Capitolo 22 - La fine
Scesi le scale e come già sapevo le luci si accesero.
Ma non pensavo che avrei trovato Varjack.
Era anche lui immobile è stava fissando le tre candele.
-È difficile- disse
-Difficile cosa?- chiesi
-Kitty...- Si girò verso di me
Mi spaventai.
-Cos...M..m..- Non riuscivo a parlare
- Aiutami!- gridò
Lui era tutto consumato, il suo muso, non era più lui.
- Che cosa ti hanno fatto?-
Si mise a piangere dal ricordo.
-Kitty scappa! Tu devi andartene da qui! Non è il tuo posto tra noi e non lo sarà mai!- miagolò Varjack
Le sue parole mi spezzarono il cuore in tre.
- Kitty promettimi che non tornerai più da noi- disse nuovamente
Non risposi.
- Kitty? Dove sei?- chiese
Mi resi conto dopo che era diventato ceco.
- Sono qua Varjack- dissi
- L'orologio Kitty, l'orologio- disse
- Quale orologio?- chiesi
- Scusa Kitty, scusa...- Varjack svanì.
Che cosa avrei dovuto fare?
Che cosa avrei dovuto sperare?
Ti prego aiutami! Aiutami!
Non ce la facevo piú.
Uscii da quella cantina.
Uscii anche dal bunker.
E avrei voluto uscire anche da quel mondo. Il mio mondo. La sola ragione per cui avevo lasciato andare via il mio padrone, per tornare da loro.
Ti prego aiutami, solo tu puoi farlo! Me lo avevi promesso! Ti prego!
Sentivo la pioggia scivolare sul mio muso.
C'era un temporale e io ero sotto la pioggia a subire quello che era giusto.
Doveva essere lì, il mio padrone doveva essere lì a salvarmi...
Incominciai a miagolare sotto la pioggia in cerca di qualcuno, in cerca di qualcosa.
Perchè farmi domande? Perché? Tanto non avrò mai risposte...
-Dong Dong...- a quel suono le mie orecchie si drizzarono.
Guardai in alto. Era proprio lui.
Era l'orologio! Il campanile che segnava l'ora!
Era quello che intendeva Varjack! Sì era proprio quello.
Ma appena mi rigirai vidi che la cittadella si stava rompendo e stavo per svanire e tutto intorno stava diventando bianco.
Allora mi misi a correre più che potevo per raggiungere il campanile.
Mi schiantai a terra e per un secondo non capii perchè, ma poi mi fu tutto chiaro...
-Non posso lasciarti andare!- miagolò Jade
Incominciò a graffiarmi il muso.
- Perchè lo fai!- dissi
Le tirai una zampata tanto forte, da farla volare dall'altra parte della strada.
Il mondo stava cadendo a pezzi e il bianco si stava diffondendo più velocemente, e io dovevo raggiungere quel campanile.
Corsi per un tratto di strada ma subito mi accorsi che la mia zampa non era del tutto guarita, e incominciai a traballare su tre zampe.
Finché Jeade mi sbarrò la strada insieme a Chopin.
Jeade movette la testa di 360° e mi guardò.
Come era possibile?!
-Cara Kitty, non lo hai capito chi siamo?- disse spensierata
Avevo capito ormai chi erano...
Ma non avevo capito il perchè erano diventati così.
Non potevo fermarli facendogli un discorso, erano dei robot!
-Jeade ma perché?!- chiesi
-Questo mondo sta andando in rovina, e non ci sarà mai più un domani- disse
Alle sue parole mi girai per guardare il mio mondo, la mia casa.
Ormai mancava poco finché non si screpolasse tutta.
Mi feci spazio e cercai di camminare per raggiungere l'orologio.
-Kitty perchè ti sforzi! Moriremo tutti- disse Jeade ridendo
- No, non io- risposi
Avrei dovuto raggiungere la cima di quel campanile, ma non avevo tempo.
Forse Jeade aveva ragione.
Ma non mi arresi.
La torre avrà avuto almeno una centinaia di rampe di scale.
Incominciai a salire le scale e sentii Jeade che mi parlava.
- Kitty, Kitty, no no no... Non salire le scale da brava gattina- disse ancora
- Tanto cosa ho di meglio da fare?- ribattè io
- Osservare il panorama- disse girandosi.
Il mondo stava per avvolgere anche l'orologio.
E presto sarei svanita con esso.
Cercavo di andare più veloce possibile...
Ero quasi arrivata e mi fermai ad osservare.
Jade e Chopin erano svaniti nel nulla.
Allora ripresi la mia scalata.
Sentivo l'edificio svanire sotto di me.
Non sapevo perchè dovevo andare in cima, magari sarebbe stata la mia salvezza.
Ero arrivata sul penultimo gradino e stavo per arrivare in cima alla torre.
Ma -Aiutami- Sentii
Mi girai e vidi un piccolo gattino che era dodici gradini più in basso.
Ma il campanile si stava ormai dissolvendo nel vuoto.
Non avrei potuto lasciarlo lì a morire.
Ma non sarei arrivata in tempo per salvarlo.
O mi salvavo io o non si salvava nessuno.
Presi la decisione che secondo me era giusta.
Zoppicai verso di lui e arrivata li lo presi con me, e vidi che la torre stava svanendo proprio dietro di me.
Dovevo farcela.
Salì con le scale con fatica.
-TI PREGO!- urlai al mondo
Finalmente ero arrivata all'ultimo gradino e... -Dong Dong Dong...-
L'ultimo gradino cedette.
Con le mie ultime forze misi quel gattino in cima al campanile.
Lui era salvo. Ma io?
Con la mia zampa tenevo quello che rimaneva del gradino finché...
-Nooooo-
Stavo precipitando nel nulla...
Chiusi gli occhi, e non pensai a niente.
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