Wadaiko Matsuriza
Kabuki Gomen Jyo

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Kitty

È notte. Cammino lentamente, sto attraversando un parco. C'è quiete, si ode solo lo stormire delle foglie, il grido di un uccello notturno risuona cupo. Un'ombra. Qualcuno si muove furtivo, si nasconde dietro una siepe, scivola silenzioso credendosi al sicuro protetto dall'oscurità. Illuso.

Io non ho paura. La notte mi è amica, è un abito aderente che mi veste e mi avvolge. L'essere che cerca riparo nell'oscurità, crede di essere invisibile ma io lo percepisco benissimo, sento la sua paura, sento il suo cuore battere impazzito. Non ho fretta, aspetto paziente che lui faccia la prima mossa.

Ma lui sa chi sono, sa che cosa devo fare, sa che lo farò. Sa anche che non ha scampo, che io lo raggiungerò e che ogni suo tentativo di resistere sarà vano.

Ma chi sono io? Mi chiamano Kitty e sono ... beh, non so esattamente cosa sono, o meglio lo so benissimo ma ancora non riesco, e non voglio, accettarlo.

Molto tempo fa ero una scialba, insignificante studentessa universitaria. I miei giorni erano tutti uguali, scorrevano tra lezioni ed esami. Allora dividevo una camera allo studentato con la mia amica Marianne, una ragazza simpatica, spigliata e piena di vita. Mi trovavo bene in camera con lei, la sua agitazione ravvivava il mio carattere quieto e sottomesso.

Poi, un giorno, improvvisamente è successo qualcosa di brutalmente inatteso. Qualcuno, contro la mia volontà, ha dato origine ad una trasformazione radicale, violenta. Ora non sono più un'anonima studentessa, sono cambiata, sono diversa. Una parte di me non è più umana, è impregnata, avvolta, dal male.

Sento scorrere questo male tumultuosamente in me, lo sento formicolare sotto la pelle. Cerco di controllare la parte malvagia che è in me come posso ma a volte essa è più forte e travolge le mie resistenze. Le persone normali direbbero che sono una vampira. Sciocchezze! Noi non ci chiamiamo così.

Da tempo ho interrotto gli studi, ora sono diventata un eliminatore: uccido i cattivi, non per salvare i buoni, ma solo per eliminare i cattivi troppo cattivi. Così mi chiamano per sistemare le cose, mi indicano chi è il mio bersaglio, io lo cerco con pazienza e lo elimino, semplicemente.

Allora, alla fine, chi sono?

Sono io. Sono Kitty

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Ringraziamenti

Un grazie sentito a @AgostinoLuca per la copertina.

Vincent Santino