Analisi
Paul
Kitty si è vestita, truccata ed è uscita. Prima di uscire mi ha abbracciato a lungo. Mi ha baciato. Era turbata ma non mi ha voluto dire il perché. Io ho preso la mia roba, ho chiuso l'appartamento e mi sono incamminato per andare in ospedale.
La metro è affollata come al solito. Alla terza fermata vedo, sul marciapiede, Elena. Batto sul vetro per attirare la sua attenzione, lei mi vede e sale sul mio stesso vagone.
"Ciao Paul, come va?"
"Bene, e tu?"
"Bene, tutto bene"
In quel momento sui monitor di ogni vettura compare il telegiornale. L'annunciatrice legge i fatti di cronaca.
"Nella notte due efferati delitti. Il primo riguarda l'uccisione di una prostituta, Vanessa Verrière, di ventidue anni. Il secondo l'omicidio di uomo di cinquant'anni, Raoul Cardon. Non sono chiari i particolari"
Appaiono le foto dei due assassinati. La giornalista continua.
"Ora un'intervista con le persone che hanno trovato le vittime. Vanessa Verrière è stata trovata dalla persona che vi mostreremo. Lei è il Signor Marcel Darlan, vero? Che lavoro fa Signor Darlan?"
"Sono un dirigente di una società"
"Può dirci quando ha trovato la ragazza?"
"Sono arrivato in aeroporto alle due. Ho preso l'auto per tornare a casa, mentre percorrevo il viale ho visto un corpo per terra. Pensavo di poter fare qualcosa ma mi sono reso conto che era morta!"
Prima di poter ascoltare i particolari del secondo omicidio, la metro si ferma alla nostre fermata. Elena ed io scendiamo e ci incamminiamo per raggiungere l'ospedale.
Entriamo nell'edificio dei laboratori. C'è una gran quantità di lavoro da fare. Ci cambiamo e ci mettiamo subito a lavorare. A metà mattinata vedo entrare Daniel Levy, l'anatomopatologo.
"Ho del lavoro per voi!" esordisce.
Se pensa di essere spiritoso ha sbagliato giornata: tra referti, questionari, test ci stiamo perdendo la testa.
"Oggi ho due nuovi ospiti, mandatimi dal lupo mannaro, uscito fresco fresco dalla favola di Cappuccetto Rosso!"
Il dottor Levy ha uno strano senso della morte ma sono incuriosito, non è mai stato così brutale.
"Sarebbe?" chiedo acido.
Levy ride. Secondo me, vivere a contatto con la morte deve avergli spostato un po' il baricentro del cervello in direzione della follia.
"Oggi mi hanno portato una puttana e un ragioniere, morti, naturalmente, ma la cosa strana è che sono stati uccisi allo stesso modo!"
"Cioè?"
"Entrambi hanno una specie di morso profondo da una parte del collo e un taglio lungo e netto dall'altra parte!"
"La causa della morte?" chiedo, agitato senza alcun motivo.
"Il morso non è mortale, anche se profondo. Invece il taglio ha reciso la giugulare!"
"Morti dissanguati?"
"Parrebbe di sì! Però il tessuto vicino al taglio ha assunto una colorazione blu-verdastra inspiegabile. Vi ho portato dei campioni da analizzare!"
Scuoto la testa. Con tutto quello che c'è da fare ci mancava anche il delitto efferato!
*******
Elena
Lo sapevo! Quando c'è una grana, Paul la smista a me, con la scusa che sono l'ultima arrivata. Prendo la scatola, sigillata, con i reperti e li estraggo. Preparo i vetrini con i campioni di sangue. Li osservo al microscopio. Buona parte delle cellule ematiche sono notevolmente danneggiate come frantumate o scisse. Mai vista una cosa simile. Chiamo Paul e lo invito a guardare nel microscopio.
È sbalordito, non ha mai visto un campione di sangue con tali caratteristiche.
"Cos'è questo?" mi chiede Paul "... sembrerebbe che queste cellule siano state aggredite da un virus o un batterio sconosciuto!"
Scatto una serie di foto per inviarle ad altri laboratori per confronti.
Passo ad esaminare i campioni di tessuto prelevato vicino alle ferite, sembra aggredito con un acido molto corrosivo. Prelevo alcuni piccoli frammenti. Isolo una sostanza estranea alla pelle. Mi sembra un enzima (sconosciuto) mescolato ad un agente innescante. Sono veramente confusa. Non ho mai visto tessuti danneggiati in quel modo. Anche Paul è perplesso, cominciamo a stendere una relazione per il medico legale. Paul scuote la testa.
"Scrivi così!" Comincia a dettare.
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