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35. And... I'm sorry.

Hey bella gente
C'è vento a Firenze
Una rima forse non era
Ma vbb, almeno se spera
Non voglio continuare
Perchè, basta, lo so cosa questo può sembrare
Simile titolo, ma altro capitolo *continua a rappare* *bada tss*

***

"Credo che questa sia l'idea più stupida che abbia mai seguito in vita mia" sussurrò Madison, mentre camminava accanto a me e Luke, che si guardava attorno leggermente ansioso

"Beh, non potevamo stare fermi con le mani in mano" dissi con fare ovvio per poi ridacchiare "O dovrei dire... Con le zampe in zampa" 

Madison e Luke si fermarono, si guardarono, guardarono poi me che cercavo di contenermi. 

"Ora capisco perchè state insieme" disse Madison ritornando a camminare, Luke annuì per poi corrugare le sopracciglia confuso

"Hey... Aspetta... Cosa vorresti dire?" chiese alzando la voce, notando la ragazza saltellare più in avanti facendoci quasi correre

"Niente, pff..." sospirò guardandosi attorno, e divenne d'un tratto nervosa... Notai le sue orecchie abbassarsi così come le mie, mentre Luke si guardava dietro sperando che nessuno ci stesse seguendo.

Eravamo entrati spacciandoci ovviamente per degli imprenditori, non appena Luke aveva detto ai buttafuori il suo cognome, quelli avevano semplicemente sorriso e lasciato passare tutti noi. Ci eravamo ben presto ritrovati dentro l'enorme edificio, ovviamente il nostro obiettivo non era stare dalla parte dell'asta dato che lì c'erano già Calum ed Ashton.

Teoricamente noi dovevamo cercare di liberare i Kitten, così da far avere meno possibilità ai venditori di scappare con loro. 

"Comunque... Odio seguire le idee stupide" borbottò Madison per poi bloccarsi e ridere come una rincoglionita, guardando la parete con un sorriso coglione "Lol, adesso che ci penso io ho sempre seguito questo genere... rido" continuò per poi riprendersi dopo uno schiaffetto mio al collo "Hey!" si lamentò

"No, fermi tutti" sussurrò Luke confuso guardandosi attorno. Io e Madison lo guardammo, mentre le nostre orecchie si drizzavano curiosi o forse ansiosi di ciò che doveva dire "Mi sembra di stare girando in tondo" borbottò grattandosi la nuca, ed io feci spallucce

"Dove stiamo andando?" chiese Madison portandosi le mani ai capelli, mentre i suoi occhioni blu alternavano lo sguardo fra me e Luke

"Non lo so, chiedilo a Michael che sta seguendo l'odore dei Kitten" disse Luke con fare ovvio guardandomi con un grande sorriso, ed io ricambiai il sorriso

No, aspetta.

"Io stavo seguendo te" dissi sorridendo nervosamente per poi mettermi e mani alla faccia, mentre Luke si era letteralmente ghiacciato sul posto e Madison si sbatteva la mano in fronte 

"Meraviglioso!" disse ironica Madison per poi sobbalzare non appena sentì delle voci

"Maledizione, non dovremmo essere qui!" sussurrò Luke prendendomi la mano, tirandomi insieme a Madison dentro un angolo del grande corridoio che stavamo percorrendo.

Sentimmo delle voci diventare sempre più chiare. Si stavano avvicinando, ed io mi mordevo il labbro leggermente nervoso.

Luke mi strinse la mano come per infondermi sicurezza, mentre si affacciava leggermente per controllare dove fossero arrivati. Sgranai gli occhi quando sentii i passi fermarsi, e la stretta di Luke più leggera 

"HEY, TU!" 

Luke si morse il labbro lasciandomi la mano, mi guardò un attimo e mimò a Madison di stare fermi.

"Hey, hey, calma" disse Luke sfoggiando il suo sorriso strafottente fermandosi davanti ai due uomini, che lo guardavano da capo a piedi indaganti "Sono Luke Hemmings" si presentò 

"Oh, Hemmings" disse uno dei due uomini, mentre l'altro annuiva

"Mandato da tuo zio, per imparare meglio su questo business?" chiese e Luke nascose le sue mani dentro le tasche del suo smoking, annuì e loro sorrisero 

"Prego, mi segua, stiamo andando a prendere l'altro kitten da vendere" disse uno e Luke annuì iniziando a seguirli, lasciandoci soli 

"E adesso che facciamo?" chiesi nel panico guardando Madison, che guardandomi nel panico, si impanicò

"Che cazzo ne so io?" chiese agitando le braccia dandomi per sbaglio una sberla, che mi fece miagolare dolorante, dato che mi stava per prendere l'occhio 

"Cos... Avete sentito?" chiese l'uomo fermandosi, mentre l'altro si guardava attorno 

Luke sorrise nervosamente, mentre io e Madison ci tappavamo la bocca a vicenda con l'uno la mano sulla bocca dell'altra

"Personalmente no, ci muoviamo?" chiese Luke, ed i due annuirono continuando a camminare 

"Io lo seguo, tu resta qui" dissi serio a Madison una volta calmati. I suoi occhioni blu fissarono i miei verdi seri come non mai

"Si, certo, se vuoi preparo la parmigiana mentre voi rischiate delle cose orribili" mi dette una botta in testa "Col cazzo che ti lascio solo" disse facendomi sospirare 

"Andiamo allora" borbottai "Non voglio che succeda qualcosa a Luke... per colpa mia" sussurrai e Madison sorrise leggermente mentre mi stringeva la mano come per infondermi

Ma il fatto era che io davvero stavo iniziando a capire la gravità della situazione in cui ci eravamo cacciati... Non stavamo giocando... Eravamo davvero dentro un luogo di sporco business, dove per tenere i soldi... Delle persone avrebbero anche ucciso... Ed io non me lo sarei mai perdonato.

Speravo almeno, che Ashton avesse tutto sotto controllo, ma dopotutto era una sua qualità avere la situazione in mano.

***

"Okay, non ho nulla sotto controllo" annunciò Ashton accanto a Calum, che si bloccò girandosi stile film horror verso di lui "La situazione ci sta scivolando di mano"

"Ti dovevi lavare meglio le mani, porca Umbridge" rispose a tono Calum, per poi sorridere ed appoggiare la testa sulla spalla di Ashton per far sembrare una scena dolce di due coniugi, che si godevano la loro intimità.

"Cal" lo richiamò ruotando gli occhi, e Calum lo guardò negli occhi sospirando 

"Che?" chiese scocciato notando Nathan, suo padre ed Arthur parlare fra di loro del Kitten in vendita

"Ora mi puoi dire cosa diamine ci fai qui?" chiese mentre si guardava attorno "E' pericoloso, sei troppo testardo" borbottò serio, e Calum ruotò gli occhi 

"Ohw, mi vuoi punire?" chiese per poi darsi uno schiaffo "Diamine, smettila, frocio di merda" sussurrò a se stesso. Si schiarì la voce e notò Ashton perplesso 

"Punire? Perchè dovrei? Ed in che senso?" chiese ridacchiando e Calum sorrise nervosamente cercando di non far notare le sue guance a fuoco 

"... MA TU PROPRIO ORA DEVI MAGICAMENTE SENTIRE TUTTI I MIEI RIFERIMENTI SESSUALI?" esclamò per poi tapparsi la bocca 

"CAL!" lo richiamò stupito e Calum sgranò gli occhi con la mano ancora davanti la bocca.

".... Hai un piano?" chiese Calum per cambiare discorso e Ashton sospirò guardandosi attorno notando i suoi agenti dare dei segnali. 

"Si" rispose a bassa voce 

"Eh?" chiese non avendolo sentito, ed Ashton sbuffò cercando di non interrompere il momento figo della storia.

"Si" ripetè per poi sorridere notando lo squadrone posizionarsi alle porte per chiudere tutti.

"E quale sarebbe?" chiese Calum non accorgendosi di nulla, e Ashton si schiarì la voce per poi notare un agente estrarre la pistola e sparare in alto per zittire il presentatore

"FERMI, POLIZIA DEI KITTEN DI LONDRA, SIETE TUTTI IN ARRESTO!" esclamò e Calum guardò esterrefatto Ashton mentre tutti si alzavano cercando di scappare 

"E' QUESTO IL PIANO GENIALE? SERIAMENTE?" esclamò indignato e Ashton ruotò gli occhi 

"La confusione renderà più semplice muoverci nelle zone private, dobbiamo trovare i vostri parenti... Loro sapranno di certo tutti i ritrovi dei Kitten" spiegò Ashton alzandosi mentre Arthur ed il padre di Nathan scappavano facendo correre incazzato anche il ragazzo stesso 

"CORRETE SIGNORI LEICESTER, QUEGLI SBIRRI" esclamò Nathan con zero d'entusiasmo per poi essere tirato dal padre, mentre Ashton e Calum sospirarono 

"Andiamo" disse Ashton prendendogli la mano e Calum appena notò la mano stretta alla sua sorrise nervosamente 

"Oh Dio" sussurrò per poi venire tirato da un velocista aka Ashton, che si muoveva veloce ed elegante in mezzo alla folla, mentre Calum continuava a sbattere contro persone non riuscendo neanche a riprendersi fra uno scontro all'altro

Molti agenti stavano arrestando alcuni volti ricercati... Mentre altri ne atterravano per immobilizzare quelle persone ignobili e prive di valori che giocavano con le vite di altre persone per soldi.

Calum guardò Ashton, e sorrise quando notò il viso del riccio felice ed orgoglioso di quello che era riuscito a fare. Poi si schiarì la voce cercando di concentrarsi sulla missione. Scorse qualcuno correre velocemente verso la parte di edificio, che concludeva con un'uscita d'emergenza

"Maledizione" Ashton lasciò la mano di Calum ed iniziò a correre

"ASHTON, PORCO FIEROBECCO, ASPETTA!" esclamò correndogli dietro

Entrarono in una zona altamente nuova. Tappeto rosso, quadri di chissà quale valore, scale larghe con cornicioni d'oro, ed il tutto illuminato da un grande lampione di cristallo appeso al soffitto. 

"Caspita, questa è l'eredità di Harry spesa.." si bloccò "Smettila cazzone di merda e frocio.. concentrati... ASHTON!" esclamò Calum correndo verso il riccio, che aprì la porta di una stanza, ma fu subito atterrato da due uomini

"ASHTON!" esclamò Calum per poi essere tirato a terra da un buttafuori

Ashton velocemente si alzò e deglutì fronteggiando i due uomini abbastanza grossi ed allenati.

"Poliziotti del ramo Kitten eh?" chiese divertito un uomo "Pensavo foste diventati tutti disoccupati" continuò per poi sferrare un pugno ad Ashton, che schivò ricambiando con un gancio sinistro, che lo fece quasi cadere a terra

"Si" sorrise Ashton "Forse siamo un po' fuori allenamento" disse il riccio, per poi dare una gomitata al fianco dell'altro uomo, che si abbassò leggermente permettendo ad Ashton di sferrare un colpo deciso alla mascella, poggiare le mani sulla spalla e sferrargli un calcio all'altezza dello stinco per farlo cadere a terra "Mi serviva" constatò rialzandosi guardando l'altro uomo che si era ripreso, mentre si sgranchiva il collo con un sorriso di sfida 

"Ciao amico, io uhm... volevo solo guardare il lampione, è davvero carino e... AH" Calum si abbassò schivando un calcio "MA CHE CAZZO SEI... UN EQUILIBRISTA? DIO, IO SE PROVO A FAR ARRIVARE LA GAMBA LI', MUOIO" esclamò, e l'uomo rise

"Ho sempre amato uccidere gli sbirri" disse divertito e Calum lo guardò confuso

"Ma io non sono uno sbirro" disse, e l'uomo quasi non cadde 

"Oh... Beh" fece spallucce, si schiarì la voce ritornando al suo tono sadico "Le persone" continuò leggermente confuso dalla sua stessa battuta, e Calum allora andò nel panico, perchè quell'uomo faceva sul serio. Notò Ashton preso a combattere con l'altro uomo, un osso duro che gli stava dando del filo da torcere... Se la doveva cavare da solo.

"Okay, concentrati Cal" sussurrò "Hai visto Kung Fu Panda un mese fa... Devi ricordati le mosse" sussurrò a se stesso per poi alzare la gamba destra, e aprire le braccia facendo corrugare le sopracciglia all'uomo

"Che cosa stai facendo?" chiese e Calum sorrise sghembo

"E' una mossa..." rispose facendo dei movimenti dapprima lenti e poi veloci con le braccia e mani "Cintura nera, conosci il Kung Fu?" chiese continuando con i suoi movimenti e le mosse "WATTAAAH Aaaaah." continuò con un sorriso sicuro, mentre incrociava le braccia e lo guardava serio 

"Fatti sotto, renderò il mio sensei fiero di me...WWWWWAAAAAAH!" esclamò stile Jackie Chan "La conosci questa mossa?" chiese incrociando le mani chiuse a mo di meditazione, mentre una gamba la portava in alto

"...No?" chiese l'uomo leggermente perplesso

"Neanche io" disse Calum mantenendo lo stesso 

"Ma cos..."

"WAAAAAATTAH!" esclamò Calum spingendo la gamba, che aveva tenuto alzata, verso l'uomo colpendolo alle palle, facendolo accovacciare "PORCA TROIA, FUNZIONA!"

Si girò e notò Ashton leggermente in difficoltà, dato che l'uomo lo aveva quasi imprigionato alla parete, ed il riccio non aveva modo per spostarsi rendendolo facile all'altro di attaccarlo

"ASH!" esclamò correndo verso il riccio saltando addosso al'uomo stile giocatore di rugby rompendosi quasi la mascella.

Si ritrovò ben presto a sorridere nervosamente quando si ritrovò l'uomo, cercare di sferrargli un pugno, ma lui rotolò a destra schivandolo.

Prima di poter essere di nuovo preso di mira, Ashton tirò su Calum, ed i due si ritrovarono schiena contro schiena contro i due uomini.

"Sei davvero un kamikaze!" lo riproverò Ashton mentre con maggiore sicurezza sferrava pugni decisi all'uomo, e Calum si limitava a schivare e a cercare di richiamare dei film, che lo potessero aiutare a combattere

"Dovevo aspettare che Mr. Grizzly ti uccidesse? Ingrato" disse con aria di sufficienza Calum abbassandosi, facendo finire il pugno destinato a lui contro il muro 

"AHIA" esclamò l'uomo e Calum iniziò a ridere 

"Ridooo, scusa amico, muoio" disse per poi schiarirsi la voce

"Cal" Ashton velocemente sferrò gli ultimi colpi all'uomo, facendolo cadere a terra privo di sensi, per poi girarsi verso il ragazzo "Concentrati" disse 

Calum sbuffò girandosi verso di lui per sostenere lo sguardo "Chi ha detto che non lo sono?"chiese alzando le braccia dando un colpo forte alla mascella dell'uomo dietro di lui, mettendolo k.0

Ashton guardò la scena, ruotò gli occhi per poi ridere "Però" disse e Calum corrugò le sopracciglia 

"Però cosa?" si girò e notò l'uomo a terra "OH, PER TUTTE LE BACCHETTE CHE HA ROTTO RON" imprecò guardando Ashton, che lo guardò inarcando il sopracciglio con le braccia incrociate al petto "Volevo dire..." si schiarì la voce "Visto? Sono un professionista" 

"Un professionista" disse divertito il riccio, e Calum lo guardò con un sorriso di sfida 

"Un professionista" ripetè sicuro. 

Si guardarono, i loro cuori battevano veloci... Forse per la costante paura di poter perdere l'uno la parte importante della sua vita, forse per l'adrenalina, forse perchè erano semplicemente innamorati... Gli occhi di Ashton erano fissi su quelli di Calum... Istanti che sembravano durare un'eternità, poi sorrisero e scoppiarono a ridere dandosi il cinque "Bel lavoro di squadra" dissero all'unisono sorridendosi a vicenda

***

"Questo sarebbe il luogo dove tenete i kitten dell'asta?" chiese Luke dopo che i due uomini si erano fermati davanti ad una porta. 

"Oh si, tutti quelli che abbiamo portato oggi" spiegò un uomo, mentre l'altro prendeva la chiave per aprire.

"Oh, interessante" disse Luke per poi schiarirsi la voce "Non trovi la chiave, amico?" chiese ridacchiando, e l'uomo sorrise divertito 

"No" rispose divertito "Veramente stavo cercando questa" continuò estraendo la pistola puntandola verso Luke, che subito indietreggiò alzando le mani 

"Ma cos..." Luke guardò negli occhi i due uomini, mentre si mordeva il labbro nervoso come non mai

Sgranai gli occhi sentendomi il cuore totalmente in gola, le mani tremavano e Madison strinse i denti cercando di calmarmi, ma come poteva? Luke, aveva una cazzo di pistola attaccata alla testa, pronta a sparare il colpo che l'avrebbe ucciso ed io... Io non me lo sarei mai perdonato... Il mio Luke era in pericolo di vita, sentivo le gambe tremare, non rispondere ai miei comandi... Ero totalmente ghiacciato dalla paura, e Luke cercava di non guardare dalla mia parte.

"Hemmings? Non erano previste visite di altri familiari... Ed inoltre il capo ci ha espressamente detto, che nessuno della famiglia doveva impicciarsi... Quindi, parla stronzo... A che gioco volevi giocare? Per chi lavori?" chiese caricando la pistola, e Luke chiuse un attimo gli occhi 

"Non lavoro per nessuno..." disse serio guardandolo con quegli occhioni blu, cercando di mascherare la paura

"Ovviamente" disse ironico guardando il suo amico "Che dici, Carter, gli piantiamo una pallottola in testa a questo bastardo?" chiese divertito, mentre Luke non sapeva davvero che fare. Se si fosse mosso, sarebbe morto...

"No" sussurrai sentendo la gola bruciare, e Madison si portò le mani alla faccia

"Cosa facciamo? Cosa facciamo?" chiese nell'ansia tirandomi la manica del maglione, mentre le mie orecchie si abbassavano sempre più impaurite, sentivo gli occhi pizzicare... Non sapevo cosa fare, non potevo combatterli, ma non potevo lasciarlo morire... davanti ai miei occhi!

"State facendo un errore" disse Luke stringendo i denti e gli uomini risero 

"Non perdiamo tempo" sussurrò l'uomo con la pistola rivolgendosi a lui "Addio, stronzo"

"NO!" Urlai ed i due uomini subito si girarono e notarono me e Madison, che sgranò gli occhi guardandomi, per poi sorridere nervosamente ed agitare la manina

"... DUE KITTEN SONO FUGGITI!" esclamò 

"NON MUOVETEVI!" urlò ed io e Madison ci guardammo nella paura più assurda 

"MA STO CAZZO" rispose a tono Madison nel panico

"MICHAEL!" esclamò Luke ed io sorrisi leggermente quando notai i due uomini correre verso di noi.

"MIKEY!" esclamò Madison prendendomi la mano, costringendomi a correre e facendomi ritornare alla realtà "CAZZO, AIUT, AIUT AIUT!"

***

Calum ed Ashton entrarono nella stanza e si guardarono attorno corrugando le sopracciglia.

"Cos'è?" chiese Calum fermandosi al centro della grande stanza. 

"Credo sia lo studio di Hemmings... O Hood" rispose Ashton guardandosi attorno per poi girarsi verso Calum, che deglutì leggermente. La stanza era arredata nei minimi dettagli: un grande tappeto al centro, librerie enormi ai lati, una scrivania al centro con sopra delle scartoffie ed un pc acceso. L'illuminazione era data da uno splendido lampadario, simile a quello del corridoio, le sedie, i divani erano imbottiti in pelle..

"Più sto qui, più mi accorgo di essere davvero povero" commentò Calum sospirando, e Ashton ruotò gli occhi cercando di restare concentrato 

"C'è qualcosa che non va, era entrato qui... Ma perchè farci entrare nel suo studio?" chiese il riccio controllando le scartoffie poste sulla scrivania, mentre Calum si era fermato davanti una delle librerie 

"Che schifo, non ha manco un libro di Harry Potter" commentò il ragazzo, ed Ashton ruotò gli occhi 

"Andiamo Cal, concentrati!" borbottò mentre controllava le carte cercando delle informazioni ben precise

"Okay, okay" sbuffò Calum camminando al lato della stanza notando delle colonne che sostenevano gli archi classici parte del portico, dove alla parete c'erano altre porte (Grazie prof. di Arte per farmi studiare così gli edifici)

"Forse ci sarà una via d'uscita segreta" ipotizzò Calum "Tipo camera dei segreti.. .E quindi l'abbiamo perso, ma almeno abbiamo il suo pc" disse contento, e Ashton annuì divertito 

"Cal, senza le tue idee, davvero, sarebbe tutto più noioso.. Sei un ragazzino dinamico" disse il riccio sorridendogli dolcemente per poi sedersi e guardare immediatamente gli archivi nel pc, mentre Calum abbassava lo sguardo felice 

"Sopratutto a letto" disse per poi perdersi nell'immaginazione "Oh Dio, che bello" continuò sorridendo sghembo cadendo quasi indietro

Ashton alzò lo sguardo e notò Calum con sguardo da drogato, ed inarcò il sopracciglio "Cal?" lo richiamò e Calum si girò sbattendo il braccio contro la parete, facendosi abbastanza male 

"SONO ATTIVO" esclamò alzando le mani "PASSIVO" iniziò a ridere nervosamente "Non mi permetterei mai di stare so... OKAY, SONO VERSATILE" 

"Cal, che diamine stai dicendo?" chiese Ashton confuso mentre i suoi occhi vagavano per il desktop del pc, come se stessero leggendo mille informazioni al secondo, e Calum si diede uno schiaffo 

"Maledetto pezzo di frocio di merda, sei un cazzone e morto di cazzo" si insultò da solo per poi guardare Ashton

"Credi che se ne sia scappato?" chiese e Ashton sospirò 

"Non lo so... Perchè diamine ci ha mostrato la via del suo studio?" chiese Ashton alzando lo sguardo e sgranando gli occhi 

Calum in quel momento si ritrovò un coltello poggiato al collo, mentre veniva tirato fino a scontrare la schiena contro il petto di un uomo 

"Agente... Finalmente conosco il figlio degli Irwin, quello che mi sta recando problemi non sottili al mio mercato" disse l'uomo, mentre Calum stava fermo, congelato all'idea di avere un coltello al collo, pronto ad essere ucciso. Sapeva che aveva a che fare con persone che non scherzavano, ed adesso... Stava mandando a puttane l'intero piano di Ashton... Si stava iniziando a sentire in colpa... tremendamente in colpa

"Cal!" esclamò Ashton alzandosi, estraendo la pistola e puntandola subito contro l'uomo, che appena notò l'arma, strinse maggiormente la presa di Calum

"Ah-ah... Fermo" disse l'uomo mentre l'altra mano prendeva la propria pistola "Però, potrei accoltellare il tuo socio, o sparare a te... Incredibile la magia, vero? Come la situazione si sia stravolta, no?" chiese con un sorrisetto l'uomo dai capelli corvini e gli occhi castani.

"Ash..." disse Cal, ed Ashton deglutì guardandolo "Io... Dovevo darti ascolto, lo so... Ma non volevo lasciarti solo... Sono stato egoista, perchè volevo essere sicuro di stare con te nel bene e nel male, di aiutarti in tutti i modi... Invece è tutta colpa mia se non puoi risolvere subito la situazione..."

"Cal, sta zitto" sussurrò Ashton a denti stretti, mentre sentiva il cuore battere velocemente e stringeva la pistola cercando di stare calmo. Doveva immediatamente pensare ad un piano, ma Calum era in rischio di vita, un passo falso... e avrebbe ucciso il suo ragazzino...

"Posa la pistola e calciala via" disse l'uomo e Ashton deglutì poggiando lentamente la pistola a terra, per poi calciarla. Calum chiuse gli occhi per un momento

"Ora che farai, zio?" chiese Calum ed il signor Hood, rise 

"Sicuramente non ucciderò mio nipote, sarà grazie a te, se lui" puntò la pistola contro Ashton, che si sentì maledettamente incatenato a terra "Morirà"

O sé stesso.

O Calum.

Ashton ovviamente, aveva già scelto.

... Ma Calum no.

"Ash... La verità è che sono un coglione, è tutta colpa mia... Sono stato uno stupido ragazzino, peggio di Ron... Ma sai una cosa? Farò come lui alla partita degli scacchi dei Maghi..." sorrise leggermente mentre sentiva l'ansia sempre più presente "Ti amo... e... Mi dispiace"

"Cal, che cosa..." Il tempo che Ashton lo disse, che vide Calum dare una testata a suo zio per rallentare la presa

"LEVATI, CALUM, NON OSARE METTERTI CONTRO DI ME" esclamò lo zio, e Calum gli afferrò la mano con la pistola mettendosi davanti 

"TU NON GLI SPARERAI!" esclamò Calum incazzato, ed Ashton si sbrigò a raggiungere la pistola che prima aveva calciato 

"FERMO!" esclamò lo zio di Calum, per poi arrabbiarsi "MALEDETTO" si liberò di Calum facendolo cadere a terra

Mirò ad Ashton, che proprio in quel momento l'aveva ripresa, Calum guardò la scena e sgranò gli occhi notando suo zio in vantaggio... Ashton doveva ancora girarsi e mirare. Così si morse il labbro e sorrise leggermente 

"Andiamo cazzone, Ron l'ha fatto" sussurrò per poi saltare addosso allo zio "NO!"

Uno sparo.

Gli occhi di Ashton si allargarono alla vista del ragazzino indietreggiare, barcollando leggermente

"CALUM!" esclamò lo zio ed Ashton a quel punto mirò alla gamba, facendolo cadere a terra dolorante.

"Squadrone S-393, mi serve assistenza nello studio posto a sinistra della zona Aste, ripeto.. Squadrone S-393, richiedo assistenza immediata!" ripetè al suo dispositivo mentre disarmava l'uomo. 

Si rialzò, e notò Calum guardarlo con un grande sorriso, mentre la mano sinistra era pressata in un punto del petto. 

"Cal..." sussurrò Ashton incredulo di vedere il ragazzino messo in quello stato... L'aveva visto... Aveva visto Calum prendersi una pallottola per lui... "Sei pazzo... sei assolutamente pazzo!" ripetè avvicinandosi, e Calum mantenne il sorriso cercando di mascherare il dolore, mentre perdeva sangue

"E comunque..." barcollò dolorante verso Ashton "E' trecentonovantaquattro" sussurrò cadendo, e subito Ashton lo prese fra le sue braccia per poi distenderlo sul divano ed urlare per l'assistenza al dispositivo.

- COSO AUTRICE -

Voglia di dormire tipo fino alla fine di Maggio, rido

Spero che voi stiate bene, il periodo finale dell'anno è il più odioso e stressante ugh, ci vuole taaanta pazienza

SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO

Calum è un tenerone, ed io aw

CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO

ZAU *agita la manina*

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