22. La deforestazione
NERINO’S POV
Oggi è l'ottavo giorno in cui mi trovo in questa foresta. Era da tempo che non mi sentivo così felice, aiutare gli altri mi fa sentire bene come non mai!
Finalmente ho imparato di nuovo cosa voglia dire la parola “amore”. Voglio un mondo di bene a Rudy e Lotty, per me sono come dei genitori che mi offrono amore in cambio di niente! Mi offrono quell'amore che non mi ha mai donato nessuno, nemmeno i miei veri genitori, se così li devo chiamare!
I miei genitori, a differenza dei miei padroni, non mi hanno mai maltrattato, ma hanno fatto di peggio: non mi hanno amato. Loro hanno permesso che da piccolo venissi maltrattato, così da farmi diventare ciò che sono ora, anzi, ciò che ero prima! Ebbene sì, quello è il passato, ma io non tornerò più come prima. Mi pento di quel che ho fatto! E poi comportarmi bene ed aiutare il prossimo mi fa sentire bene, mi fa sentire vivo!
Io non so minimamente dove possano essere ora i miei genitori, ma so per certa una cosa: li cercherò fino a quando non li troverò!
Tranquilli, non voglio farli fuori! Anzi, il contrario, voglio vederli ed abbracciarli, li voglio perdonare! Sono i miei genitori, sono loro che mi hanno dato alla luce e se mi rifiutassero accetterò la loro decisione, anche se sarebbe una cosa orrenda!
La mia unica paura è di essere rifiutato, mi sentirei uno schifo, la cosa più brutta che possa succedere ad un gatto o a qualsiasi animale o umano che sia è di essere odiato dai proprio genitori. Non so quale sarebbe la mia reazione se venissi rifiutato! Ho paura che non ce la farei e tenterei di togliermi la vita… una volta per tutte! Tanto se mi rifiutassero, vorrebbe dire che non valgo un cavolo e sono solo una nullità! Ho creato solo disastri…
Comunque sia, devo mettere da parte le mie paure e cercare a dirotto i miei genitori.
Mia mamma si chiama Stella e mio padre Rayd. Prima che fui spedito in questo gattile, era appena nata una sorellina: si chiamava Elly. Ah… mi stavo dimenticando: apparte a Elly ho anche un altro fratello: Noah. Io e lui siamo stati gli unici due cuccioli superstiti alla nostra cucciolata.
Mia madre Stella ha il pelo lungo e lucido di colore bianco. Lei era sempre così affettuosa con Noah e con Elly ma a me non mi ha mai considerato molto, forse era solo una mia impressione! O forse non mi ha mai voluto e già da quando ero piccolo, aveva capito come sarei diventato… ma ora non sono più lui. Io ora sono diverso!!!
Rayd invece era un gatto solitario. Non stava quasi mai a casa ma era sempre in giro a fare chissà cosa. Ha il pelo arancione, un po' trascurato visto che era sempre nelle foreste o nei boschi. Però lui, quando ero piccolo, mi coccolavano sempre e mi riempiva di “leccatine” (bacetti)! Quando poi diventati più grande, le sue attenzioni diminuirono sempre di più fino ad ora… fino all'odio.
Noah invece ha il pelo bianco, è un gattino stupendo, anzi, ora sarà un gatto-ragazzo e scommetto che sarà meraviglioso. Da piccoli giocavamo sempre insieme, quando potevamo, ed eravamo più uniti che mai! Noah mi è sempre stato accanto, nonostante tutto! Anche dopo aver ucciso quel neonato, prima di finire nel gattile, le ultime parole che mi disse furono:
-Nerino, io ti voglio tanto bene, davvero! Per te ci sarò sempre, non mi importa cosa tu abbia fatto! Te sei e sarai sempre il mio fratello gemello! Sei stra importante per me! Ti adoro! Sarai sempre nel mio cuore! Arrivederci fratellino! A presto!-
Queste furono le parole più belle della mia vita! Qualcuno che mi amasse davvero, nonostante tutto! Lui è sempre stato l'unico gatto che ho voluto bene durante quel periodo buio della mia vita nel quale non ero un gatto ma un mostro!
Infine c’è Elly, pelo grigio, stupenda anche lei! Purtroppo la ho vista per pochissimo, quando sono stato cacciato aveva solo una settimana… e sono sicuro che ora sarà una gattina fantastica! Mi ricordo che da piccola, per il poco che l'ho vista, era molto debole e stava rischiando di lasciarci prima del previsto. Per fortuna dopo tutto si è risolto, è stata curata eccellentemente ed è diventata una gattina forte e sana. Se io fossi stato al suo posto, di sicuro mi avrebbero lasciato morire… ma okay.
Sono nella grotta di Rudy e Lotty, esco senza che loro se ne accorgano, prima che se ne accorgano e mi chiedano dove stessi andando, rispondendoli e facendoli venire un infarto dicendo “Hey guarda, sto andando dai miei genitori che mi hanno sempre odiato per fare pace” quando fino a giorni fa dicevo “Vado ad ammazzare quei mostri”, peccato che il vero mostro ero io…
Una volta uscito dalla grotta, iniziai a camminare. Sinceramente senza una meta, non sapevo minimamente dove potessero essere!
Sono solo passati trenta minuti di camminata e già sento i piedi andarmi a fuoco dal dolore, ho male, tanto male, ma poi penso “io ho fatto ancora più male ad un sacco di animali, di più di quello che sto provando ora…” e pensando a questo dimentico il male, e la grinta di raggiungere i miei genitori sale sempre di più!
Ma dove potrebbero loro? Dove? Ah… ma che stupido che sono! Saranno sicuramente nella nostra ex casa! Mi basterà andare nella nostr… ma io non so quale è la strada per casa!
Improvvisamente mi fermo e mi sento infinitamente triste. Ho paura, tanta paura! Ho paura di non riuscirli a trovare mai più. Ho paura che non vedendoli più loro penseranno fino alla fine dei loro giorni che sono un mostro, mentre invece sono cambiato, pure tanto! Ho paura che loro siano estremamente pentiti di aver dato alla luce un tale mostro, che non meritava di vivere. Ho paura che mi odino alla follia. Ho paura che se riuscissi a trovarli, dopo tanta fatica, loro mi rifiutassero e i miei sforzi non sarebbero serviti a niente! Non si può vivere senza amore. Non si può vivere senza l’amore dei genitori. La vita di uno che è odiato dai genitori è orrenda!
Ad ogni mio passo la paura e l’ansia mi assalgono e la speranza diminuisce, fino a diventare quasi nulla. Mi sento così solo e triste che mi scende una lacrima. No, non posso piangere! Non ora! Devo tenere duro!
Cammino e cammino senza mai fermarmi, lotto per mantenere le forze, ma è troppo difficile! Sono le 2:15 del mattino, i piedi bruciano come se non ci fosse un domani, la pancia brontola insistentemente, le forze diminuiscono man mano che cammino e la speranza non fa da meno!
Si fanno le 2:30 del mattino ed ora le mie forze sono proprio al culmine e caddi in un sonno profondo. Il sogno era molto inquietante: c’ero io che correvo, cercavo di raggiungere la mia famiglia. Continuavo a correre ma quando li raggiunsi, presi per mano Noah ma si smaterializzò. Così fecero anche Elly, Stella e Rayd. Io gli urlai di non abbandonarmi ma niente… loro non c’erano più. Dopo fui inghiottito dal buio e nella mia mente comparve un' immagine talmente brutta da farti spaventare ed angosciare a morte: c’ero io, morto per terra, ed intorno a me c’erano Kitty, la mia famiglia ed un sacco di animali e persone che si dicevano a vicenda “Finalmente che è morto! Non vedevamo l'ora! Altro che funerale, dobbiamo festeggiare!” e dopo mi alzai di colpo, stavo sudando e tremando per terra, sopra ad un morbido strato d’erba.
Questo è uno degli incubi più brutti che io abbia fatto… fa rabbrividire ma allo stesso tempo fa riflettere. In effetti se avrei continuato a far del male a chiunque incontrassi nella mia vita, questo sarebbe stato il mio “funerale” anzi, meglio dire, “festa della mia morte”.
Mi alzo e continuo a camminare ed ad un tratto vedo una cosa orribile: degli uomini hanno tagliato un sacco di alberi, che ora sono distesi a terra, e ci sono un sacco di animali feriti, ed alcuni mi sembrano morti.
“I miei genitori dovranno aspettare, mi spiace! Non posso lasciare questi animali così!” penso nella mia mente e mi dirigo verso ad un albero a terra. Sotto di esso c’è uno scoiattolino. È bloccato e non riesce ad uscire!
-Come ti chiami, scoiattolino?-
-Il mio nome è Tom, aiutami ti prego! Sono bloccato da questo albero e non riesco a liberarmi!-
-Stai tranquillo Tom, ci penso io a liberati!-
-Grazie infinitamente-
Scavo come riesco, ma non è il mio forte, non sono mica un cane! Me la cavo quanto basta e faccio una specie di tunnel che arriva fino allo scoiattolo e poi gli dico
-Adesso devi cercare di passare per questo specie di tunnel-
-Non ce la faccio! Mi fa male tutto! Sto troppo male! Sono ferito!-
-Provaci, lo so che stai male ma una volta fatto io potrò curarti! Così non posso aiutarti in nessun modo. Devi farcela! So che sei uno scoiattolo forte e coraggioso! Forza e coraggio Tom!!-
-Ci provo…-
Lo scoiattolo riuscì a passare per il tunnel. Presi dei ramoscelli che li usai che comprimere le ferite a mo' di benda. Gli leccai la testolina e gli dissi che andava tutto bene e che non doveva preoccuparsi e si addormentò beatamente.
Così feci con molti altri animi feriti, ma trovai molti animali morti.
Sono davvero fiero di ciò che ho fatto e finalmente la speranza si riaccese e mi incamminai verso i miei genitori
-_-_-_-_-_- spazio autrice -_-_-_-_-_-_-
Weeee come state? Io tutto bene! Dopo tempo ho riaggiornato! Vi sta piacendo questo libro? Qual è il vostro personaggio preferito? Siete sbalorditi da Nerino che di punto in bianco è diventato super generoso ed addirittura è alla ricerca dei suoi genitori? Fatemelo sapere nei commenti! Spero che vi sia piaciuto questo capitolo ed non esitate a lasciare una stellina se vi piacesse!❤ Come avete visto non abbandoneremo Nerino solo perché è scappato dal gattile ma farò dei capitoli anche su di lui! P.s. volevo ringraziarvi di cuore per le 822 letture e i 288 voti! Vi adoro😍 Siete magnifici! Se più avanti arriverò a 1K sclererò troppo OMG adoro😍 Graziegraziegraziegrazie❤❤
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