44. Chance
Luke velocemente si mise davanti a me, guardando con uno sguardo d'odio l'uomo, che stava tranquillamente camminando verso di noi, studiando il posto nei minimi dettagli.
Praticamente la giacca che indossava, costava più della mia esistenza, ma dettagli.
Sentivo un'aria di tensione assurda fra i due, e sinceramente mi fece paura... Non so se più per Luke, che si era messo davanti a me con aria protettiva, ed uno sguardo incazzato, o l'uomo che sembrava non stesse badando all'indiretta richiesta di Luke di andarsene, ma sorrideva divertito a caso...
I miei occhi verdi entrarono in contatto con quelli di ghiaccio dell'uomo, e mi sentii davvero bloccato sul posto. Avevo paura.
E questa situazione sarebbe rimasta in questo modo per non so quanto, se non fosse stato per Madison, che ci passò davanti e cadde a terra con due tazze di frappuccini
"CAZZO" esclamò Madison piagnucolando, per poi sorridere angelicamente all'uomo "Salve" disse ridacchiando nervosamente, mentre borbottava insulti a sé stessa
"MADISON! MA DIO!" esclamò Lauren, facendomi sospirare dal sollievo
"Piango, scusaa" piagnucolò la ragazza, e Lauren ruotò gli occhi prendendola dall'orecchio, tirandola in cucina mentre agitavano entrambe la manina verso me e Luke.
Luke non ricambiò, ed io feci il labbruccio. Sia Luke che l'uomo si girarono verso di me inarcando il sopracciglio dato che stava ricambiando, agitando la manina. Sorrisi fino a quando non vidi che entrambi mi stavano guardando, e deglutii smettendola.
"Stavo solo... osservando i locali che frequenta mio figlio" disse divertito, ed io quasi risi nervosamente
Speravo di aver sentito male da Luke prima, ma... Diamine, era davvero suo padre, ed io non sapevo comportarmi.
Non per essere cattivo, ma avevo anche una domanda...
Perchè cazzo non era in prigione? E' stata anche colpa sua se i miei genitori non sono ancora liberi.
Okay, no, calma. Forse alla fine era soltanto un'imprenditore come gli altri, preso a vedere le aste e basta, ma per il resto era una brava persona.
"Come se ti interessasse" ironizzò Luke, e l'uomo lo fulminò con lo sguardo
"Mi hai costretto tu a fare quello che ho fatto... E vedo che te la cavi, lo ammetto" valutò, mentre io con la coda dell'occhio, osservavo i pugni di Luke stringersi sempre di più.
"Ho dovuto. Calum ed io stiamo bene, molto meglio degli anni passati con voi" disse Luke sorridendo angelicamente
"Sopratutto passati grazie ai nostri soldi, eh?" chiese angelicamente il padre, e Luke strinse la mascella, facendomi andare nel panico
Pregai affinchè Calum e Ashton non scopassero, così almeno sarebbero venuti prima
"Ommioddio, scopare in mezzo al parco?" sussurrai a me stesso. Dai, non era possibile... Ashton non era così... selvaggio. Iniziai a ridere leggermente ai miei stessi pensieri, e Luke mi guardò stranito, così come il padre.
E che cazzo, sempre che mi fissano nei momenti sbagliati.
Mi schiarii la voce, e Luke sospirò
"Cosa vuoi?" chiese ed il padre sospirò
"Non mi piace parlare qui" disse guardandosi attorno "Dobbiamo parlare, seriamente" continuò, e Luke sospirò pesantemente
"Stasera, a casa mia... Si trova al centro di Londra, ecco l'indirizzo" disse prendendo un fogliettino, e consegnandoglielo
Luke lo guardò e scosse la testa "Stasera non posso" disse semplicemente, ed io sorrisi leggermente... Stava mettendo in primo piano il nostro appuntamento, ma non potevo costringerlo a non parlare con suo padre. Magari avevano un bruttissimo rapporto... Ma è sempre famiglia... Volevo dire qualcosa, per dire a Luke di andare dal padre, e risolvere una volta e per tutte, ma quest'ultimo iniziò a parlare
"Perchè?" chiese confuso, e Luke a quel punto si morse il labbro
"Perchè ho un appuntamento..." Luke lentamente mi strinse la mano, lasciandomi leggermente dietro di lui, come per tenermi sotto protezione "Con il mio ragazzo."
Il padre restò per un attimo confuso, poi il suo sguardo cadde sulle nostre mani intrecciate, e mi guardò seriamente. Luke mi strinse meglio a sé, come per non dargli troppa visuale di me, che intanto abbassavo le orecchie, leggermente intimorito
Sorrise "Beh, a questo punto, può venire anche lui" disse e Luke ridacchiò
"No."
"Luke" lo richiamai io, e lui si girò "Andiamo, forse è una buona idea... A me va bene di cenare con la tua famiglia, davvero"
Luke mi osservò, e senza batter ciglio si girò verso il padre "No, non verremo"
"Luke, andiamo, non fare storie. Sarà una cena di famiglia intanto, c'è anche mamma, vedrai che sarà un buon momento per conoscerlo" disse indicandomi, e Luke deglutì
"Non ho intenzione di mettere piede in nessun posto in cui ci sei anche tu o lei" ringhiò Luke, e lui lo guardò seriamente
"Luke, non fare storie, sono cose importanti. Non comportarti da adolescente, fra poco ti diplomi e dovrai far fronte a molte cose. Abbiamo bisogno di fare una riunione di famiglia." disse e Luke si morse il labbro nervosamente
"Luke... Davvero, a me va bene" sussurrai, e lui mi guardò e sbuffò, mentre sorridevo cercando di tranquillizzarlo e gli stringevo la mano
"Va bene..."
***
Calum stava in macchina in silenzio, ad osservare Ashton preso dalla chiamata che stava avendo, probabilmente con Rory. Ovviamente non aveva intenzione di condividere chissà quali informazioni con il ragazzino accanto a lui, perchè erano cose top secret.
Proprio come le bestemmie di Calum in quel momento.
Insomma, dopo i baci, quel momento solo loro, il cellulare di Ashton era stato bombardato di messaggi e chiamate. Così velocemente, Ashton gli aveva stretto la mano incitandolo a salire in macchina, per ritornare a casa.
"Rory, capisco.... Ma... Si..." Ashton guardò Calum per un momento, ed il ragazzino sentendosi osservato, da che guardava il finestrino a che spostò lo sguardo incontrando quello del riccio
"Cazzo guardi?" chiese nervosamente Calum, per poi notare Ashton girarsi serio, facendolo innervosire di più
"Si, perfetto, tutte le carte firmate le ho... Sisi, Rory smettila di fare il fratellone, abbiamo la stessa età" disse ridacchiando, e Calum assottigliò lo sguardo
"Abbiamo la stessa età icsdì icsdì" lo imitò per poi fare un sorriso angelico non appena Ashton spostò lo sguardo su di lui
"No... non credo" rispose Ashton a Rory, mentre lo osservava, per poi girarsi e guardare la strada, facendo stranire Calum
"Stanno sparlando di me.." sussurrò Calum assottigliando lo sguardo, mentre Ashton avanzava di marcia, andando più veloce, e rispondeva a Rory con tranquillità "Oh cazzo, mi vuole uccidere" piagnucolò appiccicando la schiena al sedile
"Non mi rompere iniziando a fare questi discorsi" disse Ashton sospirando, mentre Calum chiudeva gli occhi nel panico
"E tu non rompermi la bacchetta, sono giovane, e posso ancora utilizzarla" piagnucolò Calum ansioso, sentendo la macchina curvare, e si sentì quasi sbattuto contro il sedile
"Mh, va bene. Il capo è sicuramente d'accordo e poi..."
"NON VOGLIO MORIRE, CAZZOOOOOOOOO!"
Ashton allontanò il cellulare e guardò Calum, che continuava a piagnucolare "Frocio di merda, cazzo ti metti nei casini... Morirò adesso... E manco ho scopato una seconda volta con pornodivo... Quel maledetto giorno dovevo restare in casa a guardarmi serie tv, maledizione"
"Ma è il ragazzino?" chiese Rory al cellulare, dopo che Ashton aveva connesso quest'ultimo alla macchina, mandando la conversazione in viva voce
Calum aprì gli occhi e guardò male il display dove c'era la foto di Rory "RAGAZZINO A CHI? TI SPACCO LA FACCIA, COGLIONE!"
Rory scoppiò a ridere, e Ashton a quel punto notò Calum indicargli i km/h a cui stava andando. Ridacchiò ed andò più lento, facendolo sospirare
"Grazie, se vai troppo veloce, muoio" disse Calum con fare ovvio per poi bloccarsi e gelando sul posto
"Capito, Ashton? Devi imparare ad avere più controllo... sulla... velocità... E' tutta questione di fianchi" disse Rory per poi scoppiare a ridere, e Calum sentì quasi del sudore sulla propria fronte, mentre si girava stile film horror verso Ashton, che corrugò le sopracciglia guardandosi un attimo il bacino, per poi sistemarsi meglio
"Credo sia più questione di gambe, Rory" disse con fare ovvio Ashton, e Calum guardò le sue gambe, fermandosi poi sul bacino
"Si, la terza" disse senza neanche pensarci, per poi darsi uno schiaffetto in faccia
"Cosa?" chiese Ashton girandosi verso Calum, che sorrise innocentemente
"Metti la terza... per andare più lenti e... Oh Dio" piagnucolò dandosi un altro schiaffo in faccia "Possiamo smetterla di parlare di velocità, per favore?!" chiese esasperato, e Ashton inarcò il sopracciglio stranito
"Okay..." disse non capendo davvero l'esaurimento, quasi la disperazione di Calum. Dopotutto stavano parlando di macchine.
"Grazie!" disse abbassando il finestrino, cercando aria, mentre Ashton sospirava
"Senti Rory, ci vediamo all'aeroporto quel giorno, ora voglio avere del tempo libero prima di ritornare in missione" disse per poi chiudere, senza nemmeno aspettare il saluto dell'altro. Abitudine.
"Cal..." lo richiamò Ashton, e Calum lo guardò inarcando il sopracciglio
"Cosa c'è?" chiese mordendosi il labbro leggermente
"Ti dà davvero fastidio quando ti si dice ragazzino?" chiese mentre picchiettava le mani al volante, e guardava la strada
"Beh" Calum lo guardò con fare ovvio "Certo! E' come se fossi sotto lo sguardo di completo disgusto di Piton 24 ore su 24... Sono un ragazzo di diciotto anni, non un ragazzino.." incrociò le braccia al petto seriamente, per poi guardarlo con la coda dell'occhio
"Mh" Ashton deglutì, sotto lo sguardo di Calum completamente incantato dal ragazzo accanto "Quindi..." si imbarazzò quando Ashton si girò verso di lui, guardandolo negli occhi
"Ah.. ehm.." Calum distolse lo sguardo, e si guardò i piedi e si schiarì la voce "No ehm... Tu... Solo tu puoi chiamarmi ragazzino" borbottò rosso in viso, odiando davvero tanto l'effetto del riccio su di lui, sopratutto in quelle situazioni
"Davvero?" chiese donandogli uno dei suoi sorrisi più dolci di sempre, e Calum lo guardò annuendo più volte. Ashton gli diede un buffetto sulla guancia "L'avrei fatto lo stesso, ragazzino" disse facendogli l'occhiolino
"Si ehm... Mamma mia, ma non c'è ossigeno qui oh" disse Calum ridendo nervosamente
"Finalmente un po' di aria" sospirò dal sollievo Calum sporgendosi, chiudendo gli occhi mentre respirava aria fresca e sorrideva leggermente sollevato
"Cal." lo richiamò Ashton, e Calum non aveva voglia di ascoltare
Faceva dei grandi respiri e sorrideva nervosamente, ignorando tutto e tutti
"Cal... L'ho capito perchè sei così nervoso" disse Ashton, e Calum a quel punto sgranò gli occhi, prese un respiro troppo forte inghiottendo qualcosa. Ashton inarcò il sopracciglio notando Calum tossire più volte. A causa del troppo boccheggio si era ritrovato ad inghiottire un insetto, ed in quel momento stava tirando giù i Silenti e Piton del paradiso.
"CAL!" esclamò Ashton dandogli una pacca sulla spalla
"CHE?" chiese Calum riprendendosi, sentendo tipo la spalla lussata a causa di quel colpo del riccio
"Si, non sono così stupido" disse facendogli l'occhiolino, e Calum volle morire totalmente
"I-io non sono così perv.."
"Perchè a te non piacciono le macchine, volevi parlare di bacchette, non è vero, ragazzino?" chiese e Calum sgranò gli occhi
"Si, la tua" disse per poi darsi l'ennesimo schiaffo "E CHE CAZZO, BASTA!" piagnucolò, mentre Ashton si allarmava
"Cal! Fermo la macchina? Tutto bene? Smettila di darti schiaffi!" ma sembrava che Calum non lo cagasse proprio
"Merda, adesso inizierò a pensare male anche per le bacchette... CAZZO... ASHTON, SEI LA MIA ROVINA" piagnucolò sporgendosi troppo dallo sportello
"Cosa stai facendo?!" chiese Ashton notando Calum praticamente fuori dall'auto, alzato, che mostrava il sedere, mentre il resto del corpo stava fuori il finestrino
"Non ce la posso fare!" esclamò Calum nervosamente, e Ashton ruotò gli occhi, mentre lo tirava dalla cintura dei pantaloni
"Cal, rientra, subito!" ordinò, mentre con l'altra mano guidava
"No! Troppa tensione ses...sessorato... Ooh l'assessorato, guarda Ashton!" ridacchiò nervosamente per poi piagnucolare e ritrovarsi un cartello dello "STOP" sbattuto contro, che lo fece cadere fuori la macchina, facendo sgranare gli occhi ad Ashton
"CAL!"
***
"Perchè diamine mi hai convinto ad andare?" borbottò Luke fuori il locale, mentre io sospiravo leggermente
"Credo sia giusto dare una seconda possibilità..." disse con fare ovvio, e Luke sbuffò pesantemente, mentre mordicchiava nervosamente i lacci della sua felpa
"Non se la merita... Neanche la prima a dir il vero, ma okay" ironizzò Luke aprendo le braccia, facendomi ruotare gli occhi
"Luke, Dio... Perchè non capisci che si tratta della tua famiglia" dissi, e Luke strinse la mascella avvicinandosi pericolosamente a me, che gli tenni testa, perchè sapevo che... mi voleva bene... molto bene e non mi avrebbe mai fatto male
"No, Michael... Non lo conosci... Quell'uomo è... tutto fuorché famiglia!" esclamò, per poi poggiare le mani ai capelli e sospirare nervosamente
"Hey Luke..." gli presi il viso "Luke!" lo richiamai un'altra volta, facendo incontrare i nostri occhi "Smettila di innervosirti, davvero"
Luke si allontanò leggermente "Che cazzo... Finalmente uscivamo insieme... Perchè cazzo dovrei mettere prima lui, che te!"
"E' la tua famiglia, Luke!" esclamai aprendo le braccia e lui si bloccò "Te ne parla uno, che non ha mai visto i suoi genitori... Sono... sono importanti... Magari sono terribili, ma è pur sempre la tua famiglia, meritano possibilità..." borbottai abbassando lo sguardo
Luke restò per un attimo zitto, ed abbassò lo sguardo "Mi dispiace..." sussurrò per poi agitare le braccia "Io... Dovrei... fidarmi... E' difficile, non voglio casini e drammi inutili, che non mi interessano affatto... Forse non ho neanche visto la buona fede che aveva semplicemente, perchè ormai sono abituato a non volerlo vedere..." spiegò, facendomi annuire leggermente, per poi schiarirsi la voce "Mi dispiace davvero... Inizialmente non avevo compreso il tuo preoccuparti della mia situazione familiare..."
"Tu non hai idea... di quanto tu sia fortunato ad avere almeno un'idea di come sia il viso di tua madre e di tuo padre... Io ho solo ombre nei ricordi... E foto vecchie grazie all'album che abbiamo trovato insieme" sorrisi ironicamente "Quindi per favore... Non mi stai mettendo in secondo piano" gli presi le mani "Starò accanto a te" sorrisi, e lui ricambiò il sorriso
"Michael, sei un angelo" disse prendendomi il viso, baciandomi passionalmente, mentre arrossivo, dato che mi stava baciando fuori il locale, davanti a delle persone che passavano, macchine...
"E tu un idiota" ribattei, per poi deglutire sentendolo mordicchiarmi le labbra quasi come per vendetta
Si staccò dal bacio, mentre giochicchiava con il piercing e sorrise sghembo "Non ti andrà bene la prossima volta, credimi" mi fece l'occhiolino, ed io risi notando che lui in poco tempo si aggiunse
"Io vado a casa a fare i compiti..." disse notando che erano già le cinque del pomeriggio, ed io risi, mentre agitavo la mano
"Mi raccomando... Puoi sempre dirmi che non ci vuoi andare... anche due secondi prima che ti vengo a prendere... Oppure anche quando sono alla port.."
"Luke." risi leggermente e lui sbuffò
"Va bene, va bene" disse alzando le mani in segno di resa, mentre si girava e se ne andava, lasciandomi leggermente divertito dal suo comportamento.
Proprio in quel momento, mentre stavo rientrando nel locale, vidi un ragazzo con in mano un mazzo di rose, entrare nel cat cafè, facendomi emozionare
"Allora, il mio turno oggi finisce" disse Lauren, mentre rispondeva al telefono "Ci vediamo al ristorante allora, tesoro? Perfetto, arrivoo!" continuò per poi guardare la ragazza "Ce la fai?"
"Pff... Ti pare?" In quel momento Madison, stava lavando un tavolo, ma quando sentì il campanello, subito si raddrizzò cadendo quasi a terra vicino a Lauren, ma si rialzò subito sorridendole nervosamente. Sgranò gli occhi notando Nathan, con in mano il mazzo di rose, sorriderle dolcemente
"Ma dove minchia eri finito?"
Come sempre, la finezza in Madison non esiste.
- COSO AUTRICE -
Capitolo di passaggio, non uccidetemi
Spero che vi sia piaciuto ahahaha, rido
Si prevede una serata movimentata Muahahahah
CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO
ZAU *agita la manina*
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