25. La ricerca continua
NERINO’S POV
Kitty, la gattina più bella del mondo, la più simpatica, la migliore di tutti, il mio tutto, colei che riusciva a farmi fare il più piccolo dei sorrisi, cosa difficilissima da riuscire a fare a quei tempi, adesso è stata colei che ora me lo sta distruggendo, che mi sta facendo ripensare a tutto il passato, a tutte le sofferenze a cui ho sottoposto gatti/animali innocui. E perché mi comportavo così? Ero stupido, non capivo che non serviva a nulla. E la colpa di tutto? Il mio pelo. L'ho odiato così tanto, è stato sempre il mio tormento finché ho deciso di fregarmene di tutto e di tutti e trattare indistintamente male chiunque facesse parte, anche solo un secondo, della mia vita. Ed a cosa è servito? Ad un bel nulla! Mi sono fatto odiare da tutti ma non si è risolto nulla, il mio pelo è tale e quale a quando ero cucciolo. L'unica cosa cambiata da quando ero piccolo è che gli animali non hanno tutti questi pregiudizi e stereotipi che hanno gli umani e nessuno mi ha più detto che porti sfiga. Se devo dire la verità, sono riuscito a farmi odiare da me stesso perché sì, io mi odio tanto per quello che ho fatto ed un tempo invece questo odio era fierezza di ciò che facevo, ma che stupido che ero!
-Papy, io… ho fame… lo so che non è il momento ma… il mio pancino brontola tanto…- disse Tom facendomi tornare alla realtà.
-Oh sì, andiamo a cercare qualcosa ma TUTTI insieme così da evitare grotte con uomini pronti a farci fuori! Aspettate un attimo… ma dove siamo?!-
-Ehm… boh! Cosa facciamo ora?? Siamo fritti! Rimarremo per sempre qui e moriremo soli ed abbandonati?? Ho paura, tanta paura, papy!- disse spaventato Camminino.
-Ma stai tranquillo, piccolo! Non moriremo qui di fame abbandonati dal mondo! Non devi avere paura… e poi ci sono io che vi proteggo e vi proteggerò sempre! Non voglio che abbiate paura, ci sono io! E ci sarò sempre, ve lo assicuro!!- dissi confortandoli dalle loro mille paranoie.
-Ti voglio tanto bene! Sei il papino più bravo che esista al mondo! Sei il migliore!- disse Tom.
-È vero, tu sei il migliore e noi siamo i cuccioli più fortunati del mondo ad essere stati adottati da te!- disse Camminino.
-Hey ma se continuate così mi fate commuovere! Non volete mica vedermi con le lacrime agli occhi proprio ora che dobbiamo cercare del cibo! Okay che le smancerie sono dolci ma non ci si nutre così! Sarebbe bello ahah!- dissi scherzosamente.
-Andiamo a cercare il cibo!!- dissero in coro Tom e Camminino.
Uscimmo da una porta di legno e ci trovammo in un posto a me sconosciuto. Era una specie di stanzetta buia e cupa. C’erano mensole, sedie, tavoli e tanti mobili e tutti erano di colori cupi ed angoscianti. Tutti questi colori bui e senza vita mi incutono un senso di oppressione, come se da un momento all'altro queste pareti potrebbero schiacciarci. Non so il motivo per il quale sento questo senso di oppressione e voglio solo arrivare il prima possibile alla porta ed uscire da questa stanza tutto intatto.
Io ed i piccoli facciamo passi svelti e dopo aver attraversato tutta la stanza, che sembrava infinita, arriviamo ad una porta, nera, come tutte le cose qui dentro. Apro la porta saltando verso la maniglia (Vedete come sono bravo, so aprire anche le porte!!) e ci ritroviamo davanti ad un corridoio che sembra apparentemente infinito.
Il corridoio era lunghissimo, c'abbiamo messo un'ora per arrivare ad un'altra porta nera. Apro la porta e… un ennesimo corridoio che penso che sia lungo come il precedente. Ed ecco che siamo al punto d'accapo.
Dopo altri cinque corridoi ed altre cinque ore di camminata, con i cuccioli che continuavano a lamentarsi del loro stomaco brontolone e i piedi che ci andavano a fuoco ad ogni passo quando finalmente arriviamo alla fine di questo corridoio e… un'altra cavolo di porta!
-Basta, non ce la faccio più! Non me la sento di affrontare un'altra ora di corridoio per poi arrivare ad un'ennesima porta nera come la pece ed ad essere a punto d'accapo! Ora sono stufo! Io non vengo!- disse stufo e stanco Tom.
-Nemmeno io vengo più, tanto potrebbe pure essere che più andiamo in questi corridoi e più ci perdiamo, oppure potrebbe essere che ce ne siano migliaia e migliaia, fino a non finire mai!- disse Camminino.
-Se vogliamo uscire da qui, l'unico modo è andare per questi corridoi, fossero anche migliaia! Se non volete morire qui di fame allora dovrete mettere da parte stanchezza e paranoie. Io non intendo morire qui di fame e se voi non vorrete venire con me, beh… andrò da solo. Sarò pure comprensivo ma sono vostro padre e come tale esigo obbedienza. Se non mi obbedirete io vi lascerò qui. A voi la scelta- dissi io incazzato.
-Ma papà…-
-Niente ma! O venite o addio!-
Okay, riconosco di essere stato un po' troppo brusco ma… quando ci vuole, ci vuole! Sono il loro padre adottivo e devo guidarli nella retta via. Non posso permettere che loro sì arrendano così e con questi toni, anche se un po' bruschi, loro verranno di sicuro, al costo di farmi odiare da loro… ma è per il loro bene! Nella vita bisogna lottare fino in fondo e non arrendersi mai, questa è la regola principale della nostra stupenda, ma a volte orrenda, vita!
-Uff… sei cattivo se fai così! Noi siamo stanchi! Abbiamo fame! Non vogliamo più continuar…-disse Tom ma lo interruppi e dissi:
-Bene, se volete arrendervi qui allora ciao. E poi se ti sembro cattivo sappi che è per il tuo bene. E poi non siete gli unici a patire la fame e la stanchezza, anche io sento le forze andarsene ad ogni singolo passo ma ciò nonostante resisto e vado avanti. Cuccioli, dovete abituarvi che la vita è dura e bisogna resistere o si finisce coll'arrendersi e morire. Dovete lottare, lottare sempre!-
-Ma noi siamo piccoli ancora e non dobbiamo già pensare a quando saremo grandi-
-Ed invece sì. Noi animali dobbiamo essere responsabili e maturi fin dall'inizio della nostra vita. Gli umani vengono curati fino a più o meno 12 anni ma anche di più. Noi a quell’età siamo già vecchi. La vita per noi è molto difficile, abituatevi fin da ora e forza e coraggio!-
-Hai ragione! Dobbiamo lottare e poi le nostre fatiche verranno appagate ma non facendo nulla moriremo solo di fame! Scusami papy per aver cercato di disobbedirti!- disse pentito Camminino.
-L'importante è che hai rimediato, tranquillo non scusarti visto che ancora non avevi disobbedito!-
-Io verrò solo perché non voglio stare qui solo ma sono arrabbiato e stanco! Siete tanto cattivi… uff...- disse arrabbiato Tom.
Dopo ore e ore di camminata finalmente vediamo una luce in fondo al settimo corridoio percorso. Arriviamo alla luce e vediamo che fuori c’è la nostra cara e desiderata foresta. Ma finalmente!
-Siamo uscitiii! Evviva! Le nostre forze sono state ripagate!- disse entusiasta Camminino.
-Ho fame. Voglio mangiare. E subito!- disse freddo, ed ancora incazzato per prima, Tom.
-Se ti lamenti così non ti prendo nemmeno un quarto di bacca! È inutile che fai l'incazzato. Guarda, le nostre forze sono state ripagate! Dovresti gioire invece di fare così!- gli risposi.
-Papà ha ragione, smettila di fare il piccolo e pensa che siamo riusciti ad uscire da quel posto orrendo! E tutto grazie a papà! Se fossimo rimasti lì ora saremmo col pancino dolorante mentre ora siamo di nuovo nella nostra amata foresta e presto qualcosa di buono entrerà nei nostri pancini e sazierà la nostra fame! Un po' di gioia dai!- disse Camminino che era estremamente entusiasta di essere di nuovo nella nostra cara foresta.
-Non ho nulla per cui gioire… ma allora mangiano o no???!- disse di nuovo freddo Tom.
-Sì… forza, venite- dissi io triste perché Tom era arrabbiato con me…
Camminammo un po' ed ad ogni cespuglio che incontravano prendevano i frutti che c’erano sopra di esso. In ogni cespuglio prendemmo tante bacche e fragole, mentre invece le mele, le pere e gli altri frutti da albero li prendemmo sopra ai loro rispettivi alberi.
I pancini di Tom e Camminino erano insaziabili e dovetti cercare tantissimo cibo per saziare del tutto la loro fame.
Quando finimmo del tutto di andare alla ricerca di cibo eravamo sfiniti e cercammo un posto dove passare la notte. C’era una grotta in lontananza e decisi di andare a controllare se ci fossero pericoli. Controllai e mi accorsi che fosse sicura.
Quella sera passammo la notte in quella grotta. Era un po' umida ma era molto grande e confortevole. Io mi misi in un angolino dove entrava molto aria e batteva il sole. I miei cuccioli invece si misero sopra alla mia pancia ed in meno di un minuto caddero in un sonno profondo.
Erano così carini mentre dormivano! Sono proprio stupendi!!
-_-_-_-_-_- spazio autrice -_-_-_-_-_-_-
Hey miao ragazzi! Come va? Ecco a voi il venticinquesimo capitolo di “Kitty, la gattina orfanella”! Vi è piaciuto questo capitolo? Sono riuscita a farvi immedesimare in Nerino quando erano in quel posto misterioso e cupo? Secondo voi Tom si è comportato in modo infantile arrabbiandosi in quel modo anche se poi sono tutti usciti sani e salvi? Fatemelo sapere nei commenti! Ovviamente non esitate a lasciare una stellina se vi piacesse! Ringrazio di cuore chi continua a seguire questa mia storia e niente… miau a tuttiiii❤
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