato i suoi sogni. Io ho rovinato la sua vita.

Se io non fossi nata, probabilmente lei sarebbe diventata una ballerina famosa.

È successo tutto per colpa mia.

All'improvviso sento delle mani coprirmi gli occhi.

Mi stanno rapendo, vero?

Meglio cosí.

"Ciao Mari."

Questa voce..

"Kai?"

Mi sorride.

"Che ci fai qui da sola?" chiede

"Hmm. Volevo passare del tempo da sola."

"Ok, passiamo il tempo da soli, insieme." -Kai

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