Capitolo 19 - La casa
Finalmente eravamo arrivate.
La strada non era lunga, ma in effetti mi facevano male le zampe e come dice Jeade devo riposare.
La guardai bene prima di metterci zampa.
Era proprio la casa.
La casa nel quale tutto incominciò.
Certe volte durante il viaggio mi sono venute in mente un sacco di domande, e come risposta era un altra domanda.
E se non sarei scappata?
E se non avrei incontrato Jeade?
E se Arhiscia non era mia sorella?
Dove è andata a finire Lili?
Dove sono andata a finire io?
Avevo promesso che sarei tornata da lei.
E se avessi scelto di andare con il mio padrone?
PERCHÈ?! PERCHÈ?!
Era un giro di domande che frullavano nella mia testa.
Non riuscivo a smettere di pensare a tutto l'accaduto.
- Kitty ti ho preparato un lettino- disse Jeade
- Grazie- risposi.
Stavamo sempre in silenzio e certe volte Jeade faceva quello strano scatto.
Così mi addormentai.
Al mio risveglio era tutto buio tranne qualche luce qua e là.
Jeade non c'era più.
Dove sarà andata?
Sinceramente non mi interessava.
Ero su quel cuscino o come lo chiamava Jeade, lettino.
A un certo punto vidi un ombra.
Era sempre quella della prima notte con Jeade.
Avevo paura, molta paura.
La cosa che non si dovrebbe mai fare è dire se c'è qualcuno.
-C'è qualcuno?- chiesi spaventata.
Niente.
Nessuna risposta.
- Ti prego non ho fatto niente perchè mi perseguiti- dissi supplicando
Ancora silenzio, finché vidi una lucina in mezzo al campo di grano accanto alla casa.
-No, non ci vengo lì- dissi
Era sera e Jeade non c'era; ero da sola in una casa che non era mia, accanto a una strada e dall'altra parte un campo.
Cosa poteva andare storto?
- Esci da lì!- esclamai miagolando
C'era la luna piena e il vento soffiava come per darmi la via giusta, sembrava sospirasse qualcosa di fragile, sottile, un canto quasi segreto, che i gatti potevano percepire.
Non avevo più paura.
Dovevo seguire quella luce. Me lo sentivo dentro.
Ero trascinata da quell'atmosfera così piacevole e misteriosa; che mi spinse nel campo.
Corsi fino a raggiungerla.
Era una luce spettacolare quasi come una lucciola ma assomigliava anche a una scintilla in mezzo a quell'oscurità.
Faceva riflesso insieme alla luna, ormai coperta dalle nuvole nere come la pece.
La lucina incominciò a muoversi, aprendomi così una nuova via.
Non ero certa dove stavo andando però ancora una volta seguivo il mio istinto.
Mi facevo spazio intorno alle alte spighe, camminando in cerca di stare a passo con la lucina.
Fino a un certo punto che vidi del fumo.
Avvicinandomi pian piano scoprii che era una casetta in mezzo a una valle.
La luce se ne andò in aria raggiungendo così le sue compagne.
Perchè mi ha condotta qua?
Era tutto da scoprire.
Ovunque io sia mi caccio in mezzo ai guai, ma sta volta non sarebbe stato lo stesso o almeno era quello che credevo.
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